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CAPITOLO 25 - 25.1 Cosa è giusto

Dedicato a: @Dragonfly_Ren

Molti dubbi si rincorsero nella testa di Heiko dopo la prova. Se da una parte si sentiva sollevato per avere trovato una Custode da presentare ai fratelli, dall'altra non riusciva a comprendere dove avesse sbagliato.

"Quella della Giustizia sarà una lotta complicata". Cosa intendeva dire il Cervo? Io ho risposto con cognizione, senza lasciarmi influenzare da alcuna moralità, proprio come mi hanno insegnato. Quindi, perché ha scelto lei?

E per la prima volta in vita sua, provò un senso di completo smarrimento.

Dall'indomani, Heiko e Yumiko cominciarono a vedersi costantemente: oltre alla vita scolastica e al gruppo di dibattito, si aggiunsero gli allenamenti, la prima visita a Zemlyan, l'aspetto di animale a cui l'umana avrebbe dovuto abituarsi e ancora, l'incontro privato con Kana, la conoscenza degli altri principi... tutte esperienze che resero solide le convinzioni della ragazza, così affabile da piacere a chiunque si imbattesse in lei.

I giorni se ne andarono veloci e le ansie di Heiko si attenuarono, perché con lui c'era una persona straordinaria, tanto diligente quanto indomita, che non lasciava le si regalasse mai nulla, un aspetto che la rendeva ancora più unica e attraente.

Un paio di settimane prima degli esami di fine anno, la gara di dibattito li vide vincitori: il gruppo sollevò la coppa per poi fiondarsi a festeggiare fin quasi al tramonto. Tutti convinti che il merito fosse da imputare proprio all'ultimo arrivato e alla presidentessa, gli elogi dei compagni si sprecarono, mischiandosi alle lacrime per quella fatica che concludeva il loro percorso insieme. La scuola, infatti, sarebbe finita a breve e così la loro avventura.

A saluti ultimati, Yumiko chiese a Heiko se potesse accompagnarla a casa per proseguire una certa chiacchierata. Lungo il tragitto entrambi si godettero la passeggiata, ammirando in silenzio le spettacolari tinte del cielo che si apprestavano a spegnersi in favore della notte. D'un tratto, lo zemlyano si bloccò per respirare a fondo la dolce brezza che scuoteva gli alberi e trasportava il timido aroma dei primi boccioli. Yumiko lo imitò, forse per capire quali misteriose sensazioni quel semplice gesto stesse provocando nel suo Protettore. Tra di loro un piccolo fiore di ciliegio vorticò verso terra e il principe sollevò il palmo per arrestarne la corsa. Rialzando il viso, lo inclinò per osservare meglio la Custode, quasi non l'avesse mai guardata davvero fino a quel momento.

Sospinto da un'emozione nuova, portò la mano che accoglieva il fiore a sfiorarle la guancia e Yumiko a sua volta accarezzò quel tocco tiepido. Prima che i successivi respiri di entrambi si mostrassero al firmamento, le loro labbra li imprigionarono sotto il vigile sguardo della luna. La testa di Heiko non fu in grado di razionalizzare quella condizione, ogni cosa si fece confusa, il cuore prese a battere in modo diverso, obbligandolo a restare lì e a portare anche l'altra mano tra i capelli della Custode... a non desiderare altro che lei.

E fu proprio la parola Custode il fulmine che lo scosse, così aprì gli occhi e la spinse via con irruenza.

"Non... non posso", sussurrò coprendosi la bocca per poi allontanarsi alla svelta, risvegliando più dubbi e ancora più domande sul perché il Cervo avesse scelto proprio lei.

◾◾◾

I due si incontrarono alcuni giorni dopo, ma non si confrontarono sull'accaduto. Nonostante un timido approccio iniziale, l'allenamento procedette come sempre e, come sempre, si recarono a scuola e poi a casa da buoni amici. Da lì in avanti ripresero le abitudini quotidiane, fino agli esami finali che ambedue superarono con risultati eccellenti.

"In che università ti iscriverai?", domandò Heiko a Yumiko in cortile.

"Ecco, questa è il mio sogno...", disse lei porgendogli un volantino, "però dovrà aspettare! Prima devo aiutare voi."

"La situazione a Zemlyan è sotto controllo e Kana non ti permetterebbe di rinunciare a ciò che vuoi diventare. Non per noi. Inoltre i miei fratelli devono ancora trovare i propri Custodi, perciò continua a vivere come se io non ci fossi. Non vorrai che mi senta in colpa?"

"Può darsi...", scherzò lei. "Però, tu esisti. E verrai con me, non è vero?"

Come se quella domanda lo avesse colto alla sprovvista, il bisogno di stringerla a sé lo fece tremare. Ma si trattenne e la guardò dandole la sola risposta adeguata alla situazione

"Ti seguirò per continuare gli allenamenti e prepararci", concluse, aggiustandole una sfuggente ciocca di capelli.

◾◾◾

Da quel momento Protettore e Custode divennero inseparabili. Con il passare del tempo la loro unione si fece sempre più solida e indispensabile. Cambiato città per stare accanto a Yumiko, non ci fu giorno in cui Heiko sentisse la presenza di lei come un peso e se si recava a Zemlyan da solo non vedeva l'ora di tornare per incrociare quel sorriso che tanto lo faceva stare bene.

Quando Namis rintracciò Onore, Giustizia dovette allontanarsi per diverso tempo per restare accanto a Kana e ai fratelli più piccoli, mentre il comandante rimaneva con la piccola Sayuri. Più volte in quei giorni Heiko avrebbe voluto fuggire.

Poi, una notte, Kana lo avvisò che stava per accadere qualcosa e che Miu e Kalooy sarebbero dovuti partire. In allarme, sia lui sia Namis si accordarono con la sorella e due giorni dopo si recarono a Zemlyan per aiutare i più piccoli a inseguire la sorte. Ma qualcuno nella Sala della Lancia aveva deciso di portare i suoi omaggi: Kujo si palesò e con un discorso infantile, studiato a menadito, e li minacciò. Heiko rimase immobile, una maschera di sicurezza che a Miu e Kalooy bastò per sentirsi al sicuro. Eppure, dentro di sé era terrorizzato e il ricordo della madre, misto all'odore di morte che li aveva circondati, gli fece sperare che quell'incubo non fosse reale. Non sarebbe stato in grado di superare un'altra perdita, non di qualcuno che amava. Se solo fosse stato un normalissimo ragazzo umano...

◾◾◾

"A che cosa stai pensando?", gli chiese Yumiko, con il viso appoggiato al suo petto.

"Nulla, non ti preoccupare", le rispose il principe, donandole un casto bacio tra i capelli e facendole scivolare la mano sul braccio candido.

"Se ti fidi di me non mi devi nascondere nulla", insistette lei.

"Vorrei che questo momento non finisse, ma è impossibile. Il tempo non aspetta nessuno. Un giorno dovrò metterti in pericolo e se ti accadesse qualcosa non so se lo sopporterei. Il nemico ci ha mostrato la sua ira e non si fermerà. E poi, la Legge..."

La giovane, che gli stava accarezzando il fianco scoperto, poco al di sopra del lenzuolo, lo zittì, sollevandosi e passandogli il pollice sulle labbra.

"Questo momento finirà, è vero, ma viviamolo finché possiamo. Il futuro è imprevedibile e che cosa ci riserverà è un mistero. Per questo voglio assaporare ogni istante con te, per non avere rimpianti. Non viviamo questa situazione come una sofferenza, usiamola per essere più forti", disse sfiorandogli il naso con il proprio, mentre lui si specchiava nei suoi occhi lucenti.

"Heiko, io credo, anzi no. Io ti...", mormorò sul filo di un bacio.

"Ti prego, non dirlo", la interruppe. "Abbi cura di quella parola e giurami che la userai solo quando sarai certa di donarla a chi la merita. Seguirò il tuo consiglio, se anche tu prometterai."

Lei annuì e lui le rubò quel bacio sospeso, avvolgendola nell'abbraccio di un segreto attimo di tenera intimità.

◾◾◾

Ma la realtà si palesò ben diversa dal percorso lieto che si sarebbe aspettato.

I Dara si fecero più audaci, tanto da arrivare sulla Terra e attaccare Namis, costretto a ingaggiare un maggior numero di volontari disposti a un sacrificio di cui neppure i principi erano davvero a conoscenza. Più di una volta Heiko cercò di convincere Kana a lasciar perdere i terrestri, soprattutto dopo quanto accaduto la notte in cui Miu aveva rintracciato il suo amuleto e il proprio Custode. Egli sarebbe stato l'ultimo innocente utile allo scopo, ma già dal loro primo, fugace incontro a Zemlyan, lo invidiò per la sua forza d'animo e la sua condizione di libertà.

Con l'attacco al tempio, però, qualcosa nel suo cuore si incrinò del tutto e il lampante pensiero di poter perdere la Custode lo travolse: la Terra, il suo regno, nulla avrebbe avuto senso senza Yumiko, senza la gioia di cui lei era in grado di nutrirlo.

Da quella fatidica notte capì che la Legge, il legame a cui era votato per nascita, lo aveva imprigionato in un maledetto labirinto di domande e non esisteva nessuno che potesse offrire a lui, Giustizia, a cui tutti si affidano per avere delle risposte, un riscontro ai propri dilemmi.

E la sua Virtù gli aveva mostrato più indifferenza di chiunque altro...

◾◾◾

"... perché se davvero è giusto non poter stare con la persona che rende il tuo mondo un luogo in cui valga la pena di esistere, allora... io non voglio più essere il Protettore di Giustizia." Heiko si voltò lentamente verso i fratelli che ammirarono esterrefatti l'ombra che aveva attecchito per metà il suo corpo. Il lato sinistro era avvolto dalle tenebre, uno spettacolo difficile da accettare, e al suono di quelle ultime parole le spade iniziarono a disgregarsi in polvere di lucciole, salendo verso il cielo.

La scia luminosa appena nata scattò verso il palazzo dell'Ombra, segnando una sottile linea blu che svanì l'istante successivo.

"Ti amo", fu l'ultima eco lontana che solo Heiko percepì.


💛💗💙💚💜

SPAZIO AUTRICI:

E alla fine eccoci qui, Dragonfly, con uno dei capitoli più impegnativi (salvo il precedente, ma quello era per i contenuti) che ci siamo ritrovate a scrivere, perché alle volte, e crediamo tu lo sappia meglio di noi, vivere determinate emozioni, che a nostra volta doniamo ai personaggi che animano le nostre storie, può portare a sentirsi persi in labirinti troppo alti per essere scavalcati, e troppo fitti per essere attraversati. E così decidiamo di fermarci.

Quando Juice ha finito Opera le avevi detto che non eri sicura di continuare e per quanto non sappiamo chi tu sia nel profondo, ci eri sembrata desiderosa di farlo, eppure, in qualche modo, "sbagliata". Scusa la parola forte, ma è adatta al contesto, forse perché molto spesso la stessa Juice si è sentita così e ancora le capita di smarrirsi e di essere frenata da false paure. MA dove lei non vede un'uscita c'è qualcuno pronto a non arrendersi e continua a cercarla, ed è Miki che la trascina a fare tutto quello che lei non pensa di essere in grado di portare avanti. Come, ad esempio, pubblicare Zemlyan! Perché se da un lato tu vedi il nostro mondo e segui le vicende che lo stanno coinvolgendo, sappi che avresti potuto non conoscerlo mai proprio per colpa della tua entusiasta lettrice... ciò però avrebbe significato che non avremmo conosciuto te, i tuoi splendidi Swan, Phoenix, Eagle e Raven e ti possiamo dire che sarebbe stata una vera perdita. Ammiriamo la tua capacità di empatizzare e di modellare ogni personaggio come unico, profondo e umano, facendogli attraversare le fasi più complesse della vita con il peso e i pensieri che almeno una volta ognuno di noi ha provato. E la cosa che ha colpito Juice maggiormente è proprio questa: che al di là della bellezza dei tuoi romanzi è il loro essere tanto veri quanto sinceri, nonostante la maschera di magia sotto cui li hai così abilmente lavorati, a renderli straordinari.

E questa abilità di comunicazione è preziosissima. Ecco perché non devi mai e poi mai più pensare di smettere di raccontare storie, con la sola clausola che questa attività ti renda felice! Perché dove nascono emozioni e sentimenti, dove volano i sogni, ci si sente meno soli! GRAZIE :D!!!

P.S.: Il capitolo ti è dedicato per due motivi... uno è ovvio, è Heiko! Il secondo è legato al primo ed è perché è la parte che lo riguarda da vicino, dove spieghiamo, finalmente, cosa anima la sua esistenza e i suoi crudi tormenti. E se c'è qualcuno che lo ha sempre guardato in quei suoi begli occhi profondi, sapendo quanto l'oceano, più ci si addentra, più diventa oscuro, sei tu!

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