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Capitolo 21

Sento un rumore assordante che non cessa nemmeno per un secondo di rimbombare nella stanza. All'improvviso, credo dopo due minuti, sento un "click" e un beatissimo silenzio. Apro lentamente gli occhi ritrovandomi tra le braccia di Lucy, la quale mi stringe più a se e avvicina le labbra al mio orecchio.
~Buongiorno piccola~ sussurra con la voce ancora un po' impastata dal sonno. Sono ancora mezza addormentata, ma quelle parole e quei piccoli gesti mi fanno ugualmente arrossire. Sento la sua risata vicino al mio orecchio e poi dei piccoli baci sul collo. Mi volto verso di lei, la guardo negli occhi e le sorrido dolce. La bacio dolcemente stringendola a me e lei fa lo stesso. Pochi minuti dopo ricomincia quel rumore assordante, il quale si rivela essere la suoneria di una sveglia.
-Che ore sono?- chiedo biascicando mentre mi accoccolo al suo fianco.
~L'ora di andare a scuola~
Ha la mia stessa espressione da "Ti prego non andiamoci", ma essendo brave ragazze ci alziamo di malavoglia e andiamo a vestirci. Sono le 6:50 e Lucy mi accompagna a casa per farmi lavare e indossare la divisa. Sono pronta per le 7:20 e dopo aver salutato mio padre e mia madre ritorno da lei, che mi aspetta sorridente davanti alla moto.
• • •
É l'intervallo e giuro che voglio tornare a casa ora. Sono sopravvissuta all'interrogazione di scienze, che per fortuna mi ha interrogata su un argomento a piacere, altrimenti non so come sarebbe andata. Sento qualcuno sedersi sul mio banco e alzo la testa per vedere di chi si tratta, dato che sono con la testa appoggiata sulle braccia sul punto di addormentarmi.
<Che hai fatto alla mano?> chiede preoccupata Max. Me ne ero anche scordata talmente sono stanca.
-Ho fatto degli allenamenti ieri e sono caduta- mento.
<Uh capisco, spero passi presto> dice in tono dispiaciuto, anche se dopo poco la preoccupazione sparisce.
<Vedo che qualcuno qui sta facendo progressi>
-Max ma che dici? Non vedi che la scuola mi abbatte sempre di più?- dico mezza addormentata.
<La scuola eh... Io pensavo fossi stanca per altri motivi> e sorride maliziosa. La guardo interrogativa finché non indica il mio collo. La camicia che indosso oggi è senza colletto, dato che è una presa in prestito da mia madre perchè le mie sono a lavare.
-Non ci siamo ancora arrivate ma...si, stiamo facendo progressi- dico tranquillamente. Lei ridacchia e dopo avermi dato una pacca sulla spalla esce dall'aula. Lucy entra dalla porta con un sacchetto in una mano, mentre nell'altra ha un bicchiere di cappuccino. Mi porge la busta e si siede in braccio a me. La apro curiosa e ci ritrovo dentro una ciambella alla crema. La guardo con occhi pieni di gratitudine e inizio a mangiarla allegra. Quando finisco vedo la bionda guardarmi sorpresa e poi ridacchiare. Mi incanto per la millesima volta ad ascoltarla ridere, e lei approfitta di questo momento per leccarmi via la crema rimasta intorno alla bocca.
~Non so perchè ma le cose dolci su di te hanno un buon sapore~ dichiara sorridendo maliziosa.
<Ma bene, dobbiamo affittarvi anche una camera di albergo magari?> sbotta Rosa entrando in classe. Ora spiegatemi perchè deve esserci lei ogni volta che io e Lucy abbiamo un "nostro momento" o non so come chiamarlo. Ha una specie di potere telepatico, che quando capta i miei pensieri strani viene a cercarmi per interromperli? La guardo male, irritata e stufa dei suoi commenti.
-Preferisco il suo letto piuttosto che un albergo mi spiace- sorrido maligna. Lei inizia a guardare me e poi lei come fossimo due fantasmi, poi esce dall'aula parlando istericamente con se stessa. Scoppiamo a ridere contemporaneamente, dio non avevo mai visto una faccia così idiota in tutta la mia vita. Suona la campanella e tutti rientrano in classe. Avverto degli strani sguardi e ipotizzo siano causati dai segni sul collo. "Meno male che non vedono il resto" penso guardando l'artefice delle macchioline rosso-viola. Entra la prof di inglese e subito posa il suo sguardo malvagio su di me. Non é male, ha un bel fisico, bel viso, occhi castani e capelli neri. Solo che mi odia e non so nemmeno io il perché. Fa velocemente l'appello e poi inizia a spiegare. L'ascolto di malavoglia e stranamente oggi finiamo cinque minuti prima. Guardo fuori dalla finestra e rimango rapita dagli alberi in fiore. Ora i boccioli sono ancora chiusi, ma credo che quando sbocceranno saranno bellissimi. Vengo riscossa da un tonfo assordante e mi volto per vederne la causa. La prof ha un librone appoggiato sulla cattedra che prima non c'era, ma da dove cavolo è spuntato?
<Finalmente ottengo la sua attenzione signorina Flatcher> quasi strilla.
La guardo stordita e con la coda dell'occhio vedo l'intera classe che mi fissa, tranne Lucy, lei scuote la testa leggermente e continua a disegnare credo. Almeno non assiste alla scena.
-Mi dica- dico solo.
Si acciglia ancora di più e poi sbuffa. Ma perchè se la prende solo con me? Non mi sembra di averle fatto nulla, ma con la sensibilità da elefante che ho, penso di averla offesa in qualche modo.
<La pregherei di indossare la camicia dell'uniforme invece che una qualunque, e di coprire quei segni osceni> dice acida. A quel punto la bionda si volta verso di me e mi intima di non rispondere.
Alzo un sopracciglio di protesta, ma la prof vedendomi mi richiama pensando sia riferito a lei.
<Cos'è quello sguardo ora?>
La sua voce mi sta uccidendo le orecchie, il mal di testa poi non aiuta. Sposto il mio sguardo annoiato e infastidito su di lei, la quale sbotta rumorosamente e ha quasi una crisi isterica. In quel momento Lucy mi mostra di nascosto il suo disegno facendomi quasi scoppiare a ridere. Mi trattengo quanto più posso, anche se se per farlo appoggio la testa sul banco. Sul foglio c'è una caricatura della prof che urla, e vi giuro che se lo vedeste anche voi non rimarreste impassibili. Sento per la terza volta richiamarmi da quella strega e qui perdo la pazienza.
<Flatcher, se non la smette le metteró un richiamo! Pensi io sia stupida? Invece di prendermi in giro, farà meglio a studiare se vuole essere promossa e di pensare meno ai ragazzi!>
La guardo gelida, e penso che i miei occhi azzurri quasi col ghiaccio rendano meglio l'idea.
-Si crede il centro del mondo? La informo che non lo è. Quindi invece di rompermi i timpani con i suoi strilli da pazza, farebbe bene a concentrarsi sul suo lavoro. E cosa le fa credere poi che sia stato un ragazzo?-
Lucy si da uno schiaffo in piena fronte e anche se sono consapevole di quel che ho detto, non me ne pento. Suona la campana e tutti si alzano. Lucy si avvicina e dal suo sguardo capisco che le cose non andranno bene.
Mi alzo dopo aver messo le cose nello zaino e mi avvio con lei verso l'uscita. La prof non dice nulla, mi segue solo con lo sguardo. Sussurra qualcosa che Lucy non sente, ma io purtroppo si. "Piccola puttana, ti insegno io adesso le buone maniere".
Non ne parlo con nessuno, fino a quando...


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