45. Can't be true
Cheryl sentì uno strano sapore amaro avvolgerle la bocca, ma attribuì il tutto al drink appena bevuto.
"Stai... bene ?" Tentò Magnus.
Aveva i nervi a fior di pelle, quella situazione non gli piaceva per niente, gli metteva ansia.
E se non avesse avuto effetto ? E se la ragazza si fosse accorta della pozione ? Alec non gliel'avrebbe mai perdonato. E proprio ora che Cheryl voleva instaurare un rapporto di amicizia tra loro... stava buttando tutto all'aria.
Ma Maryse aveva deciso di ricattarlo nel modo più meschino possibile, usando la sua unica debolezza contro di lui.
Non aveva scelta.
"Andiamo a ballare ?" Propose invece la bionda, tutta allegra.
"Arrivo tra un istante." Le sorrise Alec.
Cheryl annuì e i due uomini la guardarono allontanarsi sino a perderla nella folla al centro della pista.
"Come stai ?" Chiese lo Shadowhunter, di punto in bianco.
"I-io ? Bene, benissimo, alla grande, fantasticamente." Balbettò.
Non era da lui essere colto alla sprovvista, ma in quel momento non era in sè.
"So quando menti, Magnus. C'è qualcosa che non va. Puoi dirmelo." Lo incoraggiò, guardandolo negl'occhi.
Bane in quel momento vide Alexander più come un amico che un amante. Sì, rimaneva una persona molto importante per lui ma sotto una luce diversa. Come un amico di vecchia data, qualcuno di cui fidarsi.
Ma quel segreto non poteva svelarlo a nessuno.
"Nulla, davvero, sto bene. A proposito... avete fatto dei progressi per quanto riguarda l'angelo punitore ?" Cambiò argomento.
"Non ancora, ma degli Shadowhunters stavano visionando molti filmati e in poco tempo dovremmo avere un nome. Per quanto riguarda quel tuo conoscente, Ivàn... pensi che quello che ha detto sulla madre di Cheryl sia vero ?"
Alec non sapeva più a cosa credere, desiderava solo sapere la verità. Cheryl meritava di saperlo, anche se fosse stata dolorosa.
"Non avrebbe avuto ragione di mentire... per quanto mi riguarda, gli credo. Se ci tieni posso fargli nuovamente visita e provare a scoprire di più."
Lo stregone sentiva di dover fare qualcosa, redimersi in qualche modo. Anche se nessuna buona azione avrebbe potuto cambiare ciò che aveva appena fatto.
"Grazie, lo apprezzo davvero. Sei un buon amico, Magnus. - gli diede una pacca sulla spalla. Vide Cheryl fargli cenno di raggiungerla al centro della pista, così si alzò dallo sgabello e fece un cenno a Bane - Devo andare, grazie ancora. Poi fammi sapere cosa scopri." Abbozzò un sorriso e si allontanò verso la compagna.
L'uomo, ora solo, ordinò un bicchiere di whiskey e sospirò. Non si era sempre comportato in modo corretto con tutti, nel corso dei secoli aveva ingannato, rubato, raggirato centinaia di persone, sprovvedute e non.
Eppure... quella volta era diverso.
E si sentì ancora peggio perché desiderava che la pozione funzionasse, solo in quel modo Maryse lo avrebbe lasciato in pace.
"Sai che non si beve mai da soli ? Soprattutto durante una festa." Disse una voce maschile, sedendosi accanto a lui, nel posto che prima occupava Alexander.
Era un giovane uomo dai capelli corvini legati sulla nuca, i suoi occhi erano del medesimo colore e aveva un accenno di barba. Indossava un completo elegante bordeaux, dall'aspetto costoso.
"Mi duole ammettere che la ragione è dalla tua parte." Sospirò, bevendo il drink in solo sorso.
"Accade spesso. - ridacchiò - Comunque mi chiamo Norman, sono uno stregone." Si presentò.
"Bane." Si limitò a dire l'altro.
"Ho sentito parlare di te, ma non pensavo certo che il mio primo incontro con il grande Magnus Bane sarebbe stato così ! Sei abbastanza depresso per essere lo stregone più potente di New York." Notò, procurandogli un sorriso amaro.
"Per quanto mi aggradino le tue lusinghe, non sono in vena di flirt stasera." Ammise, sincero. La sua mente non voleva spostarsi da Alec e Cheryl e ciò che aveva fatto.
Norman non si scoraggiò e scrisse su un fazzoletto un numero, che poi gli porse.
"In caso la voglia di flirtare ti ritorni. Chiamami." Gli sorrise e poi si allontanò, lasciando lo stregone da solo.
Bane alzò un sopracciglio e si infilò in tasca il fazzoletto.
Però... Non è uno che demorde, pensò.
Nel frattempo, nell'archivio del Conclave, Clary non aveva ancora abbandonato l'idea che Cheryl non fosse una semplice mondana. Inoltre, le parole di Ivàn avevano aumentato i suoi dubbi.
Così controllò con attenzione il registro in cui il Conclave teneva aggiornato l'elenco degli Shadowhunters nel mondo.
Le ci volle un po' prima di trovare, finalmente, la madre della bionda, Catherine Kidshot. Probabilmente Cheryl aveva cambiato il suo cognome dopo la morte della donna, era l'unica spiegazione. Consultò così il suo fascicolo segreto e, scorrendo tra le varie informazioni, ne trovò uno la che le fece cadere il documento dalle mani e aprire di scatto la bocca.
Non poteva essere vero.
Ta da da daaaaaaaan 😁😁😁😁
Hola amori ❤️ Come stanno andando le feste? Non mangiate troppo 😋
Il capitolo si è chiuso in modo enigmatico... Qualche previsione su ciò che accadrà nel prossimo capitolo? Votare se lo volete leggere! 😍
Un bacio ❤️❤️❤️
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