OC - Escape From The Lab
Nome: Zay
Età: 12 (e mezzo :3)
Aspetto + immagine: Zay è un fanciullo dagli enigmatici occhi viola, dalla pelle rosata e dallo sguardo sfuggente. Esame dopo esame, esperimento dopo esperimento, la sua chioma è divenuta di un magnetico bianco dalle mille sfumature colorate. Come se questo non fosse già abbastanza, nascoste sotto le enormi e lunghe felpe che indossa, giacciono un paio di angeliche e meccaniche ali bianche. In seguito ad una grave frattura a diverse vertebre, causata da una brutta scivolata/caduta, gli scienziati decisero di ricreare dall'interno la sua intera colonna sostituendola con una protesi meccanica alla quale aggiunsero un bel paio di aluzze da pennuto. Purtroppo non sono assolutamente adatte per volare, ma sono ideali per fare lunghi, agili e scattanti salti in aria.
Carattere: Zay è un ragazzino piuttosto sveglio e intelligente. Ragiona sempre prima di parlare ed è capace di elaborare concetti e discorsi degni della volpe più astuta. Inizialmente è molto titubante nell'interagire con altre persone, ma nel momento in cui qualcuno gli tende la mano inizia subito a mostrarsi per quello che è davvero: divertente, estroverso e socievole (quando vuole, si intende). Ama scherzare e sparare battutine di tutti i tipi, guai a chi cerchi di frenare la sua lingua! Nonostante questo, Zay è un ragazzo estremamente gentile e buono come il pane. Sembra scontato, ma se qualcuno gli sta a cuore sarebbe disposto a fare qualsiasi cosa per lui. In compenso, sfruttarlo o deluderlo potrebbe portarlo ad un allontanamento repentino: è difficile che lui doni seconde possibilità.
Storia: Quando nacque, suo padre era già un vortice oscuro e ignoto. Dove egli sia scappato, non l'ha mai saputo nessuno. Fu solo la giovane madre inesperta ad occuparsi del piccolo, troppo orgogliosa ed incapace per chiedere aiuto ai suoi nonni.
Nonostante questo, il bambino cresceva passo dopo passo in piccole dosi di gentilezza, simpatia e vivacità. La figura del genitore mancante, tuttavia, sembrava perseguitare i suoi spensierati pensieri in continuazione. Essa pareva creare una specie di ombra, un vuoto che occultava e tutt'ora scompiglia la sua vita, donando a quest'ultima un lato lievemente malinconico.
D'altro canto, sua madre evitava l'argomento in qualsiasi modo: sapeva che dopotutto la loro era una vita felice anche senza quell'uomo. Mamma e figlio erano insieme, e questo contava più di qualsiasi altra cosa al mondo.
Tutta la quiete stabilita si ribaltò quando, in un caldo e afoso giorno di piena estate, uno Zay di appena 6 anni prese la decisione più demenziale e stupida della sua vita: arrampicarsi su un albero per riuscire a scorgere il paesaggio di un bellissimo tramonto.
Non si sarebbe mai aspettato di scivolare dal tronco e sbattere con forza la schiena sul terreno, ma soprattutto non avrebbe mai immaginato che due individui sconosciuti gli si avvicinassero per dargli un "medicinale" contro il dolorosissimo mal di schiena. Stupido, era stato uno stupido ad accettare.
Quel miracoloso rimedio si rivelò un sonnifero, un preparato con il quale gli scienziati riuscirono tranquillamente a rapire il povero bambino malcapitato.
Da quel momento, decise che mai si sarebbe più fatto prendere da decisioni affrettate e avrebbe sempre calcolato le serie di conseguenze successive a qualsiasi gesto.
Com'è finito nel laboratorio: Ha catturato l'attenzione di due scienziati, i quali lo hanno pedinato fin quando una situazione problematica ha dato loro modo di approfittarsi di lui e della sua innocenza per portarlo nel laboratorio.
Perchè vuole scappare: Vuole assolutamente tornare da sua madre. L'ha lasciata da sola e non si perdonerà mai per questo.
Cosa ne pensa...
Dei demoni: Gli piacciono, molti di loro gli incutono un certo timore ma ai suoi occhi sono semplicemente dei ragazzi come tanti altri. Influenzati da mutazioni ed esperimenti, certo, ma pur sempre dei ragazzi.
Degli umani: È indeciso se reputarli fortunati o sfortunati. Sono ancora umani e non può negare di invidiarli un po' per questo, ma d'altronde anche loro sono stati sottratti dagli scienziati e questo certo non gli garantisce un gran futuro.
Degli scienziati: Li detesta, ma si trattiene dal dimostrarlo. Al massimo, maschera tutto il rancore nei loro confronti attraverso del sano ed innocente black humor espresso direttamente verso un qualsiasi scienziato, spesso parla della loro specializzazione lavorativa, ma non esiterebbe nel dare opinioni comiche anche riguardo l'aspetto fisico.
Cosa gli piace: -i gatti, li considera dei batuffoli tanto carini e coccolosi quanto astuti e superiori;
-guardarsi intorno, odia perdersi i dettagli di ciò che lo circonda;
-la musica di ogni genere, non può farne a meno;
-i volatili, si rispecchia molto in loro e nella loro voglia fisiologica di esplorare il mondo;
-scherzare su tutto, compresi argomenti inaspettati e taglienti;
-essere libero, poter esprimere se stesso e i suoi pensieri liberamente.
Cosa non gli piace: -le bibite frizzanti, non riesce proprio a farsele piacere;
-chiunque lo zittisca e si prenda gioco di lui, specie quando la sua unica colpa è aver espresso un'idea o un parere personale;
-gli arcobaleni, questo perché detesta la sensazione che prova quando qualcosa di così splendido scompare all'improvviso.
-il caldo soffocante, se dovesse scegliere preferirebbe di gran lunga il gelido freddo invernale;
-l'ignoranza, l'incoerenza di chi crede di sapere tutto ma non conosce assolutamente niente.
Arma: può equipaggiarsi delle lame affilate al limite di entrambe le mani. Esse possono essere evocate da Zay ogni volta lui necessiti di usarle e sono dotate di un supporto in argento. (simili all'immagine) Quando le utilizza è costretto a mostrare le sue mani, fatto alquanto raro visto la sua consuetudine di nasconderle nella felpa!
Aspetto precedentemente umano:
Prima di diventare un angelo, Zay era un bimbo come tanti altri. Indossava felpe molto meno appariscenti, aveva una capigliatura dal semplice color quercia e gli occhi violacei (rimasti fortunatamente invariati).
Ciò che è cambiato maggiormente si nota nell'abbigliamento e nella spontaneità con cui il piccolo svolgeva qualsiasi cosa. Con il passare del tempo, l'ingenuità che caratterizzava il suo essere umano è stata sostituita da un'attenzione primordiale verso qualsiasi cosa gli stia intorno.
Questo personaggio è stato creato per la storia ad oc di emiliaelucia , spero di non aver deluso le tue aspettative!
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