Zygarde' s POV

Guardai Lunala, insicuro sul da farsi: ora che non avevamo più un tetto sulla testa, dove saremmo andati?

Mi guardò, e come se mi avesse letto nel pensiero, mi disse semplicemente: "Andiamo da qualche altra parte, questo posto è oramai inutile per noi", dal tono della voce, sembrava cercare di nascondere il dolore della perdita.

Io e lei dovevamo andare da qualche parte, ma non sapevamo dove.

Dopo qualche minuto, vidi la Pokèmon spiegare le ali, e spiccò il volo. Dalla sorpresa sobbalzai, alzai la testa e vidi Lunala volare in cerchio, ridotta ad un puntino minuscolo dalla distanza. All' epoca pensavo che il volare era una cosa utile solo per orientarsi, ma presto o tardi avrei capito che è molto di più.

Non dovetti aspettare molto, che Lunala atterrò, e mi disse: "Ho visto un sentiero che porta ad una prateria. Se ci sbrighiamo, saremo lì per domani" e si incamminò.

Stavo per andarmene di nascosto, ma solo in quel momento mi ricordai che non avevo nessun posto dove andare. Mi voltai verso Lunala, che intanto si era fermata.

Si voltò e, con un piccolo sorriso, mi disse: "Vieni, non abbiamo tutto il giorno!" 

Gli "sorrisi" di rimando, e la seguì.

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Il giorno dopo, arrivammo alla prateria. Su questo nulla da dire, era una prateria come le altre.

Ci guardammo intorno, e dissimo quasi all' unisolo "Bel posticino".

Feci un passo avanti, e all' improvviso sentì un "click". 

Fu tutto molto veloce: Il congegno che avevo calpestato si aprì all' improvviso, liberando una rete d' energia che mi intrappolò, lo stesso accadde per Lunala.

Da dietro i cespugli spuntarono fuori degli uomini vestiti con delle mimetiche, uno di loro mi sparò qualcosa alla testa.

Poi il nero.

Lunala' s POV

Quando mi risvegliai, mi trovavo dentro un camion.

Guardai in giro per vedere, ma era troppo buio per poterci capire qualcosa.

provai a muovermi verso il punto in cui credevo ci fosse l' uscita, ma non appena mi mossi, sentì un forte bruciore alle ali. D' istinto le ritrai, e mentre le scariche elettriche si esaurivano, dalla loro debole luce riuscì a vedere qualcosa: io e Zygarde eravamo rinchiusi in gabbia, insieme anche ad altri Pokèmon. Il "pavimento" del camion era spochissimo, pieno di piccoli insetti morti, la ruggine era sulle pareti del mezzo, e nel tetto c' era un microscopico foro, da lì passava l' aria.

Quando la mia vista si abituò a quel buio, guardai in alto, e vidi Zygarde che dormiva ancora. Sentì qualcosa cadere accanto a me, e vidi ciò che sembrava una freccetta: sulla punta aveva un liquido perlaceo, ci misi poco a capire cos' era.

<Sonnifero!> Pensai, Zygarde era ancora sotto l' effetto di quella roba.

Dopo poco, sentì un cigolio, e la porta del camion si aprì, per la troppa luce mi dovetti coprire gli occhi.

"Vedo che qualcuno qui si è svegliato... ora" Riuscì solo a sentire questo, prima di addormentarmi di nuovo.