Ashleen era stesa sul proprio letto con gli occhi a fissare il soffitto di legno, rivivendo la giornata appena passata, quando la ragazza fu cullata in un dolce sonno accompagnato da uno strano sogno.
Ashleen si trovava in una foresta, circondata da alti alberi che sembravano toccare il cielo, la ragazza si sentiva impotente in quel luogo ma si spinse oltre; arrivò al centro di essa, si guardò intorno e in quel posto mai visto prima si sentiva bene si sentiva a casa.
Al centro di quel labirinto di alberi si trovava un salice,-niente di che penserete- ma quell' albero dai rami ricurvi verso il terreno era "immenso" , queste furono le parole della ragazza. Ashleen sentì l'instinto di avvicinarsi all'albero, posò la mano su di esso e sentì la corteccia sotto le sue dita, il profumo di fiori, di foglie, di erba, di natura.
《Non disperare farai presto parte di tutto questo》
Ashleen
"Ok, un salice mi ha appena parlato con una voce da donna...ora sono davvero confusa"
《So come ti senti ma non c'è da essere spaventati》 le confermò la voce
《Tutto questo...è reale?》chiese la bionda
《Più di quanto tu creda, questo mondo è reale, questo posto lo è, tu lo sei, come lo sono io》
In quel momento una vecchia donna comparve affianco al salice, prese le mani della ragazza nelle proprie.
《È una tua responsabilità ora, io sono troppo vecchia》
《Io non capisco, perchè io?》
《 Tu sei speciale Ashleen 》 le disse la vecchia prima che il sogno iniziasse a svanire in una nuvola di fumo, portando con sè la donna.

La mattina successiva Ashleen si svegliò, si diresse verso il bagno, quando vide un piccolo pettirosso posato sulla sua finestra, la ragazza accennò un sorriso vedendo il piccolo animale, per poi far finta di niente e proseguire con la sua routine.
Si lavò il viso con dell'acqua fredda, fece per prendere l'asciugamano e per poco non urlò: sul suo braccio era segnato un simbolo, proprio all'interno del braccio destro, vicino al polso. La ragazza prese immediatamente la saponetta posata sul lavandino e iniziò a sfregare contro la sua pelle ma il segno non veniva via, Ashleen nemmeno sapeva cosa significava ma le sembrava di averlo già visto in precedenza. La ragazza tornò in camera e si sedette sul letto, fissando quello strano simbolo, sentì un rumore provenire dall'esterno e guardò la propria finestra: ora non era presente un solo piccolo pettirosso, erano una decina, più altrettanti scoiattoli e altri volatili in lontananza.
《Oh merda》 la ragazza corse ad abbassare il vetro della finestra.
《Farai tardi!》le urlò la madre dalla cucina.
Ashleen finì di vestirsi, prese lo zaino, corse giù per le scale ed entrò nell'auto della madre. La ragazza voltò il viso verso il giardino di casa e notò il rigoglioso albero sul retro, quello stesso albero che fino al giorno prima era secco e in fin di vita.
Ashleen, osservando la pianta, si ricordò il sogno della notte passata e in particolare ad una parola:"speciale"

Angolo autrice💕
La storia inizia ad avere un po' di senso, spero vi piaccia