OC - Le Bien Qui Fait Mal
Questo personaggio è stato fatto per la storia ad oc "Le Bien Qui Fait Mal" di guardjangel , spero ti piaccia e sia tutto in regola! ^^ (domani cercherò di pubblicare quello di The Scarlet King, in caso lo farò dopodomani uwu)
Nome: Il suo primo nome è Zachary, comunemente chiamato Zack, e significa "memoria di Dio". Il suo secondo nome è Luke, ovvero "nato alle prime luci del mattino". Quest'ultimo appellativo gli è stato donato dalla madre proprio per il suo veritiero significato.
Cognome: Jones, un comunissimo cognome statunitense.
Età: 17 anni.
Prestavolto:
Aspetto: È un ragazzo di media statura, alto poco più di un metro e settantacinque. La sua pelle è chiara, tappezzata qua e là da un paio di vecchi lividi. Le sue mani sono piuttosto consumate e non è raro sorprenderlo con qualche benda e fasciatura alle nocche.
Possiede una vera e propria collezione di berretti- tutti di marche tanto famose quanto costose, rigorosamente dotati di una visiera rigida -e ne va molto geloso. È sempre pronto ad agguantarne uno prima di uscire da dove alloggia e non si azzarderebbe mai a farsi vedere in giro senza indossare uno. In genere il suo abbigliamento si limita a semplici magliette di poca rilevanza, abbinate a varie felpe colorate e larghi jeans grigiastri.
Ha i capelli marrone scuro, simili al tipico colore del caffè, tenuti corti più o meno all'altezza dell'orecchio. Un ciuffo dorato si distingue tra la sua massa di ciocche scompigliate, così sgargiante da poter regalare al suo stile sbarazzino un tocco di freschezza e originalità. A contatto con un'attenuata oscurità- sotto i lumi della penombra o di luci artificiali -la sua capigliatura varia in toni più neri e corvini, mentre il succitato ciuffetto si tinge di un fioco arancio color crepuscolo.
I suoi occhi sono eterocromi: l'iride destra è marroncina, con sprazzi di sfumature ocra e terracotta; al contrario, quella sinistra si mostra verniciata di un esimio grigio chiarissimo.
Carattere: Zachary Luke Jones pare essere tutto fuorché un ragazzo. Sua madre l'ha spesso considerato un chihuahua da asporto; la sorellina era convinta in lui si celasse un cavaliere; per il padre era un cassonetto dell'immondizia; i suoi vecchi amici credevano fosse un vulcano in eruzione e gli estranei l'hanno sempre visto come un drago dormiente. In sostanza, Zack è un ragazzo travestito da cane, mascherato da cavaliere, innondato da spazzatura, capace di eruttare lava e in grado di sputare fuoco.
Le sue maniere sono tutte molto criptiche, piene zeppe di finto e pacato menefreghismo. In realtà, se qualcuno si degnasse di osservarlo con più attenzione, realizzerebbe quanto sia raziocinante e ingegnoso, talvolta buffo, cordiale ed educato.
Ovunque vada, cercherà sempre un negozio dove comprare un ghiacciolo e- nel momento in cui lo avrà finito -resterà a mordicchiarne il bastoncino fin quando non inizierà a sentirsi in colpa con tutti gli alberi del mondo. Solo allora deciderà di recarsi di fronte a un cassonetto per gettare lo scarto, e lo farà con lo stesso stile utilizzato dai turisti di Roma quando buttano le monetine alla Fontana di Trevi.
Una volta a settimana è sua consuetudine recarsi in qualche palestra, intento a voler malmenare di brutto i poveri e disgraziati sacchi da box di turno. È molto bravo nella boxing, tanto dall'aver ricevuto diverse offerte da vari sponsor, ma nonostante le sue abilità non ha mai voluto spingersi troppo oltre. È iniziato tutto dopo quella che lui chiama "La Grande Tragedia", quando aveva un disperato bisogno di sfogare la sua ira e trovare un'ancora di salvezza. Soltanto in seguito- dopo essere stato utilizzato per mesi e mesi come antistress quotidiano -il pugilato divenne un suo semplice hobby.
Non è uno a cui piace particolarmente fare amicizia, ci metterà un bel po' prima di avvicinarsi davvero a qualcuno. Tuttavia, si rivelerà molto protettivo e cauto nei confronti di coloro che riusciranno a farsi spazio nel suo cuore; detesta veder soffrire il prossimo e farebbe di tutto pur di rallegrare una persona in difficoltà. Sarebbe addirittura disposto a far provare un suo cappello a qualcuno, se sapesse che questo lo tirerebbe
un po' su.
Zachary ha un concetto tutto suo di "musica": il suo cellulare è pieno zeppo di file audio inerenti cover acapella di persone sconosciute, maestosi versi animaleschi, scricchiolii sinistri e suoni naturali. Non che escluda la vera musica- alcune melodie classiche, così come certe canzoni Dark, Noise ed Electro house, gli sono abbastanza piaciute -ma non riesce a sentirsi a suo agio quando le voci di cantanti esperti gli invadono la mente.
Trattare male un esemplare di Zack selvatico lo porterà a ripagarti con la stessa moneta. È molto vendicativo, affilato e pungente. Riuscirà a scoprire a tutti costi i punti deboli del suo avverso, osservandolo e scrutando il suo essere fino a conoscere a memoria i più oscuri meandri delle sue ossa. Mai sottovalutarlo: sa essere estremamente velenoso, quando vuole.
Ama: i ghiaccioli; il pugilato; ascoltare la "musica"; risolvere enigmi o indovinelli; aiutare la gente per strada; ironizzare con del sano Black Humour su ogni cosa, talvolta con frasi più o meno masochiste.
"Sai cos'hanno di speciale le barzellette sui bambini morti? Non diventano mai vecchie."
Odia: gli specchi; l'insalata; i souvenir; vedere le persone tristi o in uno stato di infelicità; sentirsi inutile al prossimo; gli impiccioni; i pregiudizi e le critiche poco costruttive.
Eventuali paure e fobie: Soffre di eisoptrofobia, chiamata anche spettrofobia- che non ha niente a che fare con il timore degli spettri -ed è la paura persistente e ingiustificata di vedersi riflessi in uno specchio. Quando gli capita di incrociare il suo riflesso rimane totalmente pietrificato. Un vortice invisibile sembra sommergerlo, un forte brivido gli trapassa il corpo e inizia ad avvertire un'intensa sensazione ansiogena. Cercherebbe di distruggere l'oggetto a tutti i costi, arriverebbe persino a infrangerlo a mani nude pur di romperlo, e al diavolo il sangue o la sfortuna. Nonostante si renda conto di quanto sia irrazionale questa paura, non può far a meno di esserne dominato. Crede che guardarsi allo specchio lo metterà in contatto con una specie di mondo parallelo: un posto che solo le persone più fragili riescono a cogliere, dove gli incubi si realizzano e dove risiede il male che con ingordia ha intrappolato la mente di sua sorella. Non è una persona particolarmente indignata o irascibile, ma il solo pensiero di questo luogo sovrannaturale lo terrorizza, lo rende altamente infido e aggressivo; vuole starci il più alla larga possibile.
Storia: La storia di Zachary inizia dalla sera di un gelido giorno invernale, quando aveva a malapena sei anni. I suoi genitori non si facevano vedere da diverse ore e lui era rimasto a casa per giocare con le macchinine. La nonna dormiva nella stanza accanto, troppo anziana e priva di forze per unirsi all'epica corsa a ostacoli indetta nel salotto. Le sue automobiline non erano solo dei semplici mezzi di trasporto, anzi, violavano tutte le leggi della forza di gravità. Si destreggiano sopra il tavolo, volavano sui muri, saltavano e scavalcavano oggetti vari.
Nel momento in cui sua madre varcò la soglia della porta, seguita dal repentino risveglio della vecchia nonnetta, il bambino rimase interdetto dalla cosa che la donna stringeva tra le braccia. "Crystal" la chiamò la madre, presentandola.
Il primo commento di Zack alla vista della sorellina si rivelò abbastanza deludente, specie per la smorfietta con cui accompagnò le sue parole:
"Mmh... ha la testa a pera".
Con lo sguardo cercò la figura del padre- pronto a chiedergli se la pensasse come lui -ma dell'uomo, si rese conto, non vi era neanche l'ombra.
Alle elementari era uno dei soliti bambini super popolari, uno di quei tipetti estroversi, divertenti e dalla lingua lunga: in molti lo desideravano come amico. Le prese in giro non gli erano del tutto estranee, al contrario, era ritenuto un bambino piuttosto stravagante e molti pensavano avesse davvero qualche rotella fuori posto.
Non si arrabbiava mai per cose del genere, ma quando qualcuno metteva in mezzo la sua famiglia- in special modo, la sparizione di suo padre e le voci che egli fosse un vampiro/goblin o altre fantasticherie sovrannaturali di questo tipo -si irritava particolarmente, arrivando addirittura a esclamare pesanti minacce inverosimili verso il creatore delle sopracitate dicerie.
"Sei un verme, fatti gli affari tuoi o ti faccio mangiare quelli come te!"
Sopra la lavagna della sua piccola classe- appiccicate sul muro con dello scotch -giacevano delle lettere a formare quella che secondo le insegnanti era la parola più importante e altolocata di tutte: "Rispetto". Solo molti anni più tardi si rese conto del vero significato di questo termine.
Ma prima di ciò, accadde la cosiddetta "Grande Tragedia", il barbaro avvenimento che distrusse le certezze di un giovane Zachary ormai quindicenne.
Tornato a casa dalla scuola superiore gettò lo zaino a terra con un grosso tonfo e si diresse tranquillo verso la cucina. Sua madre era al telefono; il viso pallido come non mai, una mano chiusa dinnanzi alla bocca e le lacrime agli occhi. La voce con cui discuteva era profonda e autorevole, seria e coscienziosa, ma allo stesso tempo pareva posata e angustiata. C'era una forte nota di rammarico, nel tono di quel poliziotto, ma nulla di più che semplice afflizione professionale.
Zachary all'inizio non ci credette, pianse, urlò, si prese la testa tra le mani, scaraventò via una sedia e iniziò a prenderla a calci. La madre, ben cosciente delle conseguenze di ciò che finisce sui giornali, decise di tenere i dettagli dell'accaduto all'oscuro dall'opinione pubblica. Il figlio non perse solo l'anno scolastico, ma anche la voglia di affezionarsi alle persone intorno a sè.
Il corpo senza vita di Crystal venne trovato in mezzo a un parcheggio pubblico. I vestiti della piccola erano stati ridotti in brandelli, metà dei capelli le furono strappati e su ogni centimetro delle sue spoglie vi erano evidenti segni di abusi fisici. Qualche giorno dopo un ragazzo di appena diciannove anni- probabilmente pervaso dai sensi di colpa -confessò di aver partecipato al rapimento della bambina, ammise la sua colpevolezza e svelò i nomi degli altri tre ragazzi che la sopraffarono. Tutti vennero felicemente spediti in galera.
Da quel momento la briosa e frizzante esteriorità di Zack venne sostituita da una corrazza di indolenza e disinteresse. E questo, stranamente, sembrò affascinare tutti gli studenti del suo liceo. Se prima solo alcuni di loro si erano trovati a invidiarlo e volerlo attrarre, adesso sembrava essere diventato uno dei ragazzi più voluti di tutto l'istituto. Ogni anno arrivano nuovi ragazzi e nuove ragazze, e ognuno di loro crede che lui sia una causa persa, perciò vuole assolutamente essere l'attesissima persona che riuscirà nell'intento di "aggiustarlo". Ma lui non vuole qualcuno che lo plasmi e lo manovri a suo completo piacimento, desidera una persona che lo accetti per quello che è adesso. Per questo- e perché certe persone gli danno proprio il voltastomaco -ha sempre rifiutato le avance di chiunque si azzardasse a rivolgergli la parola con tono ambiguo o seducente.
Familiari e relazione: • Margaret Wilson: sua madre è una donna molto estroversa e premurosa, una di quelle pimpanti mamme in carriera sempre pronte a spettegolare su ogni avvenimento. È una giornalista di punta assunta da una delle più grandi riviste di gossip americane. Sembra sapere sempre tutto di tutti, chiunque essi siano- come conosca tali informazioni è un mistero -e talvolta Zack lo trova piuttosto inquietante. È una credulona di prima categoria, va pazza per ogni genere di gadget portafortuna, segue l'avanzare delle superstizioni ed è strettamente legata alla sua religione. Zachary si diverte a spaventarla raccontandole storielle palesemente fasulle e lei ci è sempre cascata in pieno. Il loro rapporto è colmo di alti e bassi- non chiacchierano molto, e quando lo fanno non finisce mai bene -soprattutto per via del poco tempo di riposo concesso alla donna. Tuttavia, a modo loro, entrambi si vogliono molto bene.
• Ethan Jones: Pare sia un agente di polizia. In seguito alla nascita di Crystal chiese il divorzio e si trasferì all'estero con la sua amante. Zack crede che in quel fatidico pomeriggio sua madre abbia conversato al telefono proprio con lui, ma non ne è del tutto sicuro. Vorrebbe detestarlo, odiarlo e disprezzarlo con tutto il cuore, ma non può. Non ci riesce, non lo conosce, non ricorda niente di lui.
• Crystal Jones: sua sorella era un angelo. Pacata, solare, gioiosa e serena come nessun altro. Lei era la principessa del castello più splendente e Zachary le faceva da bardo cavaliere. Sul suo faccino si poteva sempre scorgere un tenero sorriso e lui ne era gelosissimo, guai a chi osasse adocchiarla per più di cinque secondi! Cercava di renderla felice, stravedeva per lei e amava ascoltare la sua risata. Una volta, Zack la convinse a cantargli una canzone, finendo poi per registrarla e aggiungerla alla sua playlist di melodie. Qualche volta la riascolta cantare, ma si ferma sempre a metà. Non vuole pensare agli ultimi e maliconici momenti che ha passato con lei, così blocca la musica quando la immagina ancora piena di allegria.
E quando il magico regno della principessa perse la guerra contro l'oscuro mondo dei riflessi, il fratello si rese conto di non essere mai stato all'altezza del suo ruolo. Portava le vesti di un cavaliere, ma era solo il buffone di corte.
"E morirono per sempre felici e contenti."
Amici e relazione: Prima della vicenda accaduta con la sorella, faceva parte di un semplice gruppetto di amici con cui usciva. Negli ultimi tempi si contattavano soprattutto via internet attraverso chat e videochiamate su argomenti bizzarri e demenziali. In seguito alla "Grande Tragedia", però, Zack non riuscì più a rimettere in sesto il rapporto che aveva coltivato in precedenza con questi ragazzi, tanto da essere lui stesso ad isolarsi nuovamente, smettendo di rispondere ai loro richiami.
"Non voglio esserci, preferisco andarmene prima che accada. Quando saranno loro a mollare la presa- quando anche loro si getteranno in uno specchio -io non vorrò saperne niente. Voglio ricordarli solo come i miei simpatici amiconi, in assoluto i soggetti più pazzi e squilibrati che si possano incontrare. Un giorno, forse, racconterò di loro e delle loro folli idee... E riderò, non mi verrà mai in mente di definirli dei gusci vuoti".
Nonostante pensare a loro gli causi uno strano senso di nostalgia, può sempre contare sul suo piccolo migliore amico: Dj ; un criceto roborovsky lungo fino a 5 cm, dalle orecchiette grandi e lo sguardo dolce. È color ruggine sul dorso e bianco su pancia, gola e sopracciglia. Ha delle guanciotte molto paffute e Zachary lo porta sempre con sé in qualche tasca, insieme a un suddetto pacchettino di mangime. Certe volte lo nasconde addirittura sotto il cappello, in modo tale che talvolta spunti questo peloso batuffolino. Quando gli capita di ricevere quesiti o domande scomode- spesso inerenti il suo passato -sfrutta il suo amichetto come copertura e sbotta qualcosa come: "Scusa, non posso rispondere, devo dare da mangiare al criceto."
Protettore scelto:
• Avenue
• Ironia
• Olivia
• Black
• White
Protettore che non volete avere:
• Manuel
• Hichimaru
• Green
• Finn
• Dayana
QUESTA SCHEDA È VENUTA MALE MA È STATA UN PARTO. CIAO.
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