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1: Anonimi

Scusate per eventuali errori di grammatica e/o ortografia

Nel mondo esistono due tipi di persone:

Nella prima categoria le persone hanno successo nella vita indipendentemente da quello che fanno.
Esempio: Respirano? Vincono alla lotteria.
Credo che la fortuna e il successo si acquistino dalla nascita.
Questo tipo di persone avranno sempre ottimi voti a scuola, i vestiti firmati, le case più grandi di 5 stadi di calcio, la famiglia perfetta, il loro lavoro ideale, non importa cosa vogliono loro l'otterranno e in tutto ciò la vita o la fortuna saranno sempre dalla loro.

Nella seconda invece per quanto si impegnino, per quanto si sforzino, non ce la fanno.
Anche le più piccole cose sembrano andare nel verso sbagliato.
Sembra che la vita si diverta a giocare a dadi con le loro sorti, decidendo di cambiare le regole del gioco come più le aggrada.
Le vita può essere una grandissima stronza e non fa altro che mettergli degli ostacoli sempre più difficili sul tuo cammino.

Se io dovessi definirmi sarei nel primo gruppo.

🌸🌸🌸

Faccio una verticale per poi eseguire una capriola,dopo una serie di ruote compio un salto avvitandomi su me stessa e atterrare con grazia perfettamente in piedi.

«Wow! Sei stata grande Cloe!» Le ragazze mi circondano mente mi sistemo meglio la maglia della divisa.
«Sei la più brava!» «Ma come fai?» Iniziano a farmi altre domande del genere, ormai ne sono abituata quindi do poca importanza.
Ignoro tutte e mi avvio verso la panchina per prendere dell'acqua.

«A quanto pare hai già fatto colpo sulle novelline del primo anno.» Mi giro verso destra e il mio sguardo si posa su una figura seduta comodamente sugli spalti.
«Avevi dubbi? Bisogna far capire chi è la migliore qui, Lori.»
«Vero.» La ragazza si alza dagli spalti e si passa una mano tra i corti capelli biondo grano mentre con l'altra prende i suoi pon pon.

«Andiamo a far vedere chi comanda.» Penso sorridendo compiaciuta, appoggio la bottiglietta e prendendo i miei pon pon la raggiungo.

Credo sia opportuno presentarmi, giusto per mettere in chiaro alcune cose.
Io sono Cloe Anderson e frequento l'ultimo anno della scuola media Raimon Jr. High, per farla breve, sono io che comando qui.

Sono la capo cheerleader, la ragazza più ricca, popolare e bella della scuola; faccio anche parte del corpo studentesco della scuola, quindi prendo anche le decisioni importanti sulla scuola e sugli studenti.

Presentazione troppo arrogante? Troppo presuntuosa? Non è un mio problema.

Ora penserete: "Gne, questa qui è la solita troia perfettina, gneeee, bionda tinta, gnee, ma chi so crede di essere?!?1?!23?! Perché è lei la protagonista?!?1?41?"

Allora: 1) Non sono una troia, ma molto probabilmente non mi crederete;
2) Per vostra sfortuna i miei capelli sono azzurri naturali e non ho intenzione di tingerli.
3) Sono la protagonista perché si.

Beh, che altro posso dire?
Ho poi proprio una vita perfetta, ottimi voti in tutte le materie, fisico perfetto, sono la migliore cheerleader, sono popolare, vesto sempre all'ultima moda e ho una casa stupenda.
Ho tutto sotto controllo, ho già pianificato il mio futuro , che scuola superiore frequenterò, finita la scuola diventerò un'attrice famosa e girerò il mondo, e perché no, forse avrò anche dei figli.

Insomma ho pianificato tutto, tutto eccetto l'imprevisto...
«CIAO CLOE!» Mi blocco sul posto e mi giro lentamente al sol udire quella voce.

Come ogni volta un ragazzo dalla fascia arancione mi corre in contro urlando il mio nome.
«Mark...quante volte ti ho detto che non devi venire a disturbare durante le prove?» Mi parte un tic all'occhio destro.

Lui è Mark Evans, capitano del club di calcio della scuola e Mr. Mi-distruggo-le-guance-a-forza-di-sorridere, nonché l'imprevisto nella mia vita.
Ma credo che sia giusto iniziare dall'inizio per evitare futili domande.

🔙🔙🔙

* inizio flashback*

Quella mattina era iniziata proprio come le altre.

La sveglia impostata sul mio Iphone 8 fa risuonare le note di "Classic" degli MKTO per tutta la stanza.

Mi subito metto a sedere togliendomi dagli occhi il paraocchi rosa pallido con cui dormo da sempre, poi striscio il dito sul display del telefono verso destra per spegnere la sveglia che nel mentre stava ancora suonando.

Dopo essermi stiracchiata per bene i muscoli ancora indolenziti per il sonno, scendo dal letto a baldacchino bianco e infilo le pantofole, rosa come quasi tutta la mia stanza.
Vado verso la porta per andare a far colazione.

Arrivata nella grande sala da pranzo della mia casa, noto subito un cameriera portare un vassoio e appoggiarlo al posto del capo tavola.

Appena mi vede la ringrazio con un silenzioso gesto del capo.
Mi siedo e guardo il contenuto del vassoio, oggi lo chef mi ha preparato uova e pancetta, con affianco una ciotola piena di frutta, uno yogurt magro semplice e un succo di frutta alla pesca.

Inizio a mangiare, come sempre è tutto delizioso.
Finita la colazione ritorno in camera per mettermi la divisa scolastica e truccarmi.
Non vi sto a raccontare cosa ho messo e come mi sono truccata, sono cose che faccio tutti e giorni e poi i prodotti sono sempre quelli che usano tutte, tranne che i miei costano molto di più.

Prendo la mia borsa di Praga nera che uso come zaino e vado nell'atrio, dove ad aspettarmi c'è il maggiordomo di famiglia: Jerry.

Appena mi vede fa un piccolo inchino e apre la porta.
«Signorina Cloe la macchina è pronta, possiamo pur è partire.»
«Perfetto.» Dico uscendo da casa e andando verso la Volvo nera parcheggiata davanti casa.

Jerry mi apre la portiera dei sedili posteriori della macchina permettendomi di salire, appoggio la borsa sui sedili di pelle nera,

Incrocio le gambe, appoggio il gomiti destro sul finestrino e successivamente appoggio pure il mento sulla mano destra.

Il motore dalla macchina produce un brevissimo rombo e subito dopo il paesaggio comincia a cambiare.
Usciamo dalla tenuta della mia famiglia verso la Raimon Jr. High

👑👑👑

Partiamo subito dal fatto che qui sono io la regina, quella al comando, e gli altri sono delle semplici api operaie al mio servizio.

Appena metto piede fuori dalla macchina subito gli occhi di tutti si puntano su di me; chiudo la portiera della macchina, inizio a camminare sistemandomi meglio la borsa sull'avambraccio.

Mi guardo intorno incrociando gli sguardi di qualche studente, da me giustamente soprannominati "Anonimi" .
Schiocco le dita della mano destra e dopo neanche due secondi vengo affiancata a destra e sinistra dalle mie due migliori amiche: Lori Roberts e Tessa Williams.

Io e Lori siamo amiche dall'infanzia.
Esteticamente siamo molto diverse: Io capelli azzurri, lei capelli biondi, io ho gli occhi azzurri e lei marroni.
Però caratterialmente siamo molto uguali.
Le nostre madri sono amiche d'infanzia e di conseguenza fin da piccole abbiamo dovuto frequentarci molto pure noi.

Tessa invece la conosco da due anni, dall'inizio della scuola media.
Di solito io non parlo con gli anonimi, ma quell'anno io e Lori non eravamo in classe insieme e l'unico posto libero era vicino a questa tizia dai capelli ricci e rossi, gli occhi verdi e col viso pieno di lentiggini.

Si, ero seduta vicino alla reincarnazione di Merida di The Rebel...Tessa invece era nel banco davanti a me.
Alla fine ho anche scoperto che la tizia vicino si chiamava...Okey, non so ancora chi cavolo sia.

Al contrario di quella rossa, Tessa ha sia i capelli che gli occhi marroni.
Onestamente non so che problema ho con gli occhi marroni, li trovo così banali.

«Ma avete visto quella li?» Chiede ad un certo punto Tessa.
I miei occhi perlustrano tutto il corridoio cercando l'anonima.
«Chi? Tessa, devi specificare qui ci sono un mucchio di anonimi.» Dice Lori guardandosi intorno mentre si sistema un ciuffo di capelli dietro l'orecchio.

«Vicino alla porta della 1C, calze rosse con ricamate dei fiocchi di neve...O-R-R-I-B-I-L-E!»
Quando i miei occhi incrociano quelli rossi dell'anonima, lei inizia sudare.

«Hey primina! Non ti hanno detto che Natale è passato ormai da quattro mesi? Metti via quell'orrore che osi definire calze.»
Dico alzando la voce così che anche gli altri studenti possano sentire.
E infatti il secondo dopo dalla fine del mio insulto/verità tutti iniziano a ridere e la ragazza non può far altro se non guardare le sue scarpe stringendo l'orlo della gonna.
Io e le ragazze ce ne andiamo ridendo in classe, quest'anno sono capitata in classe da sola, Tessa e Lori  sono nell'altra sezione.

Ci salutiamo prima di entrare ognuno nelle nostre rispettive classi.
Alcuni miei compagni di classe sono già dentro e accorgendosi di me iniziano ad osservarmi, ormai in questa scuola sono conosciuta da chiunque.
«Ciao Cloe.» Mi saluta una ragazza dai capelli marroni e gli occhi viola.
«Ciao... -non ho la più pallida idea di chi sia questa qui.- Tu.»
La ragazza non dice altro, si vede che è rimasta delusa, la campanella suona e piano piano la classe si riempie di anonimi.

Ci alziamo tutti quando entra il professore e ci sediamo subito dopo, prendo gli appunti della lezione di letteratura sul mio quadernone ad anelli con la copertina rigorosamente rosa.

La mia vita mi piace, certo alcune parti vanno smussate un tantino, ma c'è la sto facendo ...oh meglio..."c'è la stavo facendo".
Come ho già detto all'inizio: la mia vita da questo momento in poi ha subito un grande cambiamento.

Perché da lì a poco avrei incontrato Mark Evans.


Holaaaaaaaa~
Questo è, diciamo, una sorta di Prologo della storia.
Inizio col dire che Cloe sarà fin da subito una stronza, e vedremo se le cambierò carattere oppure no. Possiamo subito notare che ha un carattere che in genere hanno le antagoniste delle fanfiction e come cosa non mi dispiace affatto.
Come sempre se il capitolo vi è piaciuto commentate e lasciate una stellina.💫💕

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