- 𝒦𝓊𝓇𝓊𝓂𝒶 𝒜𝒸𝒶𝒹𝑒𝓂𝓎 -
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┊ ᵂᵉ ᵃʳᵉ ⁿᵒᵗ ʷʰᵃᵗ ʸᵒᵘ ᵗʰⁱⁿᵏ ʷᵉ ᵃʳᵉ ┋
┋ ᵂᵉ ᵃʳᵉ ᵍᵒˡᵈᵉⁿ, ʷᵉ ᵃʳᵉ ᵍᵒˡᵈᵉⁿ ┊
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⁘⁚↓┈┉┈┉┈☾☼☽ Nome↫
Nao
Il suo nome ha il significato di "docile" (直) ed è forse uno dei peggiori nomi che sua madre avrebbe potuto mai scegliere. Non è mai stato un tipo molto docile, nemmeno da piccolo! Lui, però, pensa che il suo nome non sia niente male, anzi. Da bambino si è sempre divertito a storpiarlo, sfidando sua madre e i suoi amichetti ad associarlo ai rumori più bizzarri. Il più gettonato è il verso di un gatto, seguito da un'allarme antincendio e dal cigolio di una porta che si chiude lentamente. Prima di ogni verifica, e in questo caso anche di ogni corsa, ha il vizio di sussurrare a se stesso il suo nome tre volte, usandolo come suo personale mantra tibetano: "Nao, Nao, Nao", o meglio, "Now, Now, Now", ricordandosi di dare il meglio e vivere sempre il momento.
⁘⁚↓┈┉┈┉┈☾☀︎☽ Cognome↫
Fujimoto
È uno dei cognomi più diffusi e popolari di tutto il Giappone, non c'è molto dire. Il suo significato è "vero glicine" (藤本), il che ha sempre fatto pensare a Nao di dover necessariamente sapere tutto su quel fiore. Infatti, scoprì che non si trattava di un fiore, bensì di un rampicante. Perciò un giorno si è studiato tutta la storia di questa violacea pianta, giungendo alla conclusione di aver perso tre ore della sua vita, ma di essersi fatto almeno un po' di cultura. Inoltre, grazie alla sua famosa ricerca, scoprì anche di adorare il profumo del glicine, tanto da convincere sua madre a farne consueto uso. Ormai riconoscerebbe quel profumo tra mille, ed è una delle cose che più lo fanno sentire a suo agio.
⁘⁚↓┈┉┈┉┈☾☼☽ Età↫
16 anni
Li compie in pieno inverno, l'11 dicembre.
⁘⁚↓┈┉┈┉┈☾☀︎☽ Nazionalità↫
È un giappo doc
⁘⁚↓┈┉┈┉┈☾☼☽ Aspetto↫
Il primo impatto di Nao può essere quello di un ragazzo solare o di un tossico, dipende dai punti di vista. L'unico punto in comune tra chi incrocia il suo sguardo è solo uno: chi pensa che nasconda chissà quale segreto e chi mente. Nao è esteticamente un bel ragazzo, ma il fatto è che nemmeno se ne accorge. Non per dire, sul serio: se qualcuno gli facesse un complimento- che non centri con i suoi capelli, visto che è l'unico aspetto estetico che adora di se stesso -ne rimarrebbe sorpreso e rispondere con un "Ah- dici davvero?" Nao è alto un metro e settantasei, e non si può dire sia una delle migliori stature, ma a lui va benissimo così. Ha delle spalle abbastanza larghe e un fisico tutto sommato magro e snello, accentuato dai piccoli allenamenti che è solito improvvisare nella sua stanza del dormitorio. Più che allenamenti, tuttavia, sono delle vere e proprie sedute di yoga, che per ovvie ragioni si vocifera siano in realtà delle sedute spiritiche.
Inoltre, Nao è uno di quei ragazzi che, nonostante non si curi chissà quanto di se stesso, risulta particolarmente affascinante agli occhi altrui. Sarà per la sua chioma bionda, schiarita quasi del tutto in un candido bianco? Dei suoi capelli ambrati, infatti, sono rimaste solo svariate ciocche sparse e ben nascoste sotto le altre. Li avrebbe volentieri decolorati tutti, ma a pensarci gli sarebbe dispiaciuto abbandonare per sempre il suo colore naturale. La cosa più particolare, e più frustrante, sono i ciuffi che tendono a coprirgli gli occhi, soprattutto quando disegna. Che odio! Tuttavia non l'ha mai tagliati troppo e mai lo farà: gli piace quando qualcuno glieli rimette apposto. Sembra una cosa stupida, ma la trova davvero dolce. Per esempio, quando era a casa, sua madre lo faceva di continuo, spesso con delicatezza e altrettanto spesso rimproverandolo con un sonoro "E aggiustati quei capelli una buona volta!". Lui, in entrambi i casi, l'ha sempre trovato un gesto davvero adorabile. Ciò che più strega chi lo incontra, però, sono i suoi occhi: verdi, ipnotici come il vento che solleva le fronde di un albero d'estate; hanno quel tocco lungo e felino che a molti pare irresistibile.
I suoi abiti quotidiani sono spesso felpe dai mille colori, abbinati a pantaloni dai toni scuri quali jeans comodi, insieme ad anfibi neri o comunque scarponi, preceduti da calzini rigorosamente colorati. Ha una vera e propria collezione di calzini di ogni genere, e li adora! Ne ha inerenti a manga, anime, videogiochi, film... Ne ha anche qualcuno fatto proprio a mano, ma il più importante è quello donatogli da una tizia beccata ad un mercatino. Quelli lì, colorati a strisce di bianco e giallo, sono i suoi preferiti. A differenza dei genitori, Nao in realtà non è particolarmente ferrato in quanto ad abbigliamento, anche se cerca comunque di aver un suo certo stile.
Ciò che non manca mai nel suo vestiario, aldilà dei calzini, sono i suoi orecchini con le piume. Quando qualcuno gli chiede delle piume, lui risponde serenamente che non hanno un vero e proprio significato particolare, ma sente che senza di quelle non riconoscerebbe se stesso. Pensa che in qualche modo facciano parte della sua identità, anche se nel profondo le immagina come piume d'angelo... Ma può chi non è mai nato ascendere al paradiso? Andando oltre, non rinuncerebbe alle sue piume e ai suoi calzini nemmeno in un contesto elegante. Si metterebbe però una camicia bianca, di sicuro più sobria del solito, oppure una sofisticata maglia a collo alto. Alla prima abbinerebbe una bella cravatta nera, mentre alla seconda chissà, forse un bel lungo cardigan lasciato aperto, sempre nero. Per quanto riguarda il pigiama, invece, non c'è molto da dire: cannotiera colorata, pantaloni da tuta lunghi e un solo favoloso calzino, perché la notte talvolta fa caldo e talvolta fa freddo, quindi a suo parere è sempre meglio indossarne uno solo.
⁘⁚↓┈┉┈┉┈☾☀︎☽ Carattere↫
Fossi in voi leggerei prima la storia,
perché altrimenti alcune cose non si capiscono :'3
Nao è un po' come un silenzioso uragano, un po' come la quiete prima della tempesta. La sua festiva apparenza, infatti, inganna parecchio. Lo si trova spesso lì, in uno di quei banchi non troppo avanti e non troppo indietro, ad ascoltare la lezione mentre disegna chissà che cosa. Durante le lezioni sente e medita su tutti gli argomenti trattati, ma nel frattempo i pochi appunti che prende sono oscurati dai mille sogni che immortala sui suoi quaderni. Al suono della campanella lo si vede fare un'allegra corsetta per i corridoi, diretto sempre all'aula di arte per agguantare, prendere in prestito e scambiare qualche nuovo piccolo attrezzo. Se non è lì, lo si trova a disegnare seduto a gambe incrociate da qualche parte, con la schiena poggiata al muro del corridoio.
Diverse persone si avvicinano a lui: c'è chi è curioso del suo disegno, chi gli chiede dove abbia comprato quella maglietta, chi vuole sapere quanto gli è costata la tinta... Sembra attirare la gente così come la luce attira le falene. Nao risponde a tutte le domande che gli pongono con una risata, un'occhiata divertita e uno sfavillante e misterioso sorriso. A qualche persona, quelle che a pelle gli vanno più a genio, chiede anche se vogliono sedersi accanto a lui per fare due chiacchiere. Trova stranamente bello parlare a dei perfetti sconosciuti, e si abitua perfettamente alle esigenze di chi gli capita affianco. Per esempio, se si trovasse a conversare con una persona dall'aria timida e impacciata, tenderebbe a mostrarsi molto sereno e paziente, mentre con persone più estroverse non si curerebbe di qualche parola di troppo. Gli piace parlare, raccontare, interagire con gli altri e, se gli fosse possibile, parlerebbe per sempre. Qualche volta, infatti, potrebbe parere giusto un po' logorroico, ma di solito piace così.
Nao viene effettivamente visto un po' come un mix tra lo stregatto e il cappellaio: chi non è suo confidente, di lui non capisce niente. Molti lo credono un po' pazzo, in positivo, ma è solo perché qualche volta se ne esce con sentenze abbastanza inusuali. Una volta, mentre stava dolcemente conversando con una ragazza- che pare essere stata una delle sue ammiratrici segrete, di quelle che talvolta gli lasciano un bigliettino da qualche parte -se n'è uscito con una frase che l'ha lasciata fin troppo interdetta: "In un'altra vita, per me saresti un ragnetto, sai?" La sottoscritta fece finta di niente, ma in seguito Nao scoprì a malincuore che lei non la prese molto bene. Solo che lui non voleva offendere, anzi! I ragni saranno lenti, ma sono dei gran lavoratori e si impegnano giorno e notte per tessere al meglio la loro tela; sono determinati e non si arrendono mai. Ed effettivamente, a dir la verità, nonostante Nao si sia sentito in colpa per averla delusa, non mai capito il perché lei l'abbia presa così male. Hanno parlato, e lui gli ha fatto più di un complimento, cosa c'era di sbagliato in quello che ha detto? Lui, poi, a modo suo sa essere anche un tipo molto diretto: qualcosa di quello che dici lo disturba? Pensa che tu stia disturbando qualcun altro? Te lo dirà, ma lo farà come lo farebbe con un bambino; con una voce gentile, con un mezzo sorriso un po' storpiato, chiedendoti soprattutto con lo sguardo di non andare avanti nel tuo discorso. È una persona parecchio soft di natura, spontanea e premurosa al punto giusto. E nonostante stenti a raccontare dei suoi fatti personali, è abbastanza bravo a relazionarsi con gli altri.
Se qualcuno con cui custodisce dei bei ricordi ha bisogno di conforto, può star certo che lui c'è, pronto a tirargli su il morale a qualsiasi costo. Con chi non conosce abbastanza, però, si mostrerebbe parecchio assente. Guarderebbe il bisognoso in modo neutro, sperando tacitamente che qualcun altro gli si avvicini per tirargli su il morale. Come si sarà notato, infatti, Nao non fa mai alcuna prima mossa. Negli scacchi il primo a partire è avvantaggiato, e vuole che i suoi interlocutori con lui si sentino proprio così: avvantaggiati.
Vuole quindi essere sicuro di non disturbare nessuno, perciò lascia che siano gli altri a cercarlo, se pensano di poter gradire la sua compagnia. Se nessuno gli si avvicina per parlare, lui resta in silenzio, per conto suo, a osservarsi un po' intorno o a disegnare sui suoi fidati quadernetti. Se si trovasse di fronte a un litigio di qualche suo amico, però, non esiterebbe a immischiarsi, tentando di far ragionare i rivali. Tuttavia, se non conoscesse abbastanza i litiganti, resterebbe semplicemente a guardare, senza mostrare particolare preferenza per un'opinione o l'altra. È anche un tipo parecchio determinato, pronto a mettere tutto se stesso pur di vincere e dimostrare le sue abilità. Punta sempre al traguardo più alto, che sia per una verifica, una gara, o un disegno ben fatto. In questi casi, infatti, si focalizzerà sulla prima delle regole conosciute da un buon scacchista: la miglior difesa è l'attacco.
Parlare della sua famiglia, dei suoi mille nascosti complessi mentali- perché ne ha -e dei suoi sogni, per lui, è una sorta di tabù. Pensa che i suoi "problemi" non siano veri problemi; quelli che per lui sembrano massi appaiono granelli di sabbia al confronto dei pesi che si portano dietro le altre persone. Per questo evita di parlarne: perché mai dare ulteriori inutili preoccupazioni a chi ne ha già? Meglio parlare di altro, ascoltarli e farli sentire a loro agio, no? Starebbe ore, sul serio, ore ad ascoltare un amico e la sua storia, il suo passato, le sue incertezze, e non ci sarebbe nemmeno bisogno di dirgli chissà che cosa: lui sarebbe lì, al suo fianco, a supportarlo sempre e comunque. Glielo dimostrerebbe con una forte occhiata, un sorriso, e una mano sulla sua spalla a fargli una serie di carezzine circolari con il pollice, che lui ha coniato come "ghirigori alla Nao". Ama la dolcezza, ama ricerverla ma soprattutto domarla, che sia con le parole, con un giusto o con un disegno. Quando vuole, Nao sa essere la persona più dolce al mondo.
Aldilà di tutto questo, come già accennato prima, nonostante cerchi il più possibile di non darlo a vedere, anche lui si fa un sacco di complessi. Ha paura, tanta, troppa paura di arrabbiarsi. Nao, infatti, ha sempre dovuto combattere contro la sua rabbia, un'ira interiore incondizionata che ora lo fa somigliare a un vulcano appisolato. I capelli tinti, le piume, i calzini colorati, il disegno, lo yoga, le chiacchierate... Le sue sono tutte routine che lo rassicurano, fermandolo dall'esplodere. Se qualcuno fosse così freddo, così testardo, così stupido da portarlo all'estremo, e sarebbe qualcosa di davvero più unico che raro, gliene direbbe non quattro, ma cinque, sei, sette e così via; e non gliele direbbe, gliele griderebbe fino a non avere più voce, fino a faticare a respirare. E forse, finito lo sproloquio, lancerebbe al vuoto la prima cosa che gli capiti sotto mano. Dopodiché, non importa il contesto, se ne andrebbe, continuando poi a darsi dell'idiota e a scusarsi all'infinito. E poi c'è Ayako, che in realtà non c'è ora e non c'è mai stata. È davvero possibile provare sentimenti per qualcuno che non è mai nato? Non ha mai fatto a nessuno questa domanda, nemmeno a sua madre, e nel profondo spera di trovare qualcuno che a un certo punto sia davvero disposto ad ascoltarla.
⁘⁚↓┈┉┈┉┈☾☼☽ Passato↫
Nao è nato in inverno, sotto una delle più gelide piogge di dicembre. Era mattina quando i suoi occhi si aprirono per la prima volta, sotto lo sguardo incantato di una tenera Kaede e quello innamorato di un giovane Akihiko. Il parto era stato molto burrascoso, più di qualsiasi tempesta la donna avesse mai potuto affrontare, ma alla fine lui era salvo. Il suo piccolo Nao ce l'aveva fatta, e lui le sarebbe bastato. Fin da piccolo, ha sempre saputo di aver perso la sua sorella gemella, e si è sempre chiesto come sarebbe stata. Sua madre gliene parlava, alle volte. Non spesso, non spontaneamente. Ma come biasimarla? Nao, da piccolo, era molto arrabbiato con questa certa Ayako, era così che sua madre avrebbe deciso di chiamarla se fosse nata. Aveva fatto tanto male alla sua mamma, l'aveva abbandonata dopo che per mesi era stata nel suo dolce grembo, e aveva abbandonato anche lui e papà. Per questo motivo era tanto, tantissimo arrabbiato con lei, per questo e per altri ancora.
Sarebbe dovuta essere la sua sorella maggiore, di qualche attimo, ma pur sempre maggiore; avrebbe dovuto stargli accanto, affrontare con lui le prime avversità del mondo, fargli da guida. E invece, ha delegato a Nao questo arduo compito. Ha dovuto svolgere lui le sue veci, fare il doppio del lavoro, consolare sua madre e rendere fiero suo padre, e non è stato per niente facile. Nao l' ha sempre immaginata mora, ricciolina, con gli color carbone. Il suo completo opposto. Ha sempre immaginato quante passioni avrebbero potuto condividere insieme. Gli sarebbe piaciuta l'arte? E le auto da corsa? Sarebbero potuti essere complici. Oppure no. Forse, non avrebbero avuto praticamente niente in comune, sarebbero stati del tutto diversi, ai poli opposti. L'unica cosa che sa è che avrebbe potuto contare su di lei nei momenti bui, e lei avrebbe potuto contare ciecamente su di lui. Sarebbero cresciuti insieme, sarebbero diventati studenti insieme. Avrebbe potuto fare cose che con sua madre o con i suoi amici non ha mai potuto fare, "cose da fratello e sorella" . A volte, anche la madre di Nao si unisce con lui a pensarla, a riflettere in questo modo. Però, Kaede finisce sempre nel dire, con un sorriso amaro, "Devi ringraziarla. Non è detto che se fosse nata lei, saresti nato anche tu". E con questa frase, altrettanto amaramente, a Nao viene ancora da pensare "Mors tua, vita mea". Gli dissero di ringraziarla, e lui lo fa, lo fa ogni giorno della sua vita. La ringrazia, ma in un frammento del suo cuore verso di lei serbe ancora un po' di rancore, come quando era bambino. Rancore per averli abbandonati, per averlo privato della vita che avrebbero vissuto insieme. Rancore perché custodisce costantemente e instancabilmente il sentore che questa vita, forse, l'avrebbe meritata più Ayako che lui.
In un giorno d'estate, in uno di quei graziosi parchi pubblici dove i genitori portano di consueto i loro pargoletti, un piccolo Nao vide una bambina. Una bambina veramente bellissima. Era particolare, molto particolare, tutta bianca. Capelli bianchi, vestitino bianco, scarpette bianche. L'unica cosa colorata che sembrava avere era un cappellino giallo dalla visiera azzurra, con sopra stampato il disegno di un'auto da corsa, la stessa automobilina con cui la bambina stava giocando sul prato. Nessuno, però, sembrava voler unirsi a lei, e quando Nao fece per avvicinarsi sua madre lo prese per mano e lo portò via. Non ha mai scordato quella bimba, né la scena di come tutti la evitassero solo per il suo aspetto. E fu proprio il pensiero di quel ricordo a spingerlo, durante i suoi quattordici anni, a tingersi i capelli del suo pallido colore.
Non c'è molto altro da dire sul suo passato, per il resto- aldilà di vari e piccoli attacchi di rabbia, spesso rivolti a litigi con altri bimbi o al pensiero della sorella -ha vissuto un'infanzia piuttosto felice. Il suoi genitori si sono sempre presi cura di lui, forse un po' più la mamma che il papà, ma entrambi hanno cercato di donargli dei bei ricordi e di questo Nao glien'è infinitamente grato.
⁘⁚↓┈┉┈┉┈☾☀︎☽ Famiglia↫
•Padre: Akihiko (明彦) Fujimoto, 49 anni
Akihiko è uno stilista dalla discreta fama, un uomo raggiante e solare come pochi. Come si sarà notato, in quanto a estetica, Nao è un po' tutto suo padre: biondo, occhi verdi e inguaribile sguardo ammaliatore. È un tipo carismatico; risoluto quando serve, giocoso quanto basta.
•Madre: Kaede (楓) Fujimoto, 47 anni
Kaede è una fumettista molto famosa, una donna gentile, pacata ed altruista come poche. È un'inguaribile romantica, ma anche una fanatica degli scherzi. Tuttavia, conosce bene suo figlio, e quando è necessario sa perfettamente come metterlo in riga.
⁘⁚↓┈┉┈┉┈☾☼☽ Abilità↫
||La meccanica||
Nao potrebbe benissimo fare il meccanico, e se il suo sogno non potesse realizzarsi è sicuro che prenderebbe proprio questa strada nella vita. È bravo nelle attività manuali, è un po' un tuttofare, e in quanto all'utilizzo di attrezzi e pezzi per le auto per le sua età ne sa quasi una più del diavolo.
||Sgamare le menzogne||
Se qualcuno sta mentendo o sta cercando di ingannare, Nao lo saprà. Ha un cosiddetto "sesto senso" per queste cose. Quando Nao percepisce una bugia lo si capisce subito: storce un pochino il naso, quasi avesse sentito un cattivo odore.
||Disegnare||
Il disegno è un mix di tecnica e sentimenti, dove l'autore impianta i suoi sogni, i suoi desideri, i suoi piccoli punti di vista in un'immagine che lo raffigura. Ciò che più ama disegnare solo le auto, poiché per lui non sono solo aggeggi con cui gareggiare: le auto sono forza, sono lo specchio del loro portatore, il riflesso delle loro emozioni e dei loro desideri. Un'auto non è un'auto se non racconta qualcosa, e Nao si sta esercitando a cercare di esprimere quel qualcosa nei suoi disegni.
⁘⁚↓┈┉┈┉┈☾☀︎☽ Rendimento scolastico↫
È inutile dirlo, ma la materia in cui eccella più delle altre è educazione artistica, riuscendo a spodestare tutti gli altri membri della sua classe. E la professoressa Yoshi, o quella "adorabile nanetta", come la definisce lui, sembra essere molto soddisfatta delle sue abilità. Inoltre, è tra i più bravi in scienze automobilistiche, e c'è da ammettere che teme un po' il cambio di professore. È anche abbastanza preparato in storia, letteratura inglese e soprattutto giapponese. Le materie teoriche in cui fa più pena, invece, sono matematica e fisica, e un pochino pure scienze naturali. Lì non si può andare a memoria nè improvvisare, perciò casca l'asino. Infatti, Nao pare essere così bravo a scuola soprattutto per la sua buona abilità nell'esposizione e nell'improvvisazione. Va molto avanti di pensieri e ragionamenti, per così dire. La sua media assoluta si aggira attorno all'85, perciò non può assolutamente lamentarsi!
⁘⁚↓┈┉┈┉┈☾☼☽ Cosa gli piace↫
• Disegnare
Era palese, no? L'arte lo affascina e lo intriga più di qualsiasi altra cosa. Ma non solo il disegno: anche la letteratura, la musica, lo sport, i sorrisi, le corse. Per lui, tantissimi piccoli e bellissimi aspetti del mondo sono arte.
• Lo Slime
Quando sta nella sua stanza, finite le sue piccole sessioni di yoga serale giornaliero, gli piace rigirarsi dolcemente dello slime tra le mani. È un antistress, e mentre lo fa gli è solito rimuginre sempre parecchio su stesso e su chi gli sta attorno. Lo slime è una sostanza che l'ha affascinato fin da piccolo, e non a caso è un pezzo fondamentale del potere instaurato nella sua auto.
• L'ordine
Una stanza disordinata equivale a una mente disordinata, e lui va matto per le cose messe in ordine. In tutto ciò che lo circonda, cerca sempre di mettere un minimo di simmetria, altrimenti non è contento.
• Le stelle
Quei teneri e piccoli lumi che la notte fanno capolino in un'immenso cielo scuro, dimostrando la loro esistenza e brillando nonostante sappiano di non poter mai illuminare alla stregua della Luna. Nao le trova semplicemente bellissime.
• Una buona tazza di thè o di cioccolata calda
C'è davvero qualcosa di meglio? Un persona a cui tiene, quattro chiacchiere e una dolcissima tazza di thè. Oppure di cioccolata calda, oppure di thè. Non riesce mai a decidersi, sono entrambi così buoni!
⁘⁚ ↓┈┉┈┉┈☾☀︎☽ Cosa non gli piace↫
- Matematica e Fisica
Chi ci capisce è bravo.
- Promettere
Non gli piace fare promesse, si nessun genere, più che altro perché teme di impegnarsi e al tempo stesso non riuscire comunque a mantenerle. L'ultima cosa che desidera è fare del male a qualcuno, dandogli speranza e finendo poi per deluderlo, perciò- a meno che la persona con cui parli gli stia particolarmente a cuore, il quel caso forse accetterebbe -cercherebbe in tutti i modi di evitare giuramenti o promesse di alcun genere, dalla più grande alla più piccola.
- il grigio
È un colore troppo... grigio, non gli sa di niente. Va bene per qualche vestito, ma una vita grigia è una vita vuota e circondarsi di quel colore non gli piacerebbe per nulla
- La rabbia
[[Perché qualcuno dovrebbe scaldarsi così tanto? Lui si è allenato tanto a restare sempre tranquillo, l'ha fatto per chi lo circonda, e se ce l'ha fatta lui può farcela chiunque no? Pensa che arrabbiarsi sia completamente inutile, e che peggiori soltanto le situazioni]]
- La polvere
Ha una lieve allergia alla polvere: ogni volta che si trova in qualche spazio impolverato inizia a pizzicargli il naso e, talvolta, a starnutire. Non c'è nulla che gli dia più fastidio!
⁘⁚↓┈┉┈┉┈☾☼☽ Paure↫
||Ceraunofobia, la paura dei tuoni||
L'ha sempre avuta, fin da quando era solo un bambino. Più che del bagliore, però, la sua è la paura del suono. Quel botto straziante, un rumore improvviso, seguito da quella fastidiosa sensazione alle orecchie. Quando sente il rombo di un tuono, chiude e stringe gli occhi, portando istintivamente le mani alle orecchie.
||Deludere il prossimo||
Ha sempre quell'incontrollato timore di deludere e disturbare il prossimo. È ciò che talvolta lo porta a isolarsi, così da non rompere le scatole a nessuno e così da non rompere la bella e del tutto allegra immagine che gli altri si fanno di lui.
⁘⁚↓┈┉┈┉┈☾☀︎☽ Orientamento sessuale↫
Bisessuale e Biromantico.
Ha sempre saputo di essere attratto anche dai ragazzi, tuttavia non l'ha mai ammesso a nessuno se non ai genitori. Non perché abbia paura o chissà cosa, anzi, ma trova semplicemente inutile dirlo. Quando qualcuno glielo chiede, infatti, sul suo viso cresce un piccolo sorrisetto e la sua risposta è sempre la stessa: "Fa differenza?"
⁘⁚↓┈┉┈┉┈☾☼☽ ↬È disponibile?↫
Y e s
In realtà è un forse... diciamo che se nessuno lo volesse non ci sarebbe problema, starebbe da solo uwu
⁘⁚↓┈┉┈┉┈☾☀︎☽ ↬Come si comporterebbe
da innamorato ed all'interno di una relazione?↫
Se si rendesse conto di essersi preso una cotta per qualcuno, sarebbe inizialmente confuso. Dopodiché cercherebbe di tenersi a un minimo distanza da quella persona, cercando di comportarsi come si comporterebbe abitualmente, nascondendo così i suoi veri sentimenti. Vorrebbe, prima di qualsiasi altra cosa, diventare suo amico e vedere come reagisce alla dolcezza. Ciò che lo fregherebbe, però, è il lievissimo rossore che apparirebbe sulle sue guance ogni volta che la sua crush gli rivolge la parola. Si ritroverebbe anche a osservarla da lontano, e con ogni probabilità finirebbe ad abbozzarne il profilo da qualche parte. Però, troppo impanicato dalla possibilità di mettere a disagio o di disturbare la sua cotta, probabilmente non riuscirebbe nemmeno a fare il primo passo. In una relazione, poi, si rivelerebbe se possibile ancor più dolce di quanto già non sia, desiderando parlare e parlare e parlare, e ascoltare e ascoltare e ascoltare l'altra persona all'infinito. Una cosa che farebbe spesso sarebbe prendergli all'improvviso una mano, cingendola con entrambe le sue, lasciandoci sopra un bacio e qualche leggera carezza. Non passerebbe tutto il suo tempo a disposizione con *l* partner, non vorrebbe sembrare oppressivo e gli lascerebbe un sacco di libertà, ma in sua compagnia *l* tratterebbe come la persona più importante sulla faccia della terra.
⁘⁚↓┈┉┈┉┈☾☼☽ ↬Perchè vuole
diventare un pilota?↫
Se glielo chiedessero, Nao cercherebbe di cambiare argomento. Infatti, in realtà, non vuole diventare un pilota. Il suo reale sogno nel cassetto è diventare il capo-produttore di una catena automobilistica di fama internazionale: vuole inventare una marca di auto spettacolari, rivoluzionarie, così belle e potenti da lasciare i suoi futuri clienti totalmente di stucco. È sicuro che partecipare a queste gare, fare quindi per un po' la parte del vero pilota, gli potrebbe dare popolarità e lo metterebbe più in luce verso il suo vero obbiettivo futuro. In sostanza, lui non vuole fare il pilota, lui vuole diventare quello che sta in "secondo piano"; quello che aiuta e sponsorizza un qualche migliore, abile e grande futuro pilota. Sa che ambisce a un sogno forse fin troppo lontano, ed è per questo che tende a parlarne solo con alcuni pochi fidati.
⁘⁚↓┈┉┈┉┈☾☀︎☽ ↬Aspetto della sua auto↫
La sua è un'auto, ovviamente, sportiva. La carrozzeria non è leggerissima, ma davvero molto resistente. La base è di un verde lucido, sul quale ci si potrebbe perfino specchiare. Sui fianchi dell'auto c'è il suo numero, scritto in bianco e contornato da uno spessore nero, in modo tale da essere comunque ben visibile.
⁘⁚↓┈┉┈┉┈☾☼☽ Numero della sua auto↫
11
Perché proprio l'undici? È il numero atomico del sodio, e qual miglior numero se non le sue due iniziali "Na"? Caso vuole che l'11, inoltre, sia anche il giorno del suo compleanno.
⁘⁚↓┈┉┈┉┈☾☀︎☽ Potere della sua auto↫
Schiacciando un pulsante posto sotto il cruscotto, dal parabrezza dell'auto esce fuori quello che sembra un vecchio cannone da guerra. Dopo aver preso la mira, dal cannone in questione viene lanciato un lungo ammasso di slime, in grado di appigliarsi a un ostacolo o agganciarsi a un rivale più avanti. Premendo nuovamente il pulsantino, l'auto riavvolgerà lo slime e compirà un balzo o uno scatto in avanti, passando per il lato dell'ostacolo/rivale, avanzando così più velocemente o raggiungendo l'altra auto in un testa a testa. Questo meccanismo può essere utilizzato solo tre volte a corsa, senza una determinata distanza di tempo da rispettare. Se per caso non si prende bene la mira, però, potrebbe benissimo fare cilecca e risulterebbe inutile.
⁘⁚↓┈┉┈┉┈☾☼☽ Drone↫
Il suo drone si chiama Rēsu, e sembra essere un tipo molto particolare. Il suo colore di base è un marcato verde scuro e la sua voce pare stranamente molto... roca? Potrebbe essere quella di un attore poliziesco. Per certi versi il tono sembra quasi suadente, ma parla così poco da non saperlo dire con certezza. Quando Nao gli chiese se fosse un maschio o una femmina, lui rispose meccanicamente con un gutturale "sono asessuato, ragazzo". È difatti parecchio silenzioso, le uniche situazioni in cui si degna di dire qualcosa sono due: quando deve dare serenamente consigli a Nao, spesso ricambiati da un "ah, chiaro, grazie!" e da un piccolo sorriso, oppure quando un altro drone è convinto che il suo pupillo possa battere il ragazzo a cui lui è stato affidato. Infatti, Resū tiene e crede molto in Nao, nelle sue capacità e potenzialità, tant'è che se qualcuno si azzardasse a disdegnarlo anche per scherzo lui non esiterebbe a sputare addosso freddi insulti proprio verso quel qualcuno, persona o drone che sia. È un tipo molto competitivo, insomma.
⁘⁚↓┈┉┈┉┈☾☀︎☽ Altro↫
• Nao ha sempre desiderato poter accudire un cane o un gatto o qualsiasi altro animale, ma entrambi i genitori sono sempre stati contrari al portare una "bestiola sporca e pelosa" nella loro dimora. Ogni tanto salutava i suoi amici ragnetti, ma non è esattamente la stessa cosa.
• A Nao, sorprendentemente, piace fumare, ma lo fa solo in inverno, ovvero quando gli capita di accostarsi alla finestra mentre fuori aleggia il freddo, così da riscaldarsi un po'. Indipendentemente dal tempo atmosferico, però, in tasca porta sempre un accendino e un pacchetto di sigarette: di solito non le usa, ma non si sa mai. Ad oggi non è mai accaduto, ma pensa che in situazioni di forte stress potrebbe anche volerne agguantare una, visto l'effetto calmante che hanno su di lui. Ne ha solo accennato alla sua famiglia, perciò l'idea che qualcuno lo veda con una sigaretta in bocca non gli piace molto; forse perché non lo sanno nemmeno quelli che lui reputa i suoi amici più fidati, o forse è perché crede che il motivo per cui lui fumi sia abbastanza squallido.
• Ecco, in esclusiva, qualche possibile bozza che Nao potrebbe aver disegnato da qualche parte
-||PILOT STATS||-
☾☼☽ Potenza↫
S
-Perfetta-
La carrozzeria della sua auto è molto resistenza, perciò pare davvero difficile riuscirla a scalfire. La potenza del suo potere, poi, pare quasi infallibile.
☾☀︎☽ Velocità↫
B
-Ottima-
Non è esattamente tra le migliori in questo campo, ma nel complesso è un'auto abbastanza veloce.
☾☼☽ Abilità↫
C
-Buona-
Nel complesso, è più o meno abile a maneggiare la sua auto... Diciamo che ci sta lavorando ancora un po' sopra, ma spera davvero di migliorarsi.
☾☀︎☽ Astuzia↫
B
-Ottima-
È un tipo abbastanza astuto, e nonostante non si prepari chissà quali strategie spesso sembrano funzionare.
☾☼☽ Prudenza↫
S
-Perfetta-
È un tipo molto, molto prudente.
Cerca sempre di non farsi trovare impreparato,
perciò coglierlo di sorpresa è molto difficile!
☾☀︎☽ Disponibilità a collaborare↫
C
-Buona-
A rendere imperfetta la sua disponibilità a collaborare non è solo quella sua piccola parte che tende a isolarsi, è forse anche un po' l'influenza di Resū, che ogni tanto lo mette in guardia e a distanza da chiunque abbia capacità minori delle sue, anche quando non è necessario.
--||||--
Il suo livello, in conclusione, è alto
ed equivale a un tondo 500!
CREARE OC È DIVENTATO UN PARTO-
PERCHÉ LA GENTE LI VUOLE OGNI VOLTA SEMPRE PIÙ DETTAGLIATI? PERCHÉ?? QWQ
Queste sono 5294 parole. C I N Q U E M I L A.
NON HO MAI SCRITTO COSÌ TANTO
SONO BASITA DA ME STESSA.
Ho riscritto questo Oc sei volte, ma sono state le sei volte più stressanti della mia vita QwQ
Ringrazio Alicia (che non riesco a taggare)
perché biSOGNA FARTI SANTA.
ORA MI STAMPO UNA TUA FOTO E LA USO COME SANTINO PER SUPERARE ANCHE LE VERIFICHE- Davvero, grazie del sostegno 💜 QWQ
(E buon compleanno, te se vuole tanto bene uwu)
E niente, dopo questo sfogo spero tanto che Nao sia uscito bene- In realtà è venuto fuori un casino, e uffa non ne non tanto soddisfatta, idk- Flame048 cara, scusa se forse non è esattamente il mio miglior Oc, ma spero che ti piaccia comunque qwq
NON HO RICONTROLLATO SCUSATE
ORA VADO A STUDIARE CHE DOMANI HO INTERROGAZIONE VIRTUALE DI STORIA DELL'ARTE E C'HO TROPPA CAGA-
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