Vorrei che il viaggio in moto non finisse mai.
Quando arriviamo al mare scendo dalla moto e inizio a correre verso la riva. «PRENDIMI!!» gli urlo ridendo.
Lui mi risponde urlando «HEY!!»
Inizia a rincorrermi e mi raggiunge subito. Mi prende da dietro e mi fa girare mentre ridiamo come dei matti.
«NO! NO! NON VALE!» gli urlo ridendo. Poi cadiamo e rotoliamo fino alla riva dove ci travolge un onda.
Siamo bagnati fradici ma continuiamo a ridere.
«non devi più scappare via da me» mi sussurra Jace. È sdraiato sopra di me e mi toglie i capelli bagnati dal viso.
«vedremo. se ti comporterai bene» gli rispondo facendogli la linguaccia.
Lui scoppia a ridere e mi aiuta ad alzarmi. Mi scuote i capelli bagnati in faccia.
«ehi!!» rido e lo schizzo con un calcio.
Mi prende per un braccio e mi attira a se prendendomi in braccio.
In quel momento i nostri visi sono uno davanti all'altro.
Tengo le braccia intorno al suo collo e lui mi tiene su per le gambe. Ci guardiamo per alcuni secondi e poi le nostre labbra si incontrano. Questo bacio è più profondo e lungo e il mio cuore rischia di scoppiare un'altra volta.
«ti amo» sussurra «tantissimo»
A quelle parole approfondisco di più il bacio e sorrido.
Ci sdraiamo sulla sabbia e lui inizia ad accarezzarmi i capelli e poi i fianchi.
Io metto le braccia intorno al suo collo e gli accarezzo i capelli. Mi stringe di più a se e quando ci stacchiamo mi guarda negli occhi. Poso le mani sul suo petto e lui la fronte sulla mia.
«ti amo anche io» sussurro.
Lui mi afferra e mi stringe a se come se non mi volesse lasciare mai più. Io gli stringo il colletto della maglietta e  appoggio la testa nell'incavo del suo collo inspirando il suo profumo.
Stiamo lì sdraiati sulla spiaggia a sussurrarci cose dolci all'orecchio per un tempo che sembra infinito e non ci rendiamo conto che il sole sta per tramontare.
Quando apro gli occhi torno alla realtà e gli sussurro «Jace è tardi, mia mamma sarà preoccupata»
Lui alza la testa e mi guarda annuendo «hai ragione, ti porto a casa»
Mi voglio prendere a calci da sola per avere rovinato un momento così meraviglioso. Ma è davvero tardi e anche Jace deve tornare a casa.
Ci alziamo e mi prende in braccio.
Mi porta fino alla moto e mi ci posa sopra. Mi da la sua giacca di pelle perchè ero ancora bagnata.
Me la posa sulle spalle «Jace ma..»
«ssh..» mi interrompe «sei ancora bagnata e non voglio che prendi freddo».
Sorrido e mi da un ultimo bacio prima di salire sulla moto davanti a me. Mette in moto e io lo abbraccio tenendomi stretta a lui.
Arriviamo davanti casa mia e si ferma sul marciapiede. Scendo e mi metto davanti a lui. Mi giro verso casa e vedo mia madre affacciata alla finestra.
«non mi sembra molto arrabbiata»
Mi giro verso di lui e mi metto una ciocca dietro l'orecchio «perchè ha visto che sono stata con te».
Infatti mia madre appena ha visto Jace ha cambiato completamente espressione. Da incazzata nera sembra che adesso si trattenga dal ridere.
Jace sorride e si passa una mano tra i capelli «beh allora..ci vediamo»
Io gli butto le braccia al collo e lo bacio.
All'inizio sembra sorpreso, poi ricambia.
«a domani, e fatti vedere a scuola» gli dico.
«ci proverò» risponde.
Gli arruffo i capelli e mi allontanto da lui. Jace mette in moto e sfreccia via.
Mi mordo il labbro e lo guardo finchè sparisce in lontananza.
Quando mi giro verso casa mia la porta é aperta.
Corro, entro e chiudo la porta.
Mia madre é lì davanti.
Tengo la testa bassa non essendo sicura se è arrabbiata o no.
La sento ridere «bacia bene eh» dice.
Alzo la testa di scatto «mamma!» e poi scoppio a ridere.
«abbastanza..» dico vaga «scusa se non ti ho avvisata» mi affretto a dire.
Lei non dice niente e aggiungo «il fatto è che..beh lui..io..noi..ecco..ci siamo visti..» mentre parlo gesticolo con le mani.
«mh, e poi?» chiede lei.
«e..poi..niente. scusami» mi scappa un sorriso. Anche a lei.
«ti ha offerto un gelato magari?» chiede.
«no» le rispondo ridendo.
«non sei arrabbiata?» le chiedo.
Scuote la testa. Poi nota che i miei capelli sono bagnati.
«perchè sono bagnati i tuoi capelli?»
Li guardo «oh..ha piovuto» le rispondo.
Mia madre apre bocca ma prima che possa dire qualcosa salgo di corsa in camera mia. Chiudo la porta alle mie spalle e mi ci appoggio con la schiena.
Mi accorgo di avere ancora la giaccia di Jace e mi ci stringo dentro.
Mi butto sul letto e mi copro anche la testa con la giaccia. Ha il suo profumo e inizio a pensare a lui e al tempo passato insieme.
Stavolta con felicità e senza preoccupazioni.
Dopo un pò sento dei rumori da fuori.
Quando mi giro vedo una sagoma nera entrare dalla finestra. In due secondi entra e si sdraia accanto a me dandomi neanche in tempo di protestare.
Capisco subito che è Jace.
Mi abbraccia e mi riempie di baci.
«Jace ma!..che ci fai qui?» sussurro.
«oddio..mi hai fatto prendere un infarto. pensavo fossi un ladro»
«non mi hai riconosciuto subito?» chiede.
«si ma..per alcuni secondi mi hai fatto morire» rispondo facendo il broncio.
Mi bacio sulla labbra e io ricambio non riuscendo più a smettere.
«volevo passare a salutarti per bene» sussurra tra un bacio e un altro.
«hai fatto benissimo» gli rispondo.
Poi si allontana all'improvviso e mi guarda «oh no aspetta, tu sei Clave? Oh no scusa volevo andare da un'altra ragazza. Avrò sbagliato strada»
Lo guardo e spalanco gli occhi.
«eh?!»
Lui si gratta la testa e vedendo la mia faccia scoppia a ridere.
«HAHAHA scherzoo!»
«SEI UNO STUPIDO!» inizio a urlare «NON È DIVERTENTE SAI? mi hai fatto morire!!»
«sshh..» cerca di calmarmi «i tuoi ci sentiranno»
«se vuoi farmi morire in qualche modo stasera dimmelo» gli rispondo sussurrando.
«CHI È CHE STA URLANDO?» sentiamo mio padre dal piano di sotto.
Mi metto a sedere di scatto «mio padre!»
«ecco fatto..» sussurra Jace.
«via via!» gli dico «dalla finestra!»
Spingo Jace verso la finestra.
Prima di andare via mi da un bacio. Poi esce, corre e gira l'angolo scomparendo.
Mi metto sotto le coperte come un fulmine e chiudo gli occhi fingendo di dormire.
Arriva mio padre e apre la porta «che succede Luna?»
Apro piano gli occhi «papà..stavo dormendo..»
Mi guarda sorpreso «oh..allora sento le voci, capito»
«saranno i vicini» gli rispondo.
«ahh capisco. notte» dice infine chiudendo la porta.
Quando sento i suoi passi scendere di sotto scoppio a ridere. Cerco di soffocare le risate con le coperte ma è molto difficile. Mi sposto sul lato del letto dove pochi minuti fa c'è stato Jace.
Ha ancora la sua forma e il suo odore.
Stringo il cuscino dove aveva appoggiato la testa e mi addormento.
~~
che bello questo sesto capitolo vero?♡
posterò altri 2 capitoli insieme a questo perchè parto per una settimana e non potrò continuare.
Al prossimo! :)