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Capitolo 31

I love the way you lie.

~Eminem ft Rihanna.

Alla fine di tutte le lezioni torno subito a casa per mangiare e mettermi in pari con le lezioni.
Sono indietro in una maniera incredibile, non solo perché i programmi di Seattle sono un po' indietro con quelli di L.A ma anche perché questi giorni non ho fatto assolutamente niente.
Dopo tre ore passate a ripassare e ad avvantaggiarmi, mi alzo per vestirmi perché fra un po' mi viene a prendere Trevor per la cena.

Ovviamente non ho niente in questo fottuto armadio. Inizio a svuotarlo completamente imprecando ad alta voce e ricordandomi di andare a fare shopping. Almeno per queste occasioni mi serve.

"Parli da sola?" parla una voce roca dallo stipite della porta

Mi volto di scatto, e dovevo aspettarmelo che fosse lui.
Chi altri entrerebbe nelle case altrui se non lui?

"cretino! Mi hai spaventata"

"Non sono poi così brutto" si finge offeso

"Che cosa ci fai qui?" Chiedo spazientita

Sospira entrando senza permesso e si distende sul materasso colmo dei miei vestiti

"Sono venuto a ricordarti di stare attenta con quel Trevor"

Cosa? Ancora?

"Dylan ho capito! Non c'è bisogno che piombi a casa mia come un ladro e come se nulla fosse per ricordarmelo"

"Era solo per assicurarmi" si giustifica

Sospiro "lasciamo perdere questo. Adesso aiutami a scegliere cosa mettermi" dico sperando sia serio

"E perché dovresti fare tutto questo casino solo per vedere quel Trevor?"

"Perché si. Perché mi porta a cena, te ne sei scordato? Non ho intenzione di vestirmi questi maglioni colorati quando sicuramente mi porterà ad un lussuoso ristorante"

Alza gli occhi al cielo irritato "Ma figurati! Al massimo ti porta al McDonalds" commenta

"Semmai quello sei tu" puntualizzo

Non che mi dispiaccia! Anche perché preferisco mille volte andare a mangiare un fast food che far spendere centinaia di dollari per una stupida cena.
Era solo per puntualizzare..

"McDonalds o meno preferisci di più la mia compagnia" ghigna.

"Come no! Mi aiuti?"

Si guarda intorno cercando di trovare magicamente con lo sguardo qualcosa di accettabile. Ma tutto ciò che vede- come d'altronde vedo anch'io- sono vestiti da vecchia.
Ma perché mi vesto così?

Prende un maglione color mostarda da sotto la coscia. Una cosa orripilante, ma non l'ho preso io: alcuni miei parenti dei S. Antonio da parte di mia madre me lo hanno comprato, supponendo che sia altamente alla moda.

Dylan se lo rigira tra le mani guardandolo con aria disgustata "Ally! Ricordati che hai 17 anni non 77"

Già

"Smettila.. Aiutami e basta!" Mi lamento ma poi una lampadina si accende "potrei indossare il vestito che mi ha prestato Jess, quello della festa"

Al nominare quella stupida festa lui si acciglia e io me ne pento immediatamente "ma assolutamente no, dovessi strapparlo in mille pezzi"

Vorrei dirgli che io mi vesto quello che mi pare ma se ci penso bene quel vestito oltre ad essere indecente è anche inappropriato.

"Tieni" mi butta addosso un paio di jeans stretti che non ho mai messo, e una semplice t-shirt con delle stampe random.
È molto carino nel complesso. Perché un abbinamento del genere non mi è mai venuto in mente?

"Grazie, puoi girarti?"

È ridicolo lo so.

"Ally ti ho vista più nuda che vestita. Quindi non fare la finta santarellina con me adesso"

Lo so che è stupido, ma essere nuda mentre siamo in un rapporto è diverso che essergli davanti mentre ti fissa in continuazione.
Per lo meno quando facciamo 'sesso' siamo nudi entrambi.

"Non mi interessa, girati"

Mugola qualcosa di incomprensibile alzando gli occhi al cielo ma poi si distende e si mette un cuscino in faccia.

"Non sbirciare" lo intimo

Lui ridacchia e so benissimo che si metterà a sbirciare.

Mi vesto velocemente e mi posiziono davanti allo specchio per guardarmi.
Mi stanno dannatamente bene questi vestiti.. Di solito non mi piaccio per niente i vestiti che indossa la maggior parte della gente, ma questi mi piacciono molto.

Dylan mi guarda con approvazione e non esita a farmi qualche commento sul mio culo.
Mi racconta di come è nata la sua passione per il calcio, da quanto non vincono contro la squadra dell'altra scuola solo perché in qualche modo riescono a truccare le partite.

"La prossima partita è sabato prossimo. Ci siamo allenati da fare schifo.. E se non vinciamo nemmeno questa io chiedo all'allenatore se fanno fare i test per il doping"

"Scusami ma di solito non lo fanno fare prima di qualsiasi partita?" Chiedo dopo aver finito di piastrare le punte dei capelli, passando al ciuffo davanti.

Dylan è seduto sul bancone del lavandino e mi spiega che alle partite locali di solito non le fanno fare e non ne capiscono il motivo.

"Secondo me dovresti dirglielo prima della partita di sabato" propongo

"Proverò! E spero che gli stronzi la paghino per tutto il tempo perso ad allenarci fino a sudare come maiali"

Si sta affrettando a questa conclusione.. Magari davvero sono i più forti.

"Poi quel cazzone di Hardin! Non fa altro che pavoneggiarsi credendosi il migliore in tutto" continua a lamentarsi fruttato

"Perché lo odi così tanto?" Chiedo volendo sapere una risposta.
Ma dal suo viso capisco che non ne avrò mai una.

"Perché si" risponde in tono secco

"Se questa è la tua risposta.." Ironizzo avvicinandomi allo specchio per stendere un po' di fondotinta.

"Ma perché metti questa roba in faccia?" Si lamenta prendendo la mia trousse e iniziando a frugarci dentro.

Ha cambiato argomento da un secondo all'altro e più passano i giorni e più non capisco questo ragazzo.

"Perché si" utilizzo la sua stessa risposta continuando ad applicare il fondotinta per tutto il viso

"Mi passi l'ombretto?" chiedo guardando allo specchio per vederlo cercare.

Si volta un attimo verso di me confuso passandomi il blush "questo?" Chiede con aria innocente

Mi scappa da ridere "no questo serve per le guance, da qua" prendo la  trousse dalla sua mano per prendere l'ombretto, e lui se la riprende subito per poter analizzare ogni cosmetico.

"Oh questo so che cosa è! È il mascara" dice entusiasta di aver capito di cosa si tratta.

"Infatti! Dammelo." Glielo strappi dalle mani per applicarne giusto un po'

Improvvisamente la sua risata fa eco bel bagno facendomi sobbalzare e macchiare tutta la palpebra che ho appena accuratamente sistemato con l'ombretto.

"Stronzo mi sono macchiata" urlo "che hai da ridere?" Chiedo irritata

"Hai fatto una faccia troppo strana mentre ti mettevi il mascara. Eri tipo con mezza bocca aperta" cerca di imitare la mia faccia ma fallisce miseramente dato che la sua risata è talmente forte da non farlo neanche respirare.

"Smettila" mi lamento ma la sua risata è troppo contagiosa.

"Voi donne siete troppo strane" scuote il capo continuando a frugare fra la mia roba.

Non posso fare a meno di dargli ragione mentalmente. Non capisco nemmeno io perché apriamo la bocca mente ci trucchiamo o facciamo smorfie strane.

"Oh mio dio e questo che cos'è?" Chiede stupefatto aprendo l'eyeliner.

"Indovina!" Trattengo una risata

Lo osserva con aria confusa e poi mi guarda "forse ... Serve per le labbra? Ma perché è nero?"

È troppo tenero.

"Eye-liner Dylan! Si mette sopra gli occhi"

Alza le sopracciglia con finta comprensione.
"Capito"

Sorrido e prendo la trousse dalla sua mano continuando a sistemarmi il trucco finché non mi piace il risultato. Ho dovuto rifare tre volte il trucco nell'occhio destro perché il mascara si incrostato sopra la palpebra per colpa di Dylan.

"Okay. Come sto?" Mi giro verso Dylan trovandolo a tastare al cellulare annoiato

"Non sono il tuo fottuto amico gay che ti da consigli di bellezza" commenta non degnandomi neanche di uno sguardo

"Dai stronzo! Ho bisogno di un parere. E qui ci sei solo tu"

Sbuffa, infila il cellulare in tasca e mi guarda "troppo trucco. Ma nel complesso sei altamente scopabile, il che mi fa molto preoccupare" commenta ovvio

Roteo gli occhi al cielo ed esco dal bagno per prendere la borsa. Ci infilo il portafoglio, il mio catorcio di cellulare e il rossetto in caso di necessità.
Il campanello suona giusto in tempo e prima di arrivare giù alla porta d'ingresso vengo fermata dal polso

"Ricordati quello che ti ho detto" mi avverte

Non lo sopporto più. Sto per diventare paranoica per colpa sua.

"Si, ho capito!" Dico esasperata

"Cosa farai se hai bisogno d'aiuto?"

"Ti chiamerò" sospiro

"Okay. Mi raccomando" mi pizzica il sedere e si avvicina troppo velocemente per stamparmi un bacio prepotente sulle labbra.

Quanto odio e amo questi suoi gesti rude, mi fanno semplicemente perdere il controllo tanto che non sento quante volte il campanello è suonato.
Deglutisco continuando a guardare le sue intense iridi azzurre, e mi allontano per aprire immediatamente la porta.

"Ciao" dice il mio galantuomo vestito in modo casual.
Indossa una semplice maglietta bianca scollata sul davanti mostrando i suoi perfetti pettorali e un paio di jeans che gli cadono in vita. Non può essere legale tutta questa perfezione.
Dal suo abbigliamento deduco che non mi porterà in un ristorante lussuoso e ne sono davvero contenta, Non voglio spendere tanti soldi e di sicuro non li farò spendere a lui.

"Ciao" dico cercando di tornare alla realtà

"Sei bellissima" commenta guardandomi

"Grazie" sorrido

Mi sorride di rimando, poi il suo sguardo si sposta dietro di me guardando la figura alle mie spalle confuso.

"Ci vediamo dopo Ally" Dylan mi mi mette le mani sulle spalle superandomi

Ci vediamo dopo?
Ovvio. Dopo tutte le raccomandazioni, come minimo non dormirà finché non si assicurerà che torni a casa.
Mi chiedo cosa gli passa per la testa.

Dylan si mette di fronte a Trevor e mi rendo conto che hanno più o meno la stessa altezza. Forse Dylan è poco più alto di lui ma non si nota più di tanto.

"Stai attento a quello che fai. Ti tengo d'occhio" minaccia prima di congedarsi ma non prima di avergli dato una brusca spallata.

Non lo capisco e mai lo capirò.

"Wow" commenta Trevor dopo aver seguito con lo sguardo Dylan entrare a casa

"Se non uscissi adesso con me giurerei di scambiarlo come il tuo geloso fidanzato"

Fidanzato? Che cosa ridicola.
Io e lui non potremmo mai essere fidanzati. Siamo strani come ci comportiamo, io per lo meno provo troppa gelosia quando sta con Ashley, ma forse è solo perché la odio o non lo so, ma non siamo fidanzati.

"Andiamo?" Cambio immediatamente argomento

"Si" sorride porgendomi la mano

Gliela prendo e mi accompagna nella sua porche.
È ricco sfondato. E la sua macchina è molto bella, ma preferisco una macchina grande come quella di Dylan.
Perché tutto finisce per farmi pensare a lui? Anche le cose più stupide.

Durante il tragitto, Trevor mi ha fatto domande su domande sulla mia vita personale, e il che mi ha irritata tantissimo. Ho dovuto cambiare argomento per far passare la conversazione altrove, ma nonostante ciò continuava a spazientirmi chiedendomi della mia vita a Seattle e tutte cose che ho sempre voluto accantonare in un angolo, e non sentirne più parlare.
Fortunatamente siamo arrivati prima che continuasse il suo interrogatorio e mi guardo intorno per vedere dove mi trovo.

Sento musica rimbombare dal locale di fronte e non posso fare a meno di guardare sorpresa Trevor "Trevor lo sai che sono ancora minorenne vero?"

Sorride "il proprietario è il mio migliore amico non ci saranno problemi"

Oh..

Entriamo e vedo subito il bodyguard che fa l'occhiolino a Trevor senza chiederci i documenti.

Non sono mai entrata in un pub o in una discoteca e il rumore assordante della musica house me li sta già facendo odiare.

Corpi sudati si strusciano e ballano quella che hanno il coraggio di definire musica, e non posso fare a meno di essere disgustata di fronte a tali scene.

"Ti piace?" Urla Trevor sovrastando la musica

"Si" mento

Odio questo posto.

Trevor mi prende la mano e mi accompagna di fronte al bancone dove un uomo di circa 40 anni serve le bevute.

"Trev!" Ulula l'uomo "che sorpresa!" Mi guarda sorridendo

"Non fare il cazzone. Dammi il solito!" Ridacchia "Ally ?" Chiede girandosi verso di me.

Dopo l'ultima volta non voglio fare un'altra strage ma per non fare la maleducata rispondo di volere lo stesso che ha preso lui.

Mi guardo intorno per osservare meglio il bruttissimo locale e chi ci sta dentro.
È davvero grande ma la cosa che mi sembra molto strana è il fatto che qui dentro si sono soltanto maschi.

Ma dove mi ha portata?

L'uomo torna con due bevande e capisco subito che sono Cosmopolitan.
Ne bevo un po' e mi brucia subito in gola.

Continuo a guardarmi intorno e non mi capacito che qui dentro io sia l'unica ragazza.
"Trevor ma perché-"

"Ti va di ballare?"

Questa musica di merda?

Dio che stress! Voglio immediatamente tornare a casa.

Annuisco per non fare la stronza

Mi prende la mano e mi trascina in pista in mezzo agli altri mentre da solo fa strani movimenti con le braccia.

Senza sapere come diavolo si balla questa roba mi muovo un po' ma sono completamente fuori tempo.

Trevor sembrava il prototipo di ragazzo perfetto ma è completamente diverso da me nonostante la sua bontà che adoro e ammiro così tanto. L'unica cosa che voglio in questo momento è tornare a casa, ma purtroppo siamo arrivati da poco.

Mi sento a disagio in mezzo a tutta questa fauna maschile mentre ballo il genere di musica che odio in assoluto.

"Vado in bagno" urlo vicino all'orecchio di Trevor affinché mi senta.

Annuisce un po' preoccupato e se ne torna al bancone.

Cerco disperatamente il bagno e quando lo trovo rimango scioccata. Ce n'è soltanto uno, e uomini sudati si strusciano baciandosi selvaggiamente.

Inizio a fare i calcoli mentali e finalmente capisco che Trevor mi ha portata in un locale Gay.

Perché mi ha portata qui?

Sono l'unica stupida ragazza in mezzo agli uomini. Perché ha fatto una cosa del genere?

Una mano mi ferma prima che possa tornare da lui a chiedergli spiegazioni "ragazzina? Per caso hai sbagliato locale?" Mi chiede  un ragazzo quasi deridendomi.

Dio! Riderei anch'io di me stessa.

"Ehm no sono con un amico"

Tolgo la presa dalla sua mano e dal suo sguardo capisco che non ha brutte intenzioni.
"Chi è il tuo amico?"

"Trevor.. Quel ragazzo vicino al bancone" lo indico mentre continuo a fissare il ragazzo di fronte a me.

Ha dei bellissimi capelli ramati che contrastano con i suoi occhi color verde smeraldo. Il suo fisico è molto scolpito rispetto al normale ma con la sua altezza e la sua corporatura non sembra stargli male.

"Trevor? Conosci il mio ragazzo?"

Il suo ragazzo?

"Cosa?" Chiedo scioccata

Lui stringe i suoi occhi in due fessure non capendo la mia reazione "beh.. Si stiamo insieme, anche se non ci parliamo per colpa della sua gelosia.. Ma tu cosa ci fai con lui?"

È la stessa domanda che mi faccio anch'io.

"Mi ha invitata ad uscire" dico continuando  a fissare Trevor sotto shock

Lui guarda un attimo Trevor e poi guarda me "non ha limiti" scuote la testa

Spero che non stia accadendo ciò che sto pensando in questo fottuto secondo.

Trevor incontra immediatamente il mio sguardo e si acciglia visibilmente. Si alza dallo sgabello e ci viene incontro

"Perché mi stai facendo una cosa del genere Trevor?" Chiede il ragazzo accanto a me con le braccia conserte

Lui fa passare il suo sguardo da me a lui "non sei mai stato interessato ad uscire con me, vero?" Chiedo

Abbassa lo sguardo sentendosi in colpa.

"So che non dovevo farlo.. Ma tu eri l'unica interessata a me. Mi dispiace averti usata.."

"Interessata a te? Sei proprio fuori luogo. La sai una cosa? Vaffanculo. Non posso credere che tu mi abbia portato qui con il solo scopo di far ingelosire il tuo ragazzo" lo indico

Corro spintonandolo ed esco da questa merda di locale.
Ormai sono sull'orlo delle lacrime.
Non me ne frega niente di Trevor, ma odio quando la gente continua ad usarmi calpestandomi come uno zerbino.

Non posso credere di essere dentro questa situazione. Le persone lo hanno sempre fatto: mio padre, quello stronzo del mio ex quando ho perso la verginità con lui e adesso Trevor. Senza rendermene conto sto già chiamando Dylan e sto singhiozzando per colpa del dolore che il mondo continua ad infliggermi.

"Ally?" Risponde al primo squillo

"Ti prego vienimi a prendere" dico singhiozzando

"Che ti ha fatto? Dio Ally, sapevo che non dovevo lasciarti andare" sento il panico nella sua voce ma non ho tempo di dirgli quello che è successo così mi limito a dirgli che sto bene e riferirgli l'indirizzo del locale.

Voglio  Dylan.
Voglio soltanto lui.

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Ho cercato di aggiornare presto ma il mio problema è internet!!! In ogni caso l'ho fatto abbastanza lungo!

Secondo voi qual è la paura più grande che nasconde Dylan???

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