La mattina del 2 settembre la residenza Raley era vuota, se con vuota si intende uno staff di venti camerieri e cuochi, cinque domestiche, due autisti e un maggiordono, ma a Katrin non importava la presenza dello staff, le importava quella dei suoi genitori, questi ultimi, però, erano sempre impegnati per lavoro.
Christopher Raley era l'uomo più ricco di Thaseville e forse anche di tutto il Sud Carolina, era milionario e padre di Katrin.
La madre, Marlene Raley, era una modella e si aspettava che la figlia seguisse le proprie orme.

Katrin spense la propria sveglia, scese l'enorme scalinata in marmo bianco e si diresse verso la cucina.
La ragazza aprì il frigorifero interpellandosi su cosa mangiare, prese latte e cereali e si sedette all'isola della cucina.
《Signorina Katrin, suo padre le chiede se è disponibile per andare alle Hawaii questa settimana》 le disse il maggiordomo
《Ma lunedì inizia la scuola》 ribattè la ragazza
《Suo padre crede che non sia un problema saltare qualche giorno di scuola》continuò lui
La ragazza iniziò a giocare con i propri capelli castani, gesto da lei compiuto nei momenti di indecisione, Katrin non voleva perdersi i primi giorni di scuola ma andare alle Hawaii con suo padre...quando avrebbe avuto un'altra opportunità di passare del tempo con lui?
《Mi dispiace Alfred ma non andrò alle Hawaii, puoi informare mio padre》 concluse la ragazza.
Katrin passò tutta la mattina a finire i compiti delle vacanze, era a conoscenza del fatto che lo staff avrebbe potuto farli per lei, ma voleva essere come tutti gli altri, anche negli aspetti negativi.
Il pomeriggio lo passò a lezione di danza classica: l'intero pomeriggio a fare piroette e ballando sulle punte.
I genitori di Katrin tornarono per cena, ma come tutte le sere era come se non fossero presenti: entrambi controllavano email e messagggi nei propri telefoni e Katrin rimaneva lì, immobile, a cenare, come se fosse sola in quella stanza.
Dopo aver finito la cena salì le scale e si confinò nella propria camera da letto: una gigantesca stanza dipinta di un arancio pesca molto chiaro, il grande letto posato alla parete, accanto al balcone, dalla parte opposta alla porta, l'enorme armadio sulla destra, una grande scrivania vicino al letto e uno specchio sopra ad essa.
Katrin si sedette alla scrivania e si guardò allo specchio, i capelli castani le cadevano sulle spalle,lisci e perfettamente ondulati, gli occhi marroni non mostavano il minimo segno di occhiaie, il viso era privo di brufoli e il suo corpo era quello di una modella, ma lei ancora non si sentiva.... bella.
Katrin desiderava essere una normale ragazza, non la figlia di un milionario. Voleva essere accompagnata da una normale auto non da una limousine. Voleva fare shopping non prendere lezioni di danza. Voleva degli amici non dei camerieri.
La ragazza non aveva mai avuto dei veri amici e avrebbe fatto di tutto pur di non essere sola.