gli Evans non sono tutti uguali
La sveglia posata sul comodino segnava le 8:59 del 3 settembre, chiamato anche ultimo giorno di vacanza, il giorno in cui tutti gli studenti sono impegnati a finire i compiti delle vacanze, altri ad iniziarli, ma non Jack che, assillato dalla madre, è riuscito a finire tutti i compiti prima di luglio.
La sveglia suonò alle nove, il ragazzo la spense e si alzò dal letto, diretto verso la cucina.
《Buongiorno dormiglione》 gli disse la madre
Jack guardò l'orologio, segnava le nove e dieci minuti, era in ritardo di dieci minuti.
La madre di Jack era una maniaca del controllo: sempre in orario, ogni singola cosa al proprio posto, tutto per lei doveva essere perfetto; era un'avvocato, le piaceva definirsi la migliore, nonchè unica, di tutta Thaseville, ogni persona finita dietro le sbarre era lì grazie a lei.
Melissa Evans era una donna alta, dai capelli castano scuro e piccoli occhi marroni sempre intenti a leggere i quotidiani, così, da essere a conoscenza di tutto ciò che accadeva a Thaseville.
Jack era l'opposto della madre: sempre in ritardo e disordinato.
Il ragazzo si sedette a tavola, accanto al fratello più piccolo, Nick, di soli quattro anni.
Il padre di Jack, Michael Evans era un giornalista e alcune volte, come quella mattina, lavorava di domenica.
Finita la colazione, la famiglia si preparò per andare in chiesa, obbligati dalla madre ogni domenica.
Jack si sistemò i capelli castani, non erano molto lunghi ma nemmeno corti, infatti, gli cadevano sempre sul viso.
《Quanto è bello il mio bambino》 gli disse la madre
"Bambino?? Ho quindici anni e ancora mi chiama bambino" pensò Jack
《Farai colpo su qualche ragazza in chiesa》 continuòla madre facendo l'occhiolino
"Certo, come no" pensò lui.
Jack non aveva mai avuto una ragazza, anche se di aspetto non era male: bei capelli castani, non troppo alto, magro e aveva dei bellissimi occhi azzurri.
Il ragazzo credeva che, forse, non aveva una ragazza perchè non aveva amici, ma non aveva tempo per uscire con loro, doveva occuparsi di Nick.
Jack amava giocare ai videogiochi, ma molte volte non aveva il tempo di farlo; era il ragazzo a svolgere molte faccende domestiche, perchè la madre era sempre presa dal lavoro, così, lui si occupava un po' della casa.
Il suo lavoro a tempo pieno, però, consisteva nel badare al fratellino: lo accompagnava a lezione di piano, che Jack considerava inutili, gli leggeva le storie prima di dormire, alcune volte preparava pranzo e cena per entrambi, ma occuparsi di Nick portava via al ragazzo tutto il pomeriggio.
Il ragazzo entrò nella macchina della madre, per tutto il viaggio i suoi occhi azzurri scrutarono Thaseville attraverso il vetro del finestrino, domandandosi come sarebbe stato avere degli amici.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro