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27. Cheaters are the worst

Un messaggio di Izzy aveva fatto arrivare di corsa Cheryl all'Istituto, avevano scoperto delle nuove informazioni.

"Abbiamo indagato su Johnny, a quanto pare era sposato. Sua moglie, Hanna Morrison, era fuori per lavoro in Europa ma è tornata per il funerale del marito." Disse Jace.
"Quindi tradiva sua moglie... Forse per questo il demone l'ha voluto uccidere." Ragionò la rossa.
"Ma i demoni non condannano i peccati, anzi... no, è la pista sbagliata."
"In ogni caso potremmo andare a fare delle domande alla moglie, forse sa qualcosa." Propose Alexander, non dando ascolto alla sorella.
"Come posso aiutare ?" Chiese invece Cheryl, che tutto desiderava tranne che andare in missione con il Lightwood.
"Izzy e Alec possono andare a fare le domande, Clary può indagare se esistono demoni punitori mentre io testerò le abilità combattive di Cheryl." Jace impartì soddisfatto gli ordini.
"Ovvero...?" Corrugò la fronte la bionda.
"Ci alleneremo, devi migliorare di molto il modo in cui combatti, potresti tornarci utile. Bene, andiamo."
Prima di uscire dall'Istituto, Alec lanciò un'occhiata al parabatai, che capì al volo il significato, ovvero 'vacci piano'.

Il ragazzo ancora non capiva cosa aveva fatto di male per meritarsi quel trattamento... Cheryl era cambiata dal nulla, non riusciva proprio a comprendere cosa avesse potuto farle cambiare idea su di lui.
Aveva addirittura lasciato Magnus, dicendogli che era meglio finire il loro rapporto in modo definitivo piuttosto che continuare a cercare di recuperare qualcosa che era già finito.
Perché allora la ragazza lo evitava ? Soprattutto in quel momento, dove aveva risolto tutti gli impedimenti che non gli permettevano di stare insieme.

Uscì con Izzy e insieme iniziarono una camminata per raggiungere il motel nel quale alloggiava la donna.
"Non vedo Magnus dalla festa, dove sembrava che l'unica cosa a interessargli fosse l'alcol. Tutto bene tra voi due ?" Gli chiese.
"No, in realtà ci siamo lasciati. Questa volta del tutto. Era ovvio che non funzionasse più." Sospirò.
"Per Cheryl, non è vero ?" La ragazza gli schioccò un'occhiata maliziosa.
"Non solo... insomma c'erano problemi già da prima che lei arrivasse. Però ultimamente è strana con me... Puoi cercare di parlarle ?" Le chiese.
"Certo. Eccoci, siamo arrivati."

I due ragazzi entrarono nel motel e, utilizzando la runa dell'invisibilità, oltreppassarono la reception (non prima di aver dato una sbirciata al registro per conoscere la camera in cui alloggiava la signora Morrison)  e raggiunsero la stanza desiderata.
Tornando nuovamente visibili, bussarono alla porta in legno.

"Salve, chi siete ?" Chiese la donna, presentandosi sull'uscio della porta.
Aveva dei corti capelli ramati e gli occhi scuri, molto bella.
"Due investigatori privati, Isabelle e Alexander. Abbiamo saputo della morte di suo marito e vorremmo porgerle le nostre condoglianze." Iniziò la mora.
"Sì, è successo diverso tempo fa ormai... " sospirò.
"Potremmo porgerle delle domande ? Sarebbero utili per l'indagine." Chiese Alec.
"Certo, tutto per scoprire cosa è successo a Johnny... cosa volete sapere ?"

All'Istituto, invece, Cheryl si stava allenando duramente con Jace. Il ragazzo aveva messo da parte i pregiudizi su di lei e stava cercando di considerarla alla stessa altezza degl'altri Shadowhunters. E questo comprendeva anche il fatto del combattimento: infatti sapersi difendere e non dipendere da nessuno era una regola fondamentale per avere successo durante una missione.
E aveva come l'impressione che la biondina sarebbe rimasta con loro ancor per molto tempo... quindi, non potendo cambiare ciò, cercò solo di renderla più adatta.

Al momento stavano utilizzando delle spade per lottare e lui di certo non si risparmiava, l'aveva punta più volte, senza ferirla. Cheryl cercava di contraccambiare, ma il suo livello era nettamente inferiore.

Dopo qualche ora, grondava di sudore, mentre Jace sembrava molto meno stanco, anche se quelle ore di allenamento non erano state indifferenti.

"Bel colpo !" Alec comparì sulla soglia della palestra quando ormai stavano per finire. Si era complimentato con la bionda, facendola distrarre. Proprio in quel momento, Jace la colpì con il lato della lama alla spalla, procurandole un taglio sottile ma abbastanza doloroso.
"Jace !" Lo riprese il moro, precipitandosi dalla ragazza.
"Ehi, stai bene ?" Le chiese preoccupato.
"Deve imparare a rimanere concentrata." Si giustificò il biondo, mentre la aiutava ad alzarsi.
"L'hai ferita. Con una spada." Alzò il sopracciglio Alec.
"No, va bene. Ha ragione." Disse invece Cheryl.
Andò nell'infermeria della palestra e avvolse una garza intorno alla spalla, solo per fermare velocemente il sangue.

"Cos'avete scoperto ?" Chiese Jace, quando furono tutti riuniti intorno alla postazione principale dell'Istituto, dove erano soliti fare il punto della situazione.
"Era chiaro che la signora Morrison non avesse idea che Johnny la tradisse, anzi, era molto innamorata. Mi é quasi dispiaciuto indagare sulla morte di un uomo con così poca moralità." Sbuffò Izzy.
"Già, i traditori sono i peggiori." Mormorò Cheryl

Hola❤❤❤
Che ne pensate di questo capitolo? Qualche indizio in più sulla nostra mostruosa creatura ? Sarà davvero un demone ?
Lasciate una stellina se volete il prossimo capitolo e commentate, vorrei più feedback ! Baci 💓💓

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