CAPITOLO 25 - 25.3 Ali spezzate
Dedicato a: @_Alle_
Il nome della sorella non fu altro che un tremulo fiato pronunciato anche dalle labbra di Miu, che si erano mosse all'unisono con quelle di Taiki che aveva invece chiamato Eiji.
I due giovani di Coraggio si ritrovarono catapultati nel peggiore degli incubi e seguirono inorriditi il braccio del Sacerdote ritrarsi, dopo che ebbe affondato con una forza bestiale una specie di lancia di energia nera nei corpi di Kana e del suo Custode.
Era accaduto tutto in un lampo: sfruttando l'acqua vicina, la Reggente era emersa a difesa del fratello ribelle e, a sua volta, Eiji era tornato in forma di Virtù per provare a coprire l'amica. La piccola scimmia era quindi caduta a terra con un tonfo, mentre la Protettrice era riuscita a voltarsi verso Heiko che, in lacrime, la stava sorreggendo.
Taiki e Miu erano pietrificati e tutto era piombato nel silenzio dopo quel nome liberato nel vento. Le urla strazianti di Namis e Kalooy erano mute a dispetto dei loro gesti concitati e anche la sagoma di Heiko era sfocata, oltre le pupille sgranate della principessa.
Taiki si asciugò gli occhi e si strinse lo stomaco, rendendosi conto che quello che stava vivendo non era affatto un brutto sogno. Il dolore che avvertiva lo conosceva fin troppo bene, eppure doveva domarlo o sarebbe stata la fine. Perciò, strinse i denti e cominciò a parlare alla Protettrice.
"Miu, mi senti? Dobbiamo rimanere concentrati."
Ma la sola risposta che ricevette fu un'eco di pensieri che le scivolarono dal cuore.
"Non doveva andare così. Non di nuovo. Ti prego, Kana, alzati... Io non ti ho protetta, dovevo salvarti. Kana, non farmi questo."
"Miu, abbiamo un compito da portare a termine. Non possiamo far vincere Kujo!", esclamò il Custode che invano prese il controllo del corpo inerme dell'amica.
Entrambi però erano così frastornati che la freccia di energia scoccata mancò il bersaglio di parecchi metri. Con la sintonia tra di loro che veniva meno, così come le idee per non rischiare di perderla, gli occhi di Miu si persero incantati da una scia viola, per poi entrare in contatto con Kalooy che la superò correndo. Fra le mani non stringeva più lo scudo, ma una lunga piuma appariscente.
"Ti prego aiutiamolo, possiamo ancora vincere. Non è finita finché noi..."
"No, Taiki", lo interruppe la Protettrice quasi afona. "È stato tutto un enorme sbaglio. Ho cercato di essere le fondamenta su cui i miei fratelli avrebbero potuto ergersi per sentirsi al sicuro. Ho provato a essere come mio zio mi ha insegnato. Ma lo hai visto anche tu, è a Kana che abbiamo lasciato questo ruolo, il mio ruolo. Sono un'incapace. Lei aveva tanta paura e io non sono riuscita a... M-mi dispiace, mi..."
Taiki fu travolto da un vento impossibile da contrastare e venne colpito in pieno petto da una morsa che gli bloccò il respiro. Con le poche forze rimaste provò a rimanere ancorato alla mente dell'amica, ma la paura iniziò ad abbrancarlo, esplodendo dall'animo della Protettrice senza alcun controllo.
Intorno a lui l'atmosfera divenne glaciale, eppure ebbe l'impressione di andare a fuoco. Impossibilitato a restare in quell'ambiente ostile, tornò in forma di drago. Disperato, prese le braccia di Miu, la scosse e la chiamò, ma non appena sollevò lo sguardo non poté fare altro che specchiarsi nel fatale destino che li attendeva: la luce smeraldina negli occhi della principessa si stava spegnendo.
"Non c'è più nulla che possiamo fare. Abbiamo perso. I-io mi arrendo", farfugliò lei crollando in ginocchio.
Taiki cercò un'ultima volta di abbracciarla, ma un bagliore verde accecante lo spinse lontano, facendogli perdere i sensi.
"Non - ci - posso - credere! Vi state prendendo gioco di me?", sogghignò Vark, facendosi qualche passo indietro al sopraggiungere di Kalooy per ammirare meglio quel quadretto inaspettato: Giustizia e Saggezza abbracciati ai suoi piedi, Onore e Coraggio poco distanti, svuotati della propria integrità, e infine Pietà, l'unico il cui sguardo non sembrava tradire il proprio Spirito, ormai totalmente privo di difese.
"Per anni mi sono crogiolato a immaginare soddisfacenti scenari vittoriosi. Sapevo che tu, piccola zecca, saresti stato il più difficile da sradicare, sei la sola Virtù che non dipende da un insegnamento impartito, ma dalla predisposizione profonda dell'animo. La sola che nasce dall'amore puro e incontaminato, ecco perché costringerti a usare la tua soffice piuma era il solo modo di vincerti. Ammetto che mai mi sarei figurato un finale tanto glorioso, quello in cui vi sareste distrutti con le vostre stesse mani!", esclamò irrompendo in una fragorosa risata, dando le spalle ai suoi avversari. "Oh, Kujo! Se solo tu potessi vedere tutto questo. Quattro Spiriti sono già nella lancia e non dubito che presto ci sarà anche il quinto", disse tornando a indicare Eiji.
"È il momento di concludere il lavoro. Quando ci rivedremo, tutti dovranno vedervi crollare, inginocchiati al cospetto del vostro nuovo sovrano. E lì, ci diremo addio."
Sempre ridendo, Vark svanì nelle tenebre.
Kalooy, accanto al corpo di Eiji, osservò Kujo dissolversi. Nonostante l'assenza del proprio scudo non cedette di un passo per proteggere tutti coloro che si trovavano dietro di lui. Scomparso il nemico raggiunse Kana, adagiata tra le braccia di Heiko disperato.
"Io non volevo questo. Non so che cosa mi stia succedendo. Kana, perdonami", le stava sussurrando Giustizia come in preghiera.
"No, Heiko, sono io quella che deve chiederti scusa. Sono stata così impegnata a preoccuparmi di me stessa, delle mie paure e di tutto il resto, che non ho percepito il peso che portavi nel cuore."
Miu, trascinatasi da loro per inerzia, si accasciò al fianco della sorella, tentando invano di fermare l'emorragia. L'altra le strinse la mano, consapevole delle proprie condizioni.
"Miu, va tutto bene. Ti prego, promettimi che aiuterai gli altri perché servirà tanto coraggio per accettare la mia sorte. Dovrete essere forti e proteggere il regno come io non sarò più in grado di fare. Perdonatevi a vicenda e continuate a combattere. Insieme..."
Un colpo di tosse la scosse violentemente.
"Non fare sforzi inutili", disse Namis tremante di dolore, portandosi vicino a Kalooy.
Kana gli sorrise e poi guardò Pietà.
"Non pensare mai e poi mai di aver fatto la scelta sbagliata. Sono felice, Kalooy."
Lasciando la mano di Miu, la Reggente sollevò la propria per accarezzare la guancia di Heiko ancora ghermita dalle ombre, muovendo al contempo le labbra a scandire una frase incomprensibile. La luce dorata emanata dal suo palmo lo liberò dall'oscurità e poi, esaurita quell'ultima magia, dal cuore di Saggezza si sprigionò un lampo giallo che rischiarò tutto il cielo, dirigendosi a Zhiyak.
Con le ultime stille violacee che si esaurirono accanto al corpo esanime, i principi rimasero soli.
Taiki si svegliò di soprassalto. Intorno a lui era notte fonda e la luna piena che lo stava osservando gli fece capire che era tornato sulla Terra.
"MIU", urlò con la testa dannatamente pesante e la vista incapace di mettere a fuoco.
Da quanto stesse trattenendo quel grido non gli era chiaro, ma l'acuta e alterata voce di Sayuri gli indicò la posizione della ragazzina.
"Pazzi, ecco cosa siete! Vi ha dato di volta il cervello? E adesso che cosa conti di fare? RISPONDIMI!"
Taiki individuò lei e Yumiko in una situazione alquanto preoccupante: la piccola teneva per il colletto del maglione l'amica, inginocchiata con il volto vacuo rigato dalle lacrime.
"Non era così che volevo andassero le cose... ma perché?", stava dicendo Yumiko, senza dar peso agli scossoni con cui Sayuri continuava a sballottarla.
E in quell'istante Taiki ricompose i pezzi degli ultimi accadimenti: se erano tutti nello stesso luogo, allora...
Non impiegò molto a trovare il corpo di Eiji che, immobile, gli dava le spalle. Tremando si avvicinò, ignorando il chiacchiericcio delle compagne, interrotte nel loro litigio da Watanabe.
"Calmatevi. Abbiamo un problema più grave di cui occuparci", disse loro severo, ruotandole in direzione dei ragazzi.
"No, no, no, no", si disperò Sayuri stringendo forte Watanabe.
Anche Yumiko si portò le mani al viso e le lacrime tornarono a scorrere violente.
Taiki si inginocchiò e avvicinò la mano alla spalla di Eiji, facendogli scorrere l'altro braccio sotto al collo per voltarlo con cura.
In quell'istante, lo spirito di una piuma violetta dal centro del petto si frammentò come cenere di carta nell'aria; un bagliore giallo stava invece sgorgando dagli occhi di Eiji, spegnendosi a contatto con l'erba umida.
"Sono felice, Kalooy. E, Eiji, grazie di tutto."
Detto ciò, il giovane spalancò le palpebre, ergendosi con il busto e trovandosi a pochi centimetri dal viso di Taiki.
Increduli, i due non poterono fare altro che abbracciarsi, lasciandosi andare ognuno al proprio dolore.
💛💗💙💚💜
SPAZIO AUTRICI:
Cara Alle, da Miki: sono riuscita a farti provare anche solo lontanamente ciò che ho dovuto subire durante la lettura del tuo romanzo?!
Spero con tutto il cuore di sì... e questo non perché io sia in cerca di una sorta di vendetta, ma perché a mio avviso un buon libro deve riuscire a trasmetterti emozioni forti e lasciare il segno e tu, in questo, sei per me una vera Senpai! I tuoi romanzi traboccano d'amore, raccontato in ogni sua forma e colore, e credo proprio che questi siano come degli specchi che riflettono la ragazza sensibile che devi essere. Inoltre sono certa che anche tu soffri per la morte dei tuoi personaggi proprio come è successo a noi con Kana.
Juice ogni tanto mi ricorda che quando il nostro viaggio nella scrittura era ancora all'inizio, un giorno entrai in ufficio esclamando: "La reggente si chiamerà Kana (e questo lo sai dagli extra)... e dovrà morire!" Ma arrivata al momento fatidico sono stata la prima a cercare un modo per trovarle un lieto fine, addirittura per salvarla, però non era quello il suo destino.
Il tuo libro ci è stato d'ispirazione durante l'ultima stesura, e nel nostro piccolo abbiamo cercato di rendere Kana una piccola, grande donna, amica, sorella e combattente, degna di stare al fianco delle tue "guerriere".
Ora ce le immaginiamo tutte riunite a organizzare la loro vendetta nei nostri confronti XD
Scherzi a parte, siamo davvero felici di averti incontrata nel nostro cammino Wattpadiano e Miki sarebbe disposta a trasferirsi in pianta stabile nelle Terre Volanti (una volta liberate) nell'attesa di veder realizzata la sua ship preferita (a pari merito con quella tra... ok, Panda, hai capito...). Perché questa non sarà la fine, vero?!
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