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Capitolo 41

Layla

Mi sveglio affannata e con la pelle medida di sudore, stranamente non avevo fatto alcun incubo, quindi non capivo per quale motivo ero conciata in quel modo. Porto una mano sulla fronte sbuffando notando sia bagnata, scosto le coperte con un po di fatica sentendo la testa vorticare e pulsare, mi appunto mentalmente di prendere una pillola per il mal di testa piu tardi.

Sento il mio stomaco in subbuglio e a fatica cerco di reprimere un conato arrivato quasi in cima, ma che mi prendeva?

Alzarmi diventa una sfida ardua e camminare lo é ancora di più, non riesco ad andare in modo dritto e la testa inizia a pulsarmi e a girare ancora di più.

Vado a sbattere contro la porta del bagno accidentalmente- "Fanculo"- sbotto prima che la figura di Becky sfreccia davanti alla mia e mi faccia venire un forte conato- "Buongiorno bellezza- inizia senza guardarmi- dio fai paura, ma che hai? Sembri una cazzo di merda"- esorta poi, la fulmino con lo sguardo sorridendole falsamente- "Grazie Becky, seriamente, io da sola non ci sarei mai arrivata"- le dico fingendomi grata- "Layla sono seria, tutto ok?"- chiede venendomi piu vicina- "Si tranquilla, sarà solamente il fatto che mi sia addormentata tardi forse. Parlando di te, perché correvi come una matta?"- rispondo ridacchiando leggermente- "Oh nulla, tuo fratello dorme solamente in boxer e io non me ne sono nemmeno accorta, perfetto direi, no?"- esorta quasi esasperata- "Ci farai l'abitudine, non ti preoccupare"- la conforto con una spallata amichevole e un sorriso sincero.

Proprio in quel momento Cody ci raggiunge mandando un occhiolino malizioso alla ragazza accanto a me, stanno iniziando a diventare troppo intimi, penso ridacchiando appena;

in cambio lei alza gli occhi al cielo e gira la testa di lato- "Oh andiamo, finirà che mi vedrai direttamente nudo, per cosa di scandalizzi cosi tanto?"- domanda Cody sorridendo e ammiccando in sua direzione- "Cody! Layla dì qualcosa perfavore"- fa lei guardandomi con un S.O.S negli occhi- "Cody smettila, ora andate forza"- dico divertita.

Fanno come detto continuando a bisticciare fino alla rampa di scale dove lui le prende il viso tra le mani e le da un bacio a stampo prima di riempirle l'intera faccia. Entro in bagno sorridendo ma sentendo allo stesso tempo la mia testa vorticare più forte, mi guardo allo specchio e in effetti Becky aveva proprio ragione, faccio davvero schifo.

Guardo l'orologio del telefono e constato che se faccio veloce ho pure il tempo di farmi una doccia, cosi faccio.

Il mio mal di testa sembra piano piano peggiorare, ma che cosa succedeva? Continuavo a chiedermi, uscita dalla doccia mi dirigo in camera mia per cambiarmi, all'Interno trovo già Becky intenta a truccarsi- "Alla buon'ora bellissima"- dice Becky sorridendomi- "Ho un mal di testa allucinante Becky"- confermo, ella si alza con aria interrogativa- "Non é che hai la febbre?"- chiede- "Ma no, non credo, prenderò una pillola poi"- esorto inserendo un maglione e una tuta- "D'accordo ma non pensi che farà caldo con quel maglione? Fuori tira già una bella aria"- dice- "Cosa sei pazza? Fa freddo, intanto vai da Cody, io vi raggiungo subito"- affermo cacciandola fuori.

Ella balbetta qualcosa prima di andare via, finisco di vestirmi e poi metto un filo di trucco, giusto per rendermi un po più presentabile. Scendo per andare dal piano di sotto dove i due piccioncini sono intenti a scambiarsi teneri effusioni, sorrido- "Andiamo o faremo tardi"- annuncio loro- "Allora usciamo forza, guido io"- afferma Becky, Cody sgrana gli occhi- "Assolutamente no, guideró io!"- esulta velocemente- "No invece, guido io. Layla ti aspettiamo fuori"- ribatte Becky facendo tacere il mio caro fratellino- "Sarai la mia rovina, vacci piano perfavore"- mormora Cody seguendola.

Scuoto la testa divertita direngendomi verso la dispensa dove prendo solamente una pillola per il mal di testa, poi seguo i ragazzi in macchina, dove li trovo intenti a discutere- "Ho capito farò piano! Ora sta zitto un po!"- esorda esasperata, ridacchio, Cody ci tiene molto alla sua BMW blu notte- "Dai forza parti, ma piano"- la ammonisce Cody.

Ella in risposta gli rivolge un dito medio prima di accendere la macchina e partire.
Non é male nella guida, é cauta e non va nemmeno troppo veloce, per tutta la durata del viaggio noto la mano di lui sulla coscia di lei scoperta. Becky é una ragazza abbastanza stravagante, si fa spesso notare, ma non perché vuole farsi vedere in quel senso, semplicemente si fa riconoscere per quella che é, con il suo stile da bambola.

Difatti porta una gonna corta fino sopra il ginocchio confetto, una maglietta bianca all'interno, una giacchetta di pelle rosa, un paio di calze che arrivano al ginocchio e le sue amate francesine nere ai piedi. I capelli ricadono lunghi sulle spalle mentre per il viso ha optato per un rossetto bordeaux, eyeliner, un filo di fondotinta e il suo amato illuminante, senza il quale non esce nemmeno a buttare la spazzatura.

La mia amica diceva che invidiava il rapporto che avevo con Trevor, invece sono io ad invidiare il loro rapporto, si sono cercati per tanto tempo e alla fine si sono trovati.

Non mi accorgo nemmeno che siamo ormai arrivati a destinazione fino a quando la voce di Cody non mi risveglia- "Congratulazioni piccola, hai guidato bene"- dice orgoglioso della sua oramai fidanzata, ella alza gli occhi al cielo prima di scendere e aiutare il ragazzo- "Guarda che non sono morto, ce la faccio"- battibecca quest'ultimo.

Il mio mal di testa sembra per un attimo migliorare ma non appena metto un piede fuori dalla macchina, inizia a vorticare. La luce del giorno mi colpisce violentemente costringendomi ad appoggiarmi, per qualche minuto, al mezzo- "Sorellina tutto ok?"- chiede Cody con aria interrogativa, annuisco cercando di sorridere mentre la vista attorno a me inizia ad appannarsi e le loro voci a confondersi tra di loro.

Cerco di camminare dritto e allo stesso tempo prestare attenzione intorno a me, purtroppo la seconda non mi riesce tanto che vado a sbattere contro una ragazza che si affretta a spostarsi. Becky mi dice qualcosa che non riesco nemmeno a capire, sorrido ed annuisco prima di tornare a camminare; sento il mio corpo sciogliersi e iniziare a sudare, allo stesso tempo però rabbrividisco all'aria fredda, che cosa mi prendeva?

Arrivo all'interno della struttura senza uccidere nessuno, qualcuno si chiederà perché non ho dormito nelle stanze di essa, purtroppo ci sono stati vari problemi che hanno costretto la maggior parte degli studenti ad abbandonare, momentaneamente, la loro stanza, tra cui io e Becky.

Non mi accorgo di essere finita addosso a un'altra ragazza che a differenza dell'altra mi spinge violentemente, mi preparo a una caduta rovinosa ma sento qualcuno afferrare il mio dolcevita. Il suo profumo é l'unica cosa che riesco a distinguere, come se ci fosse solo lui, un profumo inebriante che riuscirei a riconoscere tra mille, le sue mani mi tengono stretta al suo corpo e la sua voce mi sussurra qualcosa, non riesco a rispondere. Cerco di guardarmi intorno alla ricerca dei miei accompagnatori, ma tutto diventa improvvisamente buio.

Mi stringo di piu tra le sue braccia percependo una strana sensazione, i miei occhi iniziano a bruciare e a pizzicare, sono nella merda.

"Non mi sento affatto bene"- riesco solamente a balbettare, poco dopo mi sento sollevare da egli ed essere portata via- "Amico cos'ha?"- sento dire tutto d'un tratto a Cody- "Dio mio, tua sorella é una testardona, le ho detto di provare la febbre stamani ma non mi da mai ascolto!"- esordisce Becky- "Becky non urlare, mi dai alla testa. Layla non sta affatto bene, scotta, la porto a casa voi andate dentro"- afferma Trevor- "Non se ne parla veniamo con voi"- dice prontamente Cody- "No, a scuola, ora"- ribatte Trevor solamente, percepiscono uno sbuffo, poi Trevor camminare.

Sento solamente un flebile 'mi sei mancata tanto' poi più nulla, le sue braccia mi stringono forte mentre il mio corpo perde conoscenza.

"Avanti lasciati andare, che sarà mai!"- esulta già mezza ubriaca Rox- "Ragazze dai, sapete perfettamente che non é il genere di cose che mi piace fare! Balleró con voi divertendomi, ma niente alcol"- le ammonisco ridendo- "Sei troppo noiosa"- afferma Jasmyne buttando giù tutto il bicchiere insieme a Rox. É la festa di fine anno, purtroppo l'anno prossimo noi saremo ancora qui, vista la nostra età, ma le ragazze hanno insistito a venire per divertirsi, Rox porta un tubino striminzito rosso fuoco, accompagnato da tacchi vertiginosi, rossetto troppo acceso e capelli svolazzanti, Jasmyne ha preferito una gonna di pelle e un top uguale, con gli stessi tacchi vertiginoso, Becky ha preferito rimanere sul soft mettendo una semplice maglietta e una gonna con delle calze, io un jeans a vita alta e il mio solito stile monotono. Appena giro la testa trovo già le mie amiche slinguazzarsi e strusciarsi con ragazzi piu grandi di loro. Scoppio a ridere, sono sempre le stesse, non trovo Becky però e questo mi porta a una leggera preoccupazione.

Mi dimeno nel letto riavvolgendo le immagini di quella sera nella mia testa, il mio battito accelera ma si ferma immediatamente quando l'ultimo ricordo rimbomba dentro di me. Mi alzo di scatto stanca dei miei soliti incubi. Do un occhio all'orologio: tre e mezza del pomeriggio, ricordo che non stavo bene e che Trevor mi ha portata via da scuola.

Percepisco il mio viso bagnarsi mentre cerco invana di contenere la mia rabbia. Non sono ancora riuscita a superarlo. Infilo la testa tra le ginocchia continuando a vomitarmi addosso colpe su colpe, emetto frasi scollegate provando un minimo a sfogarmi con me stessa. Due braccia muscolose e un petto imponente circondando la mia figura senza esitare, continuo a piangere e appoggio la testa all'indietro, egli mi riempie di dolci baci e carezze, sa sempre cosa fare.

"Non ce la faccio più Trevor, ho bisogno di riprendere la mia vita in mano ma non ci riesco. Non ne sono in grado, la mia testa non me lo permette, insiste ogni volta a farmi assistere a quello scenario, come se fosse sempre pronta a rivolgermi tutto contro e a farmi ricordare. La prego di smettere ma non lo fa, i ricordi sono ancora freschi e vivi, vogliono rimanere lì ma non riesco a contenerli escono fuori senza il mio permesso, forzandomi a fare cosa che non vorrei mai fare. Vorrei tornare a essere la ragazza felice e spensierata di due anni fa, ma non ci riesco, non ce la faccio, non posso, c'é qualcosa che ancora mi tiene ancorata li. Fallo smettere ti prego"- singhiozzo dimenandomi con forza, ho la voglia di urlare, piangere, fare qualcosa di grande per togliere definitivamente questo rimorso da me. Ma non riesco a fare nulla.

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