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"Grazie per essere venuto Magnus." Disse sincero Alec, mentre aspettavano che Izzy uscisse dalla sua camera.
"Appena ho saputo mi sono precipitato qui, Jace e Clary non hanno neanche dovuto chiedermelo esplicitamente. Mi ha sconvolto ciò che è successo alla biondina, farò tutto ciò che è in mio potere per salvarla."
Parlava sul serio, in quel momento era passato tutto in secondo piano. Aveva imparato a conoscere quella ragazza e il suo carattere dolce, spumeggiante, ottimista... doveva e voleva salvarla con tutto il cuore.
Non aveva potuto fare a meno di notare il nuovo compagno dei Lightwood, il biondo, dalla bellezza glaciale ma disarmante. Ci avrebbe fatto un pensierino se non fosse stato in quella situazione sentimentale così delicata.
Quando finalmente Izzy lasciò la stanza, indossando un bell'abito argentato, Magnus aprì un portale e si ritrovarono tutti a Parigi, nell'elegante palazzo nel quale si stava tenendo il gala di beneficenza.
Erano tante le personalità presenti, moltissimi uomini influenti e ricchi, probabilmente in cerca di giovane compagnia.
"Facciamo come abbiamo detto, ci dividiamo e il primo che trova il modo per accedere all'asta chiama gli altri." Ricordò Dylan, dopodichè attivarono la runa dell'invisibilità e Magnus replicò il medesimo risultato con un incantesimo.
Mentre loro si aggiravano indisturbati per la struttura, Cheryl veniva portata nel bunker dove i clienti aspettavano, seduti su delle poltrone distribuite in cerchio, che iniziasse l'asta.
Marika non era riuscita a coprire i lividi, ma il vestito rosso fuoco nascondeva quelli sugli arti inferiori e sull'addome. L'abito era super aderente e le faceva male, permettendole a mala pena di respirare. Infatti, a causa delle botte, una delle costole era incrinata e i polmoni le facevano male ogni volta che respirava.
La posizionarono su un piccolo piedistallo circolare dove si sentì nuda sotto gli sguardi languidi di quegl'uomini senza scrupoli.
Partirono le offerte, ventimila dollari come base. Man mano salivano sempre di più sino ad arrivare a quella definitiva, cinquanta cinque mila dollari in contanti. Erano stati offerti da un uomo sulla sessantina, basso e con pochi capelli, vestito in modo elegante e che sfoggiava diversi pezzi di gioielleria molto costosi.
Fu portata nella sua stanza e la porta fu chiusa a chiave.
"La prego, mi lasci stare..." pregò, scuotendo la testa e accasciandosi sul pavimento freddo.
"Non stasera bambola..." sogghignò, avvicinandosi.
Nel frattempo, Dylan stava facendo un giro d'ispezione per le camere quando delle urla attirarono la sua attenzione. Disattivò velocemente la runa e aprì la porta solamente con un calcio.
Ciò che gli si presentò davanti era riluttante.
La bionda era a terra e cercava di respingere l'uomo molto più vecchio di lei che, invece, provava con la forza a sganciarle il vestito. Lei piangeva e urlava, provando a colpirlo ma senza ottenere risultati.
Senza pensarci due volte si scagliò sull'anziano buttandolo a terra e, con un colpo secco alla testa, lo fece svenire. Dopodiché si avvicinò alla ragazza che ancora tremava e si accovacciò alla sua altezza per non spaventarla ulteriormente.
"Non farmi male, ti prego, aiutami..." continuava a piangere lei.
"Sono Dylan, uno Shadowhunter, siamo arrivati a salvarti." Non le sorrise, ma il suo sguardo le comunicò sicurezza e si calmò leggermente.
"Ho trovato la ragazza, raggiungeteci nella camera trecento venti." Informò gli altri tramite l'auricolare.
Nel vedere il viso distrutto di Cheryl, provò una morsa allo stomaco, era raro trovare una ragazza in quelle condizioni.
"C'è un punto dove ti fa più male del resto ?" Chiese, per verificare se ci fossero state lesioni interne.
La bionda indicò le costole e lui capì all'istante di cosa si trattava.
"Devi togliere il vestito, sta peggiorando la tua situazione." Le ordinò.
Cheryl annuì solamente e fece come le aveva detto, non possedeva neppure la forza per opporsi o per chiedere altre informazioni.
"Che succede ?" Irruppe Alec, che aveva solamente visto la ragazza spogliarsi.
"Ha una costola incrinata, deve liberarsi dalle pressioni." Gli spiegò Dylan.
Il Lightwood aiutò la bionda, ora in intimo, ad alzarsi e le posò un delicato bacio sulla fronte, quasi spaventato che l'avrebbe rotta solo toccandola.
"Non possiamo farle una runa della guarigione ?" Provò Izzy.
"Le sue condizioni sono troppo gravi per lo sforzo che una runa richiede e dobbiamo portarla subito all'Istituto. Non perdiamo tempo." Ordinò il biondo.
Magnus aprì un portale e si ritrovarono nell'infermeria dell'Istituto di New York.
Fecero stendere Cheryl su un lettino e chiesero ad un altro Shadowhunter di chiamare immediatamente un medico.
Vedere la bionda ridotta in quello stato aveva lasciato tutti senza parole, incapaci di parlare. Dopo quella notte, niente sarebbe stato lo stesso.
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