Cap. 10
Dio Bra-
Iridio' s POV
Eravamo vicini alla fine.
Gridai a Lylia che le volevo bene, e me la strinsi forte.
Prima di sfracellarci al suolo, sentii una specie di sferzo, e mi ritrovai per terra, ancora integro e con mia sorella (svenuta) ancora fra le braccia, aveva solo un piccolo graffio alla guancia.
guardai in alto, e vidi nell' oscurità una grossa figura nera, dall' aspetto ricordava un grosso Arbok.
Stava puntando verso qualcosa, e partì a velocità supersonica.
Mi nascosi dietro un masso lì vicino guardai cosa stava succedendo: c' erano dei Bracconieri! La figura (che capii solo in quel momento essere un Pokèmon) era circondata da quei pazzi.
Uno di loro gli saltò addosso, e gli altri lo seguirono a ruota: alcuni erano affiancati a dei Pokèmon o da altri compagni, altri avevano delle armi speciali. Quel serpente stava soffrendo un sacco... volevo aiutarlo, ma quei tizi erano armati fino ai denti e tre volte me. In più ero senza Pokèmon e con mia sorella incosciente... potevo solo stare a guardare...
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Dopo un tempo che sembrò lunghissimo, ad un certo punto, ci fu un potentissimo terremoto, che fermò i bracconieri. Subito dopo, delle grosse frecce verdi spuntarono dal terreno. D' istinto presi in braccio Lylia e la strinsi forte a me, cercando di proteggerla.
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Quando sembrò tutto finito, mi alzai e andai via dal nascondiglio. Il sole, anche se era nascente, illuminava già tutto.
Guardai dov' era finito quel coso enorme, e nel punto in cui lo "avevo" visto, vidi al suo posto un piccolo Pokémon, tutto verde, anche lui era simile ad un serpente, sul "petto" aveva un' esagono rosso.
Sentii una voce nella mia testa, era molto flebile, quasi morente: "A-aiuto..." continuava a ripetere.
Capì subito che la voce proveniva dal Pokèmon.
Subito lo prendo fra le braccia e porto con me Lylia, grazie alla luce riuscì (con non poche difficoltà però) a tornare al campo. Vidi la mamma correre verso di me, poi si fece tutto sfocato...
Samina' s POV
Corsi subito verso Iridio: che gli era successo?!
appena arrivata da lui, lo guardo: sembra uscito dalla Guerra di Kanto e di Kalos! (Idem per Lylia) Notai che Iridio stringeva fra le braccia un piccolo Pokèmon, anche lui era ridotto malissimo
Prendo tutti e tre in braccio e corro subito in macchina: menomale che l' ospedale è poco lontano...
Riprendo in braccio i tre e corro subito dentro.
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Sono in sala d' attesa da più di tre ore oramai, quanto tempo ci mettevano quelli? Volevo solo riabbracciare i miei figli, sentire le loro voci, sentirmi tranquilla, senza avere quell' orribile sensazione che solo una madre può capire.
Dopo un pò, entra un dottore, mi invita ad entrare dentro il suo ufficio: la sensazione stringe ancora di più, cerco solo di non pesare alla morte di uno dei miei raggi di Sole...
"Signora, si sente bene?" Mi chiede preoccupato: io gli rispondo di sì, che stavo solamente pensando.
Lui mi guarda non abbastanza convinto, ma poi mi fa il cenno di seguirlo. Subito faccio quello che mi ha ordinatp
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"State scherzando vero?" Dissi io, cercando di calmarmi.
"Purtroppo no, signora: gli occhi di vostro figlio Iridio si sono danneggiati, se non troviamo presto un donatore di retina, vostro figlio rimarrà cieco a vita." mi rispose lui. Mio figlio rischiava di diventare cieco, e lui l' aveva detto tranquillo?! Ma che cosa aveva in testa al posto del cervello?!
"...Capisco." Fu l' unica mia risposta: se non sapessi controllarmi, in quel momento gliel' avrei dette di tutti i colori.
"Riguardo a vostra figlia..." Continuò poi.
"Riguardo a vostra figlia, sembra essere entrata in uno stato di incoscienza, in questo momento la stanno sottoponendo ad un' intervento per trauma cranico: anche se vi hanno trasferiti nell' ospedale più all' avanguardia della regione, i nostri strumenti e Pokèmon non sono in grado di garantire la completa ripresa dei vostri figli: viste le loro condizioni così precarie, rischiano anche di non superare le prime 24 ore... è cosciente che i vostri figli rischiano seriamente di morire?"
Morire, avevano appena schiacciato il tastino più dolente di tutti.
Al solo suono di quella parola, morire, mi sentì come se qualcuno mi stesse pugnalando lentamente e ripetutamente il cuore.
"...d-devo stendermi da qualche parte..." Dissi con la testa che girava.
Il dottore mi fece stendere sul divano, e cercò di rassicurarmi, ma invano. Volevo solo che tutto tornasse alla normalità...
All' improvviso entrò una donna, che chiese: "Sta qui la signora Samina AEther?" Mi alzai e risposi che ero lei la donna che stava cercando.
La donna sembrava veramente euforica, subito mi disse una notizia bellissima: "Buone notizie signora! Vostra figlia si è appena svegliata, sta benissimo. E abbiamo trovato anche un donatore per vostro figlio!" E dopo aver dato un' arrivederci al dottore, mi accasciai sul divano, stanca e ancora con l' agitazione e la gioia a mille.
"Beh... vedo che lei è propio una donna molto fortunata!" Mi disse contento.
"Già... lo sono proprio!" Dissi con la felicità ed il sollievo a mille.
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"..Ed ecco la vostra stanza, signora!" Mi rispose l' uomo, passandomi le chiavi della stanza.
Gli riposi con un grazie frettoloso, e andai subito dentro la mia stanza: c' era un fresco profumo di Boundsweet, il pavimento era così tirato a lucido che ci si poteva specchiare.
Mi spiaggiai dopo poco sul letto: era morbidissimo! Sembrava di stare sopra una nuvola... Mi addormentai subito.
Il giorno dopo...
Uno spiraglio di luce stava attraversando il vetro della finestra, facendomi svegliare nel modo migliore di sempre.
Mi alzo dal letto e mi vesto velocemente, ridò al proprietario del Motel le chiavi della mia stanza e corro subito all' ospedale!
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stavo aspettando da un pò, ma mi andava bene così: fra poco avrei rivisto i miei raggi di Sole!
Arriva un dottore, e lui mi avvisa che posso visitare i miei piccoli. Subito mi alzo ed entro nella loro stanza: c' era un sacco di luce dentro la camera, e attaccati al muro c' erano attaccati un saco di disegni colorati. L' unica cosa strana era che la faccia di Iridio era tutta bendata... guardai una cartella che era stata affissa alla ringhiera del letto:
"Nome e Cognome: Iridio AEther
Anni: 8
Genitore/Tutore legale: Samina AEther
Trattamenti consigliati: fasciatura della testa per far riposare gli occhi
Medicine da somministrare: N.N
Comportamento post-operazione: stanco e assonnato, leggermente aggressivo
Comportamento post-operazione al cervello: N.N"
Appena finito di leggere, compresi che forse era meglio se non disturbavo Iridio, passai quindi a Lylia, come per la cartella di Iridio, lessi cosa c' era scritto:
"Nome e Cognome: Lylia AEther
Anni: 7
Genitore/Tutore legale: Samina AEther
Trattamenti consigliati: N.N
Medicine da somministrare: N.N
Comportamento post-operazione: N.N
Comportamento post-operazione al cervello: N.N"
Alla fine, mi sentì con il cuore più leggero che mai: grazie ad Arceus stavano bene!
"M... Mamma..." sentii una voce: era Lylia!
Subito mi avvicinai a lei, e la vidi in faccia, era così bella...
"S...Stai bene piccina?" Dissi.
"Non molto... mi fa male tutto... hanno fatto anche una cosa orribile a Iridio..." Disse con la voce rotta dal pianto.
"Cosa? No... no... hanno aiutato te e Iridio a guarire... dovresti ringraziarli, sai...?" Dissi io, accarezzandogli i capelli.
Capito... ma dov' è Zygarde? Si trova al centro Pokèmon?" Mi chiese all' improvviso: Zygarde? Era un suo amico?
Lylia doveva avermi letto nel pensiero, visto che mi rispose subito: "Zygarde, quel Pokèmon che Iridio aveva con sè! dove si trova ora?"
Mentalmente, mi ricordai che avevo spedito questo "Zygarde" alla Fondazione per poterlo studiare.
"Allora? Dov' è Zygarde?" Lylia iniziava già a preoccuparsi. Io le spiegai tutto.
"Phew... grazie al cielo è in buone mani!" mi disse sollevata.
D' Improvviso arrivò un' infermiera, che mi spiegò che l' orario di visita era terminato. diedi un bacio ai miei raggi di sole e, ringraziando la signora, uscì dall' ospedale.
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Era note fonda fuori, ero seduta sul mio letto: il giorno dopo avrebbero dismesso Lylia e Iridio!
Ero solo preoccupata per una cosa: con le "nuove" retine, Iridio sarebbe riuscito a vedere bene? Non detti peso a questi pensieri, e, guardando la luna, cullata anche da versi dei Pokèmon, mi addormentai.
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