Quello che gli altri non sanno
Know Me Too Well - New Hope club
Narratore esterno
Ilvermorny 2022
Presente Alternativo
Turbato dalle parole che Valissa Marryway gli aveva rivolto prima di lasciare di nuovo il controllo a una Marika confusa e ignara del fatto che tutto quello che credeva essere un sogno o una visione fosse vero, Thomas rimase in completo silenzio.
《Perché non mi rispondi?!》esasperata Marika si portò le mani alla testa aspettando una risposta che non arrivò mai, d'altro canto Thomas sembrava aver perso la voce per quanto preoccupato e terrorizzato da quelle parole fosse.
L'unica cosa che riusciva a comprendere era che se il suo alter ego di 100 anni fa vivesse, ignaro di un risveglio, dentro di lui nel profondo del suo intelletto come per Valissa nella mente di Marika.
Come poteva restare tranquilla quando sapeva che quelle che lei chiamava visioni non era altro che ricordi che la Valissa del 1843 cercava di mostrarle per non dimenticare il passato e per metterla in guardia da eventuali catastrofi.
Nonostante questo rimaneva calma, come se tutto questo per lei fosse normale e che la maggior parte delle cose assurde che le erano capitata era più importanti da non rendersi completamente conto che possedere un alter ego non la cosa migliore del mondo.
Era come per Melany James che ospitava inconsciamente un demone che col passare del tempo aveva deciso di farsi avanti al contrario di Valissa e Thomas Marryway che come codardi restavano all'ombra e allo scuro di tutti.
Quello che Thomas Blake e Marika non sapevano però era che per far sì che il piano architettato da Valissa funzionasse veramente era quello di tenerli d'occhio senza far capire nulla ai caduti che presto avrebbero rimpianto di averle distrutto la vita.
Per anni Valissa aveva aspettato quel giorno in cui finalmente sarebbe rinata e avrebbe per sempre messo fine al regno di Nyron Foster e di Metvey e il resto della loro razza anche a discapito di dover rendere impossibile un amore come quello di Amelia ed Ethuriel.
Tutto doveva proseguire come nei piani, doveva fingere di essere dalla loro parte per poter avere in cambio la fiducia Foster e soprattutto dell'insistente giovane capricciosa che aveva da poco preso in sposa, Kateelyn Westhard, che cercava assolutamente vendetta contro i due giovani innamorati.
Loro credevano di averla in pugno, ma era lei ad avere in pugno loro con la maledizione che un giorno li avrebbe fatti crollare per sempre.
Quello che Valissa però non aveva calcolato era che ogni 100 anni una nuova coppia nasceva e cercava di spezzare la maledizione così anni dopo, una volta morta Valissa, Ariah Nottingale fu convocata dal Consiglio per valutare se la maledizione avrebbe avuto buoni riscontri con questa nuova razza o se invece li avrebbe portati alla rovina.
La Nottingale come sappiamo rifiutò di predire il futuro, così toccò ad una Marryway in persona, Olivia Marryway che con il segreto tramandato fino a lei seguì la tradizione di Valissa continuando il suo piano contro l'intera comunità dei vampiri.
Olivia contattata dal Consiglio tramite il rapimento di suo figlio, cacciatore di vampiri, fu costretta a predire la maledizione ovviamente offuscando qualche particolare riguardante la caduta.
Il Consiglio orgoglioso della nuova 'famiglia' non si preoccupò due volte di accoglierli e di assisterli come se fossero tesori preziosi, in segreto però costrinsero la Marryway a lanciare una maledizione sulle James ricollegata alla piccola erede che un giorno sarebbe nata da una delle due famiglie, Mccall o Beker, e che avrebbe spezzato la maledizione.
Di fatti fu proposto da Kateelyn stessa di immettere un demone che scatenasse nella prescelta un potente dolore che avrebbe potuto ucciderla solo se avesse provato a scoprire o a spezzare la maledizione.
Il Consiglio e Kateelyn ebbero quello che volevano, ma a pagarne il prezzo fu comunque la Marryway il quale non riebbe mai più suo figlio poiché era una minaccia per tutti loro, ma di una cosa Olivia era certa un giorno non molto lontano le morte di Thomas Marryway e di suo figlio avrebbero avuto la loro vendetta contro di loro.
In particolare la bella e dispettosa Kateelyn Westhard ormai divenuta Foster insieme al caro cognato Metvey Exsavior.
Quello che però le Marryway non sapevano era che la qui presente Marika Jackson avrebbe fatto di tutto per salvare i suoi amici spezzando lei stessa la maledizione una volta scoperta la celebrazione esatta del rito rischiando di essere rapita e uccisa dal Consiglio e dalla stessa Kateelyn che teneva d'occhio tutti.
Era già così in pericolo che Thomas non ci pensò neanche un attimo a prenderla per un braccio e farla uscire da quella strana stanza《Non è sicuro qui, dobbiamo tornare...》《Perché non vuoi mai rispondermi?》si dimenò lei bloccandosi sul posto in modo che lui potesse guardarla fisso negli occhi e risponderle.
Lui turbato e spaventato la guardò con un'espressione stanca quasi malinconica della normalità《Non vedi quello che è successo, qui?!》le urlò contro indicando con lo sguardo ai due per terra che non sembravano più Amelia ed Ethuriel, ma i tre uomini di prima in biblioteca morti sull'erba fresca del giardino della chiesa ora diroccata.
Era come se quello fosse stato tutto un sogno come aveva descritto Marika, solo che Thomas sembrava essere sicuro di aver visto tutto con i suoi occhi e di aver pure sentito fisicamente che quello non si trattava di un sogno qualunque.
Era come se quella stanza lo mettesse in soggezione e lo mandasse fuori di testa《Non toccarmi!》urlò a sua volta arrabbiata indietreggiando con forza per riuscire a liberarsi dalla sua presa, lui la lasciò andare《Ti prego... usciamo di qui》disse con voce debole.
Parve che i suoi occhi marroni lucidi fossero persi in mezzo a mille pensieri e che la lucentezza che ogni volta aveva si fosse esaurita del tutto, tanto che lei si precipitò fuori da quella porta prendendolo per mano come una madre farebbe con il proprio figlio quando è spaventato.
Non riusciva a capire perché quello strano comportamento per quella strana stanza... probabilmente aveva risvegliato in lui strani ricordi o pensieri.
Questo non lo sapeva... riusciva solo a leggere terrore e tristezza nel suo sguardo e questa era in assoluto la prima volta che lo vedeva perso come un cucciolo abbandonato e l'unica cosa che in quel momento avrebbe fatto era rassicurarlo e accudirlo.
Era quasi come se avesse dimenticato cosa lui le aveva fatto passare solo con il suo magico sguardo.
In un batter d'occhio uscirono dalla porta sigillandola in modo tale che nessun'altro sarebbe potuto entrare e in fretta percorsero gli ultimi cinque metri del corridoio svoltando a sinistra presero delle scale che li condusse al giardino dall'altra parte della villa.
Dietro nel parcheggio trovarono una Listino Ford Mustang Fastback nera veloci salirono in auto《Non pensarci nemmeno...》la rimproverò lui quando la vide salire dal lato del guidatore, con un alzata di spalle lei salì dall'altro lato davanti, ma lui la fermò di nuovo《Ti dispiace metterti nei sedili posteriori》con un sorriso forzato richiuse lo sportello davanti e come una bambina col broncio obbedì salendo nei sedili posteriori.
Una volta in macchina si allacciò la cintura, acceso il motore tolse il frena mano poggiò una mano sul volente, dove al centro stampato c'era un cavallo bianco, l'altra invece sul cambio impostando la retromarcia per uscire dal vialetto.
Poi una volta dritto inserì la prima e seguì il sentiero del giardino, sotto di loro il rumore del terriccio bianco del terreno calpestato dalle ruote dell'auto che sembrava essere completamente nuova dal profumo inebriante delle auto nuove.
Con fermezza tolse la mano destra dal cambio e la poggiò parallela all'altra sul volante per poi svoltare a sinistra e mettersi al livello con il cancello arrugginito della villa che in realtà era nuovo di zecca, ma impossibile da vedere essendo fuori dalla casa.
Accelerò pronto ad uscire da quella maledetta villa finché non frenò di botto, tirò il frena mano, adocchiando in lontananza un cinque uomini all'entrata del cancello e guardando nello specchietto revisore vide che dalla villa quello ricoperto di catrame e il suo amico erano appena usciti.
Ritornando in se scelse la via più facile《Allaccia la cintura e tieniti stretta》quella frase confuse Marika al tal punto da allacciare immediatamente la cintura e fissarlo con occhi sgranati.
Lui in soggezione tolse il frena mano, guardando dallo specchietto vide i due dietro che cercavano di avvicinarsi alla macchina in fretta che potevano così senza pensarci mise la mano destra nella spalliera del sedile che aveva accanto e inserendo la retromarcia accelerò.
Si sentì un tonfo da dietro il cofano dell'auto, Marika sconvolta e strozzata dalla cintura si voltò per vedere cosa avesse investito《Che diavolo hai fatto?! Li hai investi?!》chiese allarmata osservando i due uomini stesi a terra《Meglio loro che noi》fiatò lui.
Poi ritornando al volante accese e spense gli abbaglianti in modo da attirare l'attenzione di quei cinque in lontananza che pronti si schierarono in una fila, Thomas non parve intimorirsi tutt'altro da fermo accelerò facendo riscaldare il motore dell'auto e attirando ancor di più l'attenzione.
《Sei pronta?》le chiese incrociando il suo sguardo dallo specchietto revisore, lei sgranò gli occhi《Pronta per cosa?》non ebbe nemmeno il tempo di prepararsi psicologicamente o fisicamente che lasciò andare il freno e continuò a premere l'acceleratore partendo a tutto gas.
La troppa velocità dell'auto parve spingerla contro il sedile tanto che iniziò a sudare e ad avere le vertigini, la pelle d'oca colpì gambe, braccia e salì fino al collo il quale sembrava cominciare a stringersi lentamente bloccandole il respiro nel petto.
Quando finalmente raggiunse il cancello finì addosso alla fila dei cinque che continuava a resistere aggrappandosi per fino alla macchina con le unghie, quelli non erano comuni uomini... era creature della notte capaci di poter strapparti la carne in un solo morso.
Uno di loro colpì il finestrino del guidatore rompendolo in mille pezzi che finirono per ferire Thomas sul viso e sulle mani ancora sul volante con i piedi ben saldi sul volante, mentre con i gomiti spingeva via l'uomo che cercava di tirarlo fuori.
Marika allarmata slacciò la cintura, Thomas distratto da lei le ordinò《Stanne fuori rimettiti la cintura!》, dopo di che un pugno lo colpì stordendolo... l'uomo al finestrino aprì la bocca lasciando ai canini bianchi di farsi strada al collo del Blake mentre la macchina iniziava a sbandare a destra e sinistra.
Guardandosi a destra e sinistra confusa non seppe se prendere il controllo dell'auto o se salvare Blake da quel vampiro o dai due dietro attaccati al cofano poi ci pensò su e con fermezza si affacciò ai posti anteriori prendendo il controllo del volante girandolo tutto verso sinistra in modo tale da far cadere l'uomo alla sua sinistra, ma invano.
Così allora decise di mettere la retromarcia e indietreggiare a tutta velocità facendo cadere i due di dietro investendoli in pieno, poi con più coraggio e divertimento rimise la prima e ripartì in avanti investendo di nuovo i due.
Adesso l'unico problema sembrò proprio l'uomo al finestrino, con gli abbaglianti accesi finalmente Marika riuscì scorgere una fonte di salvezza: un muretto.
Con tutta la forza che aveva si buttò su Thomas col peso e afferrando il volante con entrambe le mani girò tutto a sinistra stringendosi talmente tanto da strisciare contro il muretto e far cadere l'uomo rischiando di graffiare la nuovissima e costosissima auto di sua nonna.
Dopo ciò cercò senza andare a sbattere contro qualcosa di rinvenire Thomas dandogli schiaffi, dopo vari tentativi provò a colpirlo più forte che poté《Perché mi hai colpito?!》disse guardandola negli occhi, poco dopo li sgranò notando che dal sedile di dietro stava guidando e che lui teneva il piede sull'acceleratore.
Lo tolse subito premendo il freno non pensando minimamente che lei per via della frenata sarebbe finita nei sedili davanti sbattendo la testa contro il vetro dell'auto azionando l'airbag《Vaffanculo ci rinuncio, salvarla è impossibile!》bofonchiò soffocato dall'airbag《Era meglio quando provavo ad ucciderti》buttò gelido aprendo la portiera bloccata dal muretto.
Imprecando ad alta voce sfoderò dalla tasta la bacchetta la agitò facendo scomparire l'airbag, dopo di che si accertò se lei stesse bene, per fortuna era solo svenuta.
Saltò nei sedili posteriori ed uscì dalla portiera di destra, una volta sceso la prese in braccio e la sdraiò nei sedili posteriori, poi salì davanti scavalcando per sedersi al posto guida.
Ripartì verso una meta sconosciuta.
Al suo risveglio Marika si ritrovò in un letto distesa sotto le coperte, coperte che non erano né sue né di Ilvermorny, mettendosi a sedere si guardò intorno era un posto squallido: un letto singolo, una TV babbana di fronte con accanto un piccolo frigorifero e un comodino con un abatjour vicino al letto.
Come stordita scese dal letto tastandosi la testa dolorante, si affacciò alla finestra vedendo un grande parcheggio con quattro machine precise compresa quella di sua nonna scheggiata.
Confusa raggiunse la porta uscendo dalla stanza che si affacciava all'esterno, lì fuori che fumava una sigaretta vi era Thomas Blake con i gomiti appoggiati alla ringhiera con la testa altrove《Era questo che intendevi con il fatto che sei diverso dal Thomas Carter che ho conosciuto?》gli chiese non riuscendo a trattenersi dal dirglielo.
Lui voltò la testa buttando fuori il fumo aspirato, si inumidì le labbra e con fare annoiato rispose《Mi serviva per calmare i nervi》le spiegò gettando l'ultimo mozzicone nel portacenere del tavolino lì di fianco al muro della nostra suite.
《Calmare i nervi... vorrai dire i pensieri, che diavolo ti è saltato in mente?!》gli chiese alzando le mani in aria esasperata, lui la ignorò sbuffando《E da quando sai guidare? Hai mai fatto quelle manovre prima d'ora? Perché continui ad ignorarmi?! Mi hai quasi ucciso frenando in quel modo!》gli urlò contro avvicinandosi arrabbiata.
Lui alzò gli occhi al cielo《Cercavo di salvarti come sempre! E sì so guidare, e sì era la prima volta che praticavo quelle manovre, qualche altra domanda?!》rispose a tono girandosi completamente e mettendosi al suo pari.
Lei offesa lo spintonò《Potevi farci ammazzare, e per poco non è successo!》poi con fermezza richiese《Che cosa ti ha detto Valissa per farti turbare così tanto?》, lui le lanciò un'occhiataccia《Non ero affatto turbato, dovevo assicurarmi che ne saremmo usciti sani e salvi ma tu mia cara duchessa hai preferito restare e toccare il libro!》ribatté lui difendendosi.
《Non c'era alcun pericolo, non c'era nessuno e poi tu mi hai spinto e ho toccato il libro e poi ho visto la visione... piuttosto tu che cavolo hai combinato nel frattempo?!》Thomas si trattenne dall'urlarle in faccia, ma lei continuò insistente《Guardami quando ti parlo!》.
Sospirando la guardò dritto negli occhi e si lasciò sfuggire《Vedevo una pazza fare un rituale tagliando teste a tre degli uomini che ci stavano seguendo quindi non farmi la predica del perché li ho messi sotto! Anche tu hai le mani macchiate tesoro!》senza alcuna parola lei lo lasciò lì solo mentre rientrò dentro in camera a prendersi una birra per calmare i suoi di nervi.
Proprio mentre si chiudeva la porta alle spalle lui commentò dicendo acido《Sì, brava torna a dormire, domani tra non molto saremo ad Ilvermorny!》, gli sbatté la porta contro lasciandolo parlare.
L'avventura continua con nuovi aspetti e vizi del giovane Blake e nuovi segreti allo scoperto!
~Beauty_princess05
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