11. Insieme
Go Mi Nam's p.o.v.
«Go Mi Nam, corri, presto!»
Tae Kyung mi strattona il braccio destro con forza, conducendomi affannato lungo gli interminabili corridoi dell'ospedale in cui ora ci troviamo.
Un misto indecifrabile di lacrime e sudore mi cola lungo le guance, scendendomi amaro lungo la bocca e facendomi venire spontanea una smorfia di dolore e tristezza.
Anche il solo fatto di mettere piede qui è inquietante, ma, non appena siamo stati chiamati per un'emergenza, subito ho pensato al peggio.
Ci avviciniamo alla porta che ci è stata detta dall'infermiera caporeparto, e tiro un respiro profondo prima di varcare la porta insieme a Tae Kyung.
Questo freddo ospedale, lo stesso di alcuni mesi fa, non può che ricordarmi una cosa: il coma di Shin Woo.
Non può essere, non può essere vero quello a cui adesso sto pensando.
Jeremy, senza lasciarmi tempo di pensare ad altro, si avvicina a noi col fiatone per l'ansia e le lacrime agli occhi, indicandoci qualcosa che solo adesso noto: un corpo disteso su un letto, coperto da un telo bianco.
Impallidisco di colpo, e mi blocco sul posto stringendo fortissimo il braccio di Tae Kyung.
No, no, no.
Non è quello che vedo. Non è la realtà.
È solo un incubo, uno stupido incubo.
Shin Woo, una volta dimesso, mi aveva solennemente promesso di comportarsi bene, di non bere più e di diventare una persona migliore.
«Shin Woo... è morto»
Shin Woo... è morto? Che cosa significa?
La voce di Jeremy si riduce a un sibilo, dopo che ha poggiato le sue tremolanti mani sulle nostre spalle, contagiandoci col suo copioso pianto.
«C-come...?» sussurro col respiro interrotto e le lacrime che non danno segno di volersene andare.
Mi avvicino alla sagoma sotto al telo, e allungo un timido dito verso di esso, con ancora una misera speranza che, una volta sollevato, potrei scoprire che si è trattato tutto di uno scherzo.
Ma non lo è. Non lo è per niente.
«Shin Woo è morto»
Già... È morto.
Queste parole risuonano nella mia mente fino allo sfinimento, e, dopo aver ritirato la mia mano che si allungava verso il telo, mi getto fra le braccia di Tae Kyung per cercare di calmare il mio pianto.
«C-come è successo? Perché?!» balbetto, al limite dell'incredulità.
Shin Woo è veramente... morto.
Avrei voluto dirgli tante cose, scusarmi con lui, vivere altre belle esperienze insieme, contavo che avrei fatto tutto questo prima o poi.
E invece no.
È tutto andato in fumo, si è sgretolato miseramente tutto.
«È... è stato un incidente. Sono riuscito a vedere di sfuggita mentre stava... candendo dalla finestra» dice Jeremy fra le lacrime, mentre io non posso fare a meno di distogliere lo sguardo dalla sagoma bianca poco distante da noi.
Un incidente...?
Shin Woo è morto veramente per uno stupido incidente?
Un incidente... una caduta dalla finestra?
Ma perché? Perché è successo? Perché proprio a lui?
«Perché...? Perché...?» sussurro, senza capirci più nulla, avvicinando nuovamente una mano al telo bianco.
Voglio sapere la verità.
Il dolore adesso mi sta distruggendo, mi sta trapassando da parte a parte, e lo farà ancora di più se sarò tartassata dai sensi di colpa per il resto della vita.
Voglio vedere Shin Woo un'ultima volta. Un'ultima volta.
Voglio vedere che è stato davvero un incidente, e non una morte volontaria.
Man prima che possa passare all'azione, una presa forte sul mio braccio mi blocca: è Tae Kyung.
«Non farlo» mi dice sottovoce, voltando il mio corpo verso al suo e accogliendomi fra le sue calde braccia.
Un abbraccio che dovrebbe consolarmi, facendomi momentaneamente dimenticare tutti i miei dolori, ma che invece non fa altro che enfatizzarli.
Se Shin Woo non è morto per colpa di un incidente, siamo io e Tae Kyung i colpevoli di tutto questo.
Il nostro amore ha fatto sì che Shin Woo si struggesse e si consumasse piano piano, come una candela fa quando le viene data una fiamma.
Qualcosa che sembra flebile e fragile, ma che col passare del tempo ti logora dentro.
È così che si sarà sentito Shin Woo, quando abbiamo deciso di sposarci.
L'impotenza, quella sensazione che si ha quando non si può far nulla per cambiare la situazione. Non credo di averla mai provata, ma deve essere stato un bruttissimo colpo per lui.
E io, da scema che sono, me ne sono resa conto solo adesso.
Sono stata io, è per colpa mia che è successo questo strazio.
Se io, Go Mi Nyu, non fossi venuta qui per sostituire mio fratello, a quest'ora Shin Woo sarebbe ancora vivo.
Gli A.N.JELL esisterebbero ancora, sarebbero ancora amici, mentre io...
Io, che cosa sono stata, se non una stupida pedina in tutto questo? Completamente inutile... anzi, dannosa.
Rimarrò con questi rimorsi che mi stringeranno il cuore a vita.
Mi stacco dall'abbraccio e sussurro, lievemente: «T-Tae Kyung-ah. i-io... io mi sento male»
Dopodiché lascio la stanza, correndo a più non posso senza meta.
Non importa dove vado, non importa chi mi vede.
Voglio solo sfogarmi, voglio solo pensare al fatto che è tutta colpa mia, tutto questo è solo colpa mia.
Ho ucciso io Shin Woo.
E non potrò mai perdonarmi per averlo fatto.
***
~Una settimana dopo~
Jeremy's p.o.v.
Shin Woo-yah, amico mio, come stai?
Sei contento ora, lassù in cielo? Ti sta andando meglio che qui sulla terra?
Lo spero tanto per te, Shin Woo-yah.
Le cose fra noi non si sono mai completamente chiarite, prima della tua morte, ma nonostante questo so che il tuo non è stato un incidente.
Tu non sei caduto dalla finestra accidentalmente, ma lo hai fatto di proposito.
E io ho mentito agli altri, a Tae Kyung, a Go Mi Nam.
Ho spudoratamente mentito a tutti loro, ma l'ho fatto per il tuo bene.
Ti conosco, Shin Woo-yah, amico mio... ti conosco bene, e so con certezza che non ti sarebbe affatto piaciuto se fosse stato rivelato al mondo intero che si è trattato di un suicidio.
Hai voluto porre fine alla tua vita, hai deciso di morire.
Dopo il tuo coma etilico e la dimissione dall'ospedale ti eri ripromesso che saresti migliorato, ti eri ripromesso una vita spensierata, vissuta senza concentrarti troppo su Go Mi Nam.
Erano buoni, quei propositi, ma fino a che punto eri convinto che li avresti rispettati? Eri davvero consapevole... di quello che stavi andando a fare?
Shin Woo-yah, hai agito senza pensare, hai fatto tutto d'impulso, gettandoti da quella dannata finestra con il sorriso sulle labbra.
Lo so, perché anche se non ti ho visto ne sono sicuro.
Prendere una decisione improvvisa, tirare un respiro profondo e, senza pensare più a nulla, aprire la finestra e gettarsi di sotto ad occhi chiusi, dopo aver urlato ad alta voce il tuo amore per Go Mi Nam... è esattamente questo ciò che Shin Woo avrebbe fatto.
Non posso biasimarti, d'altronde so che la tua decisione è stata frutto di lunghe riflessioni.
Ma era davvero la soluzione giusta, oppure no?
Questo non lo so, e non lo saprò mai.
Ricorda solo che tutti noi siamo e saremo sempre con te, e non ti dimenticheremo mai.
Ti ho voluto tanto bene, amico mio. Un bene dell'anima.
Riposa in pace,
Il tuo Jeremy
Dopo aver buttato giù su carta quelli che sono i miei più sinceri pensieri, piego la lettera in due e poi in quattro, e mi metto a fissarla con gli occhi lucidi.
Ci ho racchiuso i miei sentimenti di una vita, lì dentro, tutto quello che avrei voluto dire a Shin Woo da quando ci conosciamo, ma che di fatto non gli ho mai detto.
Pensieri, parole, idee. Un qualcosa che mi sembrava così importante, ma che dopo la sua morte è diventato un misero qualcosa. Un nulla, niente, insignificante.
Solo carta con su scritte delle parole. Parole sincere. Niente di più.
Prima di agire troppo di impulso, prendo la lettera in mano e corro verso il luogo dove Shin Woo riposa da ormai una settimana...
Il cimitero, la sua casa, così silenziosa ma allo stesso tempo chiassosa, piena di uccelli che cinguettano e varie creature che schiamazzano.
La lapide di Shin Woo, fra tutte le altre, è inconfondibile: quello che c'è scritto sopra è stato interamente pensato da noi, membri superstiti di una band ormai non più esistente, dopo averci lavorato a lungo.
È una frase presa dalla nostra nuova e ultima canzone, scritta solo per lui. Per il nostro amico.
Probabilmente per chi viene abitualmente qui a visitare i suoi cari sarà una frase priva di significato, mentre per noi, per me, per Mi Nam, per Tae Kyung, racchiude l'intero significato di una vita.
Noi quattro insieme. Il nostro quartetto, uno dei più forti, ma anche uno dei più deboli.
Sulla lapide non c'è nessuna foto; non ce n'era bisogno, a detta nostra.
Perché una persona non la si ricorda grazie ad una semplice foto, ma grazie alle esperienze. E noi ne abbiamo vissute tante, insieme, anzi, tantissime.
Mi chino con le lacrime agli occhi sulla lapide del mio amico, appoggiando su di essa la prima di quella che sarà una lunga serie di lettere che gli scriverò durante tutta la mia vita.
Perché io non lo dimenticherò mai.
***
Go Mi Nam's p.o.v.
È passata una settimana, una lunga e interminabile settimana da quando lui se n'è andato.
Sette giorni di pianti, singhiozzi, occhi gonfi e labbra tremolanti.
Non dimenticherò mai questa sofferenza che ci attanaglia il cuore come nient'altro aveva mai fatto prima.
Il funerale è stato indescrivibile, non siamo nemmeno riusciti a pronunciare il nostro discorso di commemorazione nei suoi confronti, che subito siamo stati assaliti da irrefrenabili impulsi di pianto, e non abbiamo portato a termine il nostro compito.
Anche adesso che mi trovo qui, sull'altare, mano nella mano con Tae Kyung, mi sto sentendo tremare in tutto il corpo.
Questo matrimonio, posticipato di una settimana, sembrerebbe quasi un affronto a Shin Woo, visto quello che gli è successo.
Ma in realtà non lo è per niente.
Anzi, la nostra unione, come abbiamo in progetto di fare, ci renderà più forti. E così sarà anche per Shin Woo, lassù in cielo.
Anche se adesso gli A.N.JELL si sono sciolti, anche se ogni speranza di salvezza è crollata dentro di noi, noi tireremo comunque avanti.
E quindi, non appena il parroco pronuncia le sante parole, io con un deciso "sì" mi butto fra le braccia del mio futuro marito.
«Hwang Tae Kyung, ti amo più di ogni altra cosa al mondo» sussurro abbracciandolo forte, e nascondendo il mio viso nell'incavo del suo collo per non far vedere a tutti i paparazzi che sto piangendo come una fontana.
«Ti amo anch'io, Go Mi Nyu» mi risponde lui, sincero, sorridendomi e scaldandomi con le sue braccia.
Il suo viso si avvicina poi al mio lentamente, e i nostri respiri si sincronizzano.
Le nostre labbra combaciano perfettamente le une sulle altre, mentre rumorosi scatti di paparazzi accompagnano questo momento tanto romantico quanto drammatico.
Tae Kyung è appena diventato mio marito, ma io ho ancora, e avrò sempre nel mio cuore, colui che ora è una stella luminosa che brilla nel cielo.
Il mio è un flebile sussurro, quasi per niente udibile, e rivolto allo splendente sole di oggi.
«Kang Shin Woo, rimarrai sempre nei nostri cuori»
***
Jeremy's p.o.v.
«Lo sposo può baciare la sposa»
Dopo che il parroco ha pronunciato scandendo una ad una queste parole, i visi dei due neo sposi si avvicinano sempre di più, fino ad unire le loro labbra in un intenso bacio.
Ho le lacrime agli occhi nel guardarli, non tanto per il fatto che si stanno sposando, quanto per il fatto che Shin Woo non ha potuto assistere a nulla di tutto questo.
Sarebbe stato bello averlo insieme a noi qui, oggi.
Magari la nostra giornata non sarebbe stata triste come invece è.
Mentre mi asciugo le lacrime sulle guance, non posso fare a meno di notare il labiale di Go Mi Nam, che sta sussurrando qualcosa al cielo.
Non capisco cosa, ma di sicuro deve essere qualcosa di importante. Magari è qualcosa rivolto a lui.
Oppure una preghiera rivolta a Dio affinché protegga il loro matrimonio.
Ora che ci penso... è davvero incredibile come due persone che prima si odiavano a morte, siano poi finite felicemente insieme.
Go Mi Nam e Hwang Tae Kyung, due persone che neanche lontanamente mi ero immaginato di vedere unite.
Avrei visto molto meglio il mio defunto amico Shin Woo al fianco di Mi Nam, ma evidentemente questo non era destino.
Il fato a volte può sorprenderci, e noi umani dobbiamo solo stare al gioco.
Questo spiega che in amore tutto è possibile.
Anche l'unione di due persone che non ci saremmo mai immaginate insieme. Anche il suicidio per amore, è possibile.
Guardo il cielo terso, facendomi bruciare gli occhi umidi, e sorrido al sole.
Lui mi sta guardando, per questo ora voglio salutarlo, e dirgli che va tutto bene.
«Shin Wo-yah... sappi che anche se hai deciso di andartene, io sarò con te. Per sempre» confesso, con voce rotta dal pianto.
Shin Woo è stato per noi una grave perdita, sì, ma anche un grande guadagno.
Perché è grazie a Shin Woo, in fondo, che da oggi in poi comincerò a vivere due vite: la mia vita, e quella che lui che avrebbe sognato di vivere.
Ho nelle mie mani un grande compito, ma non posso tirarmi indietro.
Lo devo fare per il mio migliore amico.
E magari, alla fine, chissà se il destino avrà anche per me in serbo un giorno così felice come quello di oggi per i due sposi?
~The End~
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