Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 9

Mi risvegliai di colpo su quello che sembrava essere il mio letto e mi guardai intorno confusa.

Che ore erano?

Cercai a tentoni il cellulare e con un occhio semichiuso mi accorsi con orrore che lo schermo luminescente segnava le sei e mezza. Quanto cazzo avevo dormito?

Riappoggiai il cellulare sul comodino chiedendomi chi mi avesse portato su in camera e, ancora intorpidita, scesi dal letto aggrappandomi alla libreria.

Mi giunsero all'orecchio le voci delle piccole e le risate dei ragazzi e mi venne il mal di testa al sol pensare che erano rimasti tutto il giorno con le bambine mentre io dormivo beatamente. Quanto ero stupida! E perché cazzo non mi avevano svegliata? Se l'erano cavata col pranzo?

Un brontolio si levò insistente dalla mia pancia e mi resi conto che, in effetti, non mangiavo dalla mattina.

- Cazzo.- sussurrai fra me, rendendomi conto della situazione.

Indossai velocemente un paio di Errea e una maglietta grigia ed aprii la porta della camera raccogliendo alcune ciocche di capelli in una crocchia disordinata a lato della testa.

- Ben sveglia!- esclamò Zayn non appena mi vide entrare nella camera di Anne, Christine e Lucy.

Ostentai un piccolo sorriso e, guardandomi intorno, mi accorsi che tutte le bimbe erano nella stanza, compresi i tre maschietti, e stavano tranquillamente giocando con Barbie, Lego e Nintendo DS.

Zayn, Liam, Niall, Harry e Louis si erano distribuiti per la stanza, ognuno giocando con un gruppetto da tre o quattro bimbe per controllarle meglio e alzarono tutti lo sguardo verso di me non appena li salutai e mi risposero rivolgendomi cinque sorrisi ingiustificati.

-Ciao piccole.- dissi rivolgendomi poi alle bimbe e subito Charlotte, Cecily e Cody si lanciarono verso di me per abbracciarmi mentre le altre, troppo prese dai loro giochi e dai ragazzi, mi rivolsero un sobrio 'CIAO DESI!'.

Dopo aver messo giù Luke, che aveva deciso di unirsi alla combriccola che mi era saltata addosso, passai dall'altra parte della stanza scavalcando la costruzione di Lego su cui Zayn si stava impegnando con Jenni e Christine, e mi accovacciai di fianco a Louis.

Sarah e Elizabeth gli stavano pettinando i capelli e Chantal gli porgeva dei piattini finti da cucina da cui, pazientemente, faceva finta di mangiare, esordendo addirittura con 'Mi piaceva di più l'altro piatto, questo era un po' insipido.'

Appena gli sprofondai di fianco, mi diede un bacio sulla guancia e io iniziai prontamente a piagnucolare:

- Scusami, scusami. Davvero, non so cosa mi sia preso. Sono mortificata, non ne combino una giusta.-

Louis mi guardò qualche secondo rimanendo in silenzio e poi scoppiò inesorabilmente a ridere. Tipico.

- Mamma mia, Desi. Come sei melodrammatica.-

- Louis, non scherzare.- sussurrai – Vi ho lasciati io balia di queste pesti tutto il giorno.-

- In realtà ci siamo divertiti e non è successo niente di preoccupante, a parte Christine che si è beccata una sberla perché ha detto una parolaccia, ma alla fine niente di che.-

Sospirai febbrile e chiesi come se la fossero cavata con il pranzo.

- Liam e Niall sono tornati a casa con i metri di pizza, se ne vuoi un po' ti abbiamo lasciato dei pezzi giù in cucina.-

Louis mi sorrise e io ripensai a ciò che mi aveva detto quella notte. Ancora non capivo come e se si sarebbe svolto il piano che aveva in testa, ma ero certa che qualcosa dovevo aspettarmi da quel ragazzo.

- Louis, a che ora è il film?-

Niall mi distolse con quella domanda, del tutto fuori luogo, dai miei pensieri e dalla contemplazione degli occhi di Lou e gli rivolsi un'occhiata interrogativa.

-Alle sette e mezza, quindi vi conviene prepararvi.-

Niall annuii sorridendogli con un scaltrezza di cui non capii il nesso e si voltò verso Charlotte, Sarah e Elizabeth dicendo loro di andare a prepararsi.

Inarcai le sopracciglia e voltai lo sguardo verso Louis, che mi restituiva un sorrisetto disonesto.

- Louis.. Di che film stava parlando?-

Il mio ragazzo, per tutta risposta, si passò la lingua sulle labbra e sorridendo tornò a guardare le piccole che saltellando e canticchiando "Andiamo a vedere Inside Out! Andiamo a vedere Inside Out!" uscivano dalla stanza.

Una vocina iniziò a sussurrarmi qualcosa all'orecchio e mi tornò in mente il discorso tra Louis ed Harry di quella stessa mattina:

"- Allora per stasera tutto a posto?-

- Certo, ripetimi solo chi devo portare.-

-Direi che tu devi occuparti delle più casiniste, quindi Anne, Lucy, Chantal e anche Luke. –"

Un terribile dubbio si insinuò nella mia testa: Louis non aveva mica..? No, non avrebbe.. O sì?

- Louis, cosa cazzo stai combinando?- esordii dando sfogo alla mia incredulità.

Lui fece una smorfia divertito e mi sussurrò all'orecchio:

-Piccola, te l'avevo detto che in qualche modo l'avresti pagata per ieri e stanotte.-

Sentii il viso surriscaldarsi e il basso ventre iniziò ad aggrovigliarsi vorticosamente.

-Piccioncini, non vorrei disturbarvi, ma io, Cody e Cecily stiamo andando.-

Le parole di Liam si frapposero tra i miei occhi e quelli di Louis, che, senza accorgermene, erano a minima distanza gli uni dagli altri, tanto che i nostri nasi quasi si toccavano.

Antonio iniziò prontamente a beffeggiarci e io volsi lo sguardo verso Liam, paonazza dall'imbarazzo per ciò che Louis mi aveva appena detto.

-Certo- disse Louis con la solita sicurezza che lo accompagnava, e si alzò da terra.

Io rimasi lì seduta ancora sconcertata e guardai il mio ragazzo prendere per le gambe Cody, che ancora ci prendeva in giro, e metterlo a testa in giù.

Sospirai forte e mi alzai in fretta avvicinando a Liam. Non poteva vincerla così.

- Liam, dove li porti?- chiesi preoccupata.

Lui rise e mi tranquillizzò dicendo:

- Tranquilla, Desi. Sono al sicuro con me, li porto nella sala giochi qui a due passi.-

- Merda, Liam. Come ti ha convinto?- chiesi agitata, sapendo che avrebbe capito benissimo.

- Gli ho promesso il numero di Sophie.-

Sobbalzai alla voce di Louis dietro di me e mi voltai di scatto verso di lui mentre Liam scoppiava a ridere.

- Scusami Desi. - mi disse lui, dandomi un bacio sulla guancia.

Espirai forte tra i denti e mi avvicinai a Louis tendendo le mani verso Cody che era tra le sue braccia.

- So giocare anch'io sporco.- sussurrai al mio ragazzo, sistemandomi in braccio Cody.

***

-Dai, Harry, per favore.-

Stavo supplicando il mio migliore amico come una bambina mentre, ridendo, allacciava le scarpe a Chantal. Avevo già provato a convincere Niall e Zayn di rimanere a casa per costringere Louis a non punirmi, ma quegli stronzi avevano dovuto accettare perché erano entrambi in debito con Louis per un paio di serate, dunque se n'erano già andati con le mie piccole al seguito. Con Liam avevo già tentato invano e l'unica spiaggia rimasta era Harry.

Che gioia.

- Desi, finiscila. Ringrazia che solo Louis si occupi della faccenda, perché in realtà anche io, Zayn, Liam e Niall avremmo voluto fartela pagare per stanotte, ma abbiamo concordato di lasciare il piacere al tuo ragazzo.-

Alzai gli occhi al cielo e lui, dopo aver fatto il gioco del coniglietto con i lacci delle scarpe, si rialzò per darmi un bacio sul naso.

-Divertiti.- mi sussurrò facendomi l'occhiolino.

Si scansò appena in tempo per evitare il coppino che gli stavo per assestare sulla nuca, e aprì la porta di casa.

-Pronti?- disse ad Anne, Charlotte, Lucy e Luca, che, a quanto pare, non stavano più nella pelle di andare a fare un giretto 'addirittura oltre le 20' come aveva pompato Harry alle piccole. Urlarono in coro 'SII' e mi saltarono addosso per salutarmi.

-Fate le brave, mi raccomando.- le ammonii come al solito, senza aspettarmi più di tanto la dovuta attenzione da parte loro.

Si riversarono tutt'e quattro nel giardino, aspettando che Harry le raggiungesse.

-Ciao, piccola.- mi disse lui ridendo e facendomi l'occhiolino.

-Ciao. Me la paghi.- risposi in automatico, iniziando a socchiudere la porta.

Mi raggiunse all'orecchio l'eco della nuova risata di Harry e chiusi definitivamente la porta di casa, rimanendo con la mano sulla maniglia per qualche secondo, sapendo che dietro di me c'era Louis appoggiato alla parete con le braccia incrociate.

***

Mi voltai verso di lui nell'irreale silenzio della casa e vidi che mi stava esaminando da capo a piedi con un sorrisetto malizioso.

Sentii crescere dentro di me l'eccitazione per ciò che avrebbe potuto farmi e gli sarei volentieri saltata addosso senza preamboli anche subito, ma la paura mi bloccò lì dov'ero, a qualche metro da lui.

-Vieni qui.- disse dopo qualche secondo, con lo stesso tono autorevole che avrebbe usato con una delle piccole, piantando il suo sguardo sul mio.

Rimasi immobile respirando piano.

- Desi, hai già fatto vacillare abbastanza la mia pazienza. Vieni fottutamente qui.- ringhiò.

Ammutolii alle sue parole e mi avvicinai piano verso di lui assecondandolo.

Si staccò dalla parete e diede giustizia al suo corpo sovrastante, davanti al quale mi sentii estremamente piccola. I suoi occhi mi tenevano incollata al pavimento lì dov'ero, ma, prima che me ne accorgessi, mi mise una mano sulla schiena e mi costrinse a girarmi, facendomi sbattere contro il muro.

La mia bocca emise un gemito a causa dell'improvviso contatto con il suo corpo e sentii il suo petto vibrare.

Dio, sentivo che mi stavo già bagnando. Il mio sospiro era pesante e sentivo il cuore battere all'impazzata.

Louis era perfettamente a conoscenza dell'effetto che stava avendo sulla disposizione del mio corpo, dunque continuò, stuzzicandomi all'orecchio:

-Sai perché siamo qui, Desi?-

Le sue mani iniziarono ad andare su e giù per il mio busto, dalla schiena ai fianchi, dal sedere alle gambe, per soffermarsi poi troppo tempo sui bordi della mia maglietta e dei pantaloncini, abbastanza da far impazzire il mio stato di lucidità mentale.

Sospiravo piano, cercando di riprendere il controllo, ma un'improvvisa stretta alla natica destra mi fece urlare.

-Rispondi.- ringhiò di nuovo.

-Dimmelo tu. – mormorai dopo qualche secondo, inarcando la schiena contro il suo corpo, sentendo la pressione della sua mano. Non volevo dargli ancora la soddisfazione di avermi sotto il suo completo controllo e cercavo di aggirare le sue domande.

Louis mi sollevò contro la parete e incrociò le mie gambe dietro alla sua schiena.

- Piccola, non mi eviterai di rispondere ancora per molto, ma per questa volta ti faccio sentire importante.-

Ringhiai piano alle sue parole, ma lui mi ignorò e continuò a sussurrare:

-Siamo qui perché le bambine disobbedienti devono essere punite.-

Le sue dita iniziarono a scostare gli elastici degli Errea e a sfiorare piano la mia pelle nuda.

Appoggiai la fronte sulla sua e ci guardammo negli occhi, sospirando piano.

-Mi dispiace per stanotte.- sussurrai, stringendo i palmi sulle sue spalle forti.

-Lo credo bene.- disse sorridendo beffardo.

-Quindi ora dovrei perdonarti, giusto?- continuò.

La sua bocca iniziò a lasciare piccoli baci sulla mia guancia, come aveva fatto quella stessa notte.

Quando i suoi baci si abbassarono sul collo, strinsi la presa sui suoi capelli e lui sulla mia schiena.

-Eh, Desi?- disse aumentando la pressione del bacino sul mio.

Mormorai qualcosa e il respiro iniziò a mancarmi non appena le sue labbra iniziarono a succhiare sulla mia pelle sensibile.

Sentivo le sue labbra dappertutto e sapevo che il mattino dopo il mio collo sarebbe stato un campo di bicromia. Poco male, adoravo i suoi succhiotti.

-Molto meglio.- sussurrò non appena ebbe finito. Sentivo il punto in cui aveva impresso il suo bacio bruciare, ma non ci feci troppo caso dal momento che mi fece scendere dal suo corpo all'improvviso ristabilendo il contatto dei miei piedi con il pavimento.

-Adesso, su in camera.- ordinò, facendo cenno con la testa verso le scale.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro