...Li seguo attraverso i tetti, cercando di non fare il minimo rumore.....i due uomini sembrano dei trentenni, la donna sarà dieci anni più giovane.....chissà perché penso "al gatto e al topo".....ah! Ora capisco.....eppure......sembrano strani.....sopratutto la donna......un uomo sta impugnando qualcosa dietro la schiena.....Sento tutto il mio corpo addirittura eccitato per il pedinamento, davvero strano.....sono un po' confuso mi sa.......ora capisco: Quella donna deve essere una di "costumi facili", quegli uomini devono essere riusciti a rapirla e ora se la vorranno fare da qualche parte.....?!......se la vogliono fare in un vicolo?! La donna tenta di liberarsi ma, due ceffoni arrivano mentre un altro paio di mani cercano di sfilarle la gonna che quasi immediatamente va giu.....quegli uomini sono dei porci...gli strappano anche l'intimo con gesti impazienti....la deridono....DEVONO MORIRE!....Gli balzo da una altezza di quattordici metri circa, solo con il piede e in caduta libera, sfracello il primo uomo che aveva la pistola.....l'altro uomo non mi vede bene ma, reagisce..... ho sentito qualcosa al collo....un coltello....non ho sentito nulla ma, mi ha fatto solo incazzare!.....solo allora l'uomo si rende conto che non sono umano e non urlerà.....no, non più....le mie fauci avranno qualche osso incastrato mi sa...ah!no....si è spezzato appena ho cercato di richiudere la bocca....il corpo senza testa dell'uomo ha qualche spasmo.....la donna...Dov'è la donna?....ah!...eccola dietro al cassonetto.....trema....riesco a parlarle:- ....Non dire nulla di ciò che hai visto...-La donna continua a tremare, evitando di guardarmi.....risponde con un si che non mi convince.....la fame ritorna....

Ritorno a casa, come sono ritornato in camera mi sono accorto di aver strappato il pigiama...in effetti sono nudo....ho degli spasmi...Sono ritornato normale? Il mio aspetto fisico e come quello di prima: mezzo bruciato, ho avuto la sensazione che la mia faccia era del tutto diversa prima di ritornare mortale, il che mi permetterebbe di non essere riconosciuto.

La ferita al collo non c'è! Significa che il mio corpo si cura molto velocemente? E perché ho ancora la stessa mezza faccia di prima?! Devo riprendere fiato.

Ma cosa sto blaterando?! Devo rimediare al mio sbaglio. Dov'è ho messo quel libro? Dovrebbe aver con sé il numero di quel dottore, lo avviserò per tempo. Chiamo...una donna mi risponde:- Pronto?-. Non dico il mio nome ma, faccio una domanda diretta:- Mi scusi, il dottore Colb è in casa?-. Per un attimo non sento niente, la donna mi risponde perplessa:- Non ha saputo? Ha avuto un infarto ieri pomeriggio tardi, se né andato ma, lei chi...-. Chiudo, per fortuna era il numero di casa, forse non saprà da dove ho chiamato ma, adesso so che sono nei guai fino al collo. Quel cazzo di dottore doveva proprio morire il giorno stesso che ci siamo conosciuti!?

Non me la posso prendere con i morti, piuttosto devo pensare in fretta una soluzione....ripensandoci mi sono eccitato non per l'inseguimento ma, per lo stupro!ODDIO! Io non sono una persona malvagia ma....oh no, no, no, no. Se non voglio uccidere devo.....dovrò....stuprare qualcuno o morirà, lo sentita perfettamente quella strana rabbia, istiga degli istinti animali che non ho mai provato, sono abbastanza razionale di essere certo di quello che penso.

Vado a letto nudo, non ho altre soluzioni al momento e non vorrei strappare un altro pigiama.

La mattina dopo a scuola, sento parlare dei brutali omicidi avvenuti, sul cane che ho divorato nessuna informazione, meglio così. Sembra anche che non lasciò impronte, devo avere delle strane capacità ma, mi preoccupo di più se rischio di trasformarmi anche di giorno, Deena mi viene a dire che non abitava molto lontano da quel vicolo, devo aver agito molto bene per non farmi scoprire.

Ma che dico? Ho commesso tre omicidi! Dio santo sto diventando pazzo.

Durante l'intervallo una ragazza mi viene incontro di proposito e mi spinge di forza, mi deride:- Vai a casa, Duefacce-. Mi ha paragonato ad un cattivo di batman. I suoi capelli lunghi e neri ondeggiano, mentre i suoi occhi azzurri mi deridono con lo sguardo. Non li sopporto! Improvvisamente il mio naso ha sentito un odore particolare.

Ispiro. Espiro.

Guardo verso di lei, sento il suo odore, dovunque andrà io sarò sempre dov'è! So chi sarà la mia prima vittima, spero di non ucciderla stasera o domani sera.....quando ritornerò, diventando lui.

Intanto mi assicurerò che combini qualcos'altro, in modo tale che non posso essere sospettato di qualcosa, mi ci vuole poco per capire che fa parte di un gruppo di bullette della quinta: vanno sulle scale antincendio o nei bagni a fumare, vanno sempre accompagnate da una di loro ecc. Questo mi basta e mi dà la possibilità di tamponare momentaneamente la mia situazione, devo trovare qualcuno disposto ad aiutarmi in segreto.

Questo pomeriggio gioco online con alcuni amici di Boston, Deena viene a casa mia per fare i compiti assieme a Luann, il che scambiamo qualche pettegolezzo, perfino io ho qualche battibecco che gira a scuola, i miei sensi si sono amplificati, il che mi aiuterà molto la prossima volta.

Stanotte non mi sono trasformato il che mi fa pensare che mi trasformo in maniera imprevista, può essermi d'intralcio ma, non voglio peggiorare, devo guarire piuttosto.

Oggi è domenica, il che do una mano in casa, oltre ad avere il tempo di fare uno strappo ad un lato della serra, in tal modo avrò più modi per entrare e ho fatto anche in modo che non si vedesse dall'esterno e dall'interno.

Decido di vedere quell'antico libro, i segni sono incomprensibili ma, facendo una foto trovo il linguaggio giusto: è un miscuglio di latino, greco e anche macedone antico. Mi ci vuole un'ora per tradurre la pagina, sembra un diario di un certo stregone egiziano che visse nei secoli....che fosse un racconto?...No, non lo era. Era una autobiografia, ci ho lavorato tutto il pomeriggio traducendone almeno due, tre pagine, circa.

A quanto ho capito, si è definito l'ultimo che conosceva le arti magiche e che avrebbe lasciato questo libro nelle mani del destino (anche se si faceva riferimento ad un Dio), non potendosi fidare degli uomini di allora, il suo diario è anche un manuale.

Io sono alquanto dubbioso se crederci o meno, sembra anche molto semplice da tradurre ma, mi fermo lì. Stasera potrei aver bisogno di riposo mentale, dovrò stuprare una ragazza, non devo farlo...no...non devo....Aspetta.....INVECE DEVO! E' una di quelle che mi deride, merita una lezione che non si scorderà facilmente.

All'idea di questo pensiero e di questa rabbia, sento il corpo pronto a trasformarmi, sento di essere in grado di controllare in parte la trasformazione, la cosa mi fa sentire alquanto potente. NO! Non posso pensare e commettere queste cose se non anche per una giusta ragione, ricordatelo Antaw! Me lo devo ricordare....

E' sera, mamma è andata a dormire verso mezzanotte e io mi sono risvegliato all'una, mi ero già svestito per evitare di strappare i vestiti, velocemente mi trasformo con qualche brusco movimento del corpo. Non sento dolore. Solo un misto di fame ed eccitazione.

Esco dalla finestra, so che la mia fame si può mutare in piacere....non è una fame riguardante al mangiare, più che altro ad una fame riguardante il piacere di uccidere o sprigionare la mia forza....devo assolutamente provare se stuprare mi aiuta ha placarla....lei non sarà la prima, lo so per certo....

Salto da un edificio ad un altro, le tegole non mi creano problemi quando atterrò, mi viene da ridere pensando a Spider-man, in ogni caso l'odore di due giorni fa non lo ho ancora perso, come se l'avessi marchiata. Arrivo davanti a casa sua, individuo facilmente la sua stanza e quella dei genitori, i genitori dormono sopra, lei sotto in una piccola stanza, la sua finestra è socchiusa, la persiana è abbassata, questo mi crea problemi.

Ero talmente concentrato che non so per quale ragione ma, riuscì a sollevare la persiana con il pensiero. COME AVEVO FATTO?!? Quel libro doveva aver dato un impulso al mio corpo? Più tardi avrei letto con attenzione quel libro, adesso però ho una faccenda da sbrigare.

Aprì la finestra e chiudo la persiana silenziosamente, lei dorme in un letto singolo, la sua stanza contiene una cassettiera, un guardaroba e una scrivania d'angolo. Lei è leggermente scoperta, ha un vestitino nero come pigiama, ha delle belle cosce, magra, decisamente sexy...peccato solo che vivrà un incubo.

Gli metto una mano sulla bocca, destandola dal sonno, spalanca gli occhi terrorizzata, vede ciò che sono e prova ad urlare ma gli mostro da molto vicino le mie unghie, il che la fa zittire.

Lei respira velocemente, agitata, io sogghigno compiaciuto, per una volta sono io a far sentir male loro. Mi chiede, terrorizzata:- Chi sei?-. Io gli rispondo sottovoce, avendo già l'idea di come chiamarmi:- Chiamami Zombieman, ragazza, ora passiamo a cose più serie..-. Come ho provato a spogliarla, lei a cercato di resistere, la cosa mi fece incazzare, le sussurrai minacciosi di non fare rumore o di resistermi o avrebbe sofferto maggiormente, lei si piegò. Mentre entravo in lei, mi resi conto che la mia speranza sul piacere annullasse la fame era sicura, quando finì, la minacciai di non farne parola con nessuno. Lei era nuda e aveva sudato parecchio, respirava affannosamente, non rispose e io rimasi al fianco nel suo letto a guardarla, incapace di formulare qualche altra frase.

L'avevo fatta soffrire, probabilmente....lei si voltò e mi chiese:- Ti prego....non ritornare-. Per un attimo pensai che sarebbe potuta essere il mio giocattolo sessuale ma, no. Comunque gli dovevo lasciar in mente il pensiero:- Stai attenta a cosa fai ragazza, o qualcosa ti riconcentrerà contro-. Mi alzai e stavo per sollevare la persiana quando notai che mi venne addosso con un coltello tascabile, me lo infilza allo stomaco e si allontana, la fame ritorna....

.....Non lo uccisa, lo rifatto una seconda volta....me ne sono andato alle quattro dopo averla torturata psicologicamente un po'.

Il giorno dopo Glichscoss sapeva dello stupratore-mostro di nome Zombieman.