Katrin era sdraiata sul proprio letto a leggere; uno dei suoi hobby, quando infatti si sentiva esclusa oppure non amata iniziava a leggere romanzi rosa, dove poteva immaginare una vita piena di attenzioni, amici e...amore.
Katrin aveva tutte le comodità: vestiti firmati, borse di marca, scarpe e gioielli costosi, cibi pregiati, perfino il proprio letto era di marca. Ogni singola cosa, ogni singolo oggetto che lei potesse desiderare...ma non le emozioni che voleva provare e con chi le voleva provare.
La bruna si legò i capelli in una coda, spense le luci, si sistemò sotto le coperte e si addormentò.

Si ritrovò immediatamente in un posto che lei stessa definì l'inferno: fuoco ovunque, erano anche presenti delle piccole fiamme sospese in aria, ma la ragazza non ne era stupita, non quanto il fatto che lei non avesse minimamente caldo, anche se, in quel luogo dovevano esserci più o meno cinquanta gradi.
《Figo vero?》disse una voce maschile.
Katrin si sentiva come all'interno di un libro di avventura, avrebbe voluto che tutto quello fosse reale ma era solo un sogno.
《Non è un sogno》la contraddì la voce
《Quindi questo posto è reale? La voce parlante proveniente da un fuoco è reale...》disse, sarcastica, la ragazza
《Non vengo dal fuoco sono proprio qui》
Un uomo sulla trentina si avvicinò a Katrin e la esaminò da testa a piedi.
《E tu saresti?...》gli chiese
《Non è importante, sai...è il tuo turno ora》le disse, sorridendo
《Il mio turno per cosa esattamente?》
《Certo che fai un sacco di domande. Senti, io devo occuparmi della mia famiglia e non posso rischiare di bruciare mio figlio. Perciò...buona fortuna》
《No...aspetta! Perchè hai scelto me?》chiese la ragazza bisognosa di una risposta
《Prima di tutto non ti ho scelto io. Tu sei speciale Katrin 》
Il sogno finì, lasciando quelle parole risuonare nella testa della ragazza.

La sveglia suonò e Katrin si alzò, si diresse verso il bagno ed entrò nella doccia.
《È gelata》 disse la mora sbattendo i denti, guardò il rubinetto ed era totalmente girato verso il caldo, così, la ragazza pensò che la caldaia avesse avuto un guasto e non si stupì quando anche l'acqua del lavandino la fece tremare dal freddo.
Katrin scese le grandi scale che portavano all'ingresso, uscì senza nemmeno fare colazione ed entrò nella limousine che l'avrebbe portata a scuola.
Solo quando sfilò il proprio telefono dalla tasca della maglia si accorse di un segno che sporgeva dalla manica, così sollevò la manica fino alla spalla e rimase ad occhi spalancati per una trentina di secondi vedendo un tatuaggio sull'interno del suo braccio destro, proprio vicino al polso.
《Era tutto vero》 disse, a voce bassa, la ragazza, sorridendo.
《Sono speciale 》

Angolo autrice💕
Buon Anno!
anche se un po' in ritardo