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#022 - Un incontro predestinato

Fissai con fare profondamente perplesso uno Shun furioso più che mai, e per giunta sembrava avercela proprio con me. Ripensando alle sue parole, quando aveva gridato che avessi causato del male a lui e ai suoi familiari, rimasi pressoché smarrita in quei frangenti momenti di pura tensione: non sapevo davvero a cosa si stesse riferendo, non ricordavo affatto di averlo incontrato finora o comunque qualcuno in sua parentela, nemmeno uno. C'era soltanto una spiegazione plausibile in tutto questo, e con essa provai a chiarire con quel ragazzo ma anch'io avevo bisogno di spiegazioni perché sinceramente non ci stavo capendo un bel niente.
«Di che cosa stai farneticando, ora? Non ti ho proprio incrociato in vita mia fino ad adesso, e poi, dammi un motivo per cui avrei dovuto prendermela con la tua famiglia perché non credo di aver visto uno di loro nemmeno una volta.»
Alla mia risposta, la furia che rapidamente si stava accumulando e accrescendo nel duellante Xyz progredì ancora e ancora, e lo si poteva notare benissimo dal suo muso assai furibondo, i suoi occhi giallastri non volevano saperne di distogliersi da me neanche per un'istante. Mantenetti alta la guardia in modo da evitare eventuali dispiaceri, aveva perso la ragione e non si poteva mai sapere cosa avesse voluto fare; Continuava a sbraitare e se ne infischiava di quel che gli dicevo, ribadendo con estrema durezza. «Perché quelli della tua stirpe non hanno niente di meglio da fare che creare scompiglio e portare disperazione ovunque per il proprio divertimento... Ho atteso questo momento da tempo, fin troppo tempo, l'occasione in cui finalmente avrei ottenuto la mia vendetta cancellandoti dalla faccia di questo mondo una volta e per sempre! TI FARÒ SOFFRIRE PIÙ DI QUANTO VOI ABBIATE CAUSATO DOLORE A TUTTI NOI, PESCO DAL DECK!!!» il maschio estrasse la nuova carta con grinta, una grinta potenziatasi con tutto l'odio e la collera che stava provando sulla sua stessa pelle in quegli attimi. Desiderava solamente distruggermi, vendicarsi per ciò che accadde in passato ai suoi cari per cui non aveva potuto alzare neanche un dito per correre in loro difesa... Ma perché io vi ero coinvolta? O stava sbagliando persona, molto probabile, o la rabbia lo aveva accecato a tal punto da non rendersi minimamente conto delle sue azioni. In ogni caso, anche se glielo avrei detto, aveva l'aria di uno che avrebbe dato retta a nessuno. Non avevo scelta se non sconfiggerlo in questo duello, nella speranza che si fosse dato una calmata.
Nel frattempo, altri ricordi giunsero nella mente del giovane quando si apprestò a controllare la carta magia che aveva appena pescato. Quei pensieri lo incitarono a stringere pericolosamente i denti e la carta, con un pizzico di moderazione o l'avrebbe spezzata in due senza dubbio; Gli avvenimenti in questione si svolsero dopo gli sventurati eventi capitati alla sua povera casa, da cui fu miracolosamente sopravvissuto prima di venir privato della sua vita, ritrovandosi casualmente a Maiami City dove fece la conoscenza di una particolare persona.
[...]
Era notte fonda, in città. Maiami City, dove a seguito del fatidico attacco da parte di pericolose macchine da guerra avvolte fra le offuscanti tenebre del mistero al suo luogo natale, rovinosamente ridotto in un ammasso di cenere difficile da contemplare assieme ai suoi innocenti abitanti, Shun si trovava nel bel mezzo del suo lungo cammino alla ricerca di colei che gli aveva portato via le uniche cose che aveva ormai da perdere e le aveva perse solo ed esclusivamente a causa di quel distruttivo e malvagio mostro, col viso coperto dai suoi occhiali e la sciarpa rossa che ne nascondeva la parte inferiore. Ogni giorno il suo senso di vendetta non faceva che aumentare e aumentare a dismisura, unita alla determinazione nel ripagare i nemici con l'identica moneta, senza risparmiare nessuno come loro avevano fatto con la sua gente. Dovevano pagare a caro prezzo gli atroci crimini disseminati dappertutto, e avrebbe fatto qualunque cosa, anche l'impossibile pur di vendicarsi. Da quel giorno, i pensieri del ragazzo non furono altri se non questi, riflessioni colmi di sincero rancore e non si sarebbero placate fino a quando non avrebbe avuto quel che aspirava a tenere in pugno: l'umiliazione e la vergogna che voler far provare al tatto ad ognuno di quelli del loro schieramento. Tutti, nessuno escluso.
Arrivato a un certo punto, il ragazzo arrestò i suoi passi, come l'istinto gli avesse suggerito di fermarsi proprio dove si era arrestato. Voltandosi alla sua destra, la visione dei suoi occhi che si celavano dietro al paio di occhialini si gettarono su un'alta e imponente costruzione, con vicino alla cima un grosso logo con su scritto "LDS". Non sapeva che cosa potessero star a dire quelle tre lettere, e sinceramente non gliele importava neanche un po', motivo per cui realizzato di non aver intravisto da quelle parti nulla di ciò che lo interessava veramente, decise di proseguire per la sua strada.
Ma ecco che dal nulla spuntarono come funghi un gruppo numeroso di uomini dall'identità sconosciuta a sbarrargli la via, circondandolo in qualsiasi direzione. Poteva però constatare che dai duel disk che portavano all'avambraccio sinistro fossero dei duellanti, e a giudicare dalla loro attivazione in contemporanea avevano intenzione di sfidarlo in una battle royale, uno contro un sacco di avversari complicati perfino da contare. «Vi consiglio altamente di non intralciarmi. Non vi ho mai visti prima d'ora, ma se ce l'avete con me può significare soltanto una cosa e cioè che siete complici dei duellanti di quella insulsa stirpe...»
«Sembri conoscerci seppur questa sia la prima volta che ci incontriamo, ragazzo. Quindi le presentazioni sono inutili! Possiamo liberamente passare ai fatti...» si misero in posizione di guardia alla volta del loro obbiettivo, che senza indugiare mise immediatamente in funzione il suo disco, che segnò che stasse per avere inizio un combattimento. La grinta in corpo dell'utilizzatore di Xyz nello stracciare i primi bersagli che era riuscito a stanare salì alle stelle, da allora, e le prede sarebbero diventate ben presto chi invece lo stavano cercando per eliminarlo. Ma per fare in modo che la sua vendetta si fosse compiuta, non doveva lasciarsi andare tra le loro grinfie e lottare con le unghie e coi denti per la propria giustizia, per la giustizia sua e del suo popolo scomparso.
«Duello!» (KUROSAKI LP 4000; ??? LP 4000)
[...]
«Vai, Raidraptor - Falco Ascendente! Attacca l'ultima feccia rimasta in piedi! E con questo attacco, la vostra fine è segnata!!!» la creatura alata, rinvigoritasi dal suo stesso effetto rubando tutti i punti d'attacco del mostro nemico più potente, partì alla volta del solo fortunato, ancora per poco, riuscito a sopravvivere finché lui e il suo duel monster non fu assalito da un potente colpo aereo da spazzolar via i suoi Life Points.
«A-AAAAAAAAAH!!!» (KUROSAKI LP 1000; ??? LP 0)
L'unico ologramma solidificato presente sul terreno, ossia Falco Ascendente, svanì lentamente sotto forma di piccoli luccichii che accompagnarono la disattivazione dei duel disk di Kurosaki e della sua vittima finale. I suoi compari erano già stati miseramente sconfitti, non essendo stai abbastanza pronti per contrastare i devastanti attacchi dei suoi rapaci.
Con espressione furiosa ma pur nascosta attraverso gli occhialini e la sciarpa, il ragazzo fece per raggiungere frettoloso uno degli avversari fatti fuori con l'intento di sollevarlo da terra con una brusca presa del colletto della loro uniforme, ma prima che ciò potesse avvenire, una voce maschile alle sue spalle interruppe quel che voleva fare per spronarlo ad alzare la guardia, pensando che i rinforzi fossero giunti sul posto in un nanosecondo.
«I miei complimenti. Sei riuscito a sconfiggere da solo la mia intera squadra di Forze Speciali, malgrado il loro considerevole numero. Me lo sentivo che fossi un duellante di categoria.»
Girando il capo con discrezione, il suo sguardo di falco si posò sulla figura di un ragazzo su all'incirca la sua stessa età, con capelli grigi e bianchi, occhi viola e aria alquanto composta nonostante la "strage" fatta dei suoi uomini, come aveva confessato che fossero gli individui fatti fuori dai giochi. Decise poi di confrontarlo, anziché mirare all'uomo che aveva adocchiato un attimo prima che il tono pacato di quella persona avesse interrotto le sue volontarie azioni, e se davvero quella era la sua squadra...
«Sei anche tu uno di loro, immagino. Preparati a essere sconfitto, miserabile...»
L'individuo si risistemò meglio gli occhiali da vista che indossava, osservando tranquillo il duel disk in attivazione di Kurosaki senza muovere un muscolo, non sembrava affatto preoccupato della circostanza che aveva di fronte. «Riponi il duel disk. Non ho alcuna intenzione di sfidarti a duello. Dopotutto, non siamo schierati da lati opposti all'altro.»
L'atteggiamento posato dell'uomo diceva tutto. Anche se Shun continuava a riflettere sul perché avrebbe dovuto fidarsi, poteva essere un nemico che lo aveva riconosciuto dopo l'assalto alla sua città e le sue intenzioni dovevano semplicemente essere quelle di trarlo in un'imboscata. Ora come ora non si fidava di nessuno, non poteva e non voleva, il sospetto che la minaccia fosse in agguato ogni secondo lo tormentava sin da quel giorno. Tuttavia, osservando il braccio sinistro di quella persona... vide chiaramente che al contrario egli non portava un disco, e perciò quegl aggeggi dalle strane funzionalità degli invasori non erano tra la circolazione. Inoltre, ben pensandoci solo allora, quelli che aveva appena affrontato non avevano duel disk di quella portata, viste le loro differenti apparenze rispetto a quelli che indossavano loro.
«Ho una proposta da farti. Mentre stavi duellando contro i miei soldati, mi sono accorto di un particolare dettaglio: degli individui hanno assalito la tua città, secondo quanto hai detto. E dimmi... questi invasori posseggono dei duel disk dalla forma di spade?»
Quel quesito lasciò Kurosaki di stucco. Effettivamente, ripensandoci meglio, quelle persone avevano con sé dei dischi come corrispondevano con la sua breve ma azzeccata descrizione, che emettevano dall'interno accecanti bagliori violacei, bagliori altamente pericolosi e al pensiero gli veniva spontaneamente da imprecare e imprecare su quegli esseri mostruosi senza un briciolo di cuore. Ma... rimaneva da mettere in chiaro una cosa. «E tu come fai a saperlo...»
Il maschio dalla capigliatura argentata calò il capo, consentendo alla luce della candida luna di quella notte illuminare il lato esterno dei suoi occhiali. Attendendo impazientemente una risposta immediata, il duellante Xyz stava per urlare per incitare a vuotare il sacco quando l'improvvisa ricevuta lo sorprese e lo zittì. «Si tratta di una lunga storia. Ma se deciderai di collaborare al mio fianco, stai pur certo che ti aiuterò a sconfiggere i nemici e il tuo supporto è indispensabile per la riuscita di quest'ardua impresa. Noi due condividiamo in un certo senso lo stesso obbiettivo, dopotutto, e dopo aver osservato attentamente le tue doti da duellante mi sembri adatto a questo compito. Io ti aiuterò a riavere i tuoi cari, se è questo quel che vuoi ottenere. Ma perché ciò accada, tu dovrai aiutare me.»
L'altro ragazzo, in preda alla confusione smista allo stupore di quelle frasi, abbassò il braccio sinistro a sua insaputa ed il suo duel disk si disattivò automaticamente in assenza di duelli da ingaggiare nei paraggi: aveva sentito bene. Quest'uomo conosceva coloro che avevano causato dolore e disperazione a lui e al suo popolo. Fatto sta che non aveva motivo per cui avrebbe dovuto fidarsi, non parve oltretutto uno dei fuggitivi della sua terra riusciti a scappare dalle grinfie della minaccia che incombeva ancora su tutti loro, ed essendo vissuto lì sin da bambino conosceva ormai ogni suo singolo cittadino e la persona che aveva di fronte non gli ricordava praticamente nessuno. «E speri che ti creda? Esci allo scoperto, dannato invasore, ho capito a che gioco stai giocando e non ci cascherò!»
«Mantieni la calma. Devi credermi. Voglio assicurarti che non ho affatto cattive intenzioni, e quando ti avrò spiegato tutto quanto aprirai bene gli occhi e vedrai ogni cosa chiara come la luce; Io li conosco meglio di chiunque altro. Non conosco perfettamente i loro loschi scopi, ma la loro identità generale non è un segreto per me.»
«...» si tranquillizzò nuovamente a seguito delle sue parole frase dettate con quell'atteggiamento fin troppo serio e deciso per essere un semplice inganno. A quel punto, decise dunque di ascoltare ciò che aveva da dirgli sul conto di quegli individui, e se la sua versione dei fatti fosse stata vera, chissà... probabilmente avrebbe anche accettato di unirsi a lui. Dopotutto, dall'apparenza si poteva dire che fosse un tipo con la testa apposto, ma si sa che innumerevoli volte le apparenze ingannano. Tuttavia, forse avrebbe scoperto veramente qualcosa in più su quelle persone, aveva bisogno di quelle informazioni se davvero voleva ottenere la sua vendetta. Non aveva soluzioni diverse.
[...]

«Non mi pento affatto di essermi unito ad Akaba, attraverso quell'uomo sono finalmente riuscito a scovare il nemico. Devo assolutamente distruggere questi vermi striscianti, specie lei...! Sopratutto adesso che so da dove proviene! E questa carta mi aiuterà a ridurla a brandelli una volta per tutte! DEVE PAGARE PER I SUOI SPORCHI CRIMINI DI CUI LEI STESSA SI È MACCHIATA!!!» osservando di nuovo la carta pescata, la mente del ragazzo non faticò molto ad adottare una strategia efficace per sconfiggermi in un turno soltanto e la furia progredita lo incitò a passare all'attacco, più violento che mai.
«Utilizzo un'unità sovrapposta di un Raidraptor - Forza Strix per aggiungere alla mia mano Raidraptor - Booster Strix, e con l'unità del terzo ed ultimo rimasto aggiungo invece Raidraptor - Lanius Imitatore e lo evoco sul terreno!» RAIDRAPTOR - LANIUS IMITATORE Lv.✪✪✪✪ ATK/1100. «Con l'effetto di Lanius Imitatore, sia lui che e i miei Canterini guadagnano un livello e così facendo utilizzo questi tre mostri per costruire la rete di sovrapposizioni!» RAIDRAPTOR - LANIUS IMITATORE Lv.✪✪✪✪ (→ ✪✪✪✪✪) ATK/1100, RAIDRAPTOR - LANIUS CANTERINO Lv.✪✪✪✪ (→ ✪✪✪✪✪) DEF/1800, RAIDRAPTOR - LANIUS CANTERINO Lv.✪✪✪✪ (→ ✪✪✪✪✪) DEF/1800
Dalla terra si aprì ancora una volta un gigantesco buco nero sottostante senza fine, presso cui il trio di rapaci fu risucchiato all'istante come piccoli ammassi di polvere, generando poco a poco una tetra figura rossastra che uscì poco a poco allo scoperto. «Falco feroce, irrompi in questa feroce battaglia e spiega le tue ali! Distruggi i mostri nemici in una volta sola! Evocazone Xyz!!! Mostrati a noi! Rango cinque! Raidraptor - Falco Fiammata!» RAIDRAPTOR - FALCO FIAMMATA R.✪✪✪✪✪ ATK/1000
Un massiccio volatile dai colori rosso acceso, grigio e gialli si fece libero spazio sul lato del campo avversario, circondato dai suoi compagni Forza Strix i cui punti d'attacco, a causa del numero di mostri scoperti diminuito, si abbassarono di conseguenza, un piccolo costo da pagare per aver evocato quell'Xyz i cui punti solo a guardarli non gli davano alla fine davano un'aria poi così imponente. E a proposito di costi, non era finita qui.
«Attivo la carta magia: Alza-Rango-Magico Forza Salto! Con la sua attivazione, posso scegliere un Raidraptor - Forza Strix sul mio terreno e utilizzarlo come Materiale Xyz per l'evocazione dal mio extra deck di un Raidraptor di rango superiore a due!»
Dal terreno si aprì un altro varco oscuro dove il secondo Forza Strix che Shun aveva chiamato nel suo primo turno scese in picchiata a una rapidità sorprendente, risucchiato dalla sua irresistibile e un accecante bagliore esplose al suo interno, dando libero spazio ad un nuovo rapace prossimo a fare da successore al precedente.
«Falco feroce! Spiega quelle ali rivestite con il sangue degli eroi e segui la strada della rivoluzione! Evoluzione Xyz Alza-Rango! Appari! Rango sei! Raidraptor - Falco Rivoluzione!» RAIDRAPTOR - FALCO RIVOLUZIONE R.✪✪✪✪✪✪ ATK/2000
Una creatura dal robusto corpo prevalentemente nero e dalle grosse ali si manifestò al posto del compare oramai lasciatoci, affiancato dall'ultimo Forza Strix restante ed il Falco Fiammata formando uno schieramento di mostri Xyz di tutto rispetto, se non con la pecca appunto della forza dello Strix che aveva subito un duro contraccolpo, il che fu dovuto pure alla perdita del suo unico simile rimasto, uscito di di scena per rivoluzionarsi in una creatura tutta nuova dotata di maggiori munizioni per contrastare e distruggere il nemico. RAIDRAPTOR - FORZA STRIX R.✪✪✪✪ ATK/2100 (→ 1100)
Aveva di nuovo richiamato dall'extra deck uno dei suoi soliti pennuti dalle deludenti forze d'attacco. Questo Falco Rivoluzione era però già qualcosa, ma per me non era affatto meglio perché superiore alle mie volpi che sfidarono i giganteschi falchi con freddi sguardi con tanto di furbeschi sorrisetti posti sui loro musi. Se tuttavia erano in scarsità di punti, allora poteva esserci l'alta percentuale di possibilità che questi mostri nascondessero delle sgradevoli sorprese e io le sorprese proprio non le mandavo giù.
«Finalmente la mia vendetta sta per concludersi... Non riuscirai a cavartela di fronte alla sete di sangue dei miei mostri e sopravvivere come quella volta, maledetto mostro!! Raidraptor - Falco Fiammata può sferrarti un attacco diretto se possiede un'unità sovrapposta che era precedentemente un Raidraptor!» la bestia alata partì ordunque all'assalto contro di me evitando completamente le mie Inganna-volpe, le quali smisero le loro malefiche risatine sotto i baffi in preda alla confusione, volgendo i loro occhioni verso la gigantesca creatura che stava per venirmi addosso dinanzi alla mia reazione scioccata in un misto con lo stordimento.
«Che cosa...?» purtroppo la distrazione fece sì che il rapace rossastro riuscisse a prendermi in pieno con una delle sue ali che si schiantò dritta all'altezza costole, un forte dolore che non mi consentì di schivare il suo colpo rafforzatosi all'odio, sicuramente quanto la rabbia che provava il suo padrone vistane la potenza, e fui scaraventata con brutalità all'indietro contro il muro sbriciolato dall'impatto dell'attacco e lo schianto del mio corpo non fece che sgretolarlo maggiormente. (ROSA LP 3000; KUROSAKI LP 4000)
Un enorme polverone si innalzò tra le circostanze, e il Falco Fiammata di Kurosaki ritornò fiero da lui a seguito della prima batosta che era riuscito a infliggermi a cui sfortunatamente mi ero presentata impreparata. Il ragazzo naturalmente non aveva la minima intenzione di smettere, aveva molti assi nella manica a propria disposizione da sfoderare, come quella che aveva appena usato. «E quando Falco Fiammata ti infligge un danno, posso distruggere uno dei tuoi mostri! Quello che scelgo è Inganna-volpe Vulpesericea!»
Dal corpo del Raidraptor sbalzarono all'esterno delle sorti di piccoli ma numerosi razzi che si scagliarono a velocità impressionante sul loro obbiettivo, Vulpesericea, che nel vano tentativo di intercettarli con la sua coda dall'appuntito pungiglione al suo interno fu abbandonato al proprio destino e colpito da una travolgente esplosione che scoppiò istantaneamente al tocco della creaturina, e di lei rimase solamente cenere provocata dall'esplosione di quei razzi. L'alleata assistette alla perdita del compagno, e sollevò in aggressività la sua coda come un avvertimento di non sfidarla, il suo sorriso si trasformò in una seria espressione da non mostrare perfino la sua bocca come se fosse scomparsa nel nulla e cominciò a emettere leggeri ringhi, muovendo costantemente la coda bianca con grazia ed eleganza al tempo stesso ad un ritmo lento e talvolta furtivo.
l polverone finalmente cominciò a dissolversi, mostrando la mia debole figura messa in condizioni pessime: svariati graffi sulla parte del vestito rosso o comunque vicino al punto in cui il rapace mi aveva spietatamente colpita senza un briciolo di pietà, alcuni perfino su tutti gli arti e su una parte del volto. Facendo a stento forza nelle braccia, cercai di risollevarmi in piedi per continuare a lottare, digrignando i denti all'avversario per ciò che aveva osato fare, indifferente alla mia reazione, una ragione per il quale feci un leggero "tsk" e non soltanto per quello. Bensì, avevo troppo sottovalutato i suoi mostri e questa fu la conseguenza. Come se non bastasse, inoltre, mentre tentavo ancora di rialzarmi sentii dalla bocca scendere un fluido caldo lungo il mento e, tastandolo con le dita, mi accorsi che era sangue e la visione del liquido rossastro non fece che aumentare l'intensità del mio ringhio. In quell'occasione, però, il dolore tornò a farsi sentire, specialmente al fianco e alla schiena: alzarmi non sarebbe stata una passeggiata piacevole, infatti finii miseramente con l'inciampare e tornare di nuovo alla posizione indebolita in cui mi ero ritrovata fino a qualche secondo fa. Fulminai aggressivamente con lo sguardo il duellante Xyz, così come la mia Inganna-volpe coi suoi Raidraptor, e strinsi un pungo talmente forte da farmi quasi male senza neanche che me ne fossi accorta. «Maledetto...»
«Taci! Voi insulse arpie non avete alcun diritto a proferire parola, dovete solamente soffrire in silenzio per quello che voi ci avete fatto soffrire! E il terzo potere di Raidraptor - Falco Fiammata farà in modo che questa tortura faccia il suo corso: utilizzando un'unità sovrapposta, può distruggere tutti i tuoi mostri restanti e infliggerti cinquecento punti di danno per ognuno di essi!»
Dalle ali del falco spuntarono svariati aggeggi della stessa colorazione che dominava sul suo corpo, spedendosi a massima velocità verso di me, ancora a terra e letteralmente con le spalle al muro. Cercai disperatamente di reagire, ma l'impatto alla schiena era stato talmente violento da ostacolare le mie intenzioni e mi ritrovai perciò paralizzata sullo stesso punto per l'ennesima volta. Un involontario, lieve gemito di dolenza fuoriuscì dalle mie labbra che provai a coprire nonostante tenendo ben saldi i denti fra loro, e quando mi resi conto che quegli affari mi avevano completamente sbarrato ogni singola via di fuga fu troppo tardi: da essi fuoriuscirono essenze azzurre molto simili a raggi laser che riuscirono tutti a colpirmi nello stesso momento, incrementando ad un'atroce maniera il dolore con delle bruciature difficili da sopportare sulla pelle e la stessa identica sorte capitò anche a Lagopusmalyi malgrado i suoi tentativi di evitarli uno per uno, il cui piccolo e delicato corpicino fu travolto dritto nello stomaco non più tanto famelico. «Gah...!!» (ROSA LP 2500; KUROSAKI LP 4000)
Avendo chiuso gli occhi dal continuo dolore, cominciai a sbattere ripetutamente le palpebre e pian piano le riaprii: la mia visione era offuscata, qualunque cosa era doppia e a stento riuscivo a tenerli ben aperti. E come se ciò non potesse bastare, i graffi riportati erano aumentati a dismisura e il corpo tremolava involontariamente per via della brutta batosta subita. Avrei tanto voluto rialzarmi e rispondere a dovere, ma le energie che non avevo me lo impedivano e mi davano soltanto una palla al piede che in una situazione del genere non ci voleva affatto.
L'Xyz tornò dal suo possessore, non ancora soddisfatto. Infatti, aveva a disposizione ancora due attacchi diretto di Falco Rivoluzione e Forza Strix, la cui somma di punti d'attacco superava perfino il numero dei miei attuali Life Points.
«Ci siamo! È giunto il momento che tanto ho atteso, ossia la tua COMPLETA ROVINA! Raidraptor - Falco Rivoluzione, Forza Strix, ANDATE E DISTRUGGETE UNA VOLTA E PER SEMPRE QUELLA MALEDETTA FECCIA FUSIONE!!!»
«Feccia che...?!» il mostro di rango sei, seguito da quello di rango quattro, non indugiarono oltre: innalzatosi in volo, il corpo del primo subì dei particolari cambiamenti che gli consentirono di sferrare una miriade di esplosivi man mano che la sua distanza si accorciava alla mia, precipitando rapidamente sopra la mia testa. Sollevai il capo al cielo, in stato di assoluto shock. La mia ora era... giunta?  

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