i raggi del sole si intrufolavano nelle fessure delle tende i quali mi fecero da sveglia, quella mattina mi svegliai piuttosto stordita per via di tutto quello che beh... buttai giù la sera prima.

mi alzai molto lentamente e con un forte mal di testa, "la casa" era stranamente silenziosa questo mi fece intuire che probabilmente Ale era già uscita.

andai dritta verso la cucina e poi al frigo, volevo fare colazione quindi presi del latte lo versai in un tazza e cominciai a bere

mentre riprendevo i sensi pensai a tutto quello fatto ieri sera e mi torno in mente quel ragazzo dai capelli biondi tendenti al bianco. Pensai soprattutto alla figura di merda che avevo fatto e di come ero scappata via senza nemmeno dirgli grazie per non avermi lasciato sulla soglia della porta priva di sensi...

ero davvero in imbarazzo a ripensare a quella scena e sentii la faccia andare a fuoco 

"sono davvero cosi messa male..."

dissi tra me e me appoggiando la testa sul tavolo, stavo perdendo controllo di me stessa non mi ero mai comportata cosi... io ero sempre stata la ragazzina noiosa che non parlava con nessuno e che veniva sempre scelta per ultima e adesso sono in un altro paese e la prima cosa che faccio per ricominciare una vita decente e ubriacarmi facendo preoccupare l'unica persona che mi mostra un po' d'affetto e disturbando una persona che nemmeno conosco e della quale non mki ricordo nemmeno il nome

devo seriamente iniziare a fare qualcosa di buono 

per iniziare devo scusarmi con il ragazzo di ieri e ringraziarlo...

finisco di bere, poso la tazza dopo averla lavata e vado in bagno per farmi una doccia 

mi spoglio, apro il getto del acqu

a aspettando alcuni istanti che l'acqua diventi calda per poi fiondarmici sotto...

mentre tutta l'acqua mi scorre addosso bagnando ogni centimetro della mia pelle la mia mente viaggia con l'immaginazione e si sofferma sempre sulla stessa cosa... sempre sullo sconosciuto di ieri sera, non riesco a togliere la sua immagine dalla testa, i suoi occhi di ghiaccio puntanti dritti su di me, le sue mani che mi toccano, mi afferrano per portami dentro il suo appartamento 

"basta non dovrei mettermi a pensare certe cose, questa non è una cazzo di storia di qualche fanfiction dove incontri il ragazzo figo e il giorno dopo ti ci fidanzi e poi ti aspetta una vita felice e senza problemi, la vita reale non è cosi..."

finisco di lavarmi per poi asciugarmi, vado in camera per scegliere cosa indossare oggi, non metterò nulla di particolare se non che il  mio solito paio di jeans, la felpa rigorosamente nera come quasi tutto quello che fa parte del mio armadio e le mie classiche vans ovviamente nere

esco dall'appartamento di Aleksandra per andare verso quello di...di.... vabbè del tipo di ieri

spero sia sveglio poichè sono più o meno le 10 e soprattutto spero di non sbagliare stanza io ricordo di un vago 169 come numero civico, vabbè proviamo in caso mi sbagli mi ritroverò una porta in faccia...

arrivata da lui bussai, dopo pochi minuti senti dei passi avvicinarsi e sentii anche il battito del mio cuore aumentare, che sta succedendo?

la porta si apri e rivelando la figura del ragazzo che stavo cercando...

Vitek: "ah, sei tu, cosa vuoi?"

sembrava si fosse appena svegliato...era adorabile

"e-ecco io volevo ringraziart-"

ma prima che potessi finire la frase una ragazza mi fermo attirando la mia attenzione uscendo velocemente dalla stanza con lo sguardo basso.

lo fissai come per dire "e lei?"

Vitek:"non sei la prima ragazza che sviene a casa mia"

"Si... l'ho notato"

Vitek: "beh vuoi entrare si o no?"

accettai l'invito ed entrai