Cause all of me loves all of you,
Love your curves and all your edges,
All your perfect imperfections.

~John Legend

Vedo Dylan nel suo solito posto, e alla sua destra si sta avvicinando una ragazza mora tutta euforica per sedersi accanto a lui.
Così con una rapidità che nemmeno io credevo di avere, corro per sedermi vicino al suo banco.
La ragazza rimane a bocca aperta, e fuma di rabbia da tutti i pori lanciandomi un'occhiata assassina. Alzo le spalle in segno di scuse e guardo Dylan che mi guarda interrogativo.

"Dobbiamo parlare" dico non appena il professore inizia con una noiosa biografia di Charles Dickens.

Lui si gira guardando davanti a se e ignorandomi.

Che?

"Mi hai sentita? Dobbiamo parlare."

"Non abbiamo niente di cui parlare" dice continuando a guardare il professore fingendosi interessato.

"Invece si. Perché mi stai ignorando?"

Lui accenna un sorriso quasi derisorio "Improvvisamente ti interessa? Non avevi detto che ti stavo col fiato sul collo? Bene adesso lasciami in pace"

Non riesco più a replicare. In fondo ha ragione. Sono un incoerente: prima volevo che mi lasciasse in pace, e adesso non riesco a sopportare la sua lontananza.

"Andiamo a vedere dopo la casa?" Dico cambiando totalmente argomento.

Si gira verso di me per parlare ma veniamo interrotti da una voce arrabbiata.

"Wilde e Stewart! Volete per caso anche un caffè?"

Il silenzio piomba in classe.

"Mi è già stato riferito che voi due non fare altro che parlare e disturbare le lezioni. Quindi la detenzione dopo le lezioni non ve la toglie nessuno"

No. Ho il turno questo pomeriggio non posso fermarmi!
Merda.

"Professore.." Intervengo ma mi interrompe "nessuna replica signorina Stewart, o le assegnerò per domani un compito sulla vita di Charles Dickens"

Questa volta sto zitta, non posso rischiare di farmi assegnare un compito di una lezione che non ho mai ascoltato.

Dylan è incazzato nero, si vede da come ha chiuso gli occhi e si è passato nervosamente le mani nei capelli.

Appena il professore si volta, Dylan si avvicina a me "ricordami di ucciderti" dice poi si rimette composto.

Sospiro e decido di prendere appunti.
Già non avrò tempo di studiare a casa, figuriamoci se sto disattenta alle lezioni.

Le cinque ore passano con una lentezza incredibile, e ancora non me ne capacito di dover passare altre ore in questa dannata scuola.

Arrivo in aula detenzione dove ancora non c'è il professore, così decido di fare una telefonata a Trevor. Spero solo non si incazzi.

"Giuro che questa me la paghi" dice Dylan sedendosi accanto a me.

"Stai zitto adesso, sto chiamando il mio capo"

Lui sbuffa e sprofonda nella sedia annoiato.

"Pronto?" Risponde con la sua solita voce sensuale

"Ciao Trevor, sono Ally ho un problema. Mi hanno trattenuta a scuola e non posso esserci questo pomeriggio, se vuoi domani faccio pomeriggio e sera per recuperare." Dico stringendo i denti.

"Oh certo non preoccuparti Ally! c'è Alexis, non c'è bisogno che tu faccia l'orario pieno domani. Vi scambierete qualche giorno tu e lei"

Lo amo.

"Grazie infinte Trevor, sei gentilissimo"

"Figurati, buona giornata Ally"

Chiudo la chiamata e noto Dylan che mi fissa sconcertato.

"Che c'è?" Lo guardo storto.

"Dai del tu al tuo capo? E lo chiami addirittura per nome?" Chiede sbigottito

Roteo gli occhi al cielo "abbiamo più o meno la stessa età, ci è sembrato ridicolo darci del lei" spiego

"Mah" dice voltandosi dall'altra parte.

Una vecchia professoressa fa la sua entrata in classe, e dalla sua espressione scocciata si direbbe che è appena entrata in menopausa.

"Mettete tutti vostri cellulari qui sulla cattedra. Se ne vedo qualcuno nei paraggi, vi assicuro che vi giocherete l'anno"

Decisamente è entrata in menopausa.

Dopo due ore passate in quell'inferno, usciamo tutti dall'aula come una mandria di capre guadagnandoci le grida isteriche della prof.

Dylan senza rivolgermi una sola parola si dirige in macchina, così corro a subito per raggiungerlo.

"Aspetta" dico prendendolo per il braccio

"Che vuoi?" Chiede brusco

Odio quando si comporta così.
Così freddo e distaccato, lo preferivo mille volte quando era assillante.

"Perché mi tratti così?"

Lui sospira "Fatti due domande Ally. Il fatto che nemmeno tu sappia perché ti sto ignorando mi preoccupa assai"

"Non volevo trattarti in quel modo.. Ma ho avuto dei problemi.."dico a bassa voce

"Io ero disposto ad ascoltarti" spiega

"È troppo complicato anche per me.. Ho bisogno di risolvere questa cosa da sola, Ma tu per favore ... Non ti allontanare da me"

Si avvicina a me "perché?"

"Non lo so.. So soltanto che da quando ti sei allontanato ho come uno strano bisogno di te"

"Tu hai bisogno di me.. Ma nel frattempo mi allontani"

"Lo so.. So che non torna, ma è tutto così difficile.."

Lui piega la testa di lato scrutandomi a fondo.

"posso baciarti?" Chiedo senza volere.

Non volevo dirlo veramente, ma credo sia stato l'irrefrenabile voglia di baciarlo a prendere il sopravvento sul mio controllo.

"Che?" Sorride per questa mia uscita

"Io- mi dispiace" dico inceppandomi come una stampante che sta per rompersi.

Sono così nervosa, e ho dannatamente bisogno di lui, delle sue labbra. Ho bisogno di sapere che lui c'è.

Senza preavviso si avventa sulle mie labbra, baciandomi con una forza che non credevo possibile. Mi rendo conto che anche lui ne ha bisogno quanto me, si vede dall'intensità del bacio, dal modo in cui mi tiene stretta a se, dai suoi occhi chiusi come per godersi questo strano momento, che ci sta travolgendo entrambi.

Mi fermo, guardandogli le labbra intensamente, e mordendo il suo labbro inferiore con forza.

Lui sorride, e mi abbraccia. Mi tuffo sul profumo del suo petto inalando con piacere il profumo della sua pelle mischiato a quello del fumo.

"Mi piace il tuo profumo" dico troppo sinceramente

Mi bacia i capelli "anche il tuo"

Ci stacchiamo da quella posizione e lui si appoggia sulla macchina sorridendomi.

"La vuoi ancora vedere la casa del sesso?" Sogghigna con gli occhi pieni di lussuria.

"È solo la casa. Dato che ci porterai solo me" dico facendogli l'occhiolino

"Come desideri" dice prendendomi le mani e avvicinandomi a se.

Le nostre intimità si incontrano e sento come la sua erezione si sia fatta dura. Merda.

"Non voglio inaugurarla oggi.."

La realtà è che sono nervosa.

"Perché?" Chiede un po' dispiaciuto

"Ehm... Facciamo domani?"

Annuisce e mi apre la portiera per farmi salire.

Va dalla parte del conducente "mi prometti una cosa?"

"Cosa?"

"Un giorno mi dirai cos'è che ti turba.."

Annuisco, anche se so benissimo che non lo farò mai.

"Bene."

Arriviamo davanti alla casa. E esternamente è cambiata moltissimo, le crepe sui muri non ci sono più, ed è stata riverniciata con un semplice color panna.

Entriamo e l'atmosfera mi sembra cambiata.
È perfetta. Proprio come la volevo!
Tutti i cambiamenti richiesti sono stati fatti, e gli accessori che abbiamo comprato sono messi come li volevo io.

Corro subito in terrazza, e noto che non è stato cambiato niente, apparte la ringhiera riverniciata.

Mi giro verso Dylan "è bellissima"

"Già! È tutto grazie a te" dice giocando con una mia ciocca di capelli.

"Ammetti che era un peccato utilizzarla per farci del sesso con le ragazze"

Alza un sopracciglio "ma ci farò sesso con te"

Arrossisco "amici con benefici?"

Mi guarda "non ti considero una puttana, se è quello che pensi"

"Lo so" dico dandogli un bacio sull'angolo della bocca.

"Non hai fatto centro!" Fa notare indicandomi le labbra

Sorrido e gli do un lungo bacio a stampo, quando accenno a staccarmi mi tiene la testa bloccata costringendoci a baciarci, stavolta con foga.
Indietreggia fino ad arrivare al divano e ci cade sopra facendomi atterrare sopra di lui.
Mi sistemo sopra, facendo scontrare le nostre intimità e continuiamo a baciarci con passione.

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CIAOOO BELLEEE!
-MI SONO DIMENTICATA DI DIRVI CHE HO RILASCIATO UN'INTERVISTA SULLE MIE STORIE DOVE HO ANCHE RIVELATO UN PAIO DI SPOILER SU "you're worth it" e "ricominciamo"
PER CHI FOSSE INTERESSATO, LA TROVATE SUL PROFILO DI irremediabledreamer :)) thanks

-approfitto per pubblicizzare una storia che mi è piaciuta: "finta perfezione" di @SOGNATRIICE ❤️❤️