Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

-14-

"Gonzalez e Dybala, potete venire qui un attimo?" chiede il prof di educazione fisica.

Andiamo verso la cattedra, dove è seduto.

"Gonzalez, ti piacerebbe far parte della squadra di calcio della scuola? Siamo una della scuole più forti in Argentina. Dybala può confermartelom"

Guardo Paulo, che mi sorride.

"Sarebbe fantastico" dico.

"Ma avete una squadra femminile?" chiedo ancora.

"No, giocherai con i maschi" dice il prof.

"Non penso di essere all'altezza."

"Lo sei, Gonzalez."

"Va bene, accetto."

Torniamo ai nostri posti in silenzio.

"Quindi oggi vieni a casa mia?" chiede Paulo.

"Sì, il mio periodo di permanenza a casa di Carmen è finito."

Seguiamo il resto delle lezioni tranquillamente, scambiandoci qualche battuta qua e là.

Suona l'ultima campanella della giornata ed esco dall'aula con Paulo.

Mentre cammino Carmen si mette davanti a me e mi guarda con occhi da diavolo.

"Come hai potuto?" mi chiede, quasi piangendo?

"Fare cosa?" le dico io.

"Sei una troia! Come puoi stare con lui!"

"Forse ti stai sbagliando."

"No, non mi sbaglio. Vi odio."

"Carmen io non sto con Paulo okay? Siamo amici!"

"Non mi sorprendo se state insieme. Ditemi la verità. Non vi è fregato mai nulla di me."

Faccio per parlare ma Paulo mi zittisce, incazzato.

"Non ci è fregato mai nulla di te? Carmen, se non ricambio i tuoi sentimenti non vuol dire che ti odio! Sei importante per me, ma come amica capisci? E non sto con Daniela." le dice.

Lei ci guarda negli occhi.

Fa paura quello sguardo.

Però poi, senza dire niente, se ne va.

Guardo Paulo e lui ricambia lo sguardo.

Lo vedo dispiaciuto.

Non gli piace far del male alle persone!

Usciamo da scuola e ci dirigiamo verso casa sua in silenzio.

Entriamo e mi trovo in un salotto enorme.

"Papà non c'è oggi a pranzo, siamo da soli" dice.

"Possiamo parlare?" chiedo.

"Certo."

"Ti sento in colpa per Carmen?"

"Sì."

"Non devi Paulo, non devi!"

"È colpa mia se sta male!"

"Non è colpa tua, cazzo! Tu le hai detto la verità e questa cosa è da ammirare! Sai quanti ragazzi non avrebbero le palle di fare quello che hai fatto tu? Troppi! Lei deve solo esserti grata per non averle tenuto nascosti i tuoi sentimenti."

Queste parole mi vengono spontanee, perché è quello che penso.

"Hai ragione."

"Tu devi ancora dirmi una cosa, Paulì."

"Cosa?"

"Chi è la ragazza che ti ha fatto perdere la testa?"

Arrossisce.

No, Paulo, mi fai innamorare ancora di più se fai così.

"Non penso che ricambia perché è troppo bella per un ragazzo come me. Quando te lo dirò, però, promettimi che mi farai fare una cosa."

"Cosa?"

"Sorpresa!"

"Dai, ora spara!"

"Beh, mi piaci tu, Daniela. Mi piace il tuo sorriso a prima mattina, mi piacciono i tuoi occhi scuri, mi piace il tuo sorriso, mi piace quando mi parli di te e soprattutto mi piace quando ti fidi di me. Ma ora, siccome non ricambi sicuramente, fai finta di nulla, okay?"

Resto a bocca aperta.

Nel mio stomaco non ci sono farfalle, ma elefanti che pestano i piedi per terra!

"Scusa, non volevo nemmeno dirtelo, lo so che non ricambi" dice.

"Aspetta" gli dico io.

Quello che sto per fare potrebbe cambiare la mia vita in meglio o potrebbe farlo in peggio.

Metto le mie mani sulle sue guance e faccio unire le mie e le sue labbra.

All'inizio è un bacio dolce e delicato, poi si le nostre lingue si uniscono e diventa più forte e pieno d'amore.

In questo momento non sto capendo niente, sembra tutto un sogno.

Si stacca da me, facendomi rimanere male.

"Ti amo" mi dice.

Cosa?

"T-ti amo anch'io" dico.

Non avevo mai pronunciato le due fatidiche paroline.

Mi bacia di nuovo mettendo le sue mani sui miei fianchi mentre io gli accarezzo i capelli.

"E qual era la sopresa?" chiedo staccandomi.

"Beh volevo baciarti, ma ci hai pensato già tu" dice ridacchiando e riprende a baciarmi.

Ci sa fare con le ragazze, cazzo se ci sa fare.

Si stacca da me e mi dice "Ora ti va di mangiare un po' di pasta?"

Annuisco e andiamo in cucina.

Decido di cucinare io perché non voglio mangiare la pasta bruciacchiata di Paulo.

Cucino la pasta e poi la impiatto, mettendoci sopra sugo e formaggio.

Adoro la cucina italiana.

Il pensiero di Paulo che si trasferisce in Italia invade la mia mente e un'espressione triste invade il mio volto.

"Che c'è, amore?"

MI.

HA.

CHIAMATA.

AMORE?!

"Nulla, pensavo al tuo trasferimento in Italia. Mangerai spesso la pasta lì eh!"

Ridiamo insieme e poi mangiamo.

"Oggi alle 17 ho la partita, ti ricordi?" dice Paulo.

Mi ero dimenticata.

"Sisi, come posso dimenticarmelo!" mento.

"Ti va di stare a bordocampo?"

"Sarebbe stupendo."

"Va bene, ora vado a prepararmi. Vieni che ti mostro il tuo letto."

Saliamo in camera sua, che è al piano superiore, e mi indica un letto.

Sembra veramente comodo!

Mi siedo sul letto e appoggio la mia borsa con i vestiti dentro di fianco, poi mi giro verso Paulo per parlargli.

È senza maglietta ed ha degli addominali pazzeschi!

"Che guardi, scema!" mi dice ridacchiando e lanciandomi una maglietta.

Mi tolgo la maglietta dalla faccia e vedo Paulo seduto di fianco a me.

Mi bacia mettendomi una mano sulla vita, e io ricambio toccandogli gli addominali.

Ops, non ho resistito.

Si stacca da me e ride.

"Vedo che faccio colpo anche senza maglietta!"

"Coglione!" gli dico ridendo e gli lancio un cuscino.

Poi inizio a mettere a posto le mie cose e lui si continua a preparare.

---

1k.. non ci credo!

Grazie veramente a tutti/e. ♡

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro