Lumino-City
La metropoli di Lumino-City fu battezzata tale, a causa delle sue candide luci al neon al sorgere della sera, rendendola scintillante e molta vitale, ciò la rese molto popolare agli occhi dei giovani.
Ogni venerdì sera e sabato sera, le strade erano piene di giovani pronti a divertirsi con i loro amici o compagni di scuola.
Inoltre ciò che rese Lumino-City un'ottima città serale, erano i suoi locali operativi ogni ventiquattro ore come ad esempio: bar, ristoranti oppure le sue famose discoteche.
Però ogni vitalità ha un inizio e una fine, al sorgere del sole, tutta questa vitalità si spegneva rendendo la metropoli piuttosto tranquilla e silenziosa.
Ma ciò non valeva per la Lumino-City High School.
Dall'interno di una finestra si sentì uno schiaffo, all'interno dell'istituto vi era una studentessa piuttosto manesca, chiamata Yumi Takagi. "HAI FINITO DI BULLIZARE IL MIO MIGLIORE AMICO O DEVO STAMPARTI LA MIA MANO ANCHE SULL' ALTRA GUANCIA?" Domandò la liceale con aggressività, spingendo la sua compagna verso il muro, appena si preparava a dargliene un'altra fu fermata dal preside: Akihito Yamamoto, che la convocò immediatamente nel suo ufficio.
"Yumi..." il suo migliore amico, mentre la vedeva andar via insieme al preside, iniziava a sentirsi piuttosto incolpa, Yumi era intervenuta soltanto per proteggerlo dalle bulle e dai bulli, dovevano essere incolpati loro e non la sua migliore amica, pensava mentre strinse il suo pugno.
Nel mentre si fece divorare, dai sensi di colpa e dalla rabbia, qualcuno lo notò ed era il suo amico di infanzia: Reijiro Inoue che si avvicinò silenziosamente dietro di lui. "Tutto ok Bassam?" Domandò Reijiro, cogliendolo di sorpresa spaventandolo.
«Reijiro ti ho detto mille volte di non cogliermi di soppiatto mi farai venire un colpo al cuore, comunque no... Yumi si è messa di nuovo nei guai per colpa mia...»
«Mh, vedrai che se la caverà come sempre.»
«lo spero bene.»
Intanto Yumi Takagi stava discutendo con il preside, era piuttosto innervosita, nella scuola vi erano molti razzisti ma lui non fece nulla per fermarli, al contrario veniva punita la brava gente.
Ogni volta quando si incontrava con Bassam nei corridoi, sentiva bisbigliare ogni crudeltà verso quel povero ragazzo mezzo marocchino, e quelle voci bisbiglianti le martoriarono le orecchie, e ciò che lei sentiva erano parole veramente molto pesanti è le riferì sia verbalmente che per iscritto al preside: come fa quell'essere di colore a frequentare una ragazza così carina? Se fossi in quella ragazza mi allontanerei subito da quell'animale.
Il preside comprese il punto di vista della sua studente ma di certo non era alzando le mani che si sarebbe risolta la questione e questo gliel'aveva sempre riferito ogni volta che era finita in presidenza, e questa era la quindicesima volta dall'inizio dell'anno scolastico.
Ma questa volta Yamamoto non poteva di certo saltar un occhio, pertanto sospese Yumi Takagi per una settimana a partire dal giorno successivo.
Yumi sconcertata si alzò dalla sedia è uscì dalla presidenza, appena uscita fece un sospiro di delusione "E ora come farà Bassam senza di me?" Domandò tra se e se, nel mentre si incamminava per il corridoio in cerca dei suoi due amici, mantenendo però il suo atteggiamento sicuro di se, in modo che gli altri studenti non vedevano il suo lato fragile.
Nel mentre camminava per il corridoio, si ricordò il giorno in cui aveva conosciuto Bassam Sasaki, erano alle elementari, quel giorno era successo una terribile tragedia almeno così lei la definiva, ma grazie a quella tragedia, lei conobbe lui che da all'ora sarebbe il suo migliore amico.
Anche in quel periodo Bassam era stato preso di mira dal bullismo a causa del razzismo contro di lui.
All'epoca lei aveva sei anni, cercava di giocare assieme al suo migliore amico Reijiro Inoue, ma quest'ultimo sembrava piuttosto assente come se qualcosa lo preoccupasse... "Reijiro-San tutto ok?" Appena pose quella domanda, si sentì un piagnisteo "aspetta qui Reijiro-San" la bambina incuriosita si alzò è andò a vedere cos'era successo, dietro la scuola vi erano bambini e bambine che circondarono quel piccolo ed indifeso bambino dalla pelle scura e gli lanciarono vari oggetti anche molto appuntiti, Yumi a vederli si innervosì è si fece avanti "HEY VOI MA I GENITORI VE L' HANNO INSEGNATA L'EDUCAZIONE!" Sbraitò la bambina e corse a testa alta verso di loro per poi prenderli a pugni uno dopo l'altro.
Finito di sistemarli, Yumi si diresse verso di lui, agli inizi il bambino ebbe paura di lei. "Hey tranquillo non temere, non ti faccio del male, mi chiamo Yumi" disse la bambina presentandosi a lui, gli strinse la mano, il bambino gliela strinse e timidamente si presentò a lui "Bas...Bassam" rispose.
La bambina fece una dolce risata "Che bel nome! Sono sicura, che diventeremo grandi amici" finito di ripensare a quel giorno, la ragazza mise le mani sul suo petto "e così è stato... sei diventando il mio migliore amico!" Esclamò la ragazza annuendo con gioia, nel mentre continuava a camminare per i corrodi cercando così di raccontargli della sua sospensione.
Mentre camminava vide un ciuffo blu, sicuramente era Reijiro, decise di avvicinarsi per aver una buona visuale e notò che stava alle macchinette, il ragazzo dai capelli blu prese un caffè decaffeinato e insieme a lui vi era anche Bassam però quest'ultimo non prese nulla, tutte queste cattiverie verso di lui gli chiusero lo stomaco avrebbe mangiato o bevuto quando sarebbe tornato a casa.
"Ragazzi" riferì Yumi dirigendosi verso di loro, Reijiro sentì la voce della sua amica, e si voltò verso la sua destra ed era veramente lei, Yumi si stava dirigendo verso di loro, era molto sorpreso di vederla, agli inizi credeva che il preside la trattenesse in presidenza per un bel po'.
"Ragazzi devo dirvi una cosa che non vi farà piacere..." riferì la ragazza, i due ragazzi erano tutt'orecchi "forza Yumi!" Esclamò Reijiro.
Yumi iniziò a guardarsi intorno, si sentì stranamente insicura, ma i suoi amici sembrarono piuttosto curiosi di ciò che volesse dire, pertanto prese un po' di coraggio è parlò "insomma da domani sarò sospesa per una settimana..." riferì la ragazza.
"Che cosa?" Dissero i ragazzi piuttosto angosciati, dalla situazione, Yumi però spiegò ai sui due amici che non c'era alcun bisogno di preoccuparsi, al contrario lei da una parte era gasatissima, aveva deciso di approfittarne, per poter finalmente vedere il famoso museo dedicato al Duel Monster, il perché della costruzione era semplice onorava le persone che hanno reso unico questo strabiliante gioco: Yugi Muto/Atem il re dei giochi, Jaden Yuki il master Fusione, Yusei Fudo il master Synchro, Yuma Tsukumo il master XYZ, Yuya Sakaki il master Pendulum ed infine Yusaku Fujiki il master Link.
Oltre a loro vi erano alcune sezioni dedicate ai loro amici e ai loro temibili rivali, poche grazie ad essi le persone citate divennero conosciute come lo sono ora.
Nel mentre Yumi spiegava a manetta l'illustrissimo museo, nell'aria iniziava ad esserci aria di disagio, Reijiro & Bassam erano ignoranti in materia, ma soprattuto erano anche disinteressati sull'argomento; per loro il Duel Monster non era nulla di che, al contrario della loro amica che invece era molto interessata, così tanto da sembrarne la sua unica speranza di vita.
Però nonostante la ragazza potesse approfittare della situazione, per poter visitare per la prima volta il famoso museo da lei citato, da un'altra parte invece era giù di morale, mancare per una settimana a partire da domani, avrebbe significato non esserci per il suo migliore amico e non aiutarlo con il bullismo.
Ma Reijiro appoggiò la sua mano sinistra sulla spalla dell'amica in modo da rassicurarla.
«Yumi, non preoccuparti, a Bassam ci penserò io»
«Davvero Reijiro?»
«Certo, infondo è il mio migliore amico da quando eravamo piccoli, ancor prima dell'elementari, giusto Bassam?»
«Si... però gradirei non facessi niente...»
«Però non puoi subire ogni volta»
«Se devo lo farò... ora scusatemi ma ritorno in classe. Reijiro quando vuoi raggiungimi»
Bassam iniziò ad incamminarsi verso la sua aula, i suoi due amici mentre lo videro andar via notarono in lui un enorme peso addosso, di quello stesso peso ne risentì anche Reijiro che gli uscirono alcune lacrime al suo occhio destro.
Invece Yumi tentava come al suo solito di non far notare la sua fragilità, voleva vedersi agli occhi di tutti come una ragazza forte e decisa, sopratutto quando si era formata una certa reputazione nei corridoi scolastici.
"Comunque ora scusami Yumi, ma ora vado a dopo" riferì Reijiro, per poi dirigersi verso la sua classe.
Yumi mentre lo vide andar via tese la mano davanti a se, "Reijiro-San" riferì la ragazza sottovoce, quando uno di lui tendeva a cadere, prima o poi sarebbero caduti anche gli altri.
Appena Reijiro tornò in classe si sedette al suo banco e appoggiò la sua mano sulla schiena di Bassam. Quest'ultimo era chinato, inoltre aveva dei libri che gli nascondevano il viso, un viso colmo di lacrime, scaturite dall'immenso peso che egli portava fin da bambino, tutti ad eccezione dei membri della sua famiglia e dei suoi due unici amici Reijiro & Yumi, lo giudicarono, lo consideravano come un animale, nessuno aveva mai provato a conoscerlo veramente, se non a deriderlo o a maltrattarlo e ciò accadeva a causa della sua pelle scura.
Reijiro nel mentre gli accarezzò la schiena, voleva confortarlo un po', anche se era incerto sul fatto che una semplice carezza sarebbe bastata... "Bassam, guardami" riferì Reijiro mentre continuava ad accarezzargli la schiena, il ragazzo si voltò verso di lui con enormi lacrime agli occhi.
«Bassam, non devi preoccuparti di quelle persone, tu devi preoccuparti soltanto della tua famiglia, di me e di Yumi!»
«Facile a dirlo detto da te, a te non ti scrivono sul banco che sei un animale, non vanno a dire ai tuoi amici di starti lontano...»
«Hey guarda che tu sei migliore di quegli idioti, non sono nessuno. Il tuo dolore è anche il mio. E da domani finché non tornerà Yumi mi farò in quattro per aiutarti anzi in otto.»
Bassam si asciugò le lacrime, e accennò un sorriso si sentì davvero fortunato ad aver un amico del genere, difatti si domandava spesso come mai quel giorno aveva scelto di essere suo amico.
L'evento era successo quattordici anni fa, i due all'epoca avevano entrambi quattro anni, era successo che un sabato entrambi i genitori dei due bambini, erano stati invitati ad una conferenza scientifica che si svolgeva in un' università. L'ingresso era aperto al pubblico, chiunque volesse assistere bastava semplicemente dirigersi in aula magna, dunque i genitori visto che a causa del lavoro vedevano poco i figli decisero di portarseli alla conferenza, Bassam si ricordò ancora che era andato alle macchinette per prendersi qualcosa da bere, e nel mentre si dirigeva lì notò Reijiro che osservava attentamente le vivande all'interno della suddetta macchina, purtroppo per lui i genitori non avevano portato nessuno spicciolo, se voleva da bere bastava bere l'acqua che si erano portati da casa. Bassam si avvicinò a lui, gli toccò la schiena, Reijiro si voltò verso di lui "desideri qualcosa" disse Bassam mentre guardava il bambino che gli era davanti con un enorme sorriso. "Beh ecco veramente io non posso" riferiva Reijiro per poi rivolgere lo sguardo sul vetro della macchina con curiosità; Bassam capendo la sua curiosità gli chiese gentilmente di farlo passare e usò le uniche monetine che aveva, per prendere qualcosa al bambino che aveva davanti, infondo sfamare gli altri era meglio che sfamare se stessi.
Appena il pacchetto di patatine cadde lo afferrò "tieni bambino dai capelli blu" disse Bassam ridendo un po' "ha parlato colui che ha i capelli verdi" disse Reijiro un po' infastidito per poi scoppiare a ridere.
«Ah proposito come ti chiami?»
«Bassam Sasaki!»
«Oh piacere Reijiro Inoue e d'ora in avanti sarai il mio migliore amico è una promessa!»
Dopo che Bassam rivisse uno dei momenti più belli del suo passato, stava lentamente lasciando scivolare le sue ansie e le sue paure di dosso .
Dando dei colpi sulle ginocchia di Reijiro sorridendo disse: "Grazie di aver mantenuto la promessa Reijiro".
A quelle parole al ragazzo cominciarono a lacrimare gli occhi e abbracciò l'amico ricambiando le parole con queste: "Grazie a te di avermi permesso di mantenere la promessa, rimarremo sempre insieme amico mio".
Bassam annuì con un cenno di affermazione e i due sorridendo decisero di iniziare a ripassare gli argomenti per l'interrogazione di storia programmata per oggi.
Anche Yumi tornò in classe dopo essersi separata dagli amici.
Avendo il banco vicino alla finestra poté ammirare il puro azzurro del cielo accompagnato dal canto degli uccellini.
Mentre era assorta tra i suoi pensieri e la lunga spiegazione della professoressa sulla teologia giapponese, i continui litigi coi bulli e l'ingiusto rimprovero del preside, alla distratta Yumi cominciò a venirgli un leggero sonno facendo fatica a tenere gli occhi aperti.
Ormai sprofondata nel sonno Yumi cominciò a sognare: si ritrovò all' improvviso in un'arena molto vistosa.
Confusa cominciò a guardarsi intorno quando all'improvviso si fece buio.
Era a causa del sole che venne coperto dalla luna causando così un'eclisse solare.
In quel momento nell' arena rimbombò una voce.
"E così saresti tu la duellante più forte del mondo? È un vero piacere fare la tua conoscenza".
Yumi si voltò e vide niente di meno che il primo Re dei giochi Yugi Muto, lei incredula non riuscì nemmeno a dire una parola.
Yugi invece si era messo in posizione dando cenno di sfida alla giovane urlando "è tempo di duellare".
Yumi a sentire queste parole non ci pensò due volte a prepararsi e a rispondergli come si deve: "Si! Per me è un immenso onore sfidarti primo vero Re dei giochi. Sarà un duello indimenticabile".
I due erano pronti a iniziare.
Iniziò Yugi scartando una carta e poi evocò l'Ingannatore che lo offrì come tributo per evocare la Ragazza Maga Nera.
Nel vedere la Ragazza Maga Nera apparire Yumi era felicissima ma qualcosa spezzò il suo entusiasmo.
Si bloccò e gli si gelò il sangue nel vedere la Ragazza Maga Nera in volto, perché tutto ad un tratto la Ragazza Maga Nera aveva lo stesso volto della professoressa che arrabbiata urlò a squarciagola, Takagi, il cognome di Yumi svegliando la ragazza dal sogno.
"mi dispiace che la mia lezione non sia di suo gradimento signorina, ma le devo chiedere cortesemente di prestare attenzione". Disse la professoressa con tono aggressivo.
Yumi rispose "si professoressa" singhiozzando e un po' con le lacrime agli occhi.
Pensando di parlare sottovoce disse.
"Accidenti sarebbe stato il duello più bello della mia vita anche se fosse solo un sogno. Accidenti alla lezione".
I compagni di classe nel sentire queste parole da Yumi si misero a ridere.
La ragazza capendo che stessero ridendo di lei, arrossendo fece un sorriso forzato ai suoi compagni.
All'improvviso nella classe ci fu un silenzio assurdo, Yumi sorpresa del silenzio vide sul volto dei suoi compagni un'espressione di gelo e di terrore, alzando la testa davanti a sé, vide di nuovo il viso della professoressa ricolmo di rabbia, ed essa urlò: "SE LA LEZIONE LE STA DANDO FASTIDIO SE NE VADA FUORI DALLA CLASSE A PENSARE AI DUELLI"
Rimbombando in tutta la scuola spaventando il preside che nel sentire queste urla si rovesciò addosso il caffè che stava bevendo, capendo a chi si stesse riferendo la professoressa.
Bassam e Reijiro sentendo le urla anche loro capirono che si stesse riferendo alla povera Yumi, i due si guardarono in faccia con i sudori freddi.
La studente dopo un attimo di terrore, fu scortata all'esterno dell'aula esonerandola dalla lezione. "pft" sghignò.
Per poi incamminarsi verso il distributore, stava letteralmente morendo di fame.
Appena si avvicinò al perimetro, vide da lontano qualcuno che all'apparenza sembrava essere un suo senpai .
Quel qualcuno era: Gihei Itou di diciott'anni, la prima cosa che notò in lui erano i suoi capelli bianchi, da farle ricordare la neve candida.
Gihei non appena prese il suo tè con una dose massiccia di zucchero, accidentalmente si volse verso la sua sinistra, accorgendosi di Yumi che lo stava osservando in modo curioso come se lo stesse studiando dalla testa ai piedi, la ragazza in quel momento ammirò gli occhi del ragazzo di un color verde scuro quasi da specchiarsi sull'iride immaginandosi in un'immensa foresta di pini.
Dopo un paio di secondi il ragazzo distolse lo sguardo.
Yumi dopo aver compreso la situazione che si era andata a creare iniziò a sentirsi piuttosto a disagio e voltò il viso verso il pavimento.
Il ragazzo fece un sospiro ed iniziò ad andarsene ... "HEY FERMATI!".
Esclamò Yumi voltando il suo viso leggermente arrossato verso di lui con una lieve arrabbiatura.
Il ragazzo si fermò "che cosa vuoi?" Con tono piuttosto arrogante domandò il giovane.
"Voglio sapere di che classe sei, non ti ho mai visto!". Esclamò la ragazza, Gihei sospirò nuovamente e rispose "Sono nella stessa classe dei due ragazzi che frequenti spesso!" Rispose Gihei, per poi riprendere il cammino, ma fu fermato nuovamente dalla ragazza, Yumi voleva sapere a tutti i costi come stava Bassam, ma qualcosa le fece capire che di certo non avrebbe avuto ottime notizie.
Gihei rimase silenzioso per qualche secondo, Yumi era nervosa nel sapere la risposta e non sopportava il silenzio del ragazzo quando all'improvviso il ragazzo sorrise con un ghigno arrogante dicendo.
"Non capisco che problemi hai? Cacciarti sempre così nei guai per quel ragazzo. Io la smetterei di preoccuparmi per quella specie di carne da macel..."
Al momento Yumi non vide più dalla rabbia che non gli fece finire la frase che caricò un destro molto violento, ma il ragazzo lo schivò e la prese per il braccio bloccandolo.
La ragazza tentò di liberarsi in tutti i modi ma all'improvviso Gihei mollò la presa alzando le mani in segno di resa e disse: "Scusami tanto non volevo offendere il tuo amico, ero curioso di vedere la tua reazione, e posso dire con certezza che sei una brava persona. Anche se sai di finire nei guai affronti i bulli a testa alta, sei una ragazza forte e i tuoi amici sono davvero fortunati ad averti".
Yumi arrossì dall' imbarazzo e lo ringraziò dei complimenti e si volle scusare per il pugno ma Gihei rispose: "Non serve che ti scusi l'ho fatto apposta, dovresti tirarmi uno schiaffo per la bugia. Comunque sia ricordati una cosa.
Non potrai esserci sempre e lui non potrà coinvolgerti in ogni suo problema, se non impara a difendersi prima o poi vi si ritorcerà contro."
Yumi cambiò sguardo e gli venne sul volto uno sguardo deciso e rispose:
"Non importa in che guai finirò o cosa potrebbe succedermi io affronterò chiunque a testa alta, Bassam e Reijiro non sono deboli come credi, e ci aiuteremo sempre".
Gihei di suo disse "certo che è proprio una bella amicizia. Oh a proposito che maleducato, tu volevi sapere come stavano. Ho origliato i loro discorsi e ti posso assicurare che stanno bene, si sono pure abbracciati e si sono messi a piangere. Sono davvero grandi amici."
Yumi si tranquillizzò nel sentire queste parole.
In quel momento Gihei prese un foglio e disse a Yumi .
"Senti potresti scrivere un biglietto ai tuoi amici, glielo consegnerò promesso, è il minimo per prima"
La ragazza annuì alla proposta fatta dal ragazzo, prese con delicatezza il foglio che aveva tra le mani il ragazzo, appoggiandolo sul vetro del distributore.
Ed iniziò a scrivere il biglietto: ciao ragazzi, quella che vi scrive è la vostra amica Yumi, vi scrivo questo biglietto per domandarvi come state, sapete quando ci siamo separati per far rientro alle nostre rispettive classi, ero così preoccupata per Bassam, quando se ne era andato era così triste... ma sono talmente sicura che Reijiro avrà fatto in modo di tirarlo su di morale, infondo sei il suo migliore amico, devi esserci sempre per lui non dimenticarlo. Comunque quello che voglio dirvi è di farvi forza, per una settimana non ci sarò... è mi mancherete tantissimo, Bassam cerca di mostrare il grande uomo che sei, fallo per me è per la tua famiglia... ci vedremo la settima prossima, mi raccomando Reijiro fai attenzione.
Finito di scrivere piegò il biglietto in quattro parti è lo consegnò a Gihei.
Il ragazzo appena prese il biglietto rimase senza parole, era quasi sorpreso, la pelle delicata delle mani di Yumi, era quasi speciale, era come se stesse toccando un leggero tessuto.
Intanto si fece avanti un gruppo di ragazze, una di esse alzò il cellulare verso di loro "non trovi che siano molto carini quei due?" Domandò alle compagne, mentre scattò la foto e la invio nel sito web di tutta quanta la scuola.
Nel mentre il senpai toccava le sue candide mani, Yumi si sentì in una brutta posizione, era davvero a disagio.
Ma appena avvertì l'arrivo di alcuni studenti, tentò di ricomporsi, in modo da non mostrare a nessuno la sua sensibilità.
Però aveva lanciato un'occhiata fulminate ad una kohai, la stessa studentessa che aveva fotografato i due giovani.
Sulla fronte di Yumi si intravide un'ombra, era così arrabbiata. "Hey TU, TI HANNO MAI DETTO CHE SCATTARE DELLE FOTO AD ALTRE PERSONE SENZA IL LORO CONSENSO È ILLEGALE?" Domandò Yumi con nervosismo avventandosi verso di lei, le ragazze che avevano accompagnato l'autrice del fatto iniziarono ad allontanarsi lasciando l'amica sola, erano piuttosto spaventate dalle senpai Yumi.
Yumi aveva dato un ultimatum alla ragazza dicendogli.
"Non ti farò niente se cancelli la foto, ti do dieci secondi, altrimenti..."
Intanto Gihei guardava impressionato come andò alla carica e cercò di far rispettare le regole nonostante il suo carattere, sapendo di essere l'unico che può fermare Yumi decise di avvicinarsi per evitare una strage.
Ma in quell'istante passò a una velocità impressionante una figura che emanava un'aura minacciosa.
Yumi percependo una sensazione di pericolo si voltò e alzò la testa, e vide lo sguardo infuriato della professoressa con dei fogli che probabilmente aveva preso dall'aula insegnanti.
L'insegnante prese il respiro e urlò "CHE COSA STA SUCCEDENDO QUIIIIIIIIIIIIIIIII SIGNORINAAAAA?"
l'urlo rimbombò di nuovo in tutta la scuola facendo saltare dalla sedia il preside seriamente preoccupato questa volta per Yumi.
E fece impallidire Bassam e Reijiro così tanto che sembrava avessero visto un fantasma.
Intanto Gihei si avvicinò cercando di persuadere la professoressa.
Gihei si era messo alla destra della professoressa in modo da impedire alla ragazza che aveva scattato la foto di scappare e cercava di parlare con la professoressa dicendogli .
"Professoressa le chiedo perdono per tutto il trambusto, in parte è anche colpa
mia, per cui le chiedo per favore di lasciare Yumi per questa volta, voleva solo che venissero rispettate le regole, l'ho sentita io con le mie orecchie".
La professoressa gli rispose .
"Signorino Itou, lei è un eccellente studente, ma questo non le consente di interferire col mio lavoro, le chiedo cortesemente di non intromettersi in questa storia se non vuole finire in punizione".
Yumi a queste parole non stette in silenzio e andò contro la professoressa dicendo.
"Non può metterlo in punizione è mia la responsabilità, per favore non gli faccia niente" .
La professoressa di canto suo controbattè con queste parole:
"Ah, vedo che un po' di senso del dovere ce l'ha signorina, ma questo non toglie il fatto che avete creato scompiglio nei corridoi della scuola".
Gihei in quell' istante riferì alla professoressa:
"Scusi professoressa ma tutti quei fogli sparsi per il corridoio?"
La professoressa confusa notò di non avere la maggior parte dei fogli che aveva con sé, si voltò dietro di sé spaventandosi nel vedere tutti quei fogli per terra, e si mise in tutta fretta nel cercare di raccogliere i fogli.
In quel momento Gihei e Yumi si guardarono e la ragazza notò che Gihei aveva in mano il suo telefono e Gihei glielo riconsegnò dicendogli che ha cancellato la foto e nel frattempo Yumi ha iniziato a raccogliere tutti i fogli della professoressa. Appena raccolti tutti i fogli e consegnati alla professoressa.
La professoressa guardò tutti i fogli per vedere se fossero rovinati, ma vedendo che i fogli erano tutti a posto tirò un sospiro di sollievo.
Si voltò e volle ringraziare Yumi ,ma appena si voltò Yumi e Gihei erano già spariti.
I due fuggiaschi erano arrivati nelle vicinanze delle loro rispettive aule, mancava poco al cambio d'ora, per i due era arrivato il momento di affrontare altre lezioni: per Yumi era l'ora di mostrare la sua eccellente bravura negli sport con Educazione Fisica, mentre Gihei invece doveva mostrare la sua intelligenza con i calcoli con Matematica.
Pertanto arrivò il momento di separarsi, ma prima di andarsene, il ragazzo iniziò a grattassi la nuca dall'imbarazzo, sembrava volesse dirle qualcosa "senti... insomma... quindi domani non ci sarai immagino..."
La ragazza con dispiacere gli riferì di no, spiegandogli della sua sospensione, ma Gihei la fermò mettendo il suo indice sulle sue labbra, riferendole che non serviva dargli ulteriori spiegazioni, non ne aveva bisogno, sapeva già tutto.
Yumi rimase a dir poco sorpresa che sapeva della sua situazione, il ragazzo dopo aver messo giù il suo braccio annuì è le diede un bacio sulla fronte.
Le guance della ragazza iniziarono ad arrossire, invece Gihei avendo contatto diretto con la sua fronte pensò "anche la pelle della sua fronte è delicata come un leggero tessuto".
Appena finì si sollevo "allora ci si rivede alla prossima settimana Yumi" riferì il ragazzo per poi incamminarsi verso la sua aula.
Appena Gihei fece rientro nella sua classe, il professore dell'ora precedente (il professore di Storia ) chiese al ragazzo delle sue condizioni di salute.
Durante la sua lezione non appena iniziò il primo giro di interrogazioni cominciò a sentirsi poco bene a causa di un calo di zuccheri, così il professore permise allo studente di recarsi alle macchinette.
Gihei riferì al professore di sentirsi meglio dopo aver preso il suo tè con dose massiccia di zucchero ed anche per il fatto che aveva conosciuto una nuova amica.
Il professore di storia intanto che stava per uscire dalla classe riferì che sarebbe entrato il professore di matematica dicendo a tutta la classe di stare composta e tutti sui loro posti.
Gihei annuì, non vedeva l'ora di affrontare Matematica che è la sua materia preferita e volle raggiungere il suo posto più vicino ai banchi degli amici di Yumi e approfittando del momento si dirisse ai banchi di Bassam e Reijiro.
I due ragazzi erano perplessi nel vedere davanti a loro Gihei, nel mentre mise la mano in tasca e tirò fuori il biglietto consegnandolo ai due inseparabili amici, poi tornò al suo banco.
In quel momento i due iniziando a leggere il contenuto del biglietto capirono che l'aveva scritto Yumi.
A fine messaggio Bassam si mise la mano sulla bocca cercando di trattenere le lacrime dalla commozione.
"Si... Sarò forte per te..." disse il ragazzo singhiozzando, Reijiro appoggiò la mano sulla spalla dicendo "ed io ti aiuterò ad essere forte amico mio".
Gihei seduto al suo posto dietro i due ragazzi vide Reijiro voltarsi e i loro sguardi si incrociarono chiedendogli: "E così hai incontrato Yumi eh?"
Gihei sentendo la domanda arrossì rispondendo.
"Proprio così... È davvero una brava e bella ragazza... Siete davvero fortunati ad avere un'amica come lei" dicendoglielo con un po' di disagio, i due ragazzi annuirono con un sorriso affermando con tutto ciò che il ragazzo disse.
I due ragazzi erano contenti di sentire da qualcun'altro quanto Yumi fosse bella e brava, e sanno quanto sono fortunati ad avere un'amica come lei ,erano un trio unico e speciale.
A formare il gruppo fu proprio Reijiro avendo avuto la fortuna di conoscere entrambi i ragazzi.
Ma era un altro il motivo per cui si formò il gruppo.
Una di esse risale a quando lui e Bassam frequentarono le elementari, proprio due settimane dall'accaduto in cui Yumi difese per la prima volta bassam dai bulli che lo tormentavano a causa del colore della sua pelle.
All'epoca nonostante fosse un bambino desiderava fortemente essere amico di quella bambina ormai diventata una ragazza con un animo piuttosto determinato.
E anche Yumi voleva diventare amica di quel bambino, Bassam era timido nel chiederlo, aveva paura di un rifiuto, ma la bambina non vide il motivo di un rifiuto così ebbe la possibilità di frequentare entrambi i ragazzi e da lì nacque una grande amicizia e i tre rimasero sempre insieme .
Ma quando arrivò il fatidico salto dalle elementari alla medie per i tre ragazzi fu complicato vedersi sempre, facendo soffrire Yumi perché non potevano vedersi nei corridoi e nemmeno giocare con loro durante la ricreazione.
E non solo il salto tra elementari - medie, ma anche il salto tra le medie e le superiori rese più difficile ai ragazzi di incontrarsi.
Anche se doloroso, i ragazzi anche da piccoli erano già molto maturi e sapevano che potevano incontrarsi finita la scuola.
Ma i salti tra le scuole elementari, medie e superiori non fu l'ultimo salto.
Ne mancava un altro e stavolta molto più grande.
Finite le superiori Bassam si sarebbe iscritto in un'università statale, desiderava specializzarsi in Scienze della Difesa e della Sicurezza, e Reijiro avrebbe frequentato un college privato.
Yumi invece, in quanto avesse un anno in meno dei due ragazzi, gli restava ancora un altro anno alle superiori senza di loro.
La ragazza non volle fare pesare ai suoi due amici tutto questo peso, e cercava di non mostrare la sua tristezza, ma i due ragazzi sapevano cosa si stava tenendo dentro.
Ma nonostante tutto i due non avrebbero mai lasciato da sola la ragazza e avrebbero cercato di stargli vicino in qualsiasi modo, in fondo il loro rapporto era più saldo dell'acciaio e non avrebbero mai permesso ai loro impegni scolastici di intromettersi tra di loro.
"Nonostante ciò che ci servirà il futuro, noi tre non ci separeremo mai" disse l'azzurrino e, con il permesso di Gihei, egli ritornò al suo posto, il professore di Matematica, sarebbe di certo arrivato a momenti.
Appena arrivò il professore, tutti gli studenti dell'aula si alzarono "Professore" dissero in coro gli studenti. "Buongiorno ragazzi" rispose il professore, per poi appoggiare la sua valigetta sulla cattedra, dopodiché disse ai suoi alunni di riaccomodarsi.
Appena gli studenti si riaccomodarono, il professore prese dalla valigetta il suo tablet, e notò che vi era una piccola annotazione sul registro di classe, dove lo studente Gihei Itou, si era sentito male.
L'insegnate dunque si voltò verso gli studenti "signorino Itou, dunque adesso si sente meglio?" Domandò con preoccupazione, il ragazzo si alzò in piedi e rispose "Si, professore, la ringrazio della sua preoccupazione!"
Dopo aver rassicurato il professore, l'alunno con il suo permesso si risedette al proprio posto.
L'insegnate annuì battendo le mani "forza ragazzi si da iniziò alla lezione!" Esclamò con molto entusiasmo, l'euforia del professore coinvolse anche i suoi studenti soprattutto Reijiro & Bassam. Gihei non era il solo ad apprezzare questa materia, inoltre loro due rispetto alla loro amica Yumi, erano dei promettenti studiosi.
Il quarto anno del liceo, anche se era supplementare, era considerato obbligatorio per chi volesse un ulteriore sbocco universitario oppure accedere al collage.
Le lezioni da dover affrontare per loro erano anche molto particolari, poiché erano preparatorie a quelle universitarie.
Il livello di difficoltà era molto elevata, ma il professore era fiducioso, sapeva benissimo che questa classe era formata da promettenti menti e non da scansafatiche.
Qualche difficoltà ad affrontare gli argomenti poteva senz'altro esserci, ma era sicurissimo che le loro lacune primo o poi si sarebbero cancellate.
Il professore iniziò a spiegare l'argomentazione di oggi, gli alluni annotarono qualsiasi parola chiave che egli diceva e si scrivevano affianco le formule e i calcoli. La spiegazione durò per mezz'ora, Reijiro e Bassam erano davvero contenti, per loro non c'era cosa più bella di aumentare il loro sapere.
Anche Gihei era davvero entusiasta, per lui queste cose non erano per nulla difficili.
È ciò era normalissimo per uno che aveva deciso di iscriversi in un'università di Matematica.
Voleva diventare in futuro un matematico è se non trovava lavoro come scienziato, poteva sfruttare la sua laurea per poter insegnare la suddetta materia nelle scuole.
Però nonostante l'insegnate abbia finito di spiegare, per loro l'ora non era ancora terminata, il professore diede alcuni esercizi inerenti all'argomentazione appena trattata, in totale erano quaranta esercizi, una parte avrebbero potuto terminarla a scuola mentre il restante potevano svolgerlo a casa e consegnarli al docente tra due gironi.
Però alcuni studenti non erano d'accordo con la scelta del professore.
Bisbigliavano tra di loro dicendo che era una perdita di tempo portarsi questi compiti a casa.
Loro desideravano con tutto il cuore di superare quest'anno ed accedere all'università o al college, ma l'università scelta da quest'ultimi non era per nulla scientifica e quindi volevano usare quel tempo per altre materie e pensavano tutti che la matematica si poteva fermare al terzo anno.
Ma il professore sentendo i loro discorsi cercò di convincere gli studenti che è vero che matematica potrebbe non essere importante negli istituti in cui andranno, ma la matematica è un ottimo esercizio per tenere sempre in allenamento la mente.
Invece, Basaam & Reijiro, senza farsi coinvolgere dall'atsmosfera che si era formata in classe, avevano appena incominciato a far gli esercizi richiesti dal professore.
Avevano circa venticinque minuti di tempo per poterne fare almeno dieci.
Inoltre i due erano una squadra, se uno non capiva lo svolgimento o non gli veniva corretto ci pensava l'altro a farglielo intendere.
Reijiro dunque diede una pacca sulla spalla "forza amico! Continuiamo a darci da fare! "riferì l'amico, mentre Bassam annuì e fece un sì con la testa.
Nel mentre i due svolsero gli esercizi, Bassam si segnò gli esercizi che ebbero fatto con una X, mentre quelli da svolgere se li segnò con un cerchio.
Però qualcosa sembrava tormentarlo, Reijiro si preoccupò: "Qualcosa non va? Sei indietro?" Domandò l'amico, Bassam rassicurò l'amico che non era nulla di che, ciò che lo affliggeva non erano gli esercizi ma ben si Yumi, voleva sapere come stava...
«Vedrai che Yumi, sta bene, se non ricordo male a quest'ora lei ha Educazione Fisica, lei è molto propensa per gli sport!»
«Già è vero Reijiro, continuiamo pure!»
Mentre ripresero gli esercizi, il ragazzo dai capelli verdi, non fece altro che pensare alla sua amica rimanendo però concentrando sugli esercizi.
intanto Yumi Takagi, stava affrontando la sua lezione di Educazione Fisica, la sua classe si stava esercitando nella pallavolo.
Prima di tirare il tiro della vittoria Yumi sentì delle compagne di classe sedute sulle panchine che stavano parlando di lei, e in quel momento le ragazze hanno cominciato a nominare i suoi amici offendendo soprattutto Bassam anche se non in modo così tanto eccessivo, ma nel sentire quelle parole Yumi non trattenne la rabbia, fece la rincorsa lanciano in aria la palla saltando molto in alto.
Yumi caricatasi di energia diede uno schiaffo talmente forte alla palla che andò nel campo avversario a una velocità così assurda che a fatica si poteva prevedere dove sarebbe atterrata.
Quando la palla toccò il terreno si sentì un rimbombo così forte da fare tappare le orecchie a tutti i compagni di classe dando così la vittoria alla squadra di Yumi.
Dopo il forte rimbombo della palla che spaventò tutti, le compagne di classe che stavano parlando male di lei e dei suoi amici si voltarono incrociando il volto della ragazza che li guardò con uno sguardo minaccioso, loro erano spaventate e la stessa ragazza li puntò col dito quasi minacciandole che la prossima volta avrebbe colpito loro con la palla con quella stessa potenza, a questa minaccia quelle ragazze si pietrificarono dalla paura e non riuscirono più a muoversi.
Il professore di Educazione Fisica, appena sentì il battibecco tra le sue allieve suonò il fischietto, in modo da attirare l'attenzione, appena queste si voltarono verso il docente, egli riferì: "signorine, potreste smetterla di fare gli affari vostri è unirvi al cerchio?" Yumi ubbidì al professore e si unì al cerchio, seguita dalle altre ragazze.
Così da fargli permettere il proseguimento della lezione, mancava poco allo scadere dell'ora, l'insegnate voleva spiegare il motivo della sconfitta della squadra verde capitanata da un giovane dai capelli corti di color rosso mogano dagli occhi color giallo topazio, chiamato Eitoku Tanaka.
La differenza tra le due squadre era pressoché semplice, in quella di Yumi vi era molta cooperazione, mentre nell'altra squadra non ce ne era affatto, Eitoku faceva tutto quanto da solo, non permise ai suoi compagni di poter giocare.
In un gioco di squadra era fondamentale la cooperazione, lo studente potrebbe anche essere il migliore, ma da soli non portava di certo alla vittoria.
Eitoku capì il suo sbaglio, chiese scusa a tutti i membri della sua squadra, i compagni compresero le sue scuse, ma non lo perdonarono al cento per cento, inoltre uno di essi gli riferì che la prossima volta avrebbero dovuto scegliersi altri membri. Non avevano apprezzato essere considerati strumenti di uno che voleva soltanto far notare la sua bravura.
Il capitano della squadra comprese benissimo, inoltre non poteva biasimarlo, aveva ragione, era stato un coglione, ma la prossima volta cercherà senza dubbio di mettere in risalto non solo se stesso ma anche i membri della sua squadra.
Un giovane dai capelli corti color costano dagli occhi color nocciola, nonché membro attuale della squadra di Eitoku si avvicinò a lui, il suo nome era Jin Nakamura e gli tese la mano "Io vorrò essere sempre un membro della tua squadra, vorrei veder di persona i tuoi miglioramenti" Eitoku si commosse, dalle parole dette dal compagno, per poi ricambiare la sua stretta di mano "Ne sono onorato." Rispose il capitano e nel mentre suonò anche la campanella.
Gli studenti prima di ritirarsi negli spogliatoi, aiutarono il professore a sistemare sia la rete che il pallone al proprio posto.
Finito ciò, salutarono il docente ed si dirissero verso gli spogliatoi.
Era finalmente l'ora di andare a pranzare in mensa, le specialità di oggi erano riso alla cantonese e chele di granchio fritte.
Yumi appena arrivata nello spogliatoio femminile, iniziò a cambiarsi togliendosi la maglietta sportiva.
Le altre ragazze rimasero piuttosto stranite, la pelle della compagna era davvero candida e liscia, erano sbalordite di tutto ciò, trovavano incredibile che non ci fossero dei graffi o dei lividi.
Se la immaginavano piena di tagli e di tutto il resto, anzi alcune pensavano avesse una cicatrice vistosa.
Yumi notò che tutte le ragazze avevano lo sguardo puntato verso di lei, dopo qualche secondo cominciò a provare disagio ed imbarazzo, e in quel momento le ragazze si spaventavarono e rivolsero lo sguardo sulle loro stesse borse.
Yumi ironicamente disse: "Lo so ragazze trovate assurdo che io non abbia qualche segno o qualche livido su tutto il corpo"
In quel momento tutte loro cercavano di negare tutto ciò ma le si leggeva la verità in volto.
Lei stessa rispose: "Eheh nessun problema, anche io stranamente mi sorprendo di me stessa, ma c'è un motivo per cui non ho lividi o colpi".
A sentire questa frase erano tutte curiose e volevano sapere il motivo e lei con voce decise disse.
"Il motivo è che io sono la più forte. Figuriamoci se qualche teppistello riesca a colpirmi. Semplice, impossibile, perché io sono invincibile".
Dopo aver detto a squarciagola queste parole iniziò a ridere e così anche tutte le altre ragazze si misero a ridere insieme a Yumi, provando della simpatia nei suoi confronti.
Certo erano terrorizzate dal suo carattere e dalla sua forza ma tutte loro sapevano che era una brava ragazza e molto simpatica in fondo.
Appena finì di cambiarsi, si mise la borsa sportiva sulle spalle, ed iniziò a dirigersi in aula per posarla sul banco.
Di certo non vorrebbe presentarsi in quel modo, voleva essere più comoda possibile.
Nel mentre si diresse verso la sua aula, vide Gihei, quest'ultimo stava chiaccherando tenendosi come al suo solito le mani in tasca dandogli un'aria da duro.
Ma appena intravide Yumi accennò ad un sorriso, la ragazza iniziò ad arrossire, il cuore le batteva fortissimo, quasi sembrava uscirle dal petto.
D'altro canto la ragazza non si fermò, continuò a camminare cercando di allontanarsi.
"Perché non ho ricambiato il sorriso?" Si chiese la ragazza tra se e se.
Non era nel suo modo fare così, tanti pensieri gli passavano per la testa.
Perché non l'ha salutato, perché non gli ha parlato, perché sta camminando il più velocemente possibile.
In quel momento gli torna in mente quel bacio sulla fronte.
E perse completamente il controllo, trovava strano il non aver reagito al bacio, di solito tizi che si comportavano così, che ci provano appena la conoscono e provano a mettergli una mano sulla spalla senza alcuna confidenza, li sistemava con una gomitata sullo stomaco, ma con Gihei fu diverso, forse perché lui ha dimostrato di essere forte schivando il suo pugno, o per averla salvata dalla professoressa o per il fatto che ha permesso a lei di scrivere un biglietto per Bassam & Reijiro.
In quell'istante gli è venuto in mente che poteva chiedergli della loro reazione al biglietto, ma ormai pensò che fu inutile e che magari Gihei fosse già andato via.
Ma in quel momento sentì che una mano gli toccò la spalla.
"Ehi aspetta non scappare" disse qualcuno, e in quel momento Yumi saltò dallo spavento e girandosi vide Gihei.
Sorpresa si voltò e gli chiese cosa ci facesse lì in quel momento.
Gihei gli rispose che dopo aver finito di parlare col suo amico cercò di parlargli, ma la ragazza era una scheggia e sembrava assorta nei suoi pensieri.
A Gihei sorse un dubbio.
"Come mai sei da sola? Non ti sei riunita a Bassam e Reijiro?" Domandò Gihei col volto diretto da un'altra parte per non vedere il rossore che circondava il candido viso di Yumi.
Yumi dal canto suo non riuscì a rispondere a queste due anche se semplici domande.
In quel momento Gihei si voltò e vide per un attimo la faccia di Yumi comprendendo perfettamente che Yumi si sentiva a disagio, così Gihei parlò della reazione dei suoi amici al biglietto e anche di come si sono comportati durante la lezione di Matematica, facendo un sorriso disse a Yumi che sa scegliersi gli amici. Yumi a sentire quelle parole si calmò e ringrazio Gihei per il pensiero, e dopo una breve e silenziosa passeggiata nel corridoio i due ragazzi presero strade diverse salutandosi.
Appena Yumi entrò in classe, la prima cosa che fece fu dirigersi al suo banco, appoggiare la borsa e dirigersi in mensa e riunirsi con gli amici.
Il piatto che oggi servono in mensa è il riso alla Cantonese con i gamberi e non vedeva l'ora di mangiarlo.
Così cercò di raggiungere la mensa il più brevemente possibile.
Appena raggiunse la mensa prese il vassoio e fece la fila, appena preso il suo piatto cercò i suoi amici e all'improvviso vide due mani alzarsi in cielo, erano i suoi due amici e finalmente Yumi potè sedersi e gustarsi il suo piatto come voleva.
Intanto che stavano mangiando chiacchieravano sulle lezioni e sulle cose successe, e tra gli argomenti in questione ci fu le urla della professoressa.
E in quel momento tutti e tre si misero a ridere, e neanche dopo qualche secondo si parlò del biglietto e di quanto avessero apprezzato quelle parole e che non mancarono commozione e lacrime, Yumi ne fu felice.
E in quel momento Bassam nominò Gihei e Yumi nel sentire il suo nome gli ritornò il rossore.
I due volevano chiedergli qualcosa ma stavano vedendo che era così tanto rossa che gli chiesero più che altro cosa le prendesse e gli chiesero se magari non avesse la febbre, ma lei rassicurò i ragazzi dicendo che non era niente, ma i due amici non erano convinti e si guardavano l'un l'altro col dubbio in volto.
In quel momento Yumi cambiò velocemente argomento chiedendo cosa avrebbero fatto dopo scuola, ma i due ragazzi non avevano nulla in programma.
In quel momento alla ragazza, con un enorme sorriso, gli vennero le stelline negli occhi e Bassam e Reijiro erano spaventati perché sapevano che quando gli venivano quelle stelle, l'argomento era uno e uno soltanto.
IL DUEL MONSTER.
Così la giovane duellante suggerì di andare a visitare il museo del Duel Monster.
Ma loro rifiutarono l'offerta, ma lei insistette.
"Ma perché continui a trascinarci nel tuo gioco preferito? Lo sai che noi non siamo interessati. E poi con la sospensione hai tutta la settimana per passarci l'intera giornata." disse Bassam. Reijiro a sentire quelle parole fu d'accordo con lui e disse: "Bassam ha ragione, noi ti saremmo d'intralcio."
Yumi non era d'accordo e rispose: "Non è vero non mi sareste mai d'intralcio, poi nel Duel Monster ci sono così tante creature affascinanti che amereste nel vederle, anche gli archetipi dei mostri hanno delle storie incredibili, e vedere gli eroi delle precedenti generazioni come Yugi e il suo Mago Nero".
Yumi non la smise di parlare del Duel Monster, quando si tocca l'argomento è come una macchina in una corsa clandestina capace di superare i 200 km all'ora.
Bassam e Reijiro erano stanchi di sentire i discorsi dell'amica.
Tutto ad un tratto Bassam si guardò intorno e Yumi stava per chiedergli cosa gli stavo succedendo, ma Bassam non le fece nemmeno iniziare la domanda che l' avvertì che dietro poco distante da lei c'era la professoressa e gli sembrava abbastanza nervosa.
Nel sentire queste parole alla coraggiosa guerriera cominciò a venire la tremarella, e in quel momento Reijiro suggerì di far come con i T-Rex, ovvero di stare ferma e immobile, in modo da non essere notata dalla professoressa.
E Yumi fece così, è stata ferma e immobile per tanto tempo ma ancora i ragazzi non gli fecero alcun cenno della sua lontananza, quando poi all'improvviso uno studente qualsiasi disse che trovò strano che non ci fossero insegnanti in mensa.
Yumi sentì quelle parole e i due ragazzi cominciarono a tremare, così lei si voltò e non vide nessuna professoressa.
A quel punto si girò dai suoi amici e confessarono che hanno cercato di guadagnare tempo fino alla fine dell'ora di pranzo, sentendo poi il suono della campanella e senza perdere tempo i due ragazzi si dileguarono veloci come delle schegge lasciando da sola Yumi arrabbiata e offesa.
Visto che Bassam & Reijiro, si erano quasi diretti alla loro classe, Yumi iniziò a dirigersi verso la sua aula, nel mentre camminava iniziava a sbollentare la sua rabbia.
Le lezioni di oggi per lei, erano Storia generale e Storia Giapponese, due lezioni piuttosto noiose, pensò Yumi.
Mentre invece Bassam & Reijiro dovettero separarsi erano stati invitanti in due aule magne diverse, erano in corso varie conferenze sulle materie di indirizzo delle loro future scuole.
Per Bassam infatti ci fu una conferenza basata sul Terrorismo, un argomento piuttosto affrontato in quel tipo di Università da lui scelta.
Mentre per Reijiro avendo ottenuto svariate borse di studio, la sua iscrizione ricade ad uno dei collage più rinomati dell'intero Giappone, e ciò che si studiava erano materie che lo aiutarono ad approcciare il mondo come ad esempio: l'Inglese, Storia & Cultura dei vari paesi, ed anche la cucina.
Anche se lo studente ne fu contrariato, avrebbe preferito affrontare un percorso di studi simile a quello del suo migliore amico, qualcosa che poteva aiutare a migliorare le sue doti da hacker.
Ma purtroppo la scuola stessa decise al suo posto un'azione secondo lui ingiusta.
Appena i due ragazzi si separarono, ed entrarono nelle aule magne, Bassam si sedette in ultima fila e prese il quaderno e una penna per poter prendere appunti.
Reijiro fece la stessa cosa, anche se gli argomenti del suo college, ad eccezione dell'inglese, non gli interessavano.
Invece Yumi, era appena arrivata in classe, il professore di Storia generale non era ancora arrivato, pertanto ne approfittò per vedere gli orari del museo di Duel Monster è anche il costo dei biglietti, voleva a tutti i costi visitarlo.
Appena aprì il sito notò per prima cosa, il costo dei biglietti. Rimase sorpresa "Però non costano così tanto i biglietti, dopo scuola andrò subito a comprarli!" Esclamò la ragazza piuttosto contenta.
Nel mentre prendeva confidenza con il sito del museo, sentì un rumore e si spaventò è mise dietro la schiena il suo cellulare. Ma tuttavia era un falso allarme, erano i suoi compagni che erano appare tornati dalla sala mensa.
E Pensò di trascinare con sé contro la loro volontà Bassam & Reijiro dopo le lezioni per vendicarsi dello scherzetto alla mensa, pensandolo ridacchiando, in quel momento i due impavidi amici mentre stavano ascoltando le loro conferenze, avvertirono un brivido lungo la schiena capendo che Yumi avesse in mente qualcosa per loro.
A quel punto arrivò l'insegnate di storia, era lo stesso insegnate che insegnava alle classi del quarto anno, appena Yumi se ne accorse con un po' di paura nascose immediatamente il cellulare in tasca ed iniziò a fischiettare facendo finta di niente, guardandosi attorno.
E in quel momento l'insegnante chiese a Yumi se fosse tutto a posto e lei diede conferma di stare bene nel suo solito modo agitato e impacciato.
"Mi fa piacere, ho già avuto in mattinata uno studente che si è sentito male, non ne gradirei un altro!" Esclamò il professore mentre appoggiò la sua cartella sulla cattedra.
E Yumi incuriosita chiese se lo studente poi stesse meglio, il professore annuì riferendo alla ragazza che quello studente si sentì meglio,gli era bastato bere un tè caldo con ben quattro cucchiaini di zucchero.
Nel sentire che gli bastò un tè ben zuccherato Yumi pensò al momento che incontrò Gihei, si ricordò che il ragazzo teneva in mano un bicchiere di tè, e così capì che lo studente in questione fosse lui.
Fece un sospiro di sollievo sapendo che stava bene e sempre in quel momento il suo viso tornò rosso.
E si voltò a destra e sinistra per farsi passare il bollore cercando di non pensare a Gihei concentrandosi sulla lezione, il professore si sorprese nel vedere Yumi così concentrata ,non gli capitò mai di vederla così attenta che quasi ne fu spaventato.
Appena il professore smise di parlare del suo studente appartenente all'altro anno, riferì ai suoi attuali studenti con battito di mani che sarebbe iniziata la lezione.
Yumi prese quaderno e penna così poté seguire la lezione.
Passata una ventina di minuti il professore si girò verso Yumi e la vide scrivere qualcosa, sorpreso e curioso fece cadere di proposito il gessetto dalla parte del banco di Yumi, il professore andò a prendere il gessetto e così riuscì a vedere cosa avesse scritto e il professore fu sorpreso di vedere che non stava disegnando scarabocchi, o scrivendo testi strani, ma stava proprio scrivendo ciò che disse a voce il professore e segnò tutto ciò che scrisse sulla lavagna.
Il professore fu così sbalordito da venirgli uno shock spaventando tutta la classe e Yumi giustamente chiese al professore se ci fosse qualche problema, ma egli recuperò la compostezza e disse che era tutto a posto e fece i complimenti a Yumi e poi ritornò alla lavagna.
Yumi stranita da questo comportamento del professore si distrasse per un momento rivoltandosi verso la finestra guardando il cielo azzurro con tante nuvole dalle bizzarre figure e in quel momento vide una nuvola dalla forma rotonda che gli ricordò Kuriboh, così in quell'istante ripensò al sogno in cui stava per duellare con Yugi e perse la concentrazione dalla lezione, la sua attenzione era rivolta a quel sogno che le venne rovinato sul più bello dalla professoressa, viaggiando con la fantasia e caricata dalle emozioni si addormentò di colpo, il professore si voltò e non si sorprese affatto del colpo di sonno della giovane, ma il professore fu magnanimo con lei perché ci era affezionato, e così decise di scrivere gli appunti per lei.
Nel momento in cui Yumi chiuse gli occhi sentì un forte rumore e li riaprì ritrovandosi nell'arena insieme a Yugi con la Ragazza Maga Nera col suo vero volto.
Yumi fu felicissima di essere ritornata in quel posto ed era pronta ad affrontare il Re dei giochi con ogni carta del suo deck.
In quello stesso momento Yugi attivò Pietra del Saggio che gli consentì di evocare specialmente il Mago Nero dal suo deck .
La giovane duellante fu incredula, quasi con le lacrime agli occhi, non si aspettava di trovarsi davanti l'incredibile Mago Nero, mostro leggendario che la seguì fin dall'infanzia, in quello stesso momento la Ragazza Maga Nera si avvicinò a lei volando attorno a lei e tenendogli le mani, dopo questo girare della Ragazza Maga Nera, essa tornò accanto al Mago Nero che anche lui sorrise alla promessa dei duelli aspettandosi una mossa di tutto rispetto.
Yumi era felice voleva che quel momento durasse per sempre, il Mago Nero gli sorrise e la Ragazza Maga Nera gli aveva tenuto le mani, pure lei non ci credeva nel sentire il tocco delle mani del mostro di Yugi, le sue mani erano calde come un essere umano e una pelle morbida come un marshmallow, a quel punto non riuscì più a trattenere l'emozione ed era pronta a iniziare.
Per prima cosa Yumi attivò la carta magia Distorsione Coronale, visto che Yugi controllava ben due mostri, e lei ancora niente, poteva attivare il suo effetto e bandire sia il Mago Nero che la Ragazza Maga Nera.
Poi evocò normalmente Rì Il Cavaliere del Giorno di livello quattro, con 1900 punti d'attacco e 2000 di difesa.
Attorno alla sua zona apparve una luce immensa, che accecò Yugi ed iniziò a lamentarsi dall'immensa luce, nel mentre esso udì un nitrito e la luce cessò. Yugi rimase sorpreso, con i suoi occhi vide un cavallo bianco alzato a zampe in sù con sopra di esso un nobile cavaliere da un'armatura piuttosto leggera, bianca con riflessi dorati.
Si attivò il suo effetto che gli permise di evocare specialmente dalla mano o dal suo deck il mostro Yèwǎn Il Cavaliere della Notte di livello sette con 2500 punti d'attacco e 1900 di difesa.
Dalla sua apposita zona si formò una luce purpurea, anche essa abbastanza acciecante, appena apparve, Yugi puntò lo sguardo su di esso. Al contrario del cavaliere di prima, esso aveva un'armatura piuttosto mal ridotta, il cavallo su cui era appoggiato il cavaliere era nero dagli occhi rossi, dal naso del cavallo uscì dell'aria, ma non era di certo uno sbuffò a spaventare il Re dei Giochi, ma Yumi attivò il suo effetto ovvero che: se questa carta veniva evocata, poteva infliggere un danno di 800 Life Points al proprio avversario, di conseguenza Yugi scese a 3200 Life Points.
Inoltre visto che controllava un mostro Cavaliere del Giorno & un Cavaliere della Notte poteva evocare specialmente dalla sua mano Đêm Il Cavaliere della Notte di livello sei, con 2000 punti d'attacco e 1700 di difesa.
Dalla sua apposita zona, fuori uscì il solito bagliore purpureo, l'armatura di quest'altro cavaliere sembrava composta da un metallo piuttosto leggero e come quella del cavaliere precedente era piuttosto malmessa ma vi erano anche dei diamanti neri incastonati su di essa.
Poi visto che controllava uno o più mostri Cavaliere della Notte, poteva evocare specialmente in posizione di difesa Adlaw Il Cavaliere del Giorno cinque, con 1600 punti d'attacco e 2100 di difesa.
La zona in cui era stato evocato, apparve un bagliore lucente da poter acciecare nuovamente Yugi, non appena il bagliore sparì, il Cavaliere fece la sua apparizione.
Poi attivò il suo effetto che gli permise di evocare specialmente dalla Mano o Deck un Cavaliere Del Giorno è in questo caso evocò dal Deck Wạn Il Cavaliere del Giorno di livello quattro con 1100 di Attacco e 1400 di difesa.
Inoltre essendo stato attivato l'effetto di un Cavaliere del Giorno, Yumi poteva attivare l'effetto di Đêm Il Cavaliere della Notte, esso guadagnò 1000 punti d'attacco, salendo a 3000 e poteva effettuare due attacchi per Battle Phase.
Dunque attaccò Yugi Muto con Yèwǎn Il Cavaliere della Notte, di conseguenza scese a 700 Life Points e poi attaccò con Đêm Il Cavaliere della Notte che mise fine allo scontro.
Dopo la sconfitta Yugi abbassò il braccio spegnendo il suo duel disk e sorrise.
Yumi fu sorpresa non ci credeva ancora di aver sconfitto il Re dei Giochi Yugi Muto, in quell'istante Yumi vide il sorriso del Re e si avvicinò a lei.
Quando fu vicino a Yumi allungò il braccio perché voleva stringergli la mano, in quel momento Yumi esitò per un secondo ma poi gliela strinse, era felicissima gli sembrava di essere sulla cima del mondo.
E Yugi disse queste parole.
"Ti faccio i miei complimenti Yumi, sei davvero forte. Sai sono davvero felice che dopo tanti anni ci sono ancora ragazze e ragazzi che amano questo gioco, sono davvero felice di lasciare questa corona che il mondo mi donò nominandomi come Re dei Giochi.
Però non è ancora finita, se pensi che io sia l'unico a volerti sfidare ti sbagli, anche gli altri master vogliono duellare contro di te e sono tutti li che aspettano il loro momento. Tu non arrenderti mai, affronta ogni ostacolo e CREDI SEMPRE NEL CUORE DELLE CARTE ."
Yumi a sentire queste parole provò solo felicità e disse a Yugi che non c'era nulla da temere, che avrebbe amato questo gioco per tutta la vita e che avrebbe sfidato e si sarebbe divertita con tutti i duellanti che troverà sulla sua strada.
Yugi a quelle parole rispose così: "Queste parole mi riempiono di gioia, sono contento di essere venuto qui a sfidarti per vedere le tue abilità e prepararti per la tua grande sfida".
Yumi era perplessa e voleva cercare di capire cosa stesse dicendo il Re.
"Veniamo chiamati master nella tua epoca. E anche tu sarai la prossima master, ma ricordati una cosa, ognuno di noi ha dovuto affrontare un pericolo, e anche tu dovrai affrontare una terribile minaccia. Ognuno di noi verrà per allenarti e prepararti"
Yumi si spaventò in modo assurdo, non riuscì a credere a questa grande minaccia, ma si ricordò che tutto ciò è un sogno e quindi puo' stare tranquilla.
"Credi che questo sia un semplice sogno vero?" Chiese Yugi alla ragazza, lei si spaventò, cerco di dire qualcosa, ma una luce accecò la ragazza e appena riuscì a vedere, vide una sorta di portale.
Yugi si girò e cammino verso il portale salutandola con queste parole:
"Il mio tempo qui è finito, sono contento di aver fatto un duello ma non pensare che la prossima volta sarà così facile battere me e tutti gli altri, tanta strada dovrai fare per diventare una grande duellante.
Ci vediamo.
A TE LA MOSSA YUMI Prima regina dei giochi"
Yugi salutò la ragazza con queste parole andando dentro il portale sparendo cosí nel nulla.
La ragazza appena il portale sparì, si svegliò improvvisamente con un enorme affanno, come se si fosse appena svegliata da un incubo, si poté notare sul suo viso pieno terrore accompagnato da goccioline di sudore.
Il docente appena sentì il boato si voltò spaventato verso Yumi, che era completamente affannata e sudata sul viso, l'insegnate era completamente spaventato a vederla in quelle pessime condizioni, anche i suoi compagni sembravano preoccupati.
Le voci attorno alla studente sembravano ovattate, non capiva niente, inoltre la sua percezione del calore era aumentata, aumentando nuovamente la sudorazione.
Il professore riferì agli altri studenti di stare calmi, appena l'insegnante riacquisii un po' di compostezza si avvicinò all'allieva è la prese con se e insieme si avviarono verso l'uscita dell'aula, portandola ai servizi igienici.
Appena la ragazza entrò, avvicinò la sua mano tremante al lavabo per avviare l'acqua, una volta avviata per prima cosa sciacquò le sue braccia magari l'avrebbe rilassata a tal punto da farle smettere di tremare e poi passò al viso, il tanto caldo che sentiva stava iniziando a sparire.
Appena si sentì un po' meglio riferì al professore di rientrare in classe, lei l'avrebbe raggiunto qualche minuto più tardi, ora che si era più o meno ristabilita poteva continuare anche da sola.
Il professore anche se era un po' titubante fece ciò che le chiese e se andò.
Yumi appena uscì dal bagno, appoggiò la schiena sulla porta è sospirò.
Era così preoccupata, il suo sogno sembrava così reale, così tanto reale da spaventarla, cosa poteva essere? Evidentemente seppur inconsapevole, era stata vittima di un caso di Precognizione ma anche di Chiaroveggenza.
Queste abilità particolari, rispetto ad altre percezioni extra sensoriali, potevano anche manifestarsi nei sogni.
Intanto nel mentre si rassicurò rimanendo appoggiata alla porta, vide dietro di se arrivare una marmaglia di studenti e appena li notò meglio era la classe dei suoi due amici.
La conferenza delle lezioni che avrebbero affrontato all'università o al collage era giunta al termine, ed erano diretti verso la propria aula, appena intravide Gihei affianco a Bassam & Reijiro, essa arrossì di colpo, Reijiro appena la notò, prese con il braccio il suo amico Bassam è riferì ai compagni di continuare ad andare avanti, loro due li avrebbero raggiunti tra qualche minuto, avevano un conto in sospeso con la loro amica e visto che si trovava proprio alla loro sinistra decisero di approfitta dell'occasione.
I loro compagni fecero ciò che gli disse e continuarono il tragitto verso la loro aula, Reijiro e Bassam si avvicinarono di più a Yumi.
"Allora Yumi, sei ancora arrabbiata con noi? Per lo scherzo in mensa?" Domandò Bassam abbastanza preoccupato, si sentì piuttosto in colpa.
La ragazza appena sentì quelle domande, ritornò ad esserci del rossore sul volto, ma non era causato dalla timidezza ma ben si dall'arrabbiatura e con il broncio si voltò dall'altra parte "pft" sghignò la ragazza, tenendo il muso ad entrambi.
"E dai Yumi, non potrai avercela con noi per sempre..." riferì Reijiro.
Le parole dette da Reijiro, causarono una specie di morsa al cuore di Yumi, il ragazzo aveva perfettamente regione, non poteva avercela con loro per sempre, erano i suoi unici amici, perderli per una sciocchezza poteva essere un atteggiamento piuttosto infantile, la ragazza scoppiò in lacrime è si voltò verso di loro "Oh ragazzi..." disse lei con le braccia tese verso di loro, i ragazzi accennarono ad un sorriso e avevano già capito dove voleva parare e tutti e tre si abbracciarono.
In quel momento Yumi cominciò a raccontare il suo duello con Yugi in cui disse della sua incredibile vittoria e i due ragazzi si congratularono con lei, del Duel Monster sapevano solo di Yugi, ma i due ragazzi non videro entusiasmo negli occhi di Yumi.
Chiedendogli cosa succedesse, Yumi rispose che è vero che aveva vinto ma sapeva che in fondo Yugi non aveva mostrato tutte le sue mosse migliori, e spiegò ai suoi amici cosa successe dopo, di come Yugi gli disse che avrebbe affrontato gli altri master e che l'avrebbero preparata per la futura minaccia che sta per arrivare.
I due amici ci scherzarono su questa storia, per Yumi non ci fu nulla da ridere, la sensazione di disagio che provò le ricorda il calore delle mani della Ragazza Maga Nera, le sentiva ancora come se fosse successo nella realtà, come Yugi entrò in quello strano portale che attraversò e investì con un'immensa energia Yumi, e non riuscì a dimenticarsi la sensazione che provò quando si svegliò, di come gli mancasse l'aria e le energie, provò una strana sensazione e ancora credeva che non fosse un sogno.
I due ragazzi per farle dimenticare quella bruttissima sensazione, l'ha presero tra le loro braccia è l'abbracciarono.
"Non preoccuparti Yumi, andrà tutto bene..." disse Reijiro, nel mentre la strinsero tra le loro braccia.
Yumi guardava i loro volti gentili si diede due schiaffi in faccia e si tranquillizzò ritornando la solita ragazza giocosa di sempre e disse ai ragazzi che domani dopo la scuola sarebbero andati tutti e tre al museo del Duel Monster.
Loro già preoccupati all'idea cercavano di inventarsi velocemente una scusa, ma Yumi li guardò con sguardo deciso dicendogli che se volevano che li perdonasse per via dello scherzetto alla mensa dovevano stare alle sue direttive, i due ragazzi si arresero e
assecondarono la sua richiesta.
Appena diedero conferma della loro presenza, al museo di Duel Monster, i ragazzi lanciarono l'occhio sull'orologio, era il momento di ritornare in classe, altrimenti andrebbero nei casini con l'insegnate di inglese, non erano intenzionati a farla arrabbiare.
Yumi comprese benissimo, e forse era il momento anche per lei di ritornare in classe, pertanto il trio si saluto appoggiando le mani una sopra all'altra è urlarono "SEMPRE INSIEME!" Esclamarono contenti, per poi separarsi e ritornare nelle loro aule.
Una breve camminata dopo essersi separati, Bassam notò Reijiro.
Aveva lo sguardo verso il basso, aveva il sudore freddo, si stringeva i denti, era così teso che si poteva percepire la sua ansia anche a chilometri di distanza.
Bassam si preoccupò.
«Qualcosa non va?»
«No... è solo che ho il timore che Yumi possa cacciarsi nei guai...»
«Per la Xīngxīng Corporation?»
«Si, tutto ciò che ne riguarda è compito nostro non di Yumi!»
«Reijiro, quindi tu pensi che la minaccia di cui parlava Yumi nel suo sogno sia collegata alla Xīngxīng Corporation?»
«Si... ne sono convintissimo.»
«Allora non pensi sia destino? Ora non siamo più soli!»
«No... non permetterò che Yumi si caccia nei guai con la Xīngxīng Corporation potrebbe rimetterci la vita ed è peggio di una sospensione scolastica.»
Bassam capì le motivazioni di Reijiro, inoltre non poteva biasimarlo cercava soltanto di proteggerla.
Ma d'un tratto Bassam si agitò, si sentiva osservato e con agitazione si guardò ripetutamente attorno. "Cosa c'è?" Domandò Reijiro preoccupato, qualcuno a distanza di circa due o tre metri li stava spiando, la spia accennò un sorriso, egli aveva udito a tutti i loro discorsi. "Il capo ne sarà molto felice di quest'ottima notizia!!" Esclamò, per poi abbandonare il corridoio e dirigersi verso la propria aula.
Appena la spia se era andata completamente, Bassam non avvertì più quella sensazione di disagio ed era pronto a far rientro in classe.
Ma nonostante ora sembrasse tutto tranquillo Reijiro era tormentato da tante domande, e una di queste fu, chi è che li stesse spiando e perché?
Per un breve momento durante il tragitto sospettò che fosse stata Yumi a spiarli, dopo aver sentito il suo sogno al ragazzo vennero le paranoie che Yumi possa iniziare a sospettare che gli stessero nascondendo qualcosa, però era impossibile che fosse lei, ma la strada da cui aveva avvertito la sensazione di disagio era opposta alla strada presa da Yumi.
Teorizzò che la spia fosse due o tre metri davanti a loro.
Bassam gli spiegò che non doveva preoccuparsi, avrebbero senza dubbio scoperto chi fosse a spiarli e volendo potevano anche lavorarci durante la lezione di inglese.
Reijiro sorrise, ma non era del tutto d'accordo, anche se erano degli hacker, erano comunque degli studenti e il loro compito era quello di poter apprendere ciò che gli viene insegnato.
Essere distratti non era nelle loro competenze. "E poi scusami, ma mi hai preso per Yumi per caso? Io non ho intenzione di distrarmi o fare altro durante le lezioni!" Disse Reijiro, Bassam dopo questa scoppiò a ridere.
Appena arrivati in classe notarono che tutti i compagni li guardavano con occhi da pesce lesso, ma per loro fortuna appena si voltarono verso la cattedra e notarono che l'insegnate non era ancora arrivata.
I due tirarono un sospiro di sollievo e si sedettero ai loro banchi, visto che ci vorrà del tempo per smascherare la spia, i due ragazzi d'ora in avanti cercarono di essere più discreti possibile.
Appena si accomodarono nei loro banchi lanciarono sguardi fulminanti a tutti i loro compagni di classe, i due non potevano più fidarsi di nessuno di essi, l'unica persona di cui sentirono di potersi fidare ancora era la loro amica Yumi.
Intanto finalmente arrivò la loro insegnate, proveniente dall'Inghilterra, Abigail Wright, la sua età era di trent'anni ma spesso veniva messa in discussione dalla sua altezza poiché era alta cento trentotto centimetri.
Appena entrò in aula "good morning my dear students" disse l'insegnate mentre appoggiò i libri sulla sedia, gli studenti risposero: "good morning"
Finito di appoggiare i libri, strofinò il suo braccio sulla fronte, erano piuttosto pensanti per lei, poi si voltò verso un particolare studente piuttosto contenta, Bassam iniziò a tremare dall'imbarazzo.
L'insegnate gli sorrise.
«Sasaki how are you?»
«Fine thanks...»
Bassam si sentì completamente a disagio rivolse la testa verso il pavimento strizzando gli occhi, non si era mai sentito così a disagio in tutta la sua vita.
Appena Reijiro cercò di trattenere le risate, Bassam si voltò verso di lui con rossore "ma che hai da ridere!" Esclamò innervosito con l'imbarazzo addosso.
"Scusa amico, ma non si può non ridere... comunque ringrazia che non è razzista nei tuoi confronti!"
Reijiro smise di ridere per la situazione imbarazzante che coinvolse il suo migliore amico, egli tornò ad essere serio, ed iniziò a guardarsi attorno, cercando di trovare alcuni sospettati chi tra i suoi compagni potesse essere la spia e dopo un'accurata osservazione, egli sospirò, non aveva individuato nulla di sospetto.
Evidentemente i sentimenti che lo coinvolgevano gli impedivano di effettuare una concreta valutazione.
Intanto Yumi stava affrontando un'altra lezione di Storia, ma rispetto a quella generica quest'ultima lezione era più mirata sugli avvenimenti che coinvolsero l'intero Giappone.
Inoltre per evitare di creare confusioni tra gli alunni, vi erano due insegnati diversi, oltre tutto erano anche marito e moglie.
Nel mentre l'insegnate illustrò l'argomento sulla lavagna, l'allieva sembrava tutto pur che interessata, aveva lo sguardo rivolto sulla finestra, nella testa di Yumi vi erano pensieri vari, cosa voleva avvertila il grande Yugi Muto, il Re dei Giochi, quale minaccia coinvolse la loro amata città.
Eppure sembrava non esserci nulla di anomalo, sembrava tutto tranquillo all'esterno della scuola di Lumino-City, eppure questa tranquillità apparente, l'ha mise piuttosto in allerta.
L'insegnate appena notò che Yumi era tra le nuvole, sospirò, fece un no con la testa è continuò ad illustrare ai suoi studenti la lezione.
Appena Yumi sentì il sospiro causato della professoressa, si spaventò e di scatto mise gli occhi sul libro.
La professoressa si voltò verso di lei e accennò ad un sorriso, per poi ripartire a scrivere gli schemi sulla lavagna.
l'insegnante illustrò gli avvenenti della seconda guerra sino giapponese alla lavagna per mezz'ora, appena finì posò il gessetto ed iniziò a perlustrare l'aula, in modo che gli studenti abbiano scritto tutto quanto e non abbiano trascurato nessun dettaglio essenziale.
Appena arrivò al banco di Yumi, vide che mancava completamente la parte iniziale dell'argomento.
Fece facepalm, e riprese la perlustrazione dei banchi.
Intanto Reijiro e Bassam, avevano invece fatto alcune simulazioni di lezioni pre universitarie, la loro insegnate voleva far capire che ormai questa lingua era ormai una cosa di attualità nelle università, qualsiasi lezione svolta all'università sarebbe stata svolta in lingua inglese, pure le lezioni basilari come ad esempio: la matematica.
Inoltre rimase stupita dalle pronunce dei suoi allievi, in particolare quella di Bassam, non solo perché era il suo allievo preferito, ma anche perché essendo mezzo marocchino credeva fosse più portato per la lingua francese, ma a quanto pare la professoressa Abigail si sbagliava, anche se la curiosità abbondava in lei pertanto si avvicinò al suo banco, Bassam la notò arrivare ed iniziò ad imbarazzarsi, evidentemente la sensei aveva qualcosa di strano in mente.
"Sasaki out of curiosity, do you speak French?" Domandò la professoressa annuendo, Bassam si guardò attorno era abbastanza stranito dalla domanda posta dalla professoressa.
"Ye..." appena stava per darle la risposta, la professoressa lo fermò: "NO! do you speak French?" Ripose nuovamente la domanda, Bassam ci mise un attimo a capire, evidentemente la professoressa Abigail, desiderava ottenere la risposta con la lingua da lei, richiesta è così fece: "oui professeur, je parle français" l'insegnate appena lo sentì parlare in lingua Francese iniziò a commuoversi, la sua pronuncia era davvero perfetta.
"Oh Sasaki-Kun" disse la professoressa abbracciandolo, il ragazzo si bloccò dall'imbarazzo, Reijiro come sempre cercava di trattenere le risate.
Nel mentre Abigail abbracciava il suo studente, essa volse lo sguardo ai suoi altri allievi, da dietro la schiena di Bassam, aveva un'ottima visuale.
Inoltre con sorriso magnanimo, riferì all'intera classe che dovevano prendere esempio dal loro compagno Bassam.
Dopodiché si staccò da Bassam, il ragazzo si sentì gli occhi puntati addosso e si rivolse dietro di se, tutti i compagni lo stavano guardando malissimo, il ragazzo iniziò a sudare freddo è deglutì.
Appena rivolse lo sguardo nel proprio banco, sospirò dalla malinconia, il suo umore era veramente a pezzi, ritornato proprio com'era stamattina.
Cominciò a sentire in torno a se un'aria pesante per ciò che disse la professoressa all'intera classe, sicuramente avrebbe iniziato ad avere dei problemi anche in classe a causa del suo stato sociale, dalla discriminazione e sul razzismo, aveva fatto molta fatica a farseli amici, evidentemente è stata una fatica sprecata pensò tra sé e sé.
Non trovò giusto tutto questo, si chiese perché gli succedono queste cose, sapeva che senza Yumi sarebbe stato difficile stare a scuola anche solo per una settimana.
Si immaginava già le peggio torture, sospirò come se avesse accettato questo destino. Reijiro notò il suo cambiamento di umore e gli appoggiò la mano sopra la sua.
Lui sapeva più di chiunque altro cosa stesse passando nella testa dell'amico, onestamente avrebbe voluto urlare minacciando tutti che se gli avessero fatto qualcosa se la sarebbero dovuta vedere con lui, ma Reijiro non è come Yumi, non è forte come lei, cosa poteva dire all'amico abbattuto e preoccupato di quello che gli sarebbe successo.
Che espressione dovette avere in volto per dire a bassam che non gli sarebbe successo nulla?
Cercò di avere il sorriso più sincero possibile per dire questo.
«Qualsiasi cosa accadrà, ci sarò io con te! Non preoccuparti.»
«Reijiro»
Disse Bassam che non sapendo come rispondere all'amico, pronunciò il suo nome.
Guardando l'amico negli occhi che nel vederli così aperti senza mai sbattere le palpebre capì che pure lui era preoccupato e stava tentando di tutto per consolarlo.
Sarà la disperazione, il bisogno di aiuto, o la gioia di sapere di non essere da solo, abbassò la testa appoggiandola sulla spalla dell'amico e scoppiò a piangere.
Già di se le giornate erano lunghe ma per Bassam le giornate erano ancora più lunghe a causa di ogni angheria subita, quindi cosa poteva succedere per una settimana, pensò, sperando che quell'unico momento di serenità non finisse mai.
Reijiro per tentare di consolarlo provò ad accarezzargli i capelli, Bassam fece alcune risate, nonostante non soffrisse il solletico, quel punto era il suo tallone di Achille, e sebbene avesse le lacrime sugli occhi era veramente carino quando rideva.
Mancavano ormai 25 minuti al suono della campanella ,poi tutti gli studenti si sarebbero occupati della pulizia della propria classe.
C'era chi non vedeva l'ora di andare in sala giochi, c'è invece chi desiderava andare a partecipare alle attività dei loro club, come quello del libro, dove vi si poteva leggere qualsiasi cosa anche: Manga, Light Novel ma anche romanzi orientali, se non addirittura quelli occidentali.
Inoltre vi erano altri club: di scrittura, di studio, di cucina ecc... ma tutto d'un tratto si sentì una voce, era il preside che fece un annuncio a tutta la scuola.
"Buon pomeriggio miei cari studenti, prima della fine dell'ultima lezione vorrei fare un annuncio ufficiale. Tra un paio di settimane avremo l'occasione di ricevere la visita di un personaggio importante dello sviluppo della nostra cara e amata tecnologia, ancora non ho i dettagli ma spero che la sua visita possa portare maggiore cultura e interesse in voi."
Reijiro & Bassam, appena sentirono l'annuncio si scambiarono dei forti sguardi, questa cosa li aveva piuttosto allarmati.
Mentre Yumi al contrario sembrava piuttosto incuriosita, inoltre era grazie alla Xīngxīng Corporation che il Duel Monster si era evoluto.
Il discorso improvviso dal preside, portò a tutti gli studenti un certo disagio e di curiosità e sfruttarono i venticinque minuti rimanenti per discuterne con l'insegnate che vi era attualmente in servizio.
Appena gli studenti iniziarono questo piccolo dibattito, molti di essi riuscirono a placare le loro curiosità e le loro ansie.
Al contrario Bassam & Reijiro invece non potendone farne parola con nessuno, rimasero in silenzio fino alla fine del dibattito, allarmandosi ancor di più di quanto lo fossero prima e cercavano in tutti modi di mantenere la calma e di pensare che forse non era di Xīngxīng Corporation, ma un'altra azienda.
Appena suonò la campanella, la professoressa Abigail, incaricò tre studenti ad andar a prendere l'occorrente per poter effettuare le pulizie della loro classe, gli incaricati erano Bassam Sasaki, Kita Kobayashi ed infine Hiroji Katou.
Kita Kobayashi, era la classifica figlia di papà, non c'era un giorno che non si presentava con bracciali ed anelli di alta classe, il suo carattere era tipico da ragazzina viziata.
Ma nonostante il carattere, l'intera classe apprezzava il suo aspetto: capelli lunghi color biondo oro, e gli occhi color mare.
Mentre Hiroji Katou, era un figlio di un imprenditore, anche lui figlio di papà, ma al contrario di Kita, non lo fece notare così spesso, il suo aspetto erano capelli corti di un color blu oltremare, mentre i suoi occhi erano di un colore blu zaffiro.
I tre studenti scelti dall'insegnante, si alzarono dal proprio banco ed uscirono dall'aula, volevano soddisfare la richiesta della professoressa Abigail il prima possibile.
Appena uscirono sia Kita che Hiroji vi era dietro Bassam.
Quest'ultimo, aveva il batticuore ogni volta che si voltava dietro di se per vedere cosa stavano facendo i suoi due compagni.
Appena arrivati allo sgabuzzino Bassam aprì la porta e tutto d'un tratto venne spinto con forza dentro scontrandosi con le scope e tutto il materiale per le pulizie.
Fu Kita Kobayashi a colpirlo con un calcio, dolorante cercò di alzarsi, cosa che gli fu complicato dallo spintone di Hiroji Katou.
Con un sorriso maligno Hiroji minacciò Bassam di guardarsi le spalle, perché sapendo che Yumi è stata sospesa per una settimana sapevano che Bassam non avrebbe avuto nessuno a guardarli le spalle.
Kita nel frattempo prese un cestino della spazzatura abbastanza pieno, tenendolo con una mano dietro di sé Hiroji disse che quello che gli sarebbe successo era un piccolo assaggio di quello che gli sarebbe capitato.
Bassam cercò di coprirsi il più possibile il viso mentre i due bulli si stavano preparando a tirargli il cestino, cominciarono ad alzarlo ma qualcosa non glielo permise, straniti si voltarono e videro Yumi che teneva il cestino con una sola mano, i due furono increduli della forza della ragazza, e Yumi che aveva sentito ogni singola parola era molto arrabbiata e lanciò uno sguardo talmente furioso che poteva stenderli solo con quello.
La ragazza viziata cercò di scappare, ma Yumi la prese in tempo per i capelli spingendola con forza e facendola cadere a terra, e l'altro bullo cercò di abbindolare la giovane eroina con belle parole, ma non ci riuscì, così la minacciò dicendo che si sarebbe messa in grossi guai con suo padre se Yumi l'avesse anche solo sfiorato, ma tutto ciò non gli importò e tirò un calcio tra le gambe al figlio di papà che dal dolore cadde a terra.
Yumi ormai sfogatasi li minacciò con queste esatte parole: "Statemi a sentire viziatelli non me ne frega niente se i vostri genitori hanno un'azienda o un continente, non permetterò a nessuno di fare del male ai miei amici, è vero sono sospesa per una settimana, ma chi ce lo dice che quando tornerò non prendere a calci ogni singolo bullo? Rispondetemi! E sappiate che me la prenderò anche con voi. Eccovi un piccolo assaggio".
Yumi terminò la frase con le stesse parole di Hiroji togliendo il sacco della spazzatura dal cestino e buttando il cestino sulle teste dei due chiudendoli dalla parte superiore del corpo.
Poi Yumi gentilmente li alzò mettendoli in piedi e li fecce camminare entrambi imprigionati nel cestino.
"Per fortuna che è ora delle pulizie" disse Yumi scherzosamente a Bassam, quest'ultimo non ce la fece a trattenere le risate dalla battuta, poi Yumi mise una mano sulla testa di Bassam chiedendogli come sta e lui la rassicurò dicendo che stava bene e la ringraziò per l'aiuto.
A quel punto Yumi donò l'occorrente per le pulizie al suo amico e gli fece l'occhiolino sorridendo, Bassam rispose al suo sorriso con un altro sorriso,
per poi separarsi nuovamente e ritornare in classe e dare inizio alle pulizie delle loro illustrissime aule.
Il pavimento e i vetri delle finestre dovevano brillare come dei diamanti, mentre le pareti dovevano essere lisce come tessuti.
Reijiro e Bassam erano incaricati di pulire sia i vetri che la lavagna, mentre i due viziatelli con la collaborazione di altri compagni di classe dovettero spostare i banchi in modo che Gihei potesse passare l'aspira polvere, per poi passare il mocio, appena finì passò il tira acqua in modo che permettesse al pavimento di asciugarsi prima, e poi passarono una scopa di seta per poterlo asciugare del tutto.
Anche le altre classi erano all'opera con le pulizie, c'è chi addirittura puliva i bagni. Alcuni compagni della classe di Yumi erano stati incaricati di pulire l'intera palestra in modo da poterla preparare alle attività sportive dei club, mentre il restante si occupava della loro aula.
Appena le pulizie giunsero al termine, tutti gli studenti erano ormai liberi, molti di essi abbandonarono la propria classe,
in modo da dirigersi verso le rispettive aule in cui si sarebbero svolte le loro attività club itinere. Ad esempio: Gihei Itou frequentava il club di Matematica, mentre altri come Eitoku Tanaka frequentava un club di recitazione, soltanto perché durante l'ora di Educazione Fisica era capitano non significava che apprezzasse al cento per cento gli sport.
Mentre gli altri studenti che non partecipavano alle attività dei club, per motivi di lavoro part time o per semplici problemi personali in famiglia, si diressero verso l'uscita della scuola, tra questi vi erano anche il famoso trio: Yumi Takagi, Bassam Sasaki e Reijiro Inoue.
Bassam non partecipava alle attività dei club per ciò che gli accade, inoltre non aveva la possibilità di crearsene uno proprio perché, come nessuno lo vorrebbe, nessuno si iscriverebbe.
Pertanto decise di placare questa mancanza con un lavoretto part time in un bar difronte alla loro scuola,
mentre Reijiro invece doveva occuparsi di sua sorella minore Emi Inoue di sei anni.
Frequentare un club in cui gli causava un rientro tardo a casa, non esigeva a pieno i doveri da fratello maggiore.
Appena furono fuori dal perimetro della scuola, Yumi notò più avanti alla sua destra Bassam & Reijiro, finalmente dopo una lunga giornata di scuola si poté riunire ai suoi migliori amici e passare un po' di tempo con loro prima di rientrare a casa , annuì e corse verso di loro.
I ragazzi appena la videro correre verso di loro, sapevano che finalmente si potevano divertire dopo tanto tempo separati, si guardarono in faccia e annuirono a loro volta, ma mentre continuava a correre a poco dal riabbracciare gli amici, inciampò su un ciottolo ma Bassam la prese in tempo. "Niente di rotto Yumi?" Domandò Bassam preoccupato.
"Speriamo nulla di grave" riferì Reijiro mentre si avvicinò ai due amici.
La caduta non portò gravissimi danni se non una lieve distorsione alla caviglia e un lieve stordimento passeggero.
Appena tentò di rialzarsi, si guardò intorno a se, tutto ciò che la circondava iniziò a moltiplicarsi facendola stordire ancor di più ricadendo nuovamente tra le braccia del suo amico Bassam.
Bassam a questo punto strinse candidamente la sua amica.
Appena Yumi si ristabilì, strinse tra le sue braccia il suo amico Bassam e ricambiò l'abbraccio della ragazza, poi invitò l'amico Reijiro con un cenno ben visibile, e lui rispose facendo un si con la testa e si unì a loro.
Appena si unì tra le braccia dei suoi due amici, si formò una candida atmosfera, circondandoli e coccolandoli.
Era bello quel momento, faceva passare ogni singola preoccupazione, bullismo e sospensione non esistevano, esisteva solo pace e divertimento.
Nel mentre si abbracciarono si sentì una vibrazione, rovinando l'atmosfera appena formata, era un SMS "ehm scusate..." Riferì Bassam, appena prese il telefono dalla tasca vide l'sms e iniziò a leggere.
Yumi incuriosita chiese: "Chi ti ha scritto? È per caso la tua fidanzata? Domandò. Reijiro abbastanza imbarazzato esclamò: "YUMI... fatti i cavoli tuoi!"
Bassam invece non sembrava imbarazzato e disse: "Ahahahah, non preoccuparti Reijiro, comunque no, non è la mia ragazza... Magari fosse così..." disse con tono malinconico abbassando lo sguardo verso il terreno.
"Era il mio datore di lavoro, lavoro in un bar qui di fronte".
Gli aveva chiesto di presentarsi al lavoro per servire ai clienti il loro nuovo e gustoso gelato artigianale fatto in casa, e disse agli amici che se fossero interessati a provarlo prima di dirigersi velocemente verso il posto di lavoro.
Reijiro e Yumi salutarono Bassam partito velocemente per andare al lavoro che non lo videro più, poi Reijiro riferì all'amica che doveva andare a prendere la sua sorellina Emi alla scuola materna, intanto che gli diceva questo notò nel volto di lei uno sguardo triste e Reijiro gli chiese se fosse tutto a posto.
"Si è che mi sento in colpa per avergli chiesto se fosse stata la sua fidanzata a scrivergli, mi sembrava abbattuto" rispose Yumi, mentre Reijiro fu abbastanza scioccato "Aspetta che?" Domandò lui, per poi porle altre domande: "Ma dicevi sul serio ? Pensavo fosse una battuta onestamente?"
"MA CERTO CHE NO" Rispose Yumi con voce alta e decisa, in quel momento gli passò per la testa la paura che Bassam credette fosse una battuta e si senta preso in giro per questo.
A quel punto Reijiro che si stava chiedendo se fosse tonta la ragazza o lo facesse a posta, gli disse di non preoccuparsi e che è normale punzecchiarsi così tra amici.
Yumi comprese le parole dell' amico ma lei non è il tipo che punzecchia in questo modo, ed ebbe la brillante idea di fare visita a Bassam al bar a vederlo lavorare e di provare il gelato di cui parlava.
Reijiro trovò l'idea geniale, e disse che prima sarebbe andato a prendere sua sorella e poi l'avrebbe raggiunta, ma Yumi voleva seguire Reijiro, perché voleva incontrare e abbracciare la piccola Emi.
Giunti al cancello della scuola, Reijiro vide la sua sorellina e la chiamò.
Appena Emi vide Reijiro e Yumi, corse dalla felicità urlando: "CIAO FRATELLONE, CIAO SORELLONA YUMI"
Andando dritto tra le braccia del fratello chiedendosi entrambi come avessero passato la giornata.
Appena la piccola vide Yumi in volto non fece in tempo a chiedergli come stava che Yumi se la strinse forte tra le braccia come se fosse una bambola.
Reijiro sa quanto Yumi sia affezionato a Emi che a volte pensa che la vizi troppo, e in quel momento felice Reijiro ricordò a Yumi che dovevano andare al bar, Yumi tornò in sé e disse a Reijiro che aveva ragione, Emi curiosa chiese il motivo, e gli risposero che Bassam lavora in un bar e vogliono provare il nuovo gelato che servono e di cui gli aveva parlato.
Appena sentita la parola gelato la bambina non stava più nella pelle e voleva mangiarsi un bel gelato, così si diressero tutti al bar, ma nel mentre stavano iniziando a incamminarsi Emi chiese gentilmente a Yumi se poteva rimetterla a terra perché poteva camminare da sola.
Yumi dal canto suo non ci pensava più e la rimise a terra scusandosi rispondendogli che quando è con lei gli piace tenerla in braccio tutto il tempo, a quel punto si diressero tutti al bar.
Appena arrivati videro una bella sala con un buon odore di caffè, e ad accoglierli fu proprio Bassam, e Yumi era felice e gli disse tutta estasiata che l'uniforme gli stava benissimo.
Bassam imbarazzato la ringraziò e poi vide la piccola Emi ed entrambi si salutarono, anche a Bassam lo saluta chiamandolo "fratellone Bassam" perché lo vede da sempre e ci è molto affezionata, a quel punto il datore di lavoro di Bassam, cioè il proprietario, chiese al ragazzo se fossero suoi amici, lui gli rispose di si, così il suo capo li accomodò gentilmente in uno dei tavoli migliori, tutti loro lo ringraziarono.
Appena seduti cominciarono a ordinare e decisero di ordinare il gelato detto da Bassam.
Così ricevettero dall'amico stesso il vassoio con tre coppe di gelato, a quel punto Yumi volle scusarsi con Bassam per la domanda sulla fidanzata dicendogli che lei parlasse seriamente e non lo stava prendendo in giro, Bassam ridendo gli rispose che non se l'era presa e non doveva preoccuparsi, tutti felici e contenti Bassam tornò al lavoro e i ragazzi iniziarono a mangiare il loro gelato, Emi inaspettatamente si stava gustando il suo gelato lentamente sporcandosi il viso, invece Yumi se lo mangiò velocemente facendogli venire un gran mal di testa, e a quel punto la bambina rimproverò la giovane duellante dicendogli che bisogna mangiarlo piano il gelato, Yumi annuì dicendogli che ha ragione e Reijiro nel vedere questa scena disse scherzosamente che la sua sorellina probabilmente sia più matura dell'amica, e l'amica gli diede ragione affermando il dubbio dell'amico, così tutti e tre si misero a ridere e Bassam sorrise nel vedere tutto ciò, e anche il proprietario del bar era felice nel vedere tutte quelle risate e quei volti gioiosi.
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