My immortal
David
Sono in camera mia,a pensare,è da una settimana che non faccio altro che starmene qui, esco raramente,praticamente solo per andare a scuola,dove ogni mattina trovo Lilly che mi corre in braccio e mi bacia,ed è questo,è questo che mi fa stare male.
Non me lo merito. Non dopo la messa in scena dell'aggressione e soprattutto non dopo...quella cosa...ho deciso,devo dirglielo,ciò che ho fatto è imperdonabile,so che la perderò,ma non posso stare con questo senso di colpa che piano piano mi sta divorando...
Lilly
Sono davanti a scuola,come al solito sto aspettando David,dopo 5 minuti non è ancora arrivato e la campanella suonerà a momenti,deve muoversi se non vuole arrivare in ritardo! Pochi secondi dopo lo vedo avvicinarsi all'ingresso,riesco a vedere il suo sorriso anche da metri di distanza,ma mentre mi avvicino a lui correndo mi accorgo che è un sorriso forzato,così mi blocco e gli chiedo:
"David,cos'hai?"
Lui:
"Quando usciamo da scuola ne parliamo, okay ?"
Annuisco,ma non sono molto convinta,sono in ansia ,lo volevo sapere adesso cavolo !
Per tutta la lezione non faccio altro che guardare nella sua direzione e molto spesso noto che sta fissando il vuoto,scommetto che la cosa che ha da dirmi non sarà molto piacevole...
Sto aspettando David qui all'uscita,vicino al cancello,mentre una miriade di studenti si accalca davanti all'uscita,alcuni mi spintonano pure,ma non ci faccio più di tanto caso,sono troppo impegnata a guardare il bellissimo ragazzo biondo che a testa china si sta avvicinando verso di me.
Mi prende per il polso e mi trascina in un punto del giardino isolato dal resto degli studenti.
decido di rimanere in silenzio,voglio che inizi il discorso con la massima tranquillità,non voglio forzarlo a parlare ...
Fa un sospiro profondo e poi esordisce dicendo:
"Senti Lilly,qualsiasi cosa ti dirò...sappi che ti amo,nonostante tutti gli sbagli che ho fatto io ti amo. "
Sono sempre più in ansia, ma gli sorrido per incoraggiarlo a continuare.
"Ti ricordi del giorno in cui ci siamo conosciuti no ? "
"Certo,come potrei dimenticarlo?"
"Ehm...beh...vedi...era tutto finto."
Rimango a bocca aperta e sussurro:
"Cosa?"
"Ho pagato quel tizio per farti aggredire,non ti avrebbe fatto nulla comunque,perché c'ero io,era un modo per farmi notare...ma aspetta,so che sei sconvolta ma ...non è finita qui,dopo questa sicuramente mi lascerai,ma devo dirtelo ...è un peso che ormai non posso più sopportare. La sera in cui è morto Matt io stavo facendo il mio solito tragitto per tornare a casa,all'improvviso scorgo matt in lontananza e poi una macchina sfreccia a tutta velocità verso di lui,è successo tutto in un attimo,ho sentito un colpo tremendo,l'automobilista dopo essersi accorto del casino commesso ed essendo ubriaco è ripartito sgommando con la sua auto...mi sono avvicinato a matt e beh ...era ancora vivo ...era ridotto malissimo ma era vivo,mi chiedeva disperatamente aiuto,ma io ero troppo accecato dal mio amore verso di te per poter riflettere lucidamente,così ho preferito abbandonare matt li...se avessi chiamato l'ambulanza forse adesso sarebbe vivo...l'ho fatto solo perché ti amo e ti volevo tutta per me ..."
Non riesco a crederci,non voglio crederci,sento le lacrime che iniziano a rigarmi le guance e una rabbia incontenibile salire dentro di me.
Corro via verso l'uscita che non è più piena di studenti come prima,sento David dietro di me che urla il mio nome ma io non voglio dargli ascolto e urlo :
"Va a farti fottere David!"
Corro a una velocità che nemmeno io pensavo di poter raggiungere dopo qualche metro attraverso la strada,sento un rumore di freni che mi perfora i timpani,un forte botto,poi,il buio.
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