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Capitolo 30

Layla
"Ehy basta, guardami"- dice Trevor mentre continua a stringere la mia mano intrecciata alla sua.
Siamo davanti all'ospedale da circa quindici minuti ma non ho il coraggio di entrare, che cosa dirò? Che cosa farò se Cody è in brutte condizioni? Come farò a perdonarmi?

Così mi sono fermata e ho iniziato a piangere mentre Trevor chiedeva informazioni a Becky.
Alzo lo sguardo verso il suo dopo tutto il tragitto in macchina e dopo questi quindici minuti.

"Finalmente mi guardi- inizia Trevor baciando la mia mano e successivamente le mie labbra- ho parlato con Becky- continua sospirando e fermandosi un attimo- e diciamo che è abbastanza grave"- conclude amareggiato- "Lo sapevo, lo sapevo cazzo"- dico io senza dargli tempo di aggiungere altro.

Mi stacco da lui e mi passo nervosamente le mani tra i capelli, camminando su e giù per il parcheggio singhiozzando e riversando la mia rabbia su un cestino lo vicino. Urlo piangendo mentre Trevor mi spinge contro il suo corpo impedendomi ogni movimento.

"Non è giusto, non è giusto cazzo. Perché non posso essere felice per mezz'ora? Perché non mi posso lasciare andare per mezz'ora cazzo?!-" urlo contro il petto di Trevor e stringendo forte le mie mani intorno alla sua vita.

Egli mi lascia numerosi baci sulla testa accompagnati da carezze sui miei capelli.
"Devi stare tranquilla, lo so che fa male credimi, ma non è questo il modo di agire. Devi solo stargli accanto"- mi dice Trevor cercando di incrociare il mio sguardo e quando ci riesce abbozza un sorriso e si abbassa per lasciarmi un bacio delicato ma allo stesso tempo pieno di passione e foga.

"Cosa dicono i medici?"- chiedo deglutendo, lui sospira e poi mi stampa una altro bacio a fior di labbra stringendo il mio viso.
"Prometti che non impazzisci?"- mi chiede dolcemente evitando il mio sguardo- "Trevor..."- dico a denti stretti chiudendo le mani in due pugni fino a farmi sbiancare le bocce che lui prende e le bacia delicatamente.

"Il suo corpo ha reagito abbastanza bene, l'auto che l'ha colpito ha preso in pieno la sua parte, andava troppo veloce, era ubriaco e non si è accorto che Cody stava svoltando. Ha una costola fratturata, gli arti del braccio e della gamba per fortuna hanno reagito, per come dice il medico, bene in quanto si sono solo inclinati ma riusciranno a mettere apposto tutto. La parte celebrale è messa peggio"- conclude sospirando e avvolgendo la mia vita con un braccio mentre l'altra si posa sulla mia nuca, che viene accarrezzata costantemente.

"Che vuol dire, ha perso la memoria?"-gli chiedo confusa cercando di incrociare i suoi occhi che cercano di fare l'esatto opposto. Mi avvolge a se è scuote la testa stringendomi forte- "Cody è in coma Layla".
Una sola frase.
Una semplice frase.

All'improvviso il mondo crolla, non vedo più nulla, le mie gambe non vogliono sostenermi e sarei già caduta se non fosse per le braccia muscolose di Trevor che mi stringono a se. Cerco di dimenarmi e a spingerlo via da me, ma invana, cado sull'asfalto accompagnata dalle sue braccia che non azzardano a lasciarmi.

Come è successo? Perché è successo?
Cody è in coma, il mio cervello smette di funzionare, il mio cuore perde battiti, l'unica cosa che voglio è strappare il cuore dal petto alla persona che guidava.

Alla persona che me lo sta portando via lentamente. Ripenso a tutte le cose che ho fatto insieme a mio fratello e un urlo acuto scappa dalla mia bocca asciutta ma viene soffocato dalla maglietta di Trevor.

Due ore dopo...
"Mamma no, non voglio andare a casa. Rimarrò qui con voi. Trevor se tu vuoi puoi andare"- dico sospirando e appoggiandomi allo schienale della sedia. Trevor scuote la testa e poi si siede accanto a me facendomi poggiare la testa nell'incavo del suo collo. Mia madre sospira e poi torna tra le braccia di mio padre, il quale nel frattempo abbracciava mia sorella.

Sono passate all'incirca due ore da quando ho saputo tutto, dopo poco sono accorsa dentro e non ho fatto altro che abbracciare tutti, compresa Becky, messa nelle nostre stesse condizioni.

Avrei voluto andare subito da Cody ma non mi è stato concesso. Mamma sa che sono persa senza mio fratello e sa che rimanere in ospedale mi avrebbe fatto molto male, non solo perché Cody era in quelle condizioni, ma anche per quello che gli ospedali mi avevano fatto negli ultimi due anni così hanno cercato tutti di mandarmi a casa ma mi non ero smossa da li.

"Hai fame? Vuoi che ti porti qualcosa da mangiare o da bere?"- mi sussurra una voce all'orecchio risvegliandomi dai miei pensieri- "No tranquillo- inizio alzando la testa e girandomi verso la mia famiglia e Becky- qualcuno vuole qualcosa da mangiare o da bere?"- concludo aspettando una risposta, tutti negano con la testa e io torno con la testa nell'incavo del collo di Trevor.

Qualcuno si avvicina a noi con passo svelto attirando la nostra attenzione.
Eva si fionda tra le sue braccia e quando si staccano riesco a vedere chi è, Diego, il migliore amico di Cody.

"Scusate tanto ma ero con la mia famiglia a New York per il weekend, mi sono messo in viaggio appena ho saputo. I miei ci raggiungeranno tra poco"- dice tutto d'un fiato passandosi nervosamente la mano nei capelli.

"Ciao Diego"- mormoro in piedi di fronte a lui, egli non dice niente e mi stringe forte per la vita lasciando un bacio tra i miei capelli- "Harrison che ci fai qui?"- sibila a denti stretti Diego facendo un passo nella direzione di Trevor che si alza di scatto tirandosi indietro i capelli esasperato.

"Potremmo smetterla per un momento con questo odio incessante? Il fratello della mia ragazza è in coma, sono preoccupato per entrambi. Facciamo una pausa poi riprendiamo ad odiarci, non mi sembra il caso di litigare in un momento come questo"- esordisce Trevor frustrato avvicinandomi a lui abbracciando la mia vita con le sue possenti braccia. Diego annuisce poco convinto e poi torniamo a sederci.

In quel momento il dottore esce da quella che dovrebbe essere la stanza di Cody e avanza verso ci noi, mentre la paura si fa strada in me come mai prima, mentre la paura si perdere mio fratello si impossessa di me ogni secondo di più.

"Voi dovete essere la famiglia del ragazzo. Come già sapete il corpo del ragazzo non è messo poi così male, faremo delle operazioni per poter riparare ai danni causati. La parte celebrale è messa peggio, ha subito un trauma cranico ed è finito in coma. Non sappiamo se si risveglierà, ma stiamo facendo il possibile. Al momento è sconsigliata qualsiasi tipo di visita purtroppo, ma già da domani potrete andare nella stanza e magari parlargli, questo per capire se il ragazzo non ha perso proprio tutti i sensi e se riesce a percepire la vostra presenza anche in coma. Parlategli molto potrebbe aiutarlo a svegliarsi. Ora se volete scusarmi andrò ad analizzare meglio la sua situazione, voi potete anche andare non può rimanere nessuno, come gia detto. Signori arrivederci"- conclude il dottore per poi andarsene.

Ed è prorpio in quel momento che qualcosa dentro di me perde l'equilibrio e si rompe. Mi stringo di più al petto di Trevor, che non aveva mai smesso di tenermi stretta e cercare, purtroppo invano, di calmarmi.

Non ho il coraggio di guardare la mia famiglia in faccia perché una piccola parte di me continua a dire che è tutta colpa mia, continua a dire che se io non mi fossi divertita con Trevor tutto questo non sarebbe successo, continua a dire che se io avessi risposto a quella stupida telefonata Cody non avrebbe lanciato il suo telefono sui posti anteriori della macchina, non si sarebbe distratto e avrebbe visto quella macchina scattare in tutta velocità.

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