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14. Jealous, Lightwood ?

"Ricapitolando... Johnny era un infermiere ma si vedeva con una prostituta ? Tipo una doppia vita ?" Fece il punto della situazione Izzy.
"Esattamente. Jenny mi ha dato l'indirizzo di un locale dove lui andava spesso, magari potrei andarci e fare qualche domanda. Magari lo conoscevano." Propose Jace.
"Da quando hai contatti con questa qui ?" Alzò un sopracciglio Clary.
Il biondo sbuffò.

"Alec ti dispiace andare tu in quel locale ? Io e Jace andremo di nuovo alla clinica, dove avrà meno distrazioni." Sorrise falsamente la rossa, procurando le risatine dei Lightwood.
"Nessun problema. Va bene se viene anche Cheryl ? Lei lo conosceva di vista." Provò a giustificarsi, anche se ai suoi fratelli non servivano spiegazioni.

"Certo. - gli sorrise dolcemente Isabelle - Io rimarrò qui a controllare i filmati della sicurezza sia della clinica sia delle strade vicino al condominio. Tornate con buone notizie." Sospirò, prima di sedersi dietro lo schermo di un pc.

Alec uscì dall'Istituto e prese il cellulare per mandare un messaggio alla bionda.
Ti passo a prendere a casa tua tra venti minuti, andiamo in missione

La risposta non tardò ad arrivare.
Non vedo l'ora ! Siamo un team perfetto

Il ragazzo non riuscì a contenere un grande sorriso: non ne sapeva neanche il motivo, gli era solo uscito spontaneamente.

"Alexander." La voce roca dello stregone arrivò fredda alle orecchie dello Shadowhunter.
"Ciao." Lo salutò semplicemente, rimettendo il telefono in tasca.
"Ti ho disturbato ?" Gli domandò, avvicinandosi di qualche passo.
Sembrava abbastanza stanco, i suoi occhi erano gonfi.

"No no, ma devo andare in missione ora. Avevi qualcosa di importante da dirmi ?"
Aveva fretta Alec, fretta di incontrare Cheryl.

"Domani sera darò una riunione nel mio loft. Verranno anche i tuoi fratelli, li ho già avvisati. Ti andrebbe di passare ?"
"Certo, ci sarò. Ora devo scappare, ciao." Abbozzò un sorriso e si allontanò velocemente.
Magnus ripensò a quanto appena detto: aveva fatto la cosa giusta ?

Dopo una quindicina di minuti, Alec era fuori dall'appartamento della Kidshot e aveva appena bussato due volte.
"Sei proprio impaziente !" Rise lei, aprendo la porta.
"Non sei felice di vedermi ?" Alzò un sopracciglio.
Cheryl gli sorrise furba e si chiuse la porta alle spalle.
Indossava dei jeans strappati, anfibi col tacco e una canottiera semplice.

"Quindi... dove stiamo andando mio bel Lightwood ?" Gli chiese, dopo aver camminato per cinque minuti.
"In questo locale... devo chiedere di Johnny, il tuo vicino. A quanto pare lo frequentava assiduamente." Le mostrò il bigliettino che Jace aveva scritto per lui riportando ciò che Jenny gli aveva detto.

"Io conosco questo posto... dobbiamo andarci per forza ?" Storse il naso dopo aver letto l'indirizzo.
"Perché ?" Le domandò increspando la fronte.
"Io... uhm.... ci lavoravo." Ammise.
"Come cameriera ?"
Alec continuava a non capire.
"Come spogliarellista, ci lavoravo come spogliarellista." Spiegò, tutto d'un fiato.

Ad Alexander mancavano letteralmente le parole anche se la sua buffa espressione diceva tanto. Non si aspettava certamente una riposta del genere.

"Che idea ti stai facendo di me ?" Sospirò lei, triste.
"Io... perché non me lo hai detto prima ?"
"Cosa dovevo dirti ? Ciao bellissimo ragazzo che sembra essere uscito da una rivista di moda, io sono Cheryl, il mio film preferito è il Mago di Oz e amo cucinare. Oh, altra cosa: facevo la spogliarellista in un locale di uomini arrappati." Disse sarcastica.
"Quindi pensi che io sia un bellissimo ragazzo che sembra essere uscito da una rivista di moda ?" Alec le si avvicinò con un sorriso sornione, facendola sbuffare.

"Io sto per essere odiata a morte da te e tutto quello che sai fare e pensare ai complimenti ? Stai diventando egocentrico a forza di stare con me." Notò.
"Non ti sto per odiare a morte ! Quello è un lavoro rispettabile come tutti gli altri, anche se sono felice che non lo faccia più." Ammise.
"Perché ne sei felice ?" Chiese, non capendo.
"Bhe sai... tutti quegli uomini che vedevano il tuo corpo mezzo nudo... non lo so, mi da una brutta sensazione." Disse solamente, alzando le spalle.
Camminavano nell'aria fredda di New York, ma ormai erano quasi arrivati al malfamato locale.

"Geloso Lightwood ?" Ridacchiò Cheryl, dandogli un pizzicotto sulla guancia.
"Anche se fosse ? L'importante è che ormai non lo fai più." Sorrise soddisfatto facendo spuntare le fossette ai lati delle labbra rosee.
Cheryl non esitò un istante a metterci dentro il dito, per poi ridere subito dopo.
Ad Alec piaceva oltremodo il suono della sua risata, era cristallina e gli ricordava quella di una bambina.

"Siamo arrivati." Annunciò.

Heyyyyyyyyyy baesssss 💙💙
Che ne pensate del capitolo ? Uno dei segreti di Cheryl è stato svelato ? Impazienti di entrare nel locale con i nostri due protagonisti ? 😏😏 Lasciate una stellina !!! 🌟🌟🌟⭐🌟⭐🌟🌟🌟
Un bacio babes, alla prossima

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