Capitolo 5
Aggrottai le sopracciglia alle parole di Harry e lanciai un'occhiata agli altri per capire quale fosse il suo problema, ma anche Zayn, Liam, Louis e Niall si erano fatti tutto ad un tratto seri e mi guardavano come se ne avessi combinata una delle mie, cosa, però, che non era ancora successa. O almeno, così mi sembrava di ricordare.
-Ragazzi, tutto a posto?- chiesi accennando un sorriso. Mi iniziai un pochino a preoccupare, perché nessuno di loro cambiò espressione alla mia domanda. Zayn, anzi, alzò le sopracciglia, cosa che faceva soltanto quando nella sua testa stava passando la frase "Questa volta l'hai fatta grossa".
-Andiamo in camera e ne parliamo.- rispose Niall secco, posando le mani sulle mie spalle e facendomi girare in direzione della mia stanza.
Sbuffai spazientita. Odiavo quando si comportavano così. Era già successo altre volte che si mettessero d'accordo per farmi una specie di "Intervention" tutti insieme ed era una cosa che non potevo sopportare perché mi caricavano d'ansia per cose che, alla fine, si rivelavano delle stronzate. Ancora mi mettevo a ridere, ogni tanto, per quella volta che avevano indetto un 'intervento' per farmi smettere di cantare sotto alla doccia. Avevano chiesto a tutte le mie sorelline di firmare una petizione e me la presentarono una sera al mio arrivo a casa dopo allenamento a mo' di "Bentornata amore, metti anche tu una firma per salvare un esemplare di Louis Tomlinson da Desiree Petal quando canta sotto alla doccia".
Quella sera, però, erano fin troppo seri, quindi probabilmente era davvero successo qualcosa. Non feci, però, in tempo ad assecondare l'ordine di Niall che dalla cameretta di Anne, Christine ed Elizabeth si sentirono scoppiare delle risatine.
Feci per tornare indietro, ma Niall mi teneva ancora per le spalle.
-Tranquilla, ci pensiamo noi.- mi rassicurò Harry e tornò nella cameretta delle piccole seguito a ruota da Louis.
Sospirai un'altra volta ed entrai in camera sbattendomi sul letto. Zayn mi imitò sdraiandosi di fianco a me, Liam si accaparrò la sedia girevole e Niall si sedette sul bordo del letto aspettando che tornassero gli altri due. Cercai di riepilogare mentalmente tutti i possibili motivi per cui i ragazzi avrebbero dovuto dirmi su quella sera, ma non ne trovai nemmeno uno, anche e soprattutto perché era la prima volta che ci rivedevamo da parecchio tempo. Anche volendo, non avrei avuto il tempo di farli incazzare tutti per qualcosa.
Mentre cercavo di saltarci fuori mi venne anche in mente che non avevo ancora detto ai ragazzi come avremmo dormito quella sera. Solitamente, infatti, ci addormentavamo tutti uno sopra all'altro perché restavamo a chiacchierare fino a tardi e nessuno aveva mai le forze per cercarsi un divano su cui dormire. Il risultato era sempre che pur di far stare comoda me, si sistemavano tutti in posizioni assurde per non schiacciarmi involontariamente durante la notte con i loro corpi da bisonti. Avevo già deciso che quella sera non sarebbe successo e avevo già preparato i due materassi a cassetto sotto al mio letto da poter tirare su per far stare tutti più comodi e, in più, io sarei andata a dormire sull'unico divano di casa, troppo piccolo per uno di loro ma perfetto per me. Il problema sarebbe stato convincerli, perché non volevano mai che fossi io a dormire scomoda.
-Ah, ragazzi, per stanotte ho preparato i letti a cassetto da tirare fuori, così starete più comodi.- azzardai, pensando anche che Liam, Niall e Zayn erano più facili da convincere rispetto ad Harry e Louis, quindi era il momento perfetto per avanzare la mia proposta. Come non detto, non sembravano avermi minimamente ascoltato. Liam si era messo ad aprire i miei art journal disposti in modo gelosamente ordinato sulla scrivania, Niall stava curiosando tra i libri sulle mensole e Zayn, di fianco a me, stava rispondendo a dei messaggi con il cellulare.
-"Starete"?- chiese Liam girandosi sulla sedia per guardarmi -Perché, tu dove vorresti dormire?-
Accennò un sorrisetto perché sapeva già dove sarei andata a parare.
-Sul divano giù in salone.- risposi alzando le spalle.
-Assolutamente no. Tu dormirai qui con noi, puoi starne certa.- disse infatti Liam con un tono che non ammetteva repliche e tornò a sfogliare i miei quaderni.
-No.- dissi altrettanto decisa e mi sollevai dal letto andando verso di lui -Stanotte, se permetti, si fa come dico io.- e gli passai una mano tra i capelli appoggiandomi alla scrivania.
-Come dici tu?- rispose beffardo Niall continuando a spulciare tra i miei libri -E "lo dici tu" anche a Louis e a Harry?-
Il silenzio che seguì fece voltare Niall verso di me e un piccolo sorrisetto, che in circostanze normali non mi avrebbe dato fastidio vedere, fece capolino sul suo volto, seguito poi anche dalle risate di Liam e Zayn. Alzai gli occhi al cielo.
-Ragazzi, per favore. Ho un letto a due piazze e due materassi in più appositamente per far stare comodi tutti. Io non ho alcun tipo di problema a dormire sul divano, non è che mi inghiotte durante la notte, sapete?- dissi avvalendomi della mia solita dote di sarcasmo.
-No, ma infatti.- rispose Niall annuendo serio, ma sapevo perfettamente che mi stava prendendo per il culo come suo solito. Zayn e Liam, infatti, gli diedero corda lasciandosi sfuggire anche qualche risatina.
-Volete davvero infrangere le regole dettate dall'hospitalitas?- chiesi alzando le sopracciglia tentando l'ultima spiaggia -Non avete mai letto l'Odissea..?-
Ma mi bloccai appena Harry varcò la soglia della camera.
-Tutto a posto, avevano solo voglia di ridere. Louis gliela sta facendo passare.- disse posando sul comodino portafoglio, cellulare e chiavi della macchina dopo esserseli tolti dalla tasca dei suoi iconici jeans neri.
-Passeranno un brutto quarto d'ora allora.- commentò Zayn spostandosi sul letto per far posto anche al riccio.
Sorrisi anche io insieme agli altri, ma nel frattempo stavo pensando a come poter dire anche ad Harry che quella sera avremmo cambiato postazione dei letti. Non feci neanche in tempo ad aprir bocca che Niall mi fece un cenno con la testa.
-Ecco, sentiamo cosa ne pensa Harry.-
L'interessato sollevò lo sguardo su Niall con fare incuriosito. Guardai il biondino dritto negli occhi e scossi la testa, ma lui se ne fregò altamente.
-Dove dormirà stanotte Desiree?-
Harry aggrottò la fronte. -Qui di fianco a me come sempre, perché?-
Niall tornò a guardarmi soddisfatto ed alzò le spalle, come a dirmi "Ora te la vedi tu". Sospirai e guardai Harry.
-Sì, ecco, perché stavo giusto dicendo agli altri che stasera tiriamo su i letti a cassetto per stare più comodi.-
Harry annuii. -Ottima idea.- e mi fece un cenno con la testa, sapendo che la mia frase non era ancora finita.
-E, per stare ancora più comodi, io vado a dormire giù sul divano.- conclusi. Zayn, Liam e Niall si voltarono contemporaneamente per guardare la reazione di Harry, che si limitò a sorridere mostrando le fossette e ad annuire con la testa.
-Ma sicuro, guarda.-
Alzai gli occhi al cielo e incrociai le braccia al petto.
-Ragazzi, ma tutto a posto? Che problemi oscuri avete con il divano? Litigate quando io non sono in casa?- dissi con tutto il sarcasmo che riuscii. Stavo per continuare, ma mi bloccai per la seconda volta non appena Louis varcò la soglia della camera e Harry ne approfittò.
- Che dici, vuoi parlarne con Louis?-
Lanciai un'occhiata assassina ad Harry, ma lui mi rispose soltanto alzando le sopracciglia sfidandomi a rispondergli di sì. Espirai dalle narici e decisi alla fine di lasciare stare l'argomento. Chi mai l'avrebbe spuntata con uno come Louis? Avrei fatto prima a defilarmela durante la notte, piuttosto.
- Di cosa?- mi chiese Lou avvicinandosi per lasciarmi un piccolo bacio sulla guancia.
-Oh, di niente.- rispose Harry beffardo capendo dal mio silenzio che avevo deciso di lasciare la corda e mi mandò un bacio volante. Si spostò poi ancora sul mio amato letto per farmi spazio e lo raggiunsi scuotendo la testa.
-Sei un piccolo bastardo.- gli sussurrai e lui mi strinse forte a sé.
-Grazie, piccola.-
Mentre Harry continuava a darmi fastidio scompigliandomi i capelli, anche Louis, Liam e Niall si stravaccarono di fianco a noi. Dio, quanto mi era mancato quel momento. Tutti insieme come da piccoli a parlare del più e del meno, a scherzare, ad aggiornarci sui gossip. Avrei potuto dire senza problemi che quei cinque ragazzi erano gli uomini della mia vita. Louis, la mia anima gemella; Liam, il padre che non avevo mai avuto; Harry, il mio fratello gemello omozigote; Niall e Zayn, i migliori amici con cui poter sia ridere fino alle lacrime che piangere fino alle risate.
Speravo anche quella sera di poter avere uno dei nostri soliti momenti di fine giornata, ma sapevo anche che, per qualche strano e ancora oscuro motivo, mi avrebbero cazziata. Dentro di me, un pochino speravo che si fossero già dimenticati quello che mi dovevano dire, perché davvero non avevo voglia di subirmi una ramanzina, specie perché erano in cinque contro una.
-Allora, Desi.-
Ovviamente, col cazzo.
Zayn si mise a sedere e si appoggiò allo schienale del letto, quasi gli servisse una posizione seria per poter iniziare il discorso.
-Immaginiamo tu sappia già di cosa vogliamo parlare.-
Ancora da sdraiata, voltai gli occhi verso di lui e alzai, per quanto possibile, le spalle.
-Sinceramente, no.-
Visto che anche gli altri ragazzi si erano messi a sedere sul letto, li imitai. Avevo già capito l'andazzo della serata, quindi optai per mettermi subito sulla difensiva. Mi appoggiai anche io allo schienale e incrociai le braccia per sentire quello che avevano da dirmi. Ormai, era meglio togliere il cerotto.
-Vorremmo parlare un attimo delle decisioni che hai preso quest'estate.-
Scossi la testa non capendo.
-Louis ci ha raccontato che i genitori della seconda moglie di tuo padre hanno richiesto l'affidamento di Anne e Christine.-
Mi voltai per guardare Louis. -Non c'era bisogno che ti disturbassi, sai che l'avrei fatto io.- dissi acida.
-Ti dai una calmata?- mi rispose fermo. Gli lanciai un'occhiataccia e tornai a guardare Zayn.
-Se il mio ragazzo ha fatto correttamente il suo lavoro da talpa, sarete anche già al corrente del fatto che il caso è stato chiuso perché non avevano alcuna speranza di concessione, a partire dal fatto che vivono in Alabama.-
Louis sospirò di fianco a me, probabilmente già pronto a darmi un pugno in testa, ma in quel momento non me ne fregava assolutamente niente. Sapeva che mi faceva imbestialire quando parlava di me agli altri ragazzi senza dirmi niente, anche se lo faceva a fin di bene.
-Infatti.- continuò Liam più calmo mettendomi una mano sulla gamba per far addolcire anche me -E noi siamo tutti davvero contenti che la cosa si sia risolta subito.-
-Ci mancherebbe.- risposi di nuovo acida.
-Desiree, smettila.- commentò Louis più brusco, già stufo dei miei commenti. Feci una smorfia, ma lo assecondai e rimasi in silenzio aspettando che arrivassero al dunque.
-Quello di cui vorremmo parlarti- riprese Liam -non riguarda i genitori della seconda moglie di tuo padre, ma una cosa strettamente connessa, ovvero il modo in cui stai affrontando la situazione.-
-In che senso?- chiesi accigliandomi.
-Desi, avresti dovuto chiamarci immediatamente.- mi rispose Niall -Saremmo subito corsi qui ad aiutarti. Invece, abbiamo dovuto sapere tutto da Louis un mese dopo perché tu non volevi farci sapere nulla per non farci preoccupare.-
-Ragazzi, non l'ho fatto con cattiveria, penso sia ovvio.-
-Non è questo il punto. Non ci siamo offesi per il fatto che non ci hai fatto partecipi della situazione. Ci siamo semplicemente preoccupati perché stai riprendendo l'atteggiamento del voler fare tutto da sola.-
Niall mi guardò come a sfidarmi ad ammettere il contrario. Rimasi in silenzio.
-Invece, noi siamo qui. Siamo una famiglia, giusto? Sia per le cose belle, sia per le cose brutte.- terminò Niall mostrandomi quei suoi incredibili occhi azzurri.
-Non posso chiedervi di riniziare un anno come quelli scorsi.- risposi abbassando gli occhi -Siete stati tutti davvero incredibili, ogni settimana c'era sempre qualcuno qui ad aiutarmi con le piccole. Non posso chiedervi di rifare tutto un'altra volta. Voi avete le vostre vite.-
-Desiree. Luke inizia la prima elementare quest'anno, Elizabeth la prima media. Come pensi di riuscire ad affrontare tutto questo da sola?- mi chiese Harry -Non ti stiamo chiedendo il permesso di continuare ad essere la famiglia che siamo sempre stati.-
-Esattamente.- gli diede manforte Zayn -Ci siamo sempre presi cura di te come tu di noi, non ti lasceremo di certo adesso solamente perché tu ti stai intestardendo sulle tue convinzioni.-
-Non ho mai detto di volervi tagliare fuori dalla mia vita.- cercai di spiegare.
-Ma è quello che hai fatto quest'estate.- concluse Louis.
Mi girai di scatto verso di lui per incendiarlo definitivamente con gli occhi, ma mi fermai perché gli altri quattro mi stavano guardando con un'espressione che mi fece stringere il cuore. Non avrei mai potuto immaginare che un giorno avrei seriamente fatto sentire i miei migliori amici così male per averli esclusi da una piccola questione giudiziaria della mia famiglia. Cazzo, quanto mi volevano bene.
-Desi, promettici che non ci terrai mai più fuori da questa casa.- disse Zayn guardandomi dritto negli occhi.
Alzai gli occhi al cielo, anche e soprattutto, perché mi stavano venendo le lacrime agli occhi. Mi voltai verso Louis sperando di poter trovare un appoggio, ma lui mi restituiva solo un'occhiata seria perché sapeva, e gli altri con lui, di aver ragione. Feci una smorfia infastidita e aprii la bocca per cercare di ribattere un'ultima volta, ma alla fine decisi che non mi andava di discutere ancora. Avrei rimandato la questione al giorno dopo.
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