Perchè siamo così diversi ?
Alec non faceva altro che chiederselo quella sera.
Seduto su uno sgabello, al bancone di un bar, con davanti una birra mondana: pensava.
Al suo Magnus, anche se suo, un giorno, non lo sarebbe stato più.
Come poteva accettare che l'uomo che amava avrebbe avuto una storia con qualcun altro, mentre lui se ne stava sottoterra ? Eppure non poteva impedirlo, non poteva combattere contro il tempo che scorreva, sempre più veloce, come se lo stesse soffocando.

"Cosa ci fa un ragazzo così bello tutto solo ?" Una voce femminile lo risvegliò dai suoi pensieri neri.
Si voltò di poco, ritrovandosi accanto una ragazza sorridente.
Non era molto alta, il suo fisico era minuto ma valorizzato dal vestito aderente che portava. I capelli biondissimi erano mossi e le arrivavano sino a metà schiena, incorniciandole il viso dai lineamenti delicati.
Aveva gli occhi di un verde molto chiaro e grandi, con lunghe ciglia nere che sfarfallavano ogni volta che chiudeva e apriva gli occhi: sembrava una cerbiatta. Le labbra erano carnose e tinte di rosso, accompagnate da una profonda fossetta sulla guancia sinistra.

"Bevo." Rispose semplicemente Alec, che, per confermare la sua versione, prese un sorso di birra. Non gli piaceva neanche così tanto.
"Posso ?" Chiese lei, indicando lo sgabello vuoto accanto al ragazzo. Lui fece solamente un cenno di assenso con la testa, poco in vena di parlare.

Inoltre non aveva notato rune sul suo corpo, non si trattava di una Shadowhunter. E, dalla forma regolare dei suoi canini, nemmeno di un vampiro.

"Cheryl Kidshot, piacere." Gli sorrise nuovamente.
"Alexander."
"Nome un po' lungo, eh ?" Ridacchiò, ordinando anche lei un alcolico.
Non ricevendo risposta, sospirò.

"Chi è quella che ti ha ridotto così ?"

Alec non potè fare a meno di nascondere un sorriso amareggiato.
"È una storia complicata."
"Certo, si possono chiamare così oppure storie morte." Fece spallucce, poi prese un sorso del proprio drink alla ciliegia.

L'alcol le bruciò piacevolmente la gola, adorava quella sensazione.

"Cosa vuoi dire ?" Le chiese il ragazzo, increspando la fronte.
"Non tutte le storie hanno un futuro. Alcune, per quanto siano state belle, devono semplicemente finire e non puoi farci nulla." Spiegò Cheryl.

Con un altro sorso finì il drink.

"Io... non lo so. Forse hai ragione." Sospirò, bevendo un altro po' della birra.
"Credimi, ne so qualcosa." Abbozzò un sorriso malinconico, che celava qualcosa di profondamente doloroso e triste.

Il telefono del ragazzo ricevette un messaggio: Izzy aveva bisogno di lui all'Istituto.
"Io devo andare, ci vediamo." Disse, alzandosi e lasciando i soldi sul bancone.
"È stato un piacere, Alexander."

Un brivido gli percorse la schiena: solo Magnus lo chiamava così. Ma detto da quella ragazza... suonava in modo diverso, armonioso.

"Alec. Mi chiamano tutti Alec."

Cheryl non potè fare a meno di sorridere.
"Allora a presto, Alec."

My Space
Hey ! Come state ? Spero più che bene ❤
Eccomi tornata con una nuova storia su Alec, ispirata alla serie tv/libri Shadowhunters (anche se ci sono piu riferimenti alla serie che ai libri 😮). Se avete dubbi non esitate a chiedere qui sotto e se il primo capitolo vi è piaciuto lasciate una stellina 🌟🌟🌟🌟🌟🌟dai sto aspettando🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟ok bene. Ultima cosa, come vi immaginate la bionda e minuta Cheryl ? Datemi qualche idea per il cast, please 🖤 ok me ne vado, ciao babes