Capitolo 35
"Ho un buco al cuore, io sono quel tipo a cui piacciono le montagne russe in amore, ma fino a quando giocherai con il mio sentimento non ci voglio più salire."
~Eminem.
Avete presente quella sensazione di pensare di essere sospesi nell'aria, come se tutto il mondo si fosse fermato e rimani tu e il tuo cuore che batte all'impazzata?
Be' io mi sento così, ghiacciata sul posto senza nessuna connessione con la realtà, eppure il mondo se ne frega, lui continua a girare. Non riesco neanche ad ordinare tutti questi piccoli segnali per tirarne fuori qualcosa di sensato, non riesco a pensare, non riesco a ragionare. Sento soltanto i familiari brividi fare capolino dalla schiena, le ginocchia tremolanti, la testa in confusione, il cuore colmo di emozioni.
"Ally stai bene?" La voce di Jessica risuona nelle mie orecchie.
Mi volto verso di lei "si."
La mia doveva essere un affermazione invece suona più una domanda.
"Cosa c'è fra te e Dylan? Voglio dire.. Ti ha baciata" constata l'ovvio.
"Io-io non lo so"
Sono ancora imbambolata e sento ancora le sue labbra sulle mie.
"Torniamo su, mi sembri un po' persa.." Commenta.
Dire che sono persa è un eufemismo, io mi sento più che persa.
Mentre salgo le scale, molti mi guardano e bisbigliano, altre invece, se non ho visto male mi hanno addirittura lanciato occhiatacce fulminanti.
Sospiro sedendomi al mio posto e guardo la partita con lo sguardo perso nel vuoto, tuttavia i miei occhi seguono la figura di Dylan anche se non lo sto guardando veramente.
Mi risveglio dallo stato di trance quando urli e schiamazzi provengono dalla nostra parte della tribuna facendomi realizzare che i ragazzi della nostra squadra hanno segnato, finalmente, un goal.
Mi alzo anch'io applaudendo insieme alla massa, e guardo tutti i ragazzi ammassati sopra Dylan. È stato lui a segnarlo.
Sorrido non appena i nostri sguardi si incrociano e mima qualcosa prima di ricambiare il sorriso e girarsi per continuare la partita: 'Per te'
Il mio cuore fa di nuovo un tuffo, e non riesco ancora a realizzare tutto questo.
Dylan che mi dice tutte quelle cose, Dylan che mi bacia di fronte a migliaia di persone, Dylan che mi dedica un goal.
È tutto troppo per me.
La partita finisce 2-3 per la nostra scuola, e anche se hanno perso di nuovo, ce l'hanno messa tutta. Sono sempre più convinta che gli avversari si siano dopati, non esiste che non si stanchino!
Scendiamo tutti quanti dalla tribuna e con gli occhi cerco Dylan ma non riesco a trovarlo. Abbiamo bisogno di parlare. Ho bisogno di parlargli tutto questo, di ciò che sento, di ciò che è successo. Dobbiamo mettere in chiaro questa situazione.
"Hey puttana! Chi cerchi?"
Solo una persona può darmi un appellativo del genere, e sopratutto solo una persona può avere una voce così fastidiosa.
"Non sono cazzi tuoi." La liquido continuando la mia ricerca.
"Solo perché hai baciato Dylan di fronte a tutti, non significa che state insieme"
Vorrei tanto dirle che non sono stata io a baciarlo, ma viceversa, ma non ho tempo da perdere con lei.
"Ti consiglierei di stargli lontana se non vuoi fare una brutta fine"
"Indovina un po' Ashley, l'ultima persona a cui darei ascolto sei proprio tu"
Perché esistono persone così patetiche, perché?
"Dylan è innamorato perso di me, quindi è inutile che cerchi di metterti in mezzo perché tornerà sempre da me"
"Come dici scusa?" Dylan fa la sua apparizione proprio dietro di lei.
Lei sussulta e fa un sorriso imbarazzato "sto solo mettendo in chiaro le cose"
Lui sbuffa ridendo "in chiaro le cose? Ashley quante volte ti devo dire che fra noi due è finita da un pezzo? Perché ancora non vuoi capire che noi due non stiamo più fottutamente insieme"
I suoi occhi lacrimano "Io ti amo"
Per quanto odio Ashley, vederla vulnerabile così com'è mi fa un po' pena.
Ma non voglio che Dylan ricambi i suoi stessi sentimenti...
"Io non provo lo stesso per te, mi dispiace"
"Solo perché c'è lei! Dillo che ti sei innamorato di una figlia di un alcolizzato"
Alle sue parole il mondo mi cade nuovamente addosso, così senza guardare la reazione sconvolta di Dylan indietreggio per andarmene, e corro con le lacrime sulle guance.
Come si permette di tirare in ballo la mia vita privata? Come fa oltretutto a sapere tutte queste cose di me. Avrei dovuto fermarmi la e strapparle tutte le sue dannatissime extention bionde per farmi dire cosa ne sa lei della mia famiglia. Invece da codarda quale sono, sto fuggendo da un ciclo che sembra essere infinito.
"Ally!" Dylan mi raggiunge toccandomi il polso.
"Lasciami ti prego" cerco di staccarmi dalla sua presa ma lui mi tiene stretta.
"No, non ti lascio."
"Avanti fai pure! Prendimi pure in giro."
"Cosa? Come puoi pensare questo? Voglio soltanto sapere perché non me lo hai detto prima."
Sospiro "beh tu non mi hai detto che Hardin è tuo fratello. Evidentemente ci nascondiamo troppe cose a vicenda"
Ed è la verità.
Sospira "possiamo andare a casa e parlare?"
"Non voglio parlare di mio padre"
"Okay. Non parleremo di tuo padre ma ho comunque bisogno di parlarti"
Vorrà parlarmi di quello che vorrei parlargli anch'io?
Annuisco, e mi incammino con lui verso la sua macchina, accendo la radio proprio per porre fine a questa terribile tensione, ma ciò non aiuta la mia mente a formare un discorso da fargli.
Non sono brava in questo genere di cose. Di solito quando preparo un discorso finisco per dire tutt'altre cose.
Arriviamo alla casa del sesso..
Perché siamo qui?
"Dylan.. Perché siamo qui?"
Sospira, prendendomi la mano e guidandomi dentro.
"Devo parlarti di una cosa..."
"Anch'io.." Lo precedo.
Voglio farlo: voglio dirgli tutto ciò che sento. Voglio dirgli che provo dei sentimenti per lui, e che non voglio più continuare a mentirgli.
"Prima voglio parlarti io. Non voglio più mentire su questa storia.. Ne ho già abbastanza" Sospira.
Mi sto praticamente mangiando l'unghia del pollice dall'ansia.
Prova lo stesso che provo io?
"Ti ho mentito.. Mentito dall'inizio e la situazione mi è sfuggita di mano già da un pezzo. So che ti sei chiesta almeno una volta perché ho mai pensato di fare una casa per farci sesso. Be' non mi aspetto che tu mi creda e nemmeno che tu mi capisca, ma mi sto vendicando e tu non meriti di stare in mezzo a tutta questa merda"
Il mio cuore accelera e io continuo ad essere sempre più confusa "non capisco"
"Mia sorella è morta per colpa di un figlio di puttana che l'ha massacrata stuprandola e drogandola. Non so a cosa stavo pensando quando ho fatto quello stupidissimo patto con te, non lo so.. Il fatto che tu mi abbia completamente rapita.. Il tuo fare così arrogante.. Non lo so. Io dovevo prendere tutte le puttane di questa fottuta città e farmele dannatamente tutte quante. Invece hai rovinato tutto con la tua presenza, con la tua bellezza, con la tua finta innocenza.. Hai mandato all'aria tutti i miei piani... E non ho fatto niente di ciò che volevo fare e io mi sento dannatamente in colpa soltanto perché nel mio cammino ho incrociato te."
Mi sento mancare il respiro, mi sento andare in fumo per questa sua confessione.
Non so come sentirmi al riguardo, ma il tutto mi fa soltanto pensare che tutto questo non ne vale la pena, io non valgo la pena nella sua vita. Io ho distrutto i suoi schifosi piani, io ho rovinato tutto ciò che voleva essere.
"Stava andando tutto bene nella mia vita. Stavo per ottenere tutto ciò che volevo, e invece hai rovinato tutto." Continua ad accusarmi per le sue schifose azioni.
Io volevo confessargli quello che sento e lui invece mi accusa.
"Sei uno stronzo" dico a denti stretti.
"Non ho mai detto di non esserlo."
"E io che ruolo ho in tutto questo? Cosa sarei per te? Se non sono stata il tuo oggetto allora cosa sono?" Le lacrime scivolano sulle mie guance.
Abbassa il capo non sapendo cosa dire.
"Vattene"
Allargo gli occhi incredula da tutta questa situazione: sono io che dovrei pronunciare questa parola.
"Davvero Dylan? Mi baci di fronte a tutti e mi dedichi anche un goal per poi cacciarmi dalla tua vita? Cosa ti ho fatto di male.."
"Solo perché ti ho baciata allo stadio non significa che mi sono innamorato di te" continua ad infliggermi dolore con il capo ancora abbassato.
Una lama trafilata dentro la pelle sarebbe meno dolorosa di tutta questa merda che sto provando.
Tutta la mia vita è incasinata.
Il fatto che lui adesso sa di mio padre, il fatto che adesso so dei suoi strani comportamenti, il fatto che lui non ricambia i miei stessi sentimenti. È tutto troppo per me.
A passo svelto esco da questa merda con la consapevolezza di essere nuovamente usata, ancora e ancora come se fossi un dannato oggetto.
Non so cosa fare, non so dove andare.
Sensazioni. Sensazioni strane stravolgono la mia mente, il mio cuore ed è così difficile stare al passo dei miei battiti. Non voglio, non ci riesco.. È più forte di me fermare tutto ciò. Non voglio cadere nell'abisso innamorandomi di lui so che proverei tantissimo dolore, ma Dio! Questo dolore è ancora più lancinante, non posso, non non voglio stargli lontano. Mi sento bruciare il petto al solo pensiero di non rivederlo più, eppure eccomi qui ad aspettare che questa pioggia riesca ad alleviarmi il dolore. Ma niente. Non mi sento affatto bene e sono sopraffatta da questo intruglio di sentimenti, sono sfinita e emotivamente distrutta. Sono dipendente dal ragazzo che mi ha portato via l'anima e io non riesco a far altro che appassire per colpa della sua lontananza, della sua freddezza. Sono vulnerabile, come lo sono sempre stata quando si tratta di lui, cerco di fermare tutto questo ma il mio corpo non reagisce ai comandi della mia mente. Voglio uscire da questo uragano chiamato Dylan Wilde, ma ormai non posso fare a meno di avere la consapevolezza di esserci già troppo dentro.
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:(
-TANTI AUGURI AL MIO AMORE: CAMERON DALLAS ❤️ #21yearsofdallas
Pagina Instagram: @official_youreworthit
~SIAMO QUASI ALLA FINE DEL PRIMO LIBRO ...
Love You all 💕
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