James la stava osservando da qualche minuto, con la schiena poggiata sul ruvido tronco di un albero. Quando l'aveva vista uscire dal campo, aveva deciso di concludere la partita nel minor tempo possibile: dieci minuti dopo i Grifondoro erano rientrati negli spogliatoi. Lasciò ad Harry la gloria della vittoria.
Lily era lì, con il volto corrucciato e la mente immersa in qualche pensiero sgradevole. Le dita giocavano con un ciuffo vermiglio, avvolgendolo attorno all'indice della mano destra. Mentre tutto in lei dava segno di un profondo dissidio interiore che stava avendo luogo in quel cervello estremamente vigile, il parco alle sue spalle era perfettamente immobile, quieto, anche i rumori giungevano ovattati. Con un fluido movimento, Lily infilò una mano nella tasca del mantello, estraendone una vecchia pergamena. James aggrottò la fronte, incredulo e al contempo divertito. Lei fece scivolare la bacchetta sulla carta, mormorando qualche parola. Qualche secondo dopo alzò gli occhi e li puntò su di lui.
-Da quanto tempo sei lì?- domandò.
-Da quanto tempo usi la mappa del malandrino?-
Lily ripiegò la pergamena e la porse a James, che nel frattempo l'aveva raggiunta.
-Mi stavi cercando?-
-Credo che dovremmo dire a Silente il motivo per cui siamo qui-.
James aggrottò la fronte. -Pensavo che avessimo deciso di tornare a casa senza dire nulla-.
Lei abbassò lo sguardo. -Non possiamo permettergli di farsi uccidere. Se sapesse tutto, troverebbe un altro modo. Lui potrebbe trovarlo! Abbiamo fatto un salto nel futuro perché credevamo in Albus Silente-.
-Io ci credo ancora: se ha preso questa decisione..-
-Io non mi fido di Piton, nemmeno tu ti fidi di Piton. Perché diamine dovremmo fidarci di Severus Piton?-.
James allungò un mano per prendere la sua.
-Che è successo, Lily?-
Gli occhi della ragazza si inumidirono.
-Mi ha appena dato la certezza che le persone non possono cambiare-.
-Se avessi ragione vorrebbe dire che Peter Minus è sempre stato un traditore, fingendosi mio amico per sette anni-.
Lily fece per dire qualcosa, ma James continuò.
-Se hai parlato con Piton sono sicuro che ti abbia detto in che circostanze siamo morti. Mi dispiace non avertelo detto prima, non volevo darti questo peso-.
Le dita di Lily si fermarono sul suo viso, sfiorandolo delicatamente. Miliardi di parole fluirono tra loro, nessuna di esse fu mai pronunciata, ma vennero udite tutte da entrambi.
-Andrà tutto bene- gli disse.
-Non è vero-.
-Andrà tutto bene, fino a quando potrà-.