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Passato

"Modiva!" Florence rincorse la ragazza dai folti capelli scuri, che arrestò il passo, adagiando la botte che reggeva in cima al capo, sull'erba. 

"Florence!" Si asciugò con il palmo il sudore che le imperlava la fronte. Il ragazzo intuendo lo sforzo che stava stancando la sua innamorata le offrì il suo aiuto. Prese la botte prima che lei potesse protestare. La ragazza poggiò entrambi le mani sui fianchi rotondi.

"Ti ringrazio, ma ero in grado di trasportarla. Piuttosto hai visto Layla?" Domandò la ragazza, scatenando l'ilarità di Florence. Ormai tutto il villaggio conosceva il carattere di Layla, ovunque fosse di certo nessuno era al sicuro accanto a lei.

"Suppongo che sia con il signore di Zanon" Modiva alzò gli occhi al cielo e si affiancò a Florence per tornare al castello.

                                                                              *

"Un giorno tornerai ove tutto ebbe inizio e nulla sarà come prima, per quanto tu possa provare a far tornare le cose di un tempo"

Marcus rammentò le parole della veggente. Incontrò quella donna nei primi anni di viaggio con sua madre, aveva appena tredici anni. Ricordava ancora il profumo del gelsomini, in quella giornata calda e primaverile. Una donna piccola e raggrinzita si era accostata a lui e gli aveva preso la mano. Erano passati molti anni, eppure ancora ricordava quel momento come fosse successo il giorno prima. Quella frase gli riecheggiava nella testa dopo più di dieci anni, turbandogli l'anima. 

                                                                             *

"Figlia, credo tu stia esagerando con il signore di Zanon"

La rimproverò sua madre quella sera, a cena, intenta a riscaldare la zuppa fredda del giorno precedente. Erano sole nella capanna, Bernice le dava le spalle, cogliendo quel momento per introdurre l'argomento. 

"Madre, dovrò pur difendermi!" Controbattè la ragazzina. 

"Ti conosco, so cosa succede tra voi. Lui non se ne è reso ancora conto ma so che tu sei incuriosita da lui. Ho visto come lo guardi" Era certa delle sue parole perché Layla benché avesse un carattere particolare, non si era mai interessata agli uomini prima di allora, considerandoli non necessari alla vita di una donna. Bernice non capiva perché sua figlia ragionasse in quel modo tanto strano e fuori dagli ordini degli Dei, ma avendo conosciuto Adélaïde e il suo modo di pensare non si sorprese più di tanto che esistessero donne del genere.

"Ma di cosa parlate, è vecchio!" Il viso della ragazza si deturpò per il disgusto, ma i suoi occhi non riuscivano a mentire così bene come ella credeva. 

"Layla, ti spiegherò perché non è bene che tu pensi a lui in modo romantico: Sei una serva, figlia di una serva, nipote di una serva. Mi sarebbe tanto piaciuto farti nascere regina, ma non lo sei. Se le cose in questo mondo funzionano è perché ognuno di noi riconosce il proprio ruolo" Sapeva che le sue parole avrebbero irritato la figlia, ma non voleva che il carattere di Layla creasse scompiglio ora che Marcus era tornato a essere il signore di Zanon. Sapeva che il ragazzo non era tanto meschino da farla soffrire volontariamente, sospettava piuttosto il contrario, conoscendo sua figlia. Ciò non toglieva il fatto che anche Layla, continuando per quel sentiero, avrebbe potuto perdersi. Marcus era destinato a qualche ricca nobile, per Zanon e per se stesso.

"Madre, solo perché le cose vanno in questo modo non vuol dire che è così che devono andare" Bernice sbuffò, cercando di decifrare l'ennesimo indovinello che sua figlia le poneva dinanzi. 

"Allora dimmi, cosa avresti fatto se al posto di Marcus ci fosse stato un vero despota? Ti saresti innamorata anche di lui, rovinandoti la vita?" Era nervosa. Sua figlia era testarda e aveva la sensazione che non avrebbe mai mollato. Cominciò seriamente a rimpiangere gli insegnamenti di madre che le aveva impartito. 

"Ma Marcus c'è, madre" Layla era irremovibile, benché non avesse apertamente ammesso di essere innamorata del signore di quelle terre. Bernice sperò che con il tempo sua figlia avrebbe ammorbidito quel suo carattere fumantino e sconsiderato, ma ne dubitò fortemente. 

                                                                             *

Il signore di Zanon provava strane sensazioni, ma più di tutte fu la malinconia a predarlo. Per tutta la vita aveva viaggiato, visto, assaporato e vissuto qualcosa di totalmente diverso da quello che aveva in quel momento e ora si sentiva come un pesce fuor d'acqua. Zanon, merito anche dei racconti e dei ricordi di Bernice, era tornata esattamente come quattordici anni prima. L'aveva lasciata ad appena dieci anni, preso dalla foga di seguire il sogno della madre e ora era tornato per il medesimo motivo.

Passeggiò per la fortezza con le mani incrociate dietro la schiena, prendendo qualche boccata d'ossigeno a pieni polmoni, di tanto in tanto. Man mano che passeggiava i ricordi della sua infanzia riaffioravano. Sua madre che lo rincorreva sorridente per i corridoi, la sua enorme gonna che svolazzava, la sua incredibile bellezza priva di rughe. Sua padre invece, più riflessivo, era di solito immerso nei libri che Marcus usava per raddrizzare i tavolini.

Spinse la porta della sala lettura, inalando il profumo di libri, benché fossero molto più modesti della collezione di un tempo, e quasi poté vedere Enrique sulla sua poltrona intento a leggere l'ennesimo volume. Richiuse la porta sospirando e sfiorandola passò alla successiva.

Quella gli provocò uno strano tumulto; Anche lì le pareti parvero prendere vita. Rivide sua madre, giovane, con i capelli lunghissimi, intenta a spazzolarli nella toeletta. Quella era la camera che Adélaïde usava quando Enrique era in viaggio, la vecchia camera da letto che divideva con Alexander. Alcune mattine Marcus apriva la porta silenziosamente per poterla guardare e se lei si accorgeva di lui gli sorrideva attraverso gli specchi. 

L'uomo sentì qualcuno tastargli timidamente il braccio e chiuse la porta con un tonfo, come se solo a lui fosse concesso accedere a quella stanza, a quei ricordi. 

"Tutto bene?" Marcus si voltò, incrociando lo sguardo preoccupato di Layla.

"Stavo solo facendo un giro per la tenuta" Minimizzò, sperando che la ragazza non si accorgesse del suo stato d'animo. 

"Siete sempre così assorto, oserei dire tormentato" L'uomo serrò la mascella, gesto che non sfuggì alla ragazza.

"Sto bene, anzi, credo di non doverti nessuna spiegazione su come io mi senta" Asserì irritato. Il fatto che Layla riuscisse a capire il suo stato d'animo era per lui motivo di cruccio. Non voleva che nessuno sapesse i suoi segreti. 

"Certo che no, voi siete il padrone!" Il tono di scherno che usò la ragazza mutò nuovamente l'umore di Marcus. Non si era mai vista una serva che prendeva in giro il suo signore. 

La vide allontanarsi stizzita, lasciando Marcus di Zanon insieme ai suoi demoni. 

                                                                                                              *

"Mi riprenderò tutto quello che mi appartiene"

L'uomo dai capelli rossi scrutava la fortezza a cavallo di un purosangue nero. Con la sua stazza notevole la sua figura risultava imponente, talvolta incutendo timore. Sin da piccolo veniva isolato dagli altri bambini, che avevano paura di lui. Aveva passato anni difficili, aveva combattuto e vinto molto, ma aveva perso altrettanto. Rimasto orfano era diventato un soldato, ma quando si era sparsa la voce che il signore di Zanon era tornato aveva deciso di fare un lungo viaggio per vederlo con i suoi occhi. Dubitava del popolo e delle dicerie, per cui era intenzionato a sincerarsi che fosse tutto effettivamente vero.

Aveva giurato che un giorno si sarebbe ripreso il suo passato e ora, osservando la grande fortezza immersa nella bellezza di una volta, si rese conto che quel tempo era giunto. 










Note:

Salve a tutti cari lettori!
Cosa ne pensate di questi primi capitoli? Vorrei conoscere il vostro punto di vista per migliorare e per vedere cosa vi aspettate da questo sequel.
Layla si starà davvero innamorando di Marcus? *Preciso che in passato a quindici anni le ragazze erano in età da matrimonio, all'epoca l'aspettativa di vita era molto più bassa di oggi*
E Marcus? Perché sembra così tormentato visto che Zanon è esattamente come la rivoleva? Cosa ci nasconde questo bel fusto? 🤣

E chi sarà il possente uomo dai capelli rossi che sta guardando la fortezza da lontano?

Alla prossima 😉

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