Quando torno a casa mi cambio e indosso un top nero a maniche lunghe, una gonna corta a vita alta bianca e nera con motivo scozzese, delle calze nere che arrivano fino al ginocchio e degli anfibi neri di vernice. Mi piastro i capelli, lunghi fino alla vita, e mi trucco mettendomi il mascara e un rossetto bordeaux. Prendo il mio zaino a righe, che porto sempre con me, con dentro la mia macchina fotografica.
Torno a casa di Isabelle e la strada è già piena di auto e moto. La musica della festa mi accompagna durante il tragitto da casa mia fino a casa di Isabelle. Per fortuna avevo fatto io la lista delle canzoni, mettendo tutte le mie canzoni preferite. Mentre cammino canto e ballo come se non ci fosse un domani.
Arrivo davanti a casa di Isabelle e vedo una moto fighissima parcheggiata sul vialetto. Mi fermo di colpo e mi avvicino per guardarla. Anche io desideravo una moto così appena avrei avuto la patente. Le giro intorno ammirandola e ad un tratto sento una voce: «stai cercando di fottermi la moto?»
Alzo la testa di scatto. Davanti a me c'è un ragazzo: carnagione pallida, occhi freddi come il ghiaccio, labbra rosee e carnose, alto e muscoloso dai capelli chiari, quasi bianchi. Rimango a bocca aperta. Ha un viso mozzafiato dai linementi spigolosi. Cerco invano di distogliere lo sguardo ma senza alcun risultato.
«allontanati, è la mia bambina» dice il ragazzo. Quel suo atteggiamento brusco mi riporta alla realtà.
«no! non voglio rubartela» lo guardo negli occhi «la stavo solo guardando».
Quando i nostri sguardi si incrociano vedo i suoi occhi spalancarsi. Divento subito rossa...avrò qualcosa in faccia?
Lui si gratta la testa e balbetta «uhm..okay».
Prende la moto e la sposta da un'altra parte. Io sono ancora infastidita dal suo atteggiamento acceno un «ciao», mi giro e mi dirigo verso l'ingresso.
Sento dei passi dietro di me. Giro la testa e con la cosa dell'occhio vedo che mi segue.
Entro nella casa e vengo travolta dalla musica a tutto volume, un caldo assurdo e odore di alcolici.
«mi piacciono le feste» mi sento sussurrare all'orecchio. Sussulto e alzo gli occhi al cielo. Faccio finta di non averlo sentito e sparisco nella folla.
Inizio a cercare Audrey e Thomas spintonando la gente che balla.
Trovo Audrey e Thomas che ballano insieme in un modo che solo le coppie fanno. «AUDREY! TOM!» cerco di chiamarli urlando per farmi sentire sopra la musica, ma vengo spintonata e casco per terra. Il mio corpo non tocca terra perchè sono caduta addosso a qualcuno. E quel qualcuno è lui.
Sono sdraiata sopra di lui che mi tiene stretta per i fianchi. Ci guardiamo negli occhi e i miei capelli coprono i nostri visi. Gli scappa un sorriso. La gente intorno a noi continua a ballare e io cerco di alzarmi spingendo le mani sul suo petto. Lui si avvicina al mio viso e sussurra «ciao». Odorava di birra.
Mentre si avvicina ancora di più gli urlo «lasciami!». A quel punto mi lascia davvero e mi fa rotolare accanto a lui. Lui si alza, apparentemente un pò deluso, e se ne va scomparendo nella folla.
«grazie eh!» gli urlo dietro, ma invano, mentre mi pulisco i vestiti.
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ehi ehi ehi! ecco il secondo capitolo! grazie per tutte le visualizzazioni e spero che qui ci siano più commenti e stelline eheh. btw eravate curiosi di sapere come continuava ed ecco qua.
mi dileguo♡