5: Namjoon
<<Dai su Alessia! Mi farai fare tardi!>>
<<Yoongi, ho detto che non vengo!>>
Era il compleanno del migliore amico di tuo fratello Yoongi, Namjoon, e lui vi aveva invitato entrambi alla sua festa.
<<Perchè no?>>
Tu ti mutasti: il vero motivo era che non volevi andare alla festa di Namjoon perchè eri completamente cotta di lui! Quel ragazzo, i suoi capelli biondi e le sue braccia muscolose avevano fatto breccia nel tuo cuore, ma tu non ti eri mai fatta avanti.
<<Ti piace forse?>> continuò Yoongi con un sorrisino.
<<NO! Beh, no...>>
<<HA! Beccata! Ecco, sei innamorata del mio migliore amico! Vi conoscete da tanto, perchè non l'hai mai invitato ad uscire?>>
Effettivamente era vero: era tanto che vi conoscevate, perchè non siete mai usciti?
<<Okay, va bene, vengo, ma bocca chiusa, nessuno deve sapere della mia cotta!>>
<<D'accordo, bocca chiusa>>.
Arrivaste a casa del festeggiato alle 21 circa, mangiaste la torta, Namjoon spacchettò i regali e ringraziò tutti con un simpatico discorso.
Passata un'ora, tuo fratello propose: <<Facciamo un gioco?>>
<<Sì ci sto!>> urlò Jiyeon, un'amica di Namjoon.
<<Facciamo obbligo o verità?>> propose Jimin, un altro amico.
<<Io una volta in un film ho visto un gioco che si chiama "Sette minuti in paradiso"... Se volete cerco le regole e giochiamo a questo!>> riprese la parola Yoongi.
"Tu sei pazzo!" pensasti tu: infatti il gioco consisteva nel rinchiudersi con un'altra persona per 7 o più minuti in una stanza buia.
<<Okay! Allora, scriviamo i nomi di tutti su questi pezzetti di carta e poi peschiamo: i due sorteggiati andranno nella camera del festeggiato al buio!>> urlò sempre Yoongi.
Tutti si elevarono in un gridolino euforico mentre Jiyeon scrisse i nomi sui fogliettini.
<<Pesca il festeggiato!>>
<<Okay, come volete!>>
Namjoon mischiò bene i bigliettini e ne estrasse due.
<<Namjoon e Alessia!>> esclamò Jiyeon mostrando i nomi a tutti.
In quel momento Namjoon guardò te, tu volevi sprofondare nel pavimento e Yoongi aveva uno sguardo visibilmente eccitato.
<<Su forza! Sette minuti da... Ora!>> urlò Jimin facendo partire il cronometro.
Tu e Namjoon saliste le scale e vi accomodaste in camera sul suo letto.
<<H-hey>> sussurrò lui cercandoti nel buio.
<<Hey... Ehm, b-buon compleanno>>
<<Grazie mille! Ehm, che facciamo?>>
<<Non lo so, hai idee?>>
<<Ok, allora ti farò delle domande>>
<<Va bene>>
<<Uno: hai paura di stare qui da sola con me?>>
<<No, dovrei?>>
<<No, era giusto per chiarire... Due: hai il ragazzo?>>
A quella domanda esitasti: era un trabocchetto? E se lui sapesse della tua cotta?
Scacciando milioni di domande dalla tua testa, risposi con un deciso "no".
<<Ok, tre: posso baciarti?>>
<<COSA?>> ti lasciasti scappare.
<<Oh, scusa, domanda stupida...>>
<<Ti piaccio?>> ribaltasti la domanda.
Namjoon si zittì.
<<Perchè non...>> tentasti di sussurrare, per essere poi interrotta da due calde labbra sulle tue.
Nam diede vita a un bacio all'inizio dolce e fragile, per poi trasformarlo in passionale e movimentato.
Sentisti una leggera pressione sulle tue spalle e acconsentisti: cercasti poi gli occhi del ragazzo, capendo solo dopo che erano chiusi per via del bacio.
Dopo quell'attimo Nam scese a baciarti il collo abbassando pian piano le spalline del tuo vestito.
<<Nam... Io... Io credo che...>> gemesti.
<<TEMPO SCADUTO! USCIRE, USCIRE!>> urlò Jimin bussando violentemente sulla porta e accendendo la luce.
Namjoon, rendendosi conto di essere sopra di te e con la camicia sbottonata, saltò giù e si ricompose e tu feci lo stesso.
<<Usciamo insieme?>> chiedesti successivamente tu.
<<No, non hai capito: da adesso in poi siamo fidanzati>> concluse lui con un sorriso.
Questa storia è per
Ed ecco completata anche questa... Spero ti piaccia!
Preciso che è tutto frutto della mia mente, non copio mai nessuno!
E nulla, goditela!
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