Pomóż mi
Vitek si staccò da me per andare a rispondere, afferro il cellulare tra le mani e lo sblocco per poi avvicinarlo all'orecchio, era indifferente che io fossi li o meno ad ascoltare tanto non avrei capito quindi mi limitai ad aspettare che finisse, L'unica cosa che capi è quello che sembrava essere un nome di una donna
A quel punto il suo sguardo cambio da rilassato a "frustrato"?
Fini la chiamata e punto nuovamente il suo sguardo su di me.
Vitek: "hai da fare?"
"no, non ho nulla da fare"
non capivo il perchè di quella domanda tanto meno cosa intendesse fare
Vitek: "Allora perchè non smetti di stare a casa da sola, chiusa in quella stanza del cazzo e vieni con me?"
il suo atteggiamento era completamente cambiato di punto in bianco, non che fosse cosi gentile, ma aveva qualcosa di strano che non mi piaceva
"Dove vuoi portarmi?"
mi guardò sorridendo e mi disse
Vitek: "In nessun posto in particolare dovrei semplicemente comprare dei vestiti nuovi, ma tanto non mi sembri che ti importi la destinazione"
non dissi nulla, mi limitai ad annuire ed uscire ed aspettarlo fuori...quella sensazione di farfalle nello stomaco si stava trasformando in qualcosa di brutto che non sapevo distinguere bene, ma perché?
dopo essersi cambiato usci dall'appartamento, indossava una felpa rossa, di un rosso scuro simile al colore del vino e un paio di jeans neri è per di più avevamo anche le stesse scarpe...
Vitek: "Vuoi sapere una frase che potrebbe tornarti utile?"
mi pietrificai quando vidi i suoi occhi, il suo sguardo gelido, come se fosse senza emozioni, il ragazzo che poco prima mi prendeva in giro scherzando sembrava essere scomparso
"Q-qual'è?"
Vitek: " Pomóż mi, nella tua lingua dovrebbe essere aiutami"
"A cosa dovrebbe servirmi?"
Vitek: "beh ti trovi in una città molto grande e nuova, potresti perderti"
Me lo disse sorridendo ma con tono apatico e iniziò a camminare ed io lo seguii
Vitek: "Perchè stai camminando dietro di me? Sei lenta, Andiamo non ti mordo"
mi afferrò un polso e mi tiro più vicino a lui
"Siii, ho capito sono qui"
lasciò la presa appena ci trovammo all'entrata di un negozio, sembrava quasi atelier?
Entrammo e vidi che si precipito vicino a degli smoking
non capivo cosa dovesse farci con un vestito cosi elegante
Vitek:"che ne dici va bene per uscire con una ragazza?"
facendo tutto questo per un semplice appuntamento, deve tenerci molto...cazzo e io che mi ero fatta tutti quei film
"Vuoi comprare un abito quasi da cerimonia solo per uscire con una ragazza?"
Vitek: "Voglio che gli rimanga la mia immagine impressa nel cranio"
Modo strano per esprimere una frase che dovrebbe suonare dolce. Comprò il vestito e uscimmo dal negozio... inutile dire che finii per passare tutta la giornata in giro con lui
Vitek: "Tieni questa è per te"
Mi mise una lattina di coca cola tra le mani
"G-grazie"
Vitek: "ho realizzato che tu sai davvero poco di me, per esempio non sai la mia età, io ho 23 anni e il mio cognome Zielinski, Tu invece?"
Credevo fosse più piccolo...
"io ho 18 anni e il mio cognome è Valentini"
Vitek:"Marylin Valentini, sei piccola, però sei una bugiarda"
Il mio cuore si fermò per un istante
"c-che intendi dire?"
Vitek: "Tu non sei qui per la tua amichetta, è stata lei a dirmelo, io lo so, io lo conosco il tuo schifoso segreto, io non le sopporto quelle come te"
Stavo per scoppiare a piangere, sarei voluta scappare ma prima che potessi fare qualsiasi cosa... Aleksandra era pochi metri da me, non mi ero accorta che ci trovavamo sulla strada dell'università che percorreva lei la sera per tornare a casa.
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