3. Sorpresa
Go Mi Nam's p.o.v.
Restando in piedi per un altro paio di secondi, osservo Tae Kyung già seduto sulla fredda panchina di marmo di questo posto di campagna desolato, e sul suo viso non riesco a decifrare alcuna emozione.
È sempre così impassibile, così... freddo.
A me invece tremano le ginocchia, e con incertezza mi posiziono affianco a Tae Kyung, che inaspettatamente mi sorride.
Quel suo bellissimo sorriso... che ogni volta mi fa venire le farfalle allo stomaco e mi costringe a pigiare sul naso fortissimo, come consigliatomi dal manager Ma.
E per fortuna Tae Kyung non mi vede, altrimenti mi avrebbe già rimproverato.
Comunque, continuo a non capire cosa ci stiamo facendo qui.
Tae Kyung soffre di cecità notturna, e qualsiasi posto buio lo inquieta. E quindi... perché mai mi ha portato qui? Non riesco proprio ad arrivarci, e il cuore ora ha iniziato a battere talmente forte da offuscare ogni mia facoltà mentale.
«Go Mi Nam.. sai perché ti ho portata qui?» rompe finalmente il silenzio, distogliendo lo sguardo da me e posandolo sul bellissimo panorama naturale davanti a noi, anche se so che non vede niente.
«No... Perché?» chiedo, scuotendo la testa.
Allora sento improvvisamente una presa piuttosto potente sulla mia gamba, e sussulto spaventata.
Cosa sta succedendo? Perché Tae Kyung si comporta in modo così strano?
«Go Mi Nam, sai che io soffro di cecità notturna, vero?» continua Tae Kyung, e il suo tono di voce si sta addolcendo sempre di più.
«Hyung-nim, è ovvio c-che lo so» confermo, balbettando e sistemandomi gli occhiali, anche se non mi servono a niente visto che qui è così buio.
«Mi Nam, mi scuso in anticipo per quello che starò per fare. È che... vedi, sono talmente impacciato che ho deciso di farlo qui, perché tu non possa vedermi in faccia e viceversa» continua allora Tae Kyung, stringendo la presa sulla mia gamba.
Adesso sono seriamente preoccupata.
Potrebbe essergli successo qualcosa di grave e si vergogna di parlarne faccia a faccia, e per questo ha deciso di farlo qui al buio?
«Hyung-nim, parla» lo incito, e di tutta risposta sento un suo respiro profondo.
Metto a fuoco la sua faccia: ha gli occhi serrati, e l'espressione da impassibile ora è diventata quasi sofferente.
«A-allora, Hyung-nim, cosa devi dirmi?» cerco di farlo parlare, ma senza riuscirci.
Passano infatti due secondi, tre, cinque... dieci.
Sembra che stia passando un'eternità, e io sono ogni secondo più confusa.
Ad un certo punto sento delle prepotenti lacrime prendere possesso di Tae Kyung, che inizia a piangere e singhiozzare senza problemi davanti a me.
Non l'aveva mai fatto. Il Tae Kyung che conoscevo io non aveva mai pianto in vita sua, o per lo meno non davanti ad altre persone, e invece adesso...
Prima che possa agire in qualche modo, lo sento avvolgermi inaspettatamente in un caldo abbraccio, e la sua testa si posa sulla mia spalla.
Resto immobile, perplessa ed emozionata allo stesso tempo, ad ascoltare i respiri affannati di Tae Kyung.
Voleva solamente sfogarsi... voleva piangere con qualcuno, e ha scelto me.
Tae Kyung, sono felice che tu mi consideri un'amica.
Tuttavia, non faccio nemmeno in tempo a finire di pensarlo, che qualcosa mi fa subito cambiare idea.
«Go Mi Nam, tu mi piaci»
***
Shin Woo's p.o.v.
Mi sveglio di soprassalto, per colpa di qualcuno che mi sta scuotendo forte per le spalle.
«Shin Woo-yah!» urla una voce. La voce del mio amico.
Apro gli occhi, ancora assonnato, e vengo subito colpito dal solito fascio di luce che invade perennemente camera mia.
Davanti a me, come mi aspettavo, c'è Jeremy.
«Shin Woo-yah, perché hai delle lacrime sul viso? Ti è successo qualcosa? Stai male?» mi chiede preoccupato, avvicinando il suo viso al mio per guardarmi meglio.
Aigoo... È sempre il solito. Si preoccupa anche per dei problemi che a chiunque altro potrebbero sembrare irrilevanti. È un vero amico, per me.
«No, Jeremy, sto bene» rispondo, alzandomi a fatica.
E invece no, non sto bene, non sto affatto bene... non lo sono mai stato.
Go Mi Nam.
La lettera.
Il suo amore per Tae Kyung.
Di colpo sento di nuovo una forte fitta al cuore, e un gran giramento di testa mi fa ricadere a letto.
«Diamine, che male» impreco, stringendo gli occhi.
Sarò condannato a sentire perennemente un così forte dolore al cuore ogni volta che penserò a lei?
«Shin Woo-yah, tu stai male! Non ti sforzare, vado a prenderti qualcosa in farmacia» grida Jeremy dopo avermi tastato la fronte, per poi correre subito via.
Quando sono sicuro di essere rimasto solo, lascio che il fiume di lacrime che mi sono tenuto dentro per fin troppo tempo si sfoghi.
Riempio il cuscino di lacrime, e mi sento bruciare tutto.
Cerco di chiudere gli occhi e di rilassarmi, ma senza successo.
I miei muscoli sono tesi sotto le coperte, e il sole penetra attraverso le tende colpendo violentemente i miei occhi delicati, facendomi lacrimare ancor di più.
Ecco. Ora ho un motivo in più per piangere.
Go Mi Nam, perché sento tutto questo per colpa tua?
Perché hanno deciso di accogliere un membro in più in questa band che stava già bene senza di te?
Con che coraggio ti affronterò oggi quando sarà ora di fare le prove?
Perché? Perché mi hai fatto innamorare di te?
Dopo non so quanto tempo, sento improvvisamente dei passi provenire dal corridoio, e cerco di ricompormi velocemente, asciugandomi dal viso gli ultimi resti di lacrime.
«Shin Woo-yah, qualsiasi cosa ti sia successa, prendi queste. Ti faranno passare i giramenti di testa» mi ordina Jeremy, irrompendo nella mia stanza e sedendosi sul mio letto. Poi mi porge una scatola di pasticche, accompagnata da un bicchiere d'acqua.
«Grazie, Jeremy» sussurro, cercando di deglutire la pasticca in un sol colpo.
Sento lo sguardo scrutatore di Jeremy su di me, e mi sento piuttosto imbarazzato. Per quanto Jeremy possa sembrare un ragazzo superficiale che bada solo a ridere e scherzare, in realtà è uno dei pochi ragazzi dall'animo profondo che io abbia mai conosciuto.
Parliamo spesso e ci aiutiamo molto a vicenda, ma non gli ho mai detto del mio amore per Go Mi Nam che mi attanaglia il cuore da tempo. Forse perché in fondo lui non ha ancora capito che Mi Nam in realtà è una ragazza.
«Shin Woo-yah... avanti, se ti è successo qualcosa possiamo parlarne» mi esorta Jeremy, con un'espressione avvilita e i ciuffi di capelli biondi sparsi in disordine sulla fronte che gli incorniciano il viso.
«Vedi... è complicato da spiegare. Prendi questa» rispondo alzandomi, afferrando il foglio contenente le due lettere e porgendolo a Jeremy.
Incredibile come certe cose possano accadere.
Da un lato di quel foglio c'è la lettera di Go Mi Nam indirizzata alla sua Madre Superiora, e dall'altra la confessione dei miei più sinceri sentimenti nei suoi confronti.
Un foglio che raccoglie tantissime emozioni, per quanto esse siano contrastanti.
«Jeremy, leggi tutto, ma promettimi di non fare vedere niente a nessuno» voglio assicurarmi, quando già i suoi occhi stanno scorrendo veloci sulla prima facciata del foglio, e sul suo viso percepisco un cambiamento graduale mano a mano che continua a leggere.
Esattamente com'è successo a me ieri sera.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro