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39. What do we have to lose ?

Alec corse a perdifiato. Corse come quando la creatura aveva aggredito Cheryl, e anche questa volta era la disperazione a spingere le sue gambe a non fermarsi.

E se l'angelo l'avesse già trovata ? No, non poteva permetterlo. Ora che l'aveva finalmente ritrovata, ora che potevano stare insieme sul serio. Non poteva perderla. Non le aveva detto quanto l'amava, quanto amava il profumo dei suoi capelli, i suoi occhi verdi, la sua risata contagiosa. Non accettava neanche lontanamente il fatto che gliel'avrebbero potuta strappare via.

Per questo correva, veloce come il vento. L'unica ragione per la quale non aveva le guance rigate dalle lacrime era perchè il vento le asciugava direttamente al punto di partenza.

Salì le scale come una furia, percorse velocemente il corridoio silenzioso e arrivò finalmente all'ultima porta.

"Cheryl ! Cheryl !" Urlò, sbattendo con forza il pugno sul legno.
Non sentendo immediatamente una risposta, andò nel panico.
Indietreggiò di qualche passo, pronto a sfondare la porta con una spallata. Proprio in quel momento, questa si aprì rivelando la bionda in indumenti notturni. Solo un vestitino di lino copriva il corpo minuto della ragazza, lasciando le gambe e le braccia scoperte.

"Stai bene ? Sei ferita ?" Chiese agitato, prendendola per le spalle.
Cheryl sembrò stordita per un attimo, poi sorrise e posò la mano sulla guancia del ragazzo.
"Respira, Alec. Non mi è successo nulla, stavo semplicemente dormendo. Che cosa ti preoccupa ?"

Si mantenne calma e lucida, nonostante la reazione del Lightwood l'avesse spaventata: perché era così terrorizzato ? Nei suoi occhi leggeva qualcosa di terribile, di tormentato. Le iridi erano rosse a causa del vento e le labbra gli tremavano. Sembrava un bambino appena svegliato dopo un incubo orribile. Ma ciò che lo tormentava era molto più reale.

"L'angelo... tu sei la prossima... Dio, Cheryl." Balbettò, per poi stringerla a sé. Le posò una mano sui capelli, facendole aderire la testa al suo petto. La bionda poteva sentire i battiti non regolari del cuore del ragazzo.

"Alec !" Izzy, Jace e Clary li raggiunsero.
"Ditemi che succede, per favore." Implorò Cheryl, sciogliendo l'abbraccio.
"Probabilmente dovresti metterti seduta, cheriè." Magnus comparve alle loro spalle ed entrò nell'appartamento.
"L'avete invitato voi ?" Alzò un sopracciglio la bionda, provocando una risatina da parte di Isabelle.

Quando furono tutti dentro casa, Cheryl si sedette sul divano, pronta ad ascoltare il motivo di tanta preoccupazione.
Fu Jace a parlare, Alec non aveva il coraggio di farlo e non aveva ancora realizzato che pericolo stava correndo la ragazza.

"Ci dev'essere una soluzione no ? Voglio dire, non può andare così, giusto ?" Balbettò alla fine della spiegazione Cheryl, passandosi nervosamente una mano tra i capelli dorati.
Tutti i presenti abbassarono lo sguardo.
"Ragazzi ? Voi siete Shadowhunters... dovete fare qualcosa, voi... voi... non voglio morire..." sussurrò, con voce spezzata.
"Non sappiamo praticamente nulla su questo angelo punitore... ci dev'essere qualcuno che sa come sconfiggerli." Ipotizzò la rossa.

"Se mi posso permettere... - si intromise Magnus - e so che posso, io conosco un tizio, Ivàn, un amico di vecchia data... si intende di creature superiori... potrebbe fare a caso nostro." Suppose, massaggiandosi il mento.
"Aspettavi un invito ufficiale per dircelo ?" Sbuffò Jace.
Anche se cercava di nasconderlo, quella situazione era frustrante per lui: il fatto di non poter far nulla per aiutare i suoi fratelli e i mondani lo faceva uscire di testa.

"I rapporti tra di noi non sono più rosei, Shadowhunter... non so se ci aiuterà." alzò gli occhi al cielo.
"Cos'abbiamo da perdere ?" Si alzò in piedi Cheryl.
Era pallida, la precedente notizia l'aveva congelata sul posto: aveva lottato tanto nella sua vita e non si sarebbe di certo tirata indietro proprio in quel momento.

"Dove si trova questo... Ivàn ?"
Anche Izzy si aggiunse alla conversazione, combattiva.
"Non a New York, sfortunatamente. Mosca, come sempre. Ama quella città e soprattutto dare grandi feste invernali nel palazzo degli zar... la prossima si terrà proprio tra qualche giorno, a pensarci bene." riflettè.
"Sarebbe un'ottima occasione per incontrarlo senza destare sospetti o attenzioni indesiderate. Per quanto ne sappiamo, le uniche persone di cui possiamo fidarci sono in questa stanza."

Alec guardò negli occhi ognuno dei presenti: in modi diversi, tutti loro rappresentavano un qualcosa di fondamentale nella vita del Lightwood, ognuno era speciale a modo suo.
Sua sorella, la sua più grande amica e confidente; Jace... semplicemente il suo parabatai; Clary, colei che lo aveva fatto ricredere sui mondani; Magnus, ovvero il suo primo amore; e poi c'era Cheryl con il suo ruolo non ancora definito ma fondamentale per Alec.

"Suppongo di dover trovare degli abiti per tutti noi, allora." Sorrise sicura Izzy.

Ciao amori! ❤️❤️
Eccoci qui alla fine del capitolo... Vi è piaciuto? Siete pronti per partire per la Russia insieme ai nostri eroi? 😂
Votate e commentate, a presto amici 💕💐

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