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3: Il club di calcio della Raimon

Scusate per eventuali errori di grammatica e/o ortografia

Piccola curiosità: amo avere tutto sotto controllo, deve risultare tutto perfetto. Perfetto come me.

Ma il karma mi odia è ha deciso di rendere quel periodo della mia vita decisamente turbolento e le cose non andavano mai come volevo io.

🔛🔛🔛

«MA È UNA COSA OLTRAGGIOSA!» Strilla Lori camminando su e giù per il uno dei bagni della Raimon.
«Lo so.» Rispondo sospirando, anche se l'unica cosa che voglio fare è strozzare il preside.
Tessa si sta sistemando il rossetto, ma pure lei non è per niente d'accordo con la decisione presa, infatti noto la sua mano tremare leggermente.

«L'unica soluzione è parlarne con mio padre e vedere se, in qualche modo, riesce a sistemare la faccenda convincendo l'allenatore e il preside a non fare nulla e a ritirare la punizione.» Dico.
Lori si calma un po' e annuisce, non trovando altre soluzioni.
«Ne parlerò questa sera a cena.» Aggiungo infine.

«Andiamo a fare shopping per rilassarci?» Mi chiede la bionda, per noi la soluzione a tutto è comprare vestiti, scarpe ed accessori fino allo svenimento. Potrebbe sembrare una perdita di tempo, ma tutti quei conti aiutano in matematica.
«Non posso, devo presentarmi a quel stupido club di calcio.»
In tutta risposta Lori strilla già esasperata da tutta questa faccenda.

💄💄💄

Io mi chiedo: perchè in questa insulsa scuola deve esserci così tanta ghiaia? Cerco di camminare il più elegantemente possibile anche se i sassolini sotto i miei tacchi di Gucci non aiutano per niente.

«Al diavolo questa inutile ghiaia, il preside e sti stupidi anonimi che rincorrono un pallone peggio di Holly e Benji.» Penso arrabbiata.

Finalmente raggiungo il campo da calcio della scuola, gli allenamenti sono già iniziati a giudicare da quanto urlano. Sospiro ancora una volta.
Forse l'idea dell'espulsione non è poi così male, potrei starmene a casa a fare la mia skincare routine oppure potrei prendermi una vacanza da qualche parte in Italia. Allora cosa c'è che mi ferma? Ah si, il consiglio studentesco, mannaggia.

Sistemo il fiocco della divisa, butto all'infuori il petto, alzo il mento e dopo essermi passata una mano tra i miei lunghi capelli azzurri cammino verso l'allenatore e 4 manager ancheggiando un po'.

L'allenatore nota subito la mia presenza e ruota il capo verso di me, ha un espressione che suscita timore, ma a me non tange per nulla, se sono riuscita a convincere il proprietario della mia banca a riaprirmi la carta di credito allora posso tenere testa a chiunque.

Le 4 ragazze anonime notano che l'uomo non sta guardando gli allenamenti e si girano pure loro, subito spalancano la bocca appena mi vedono. Un sorrisetto mi si allarga in faccia, amo fare questo effetto.

«Tu devi essere Cloe Anderson.» Dice in tono calmo, ma allo stesso tempo freddo, l'uomo. Ha i capelli e la barba color marrone/viola, ha l'occhio sinistro coperto dal ciuffo di capelli. Mi guarda dall'alto in basso tenendo le braccia incrociate al petto.

«E lei deve essere Percival Trevis.» Dico guardandolo allo stesso modo attraverso i miei occhiali da sole di Dolce&Gabbana e posizionando la mano destra sul mio fianco. Se c'è una cosa che odio sono le persone che si credono superiori a me.

«Immagino che il preside Raimon le abbia già comunicato che cosa deve fare.»
«È stato molto vago e ha detto che le informazioni principali me le avrebbe date lei.»
Annuisce e apre di nuovo la bocca per parlare ma qualcuno lo interrompe.

«TU SEI CLOE ANDERSON?! QUELLA CLOE ANDERSON?!» Solo ora noto un ragazzino più basso di me (vabbè ho i tacchi, ma questo qui è veramente basso), ha i capelli marroni e dei piccoli occhi neri nascosti dietro a degli occhiali dalla montatura semi-rettangolare.
Lo guardo con un sopracciglio alzato, mentre le anonime alzano gli occhi al cielo. Sento che i ragazzi in campo hanno smesso di urlare e si sono fermati, molto probabilmente stanno guardando da questa parte. L'allenatore, invece, rimane impassibile.

«Si, vuoi un autografo per caso?» Dico in tono sarcastico.
«ASPETTA FAMMI TROVARE CARTA E PENNA! -Dice esaltato e guardandosi intorno, dopo neanche 5 secondi punta gli occhi sulla clipboard che tiene in mano un'anonima con indosso una tuta arancione- SILVIA PRESTAMI UN FOGLIO E UNA PENNA!»

«Scordatelo, qui ci sono tutte le tattiche di gioco.»
«Se ho solo la penna mi firmi il braccio?» Mi chiede speranzoso.
«Certo che tu non stai bene.» Lo liquido.

Trevis con un colpo di tosse gli fa capire che è tempo di smetterla e l'occhialuto si accascia sulla panchina con una faccia da depresso. Tutta la squadra si è avvicinata a noi.
L'uomo emette un impercettibile sospiro, forse voleva spiegarmi le mie future funzioni con calma e senza tutti quei ragazzi tra i piedi.

«EI! Ma io ti conosco!» Dice un altro ad alta voce, è proprio davanti a me e porta una fascia arancione.
Mi abbasso gli occhiali per guardarlo meglio. «Scusa, ma tu chi saresti?»
«Ma come, ci siamo scontrati oggi durante l'intervallo.»
«Ah sei quell'anonimo che mi ha fatto cadere a terra!»

«TU COSA HAI OSATO FARE?!» Strilla l'occhialuto alzandosi dalla panchina.
Lo ignorano tutti.

«Ti ho già detto che non mi "Anonimo", ho un nome.» Mette su un broncio.
«E a me non interessa ricordarlo.» Gli rispondo alzando le sopracciglia.
Sento una risata alla mia sinistra. «Simpatica la ragazza.» Parla uno con una cresta marrone e una mesh bianca.
«Grazie Anonimo n.2.» Lo degno di un sorrisetto.

«Calmatevi. -interviene Travis col solito tono impassibile- A quanto pare la conoscete già, lei è Cloe Anderson e da oggi sarà una nuova manager.»
«COSA?!» Urlano tutti quanti sorpresi.
«Hola!» Saluto sempre col mio sorrisetto sulle labbra.
«Benvenuta nel club di calcio della Raimon.» Dice sempre, tra la confusione generale, l'allenatore.

⚽️⚽️⚽️

Sfortunatamente per me, l'uomo dai capelli viola non mi ha lasciato andare a casa, anzi, ora sono seduta su una durissima panchina con un nano occhialuto che ancora un po' sbava e le 4 anonime che mi guardano malissimo. In realtà solo tre di loro mi guardano male, quella con i capelli viola guarda il terreno torturandosi le mani. Onestamente questa situazione mi sta innervosendo ancora più di prima.
Travis si dirige verso il campo, molto probabilmente per dare delle direttive ai giocatori.

«Sapete, -parlo e i cinque rizzano le orecchie pronti a sentire quello che ho da dire- Una foto dura di più.»
«Aspetta...mi stai dando il permesso di farti una foto?!» Chiede eccitato il ragazzo.
«Anonimo, sono a pochissimo dal chiedere un'ordinanza restrittiva.»
Ammutolisce subito.

La ragazza dai capelli castano-rossi sospira, è l'unica che conosco: Nelly Raimon, figlia del preside e presidente del corpo studentesco. «Certo che tu non hai la ben che minima considerazione per gli altri.»
«Spiegati meglio e non fare la vaga.» Abbiamo sempre avuto un rapporto freddo, ma in parte mi piace il suo carattere fermo e molte volte autoritario.

«Oggi, in mensa, hai lanciato...»
«Spiaccicato in testa. -Puntualizzo- Non confondiamo i termini.»
«Okey,hai spiaccicato in testa il budino ad una ragazza.»
«Allora? Trovo strano il fatto che tu ne sia sorpresa visto che non è la prima volta che succede.»

Nelly indica la ragazza dai capelli viola, quella che si è seduta il più distante da me. «Ti presento la ragazza del budino.»
Mi sporgo e la noto lanciarmi velocemente uno sguardo per poi riabbassarlo e arrossire, in questo momento indossa una tuta verde, come la ragazza al suo fianco.

«Mi scuserò non appena lei farà un cambio armadio completo.» Dico apatica.
Nelly sospira un'altra volta.
«Cloe, noi non piacciamo a te come tu non piaci a noi, ma ormai sei diventata una manager e dovremo passare molto tempo insieme. Penso che iniziare col piede sbagliato non sia la scelta migliore se vogliamo collaborare.» Dice la castano-rossa guardandomi negli occhi.

«Questo non è detto. Devo solamente aspettare di tornare a casa e parlare con mio padre» Dico trionfante mentre Nelly si limita a sospirare.

So che andrà tutto per il meglio, insomma, lo ha sempre fatto e non credo che sarà oggi il giorno i cui il karma vorrà darmi una lezione. Sono io che decido la mia vita e non starò di certo qui a guardare degli anonimi rincorrere una palla.

Hola!

Cavolo quanto tempo, mi scuso per la mia improvvisa sparizione e prometto di aggiornare le mie storie un po' più spesso visto il tempo libero forzato che si è creato in questo periodo.

Onestamente mi sta piacendo davvero tanto scrivere il personaggio di Cloe. Magari non siete della mia stessa opinione, ma io mi diverto davvero molto a vedere qualche commento di qualcuno di voi che magari non le piace. Non mi ero mai buttata su una protagonista con il carattere da classica "cattiva delle ff", però mi piace perchè non è la classica protagonista ecco.

Come ve la state passando questa quarantena?

Se il capitolo vi è piaciuto allora commentate e lasciate una stellina.💕💫

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