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L'alba tanto attesa che non arrivò mai

My Oh My - Ava Max
Narratore esterno
Chalet Whestard-Foster, foresta 2043
Futuro Alternativo

Era l'alba e come ogni notte, dal fatidico giorno in cui aveva ripreso coscienza della realtà che lui stesso aveva modificato, non riuscì a dormire neanche per un'ora. Rimase a guardia della radura intorno allo chalet nel caso di un improvviso attacco. Max era caduto in un sonno profondo sul letto in cui Amelia lo aveva depositato per bene anche lei era crollata sul divano accanto al caminetto, spento per non destare sospetti, con l'aria distrutta.
Da quando aveva realizzato che lei fosse solo una pedina di Kateelyn non aveva fatto altro che pensare al diabolico piano che lui e suo padre, alternativo per fortuna, avevano ideato per impedirle di diventare ancora più potente di quello che era già.
Quello che non aveva capito però era che da lì a poche ore quella realtà che lui aveva appena conosciuto pian piano stava divorando quella in cui era nato, era questione di tempo e le due realtà si sarebbero unite in una sola e ciò si spiegava grazie al fatto che una delle due realtà avrebbe prevalso sull'altra.
Rivolto lo sguardo al cielo blu chiaro macchiato dall'arancione dell'alba si perse tra i vecchi ricordi della sua realtà passati con la famiglia《Dovresti riposare un po'》sentì a malapena la voce di Amelia che preoccupata si alzò per raggiungerlo accanto alla finestra, lui con fare disinteressato distolse lo sguardo dalla finestra ritornando al presente《Non ne ho bisogno, piuttosto dovrei far finire tutto questo》rispose seccato.
Le diede le spalle raggiungendo la camera da letto per vedere se Max si fosse ripreso dalla lotta di ieri sera, fu seguito da un'Amelia confusa e arrabbiata che gli urlò dietro《Non puoi, è ancora troppo presto, ti troveranno e non avrai speranza!》Ross ignorandola entrò in stanza constatando con sorpresa che Max era sparito dallo chalet《Dov'è finito?!》chiese uscendo allarmato andando a controllare il resto delle stanze, Amelia preoccupata lo superò per vedere con i suoi stessi occhi che il corpo di Max incosciente sdraiato sul letto era sparito.
La cosa più strana era che Ross era stato a guardia tutta la notte e non aveva sentito lo scricchiolare delle assi di legno del vecchio chalet di famiglia Foster o visto nessuno attraversare la neve fuori, era scomparso misteriosamente.
Fuori la brezza aleggiava nell'aria fredda come il ghiaccio, Ross deciso si precipitò alla porta andando incontro al proprio destino《Non puoi andare da solo!》lo fermò Amelia dalla manica della camicia ancora macchiata del suo stesso sangue ricordandogli che se avesse messo piede fuori sarebbe stato ucciso.
Lui si dimenò contrariato《Devo andare a cercarlo, cos'è che non capisci?!》le disse freddamente, Amelia furiosa lo costrinse a guardarlo dritto negli occhi《Non ti permetterò di andare da solo!》ribatté severa, Ross annuì senza controbattere piuttosto sorpreso, credeva lo avrebbe fermato per restare ancora allo chalet finché la caccia non sarebbe finita e invece non voleva lasciarlo da solo.
Fuori sembrava tutto così tranquillo, l'aria fresca li colpì in pieno viso come se fossero appena riemersi dalle profondità di un lago, durante la notte la neve aveva ricoperto con il suo velo freddo e gelido il verdeggiare della radura e reso il terreno scivoloso.
Il canticchiare degli uccellini al mattino era una delle sensazioni più belle mai sentite a parte per quella mattinata, Max era sparito e la caccia non era ancora finita mancavano pochi minuti all'alba e questo metteva in pericolo sia Max che Ross, ancora facili prede.
Il gioco non era ancora finito. E le probabilità di essere catturati erano più alte di quelle di poter sopravvivere. Ma sopravvivere per Blake non era importante tanto per sé stesso quanto lo era per la sua famiglia e i suoi amici pur di riportare le cose alla normalità《Guarda ci sono delle impronte》lo richiamò Amelia indicandogli delle impronte sulla neve non poco distanti da loro.
Quelle che sembravano orme di un normale essere umano si trasformarono in grandi zampe dai lunghi artigli《Dev'essersi trasformato questa notte per la seconda volta》disse parlando più con sé stesso che con Amelia lì di fianco dall'aria sospetta.
Le impronte continuavano fino al bosco dove poi si disperdevano lungo il terreno scivoloso e a granuli della foresta《Non penserai mica di entrare lì dentro?》chiese la Beker alzando un sopracciglio contraria a quella iniziativa. Ross le lanciò uno sguardo ovvio e deciso accompagnato da un sorriso mesto disse con accenno sarcastico《Non penserai che lo cerchi senza far nulla?》《Non sto dicendo questo, solo che la foresta al momento non è il luogo adatto ad una ricerca》ribatté offesa dal suo tono.
Lui alzò le spalle non curandosene facendosi strada da solo nella foresta ancora inghiottita dall'oscurità della notte e dalla fitta nebbia, Amelia sospirando profondamente rilasciando il calore del suo fiato nella fredda aria invernale lo segui senza far storie.
Controvoglia lo seguì raggiungendolo, il silenzio calò improvvisamente tra di loro l'unico rumore sembrò essere quello dei loro passi pesanti e il fruscio degli alberi che trasmetteva un senso di inquietudine tutt'intorno.
Nel silenzio di quelle parole non dette la tensione crebbe a dismisura nell'esatto momento in cui le loro mani si sfiorarono più e più volte durante quell'interminabile tragitto. Il desiderio irrefrenabile di amarsi era palpabile, l'aria... l'atmosfera erano possibili indizi di quell'amore tanto puro quanto impossibile da realizzare.
Appartenevano a realtà diverse e parallele ma sembravano essere destinati ad amarsi come se si appartenessero l'uno l'altra da sempre. Con lo sguardo fisso nel vuoto di fronte a sé Blake con aria innocente le sfiorò lentamente le soffici dita, ancora e ancora fino a che giocando non la prese per mano.
Lo sguardo ancora alto e dritto sembrava avere l'aria di uno a cui non importasse nulla, indifferente, freddo e distaccato... quando invece dentro di sé ardeva un fuoco incessante che sapeva lo avrebbe pian piano scottato.
Amelia rivolse lo sguardo alle loro mani intrecciate e alzando lo sguardo verso di lui per ammirare la sua bellezza sorrise genuina, lui indifferente continuò la sua ricerca nel più totale silenzio della natura attorno.
Se era un modo per farsi perdonare da lei, per la storia del bacio mancato della sera prima, di sicuro c'era riuscito con poco. Doveva ammetterlo qualunque cosa lui avrebbe fatto per ferirla, lei lo avrebbe perdonato sempre. Non le sarebbe importato nulla di quale dei due Ross fosse stato, lei si era innamorata di entrambi o almeno all'inizio, adesso il suo cuore apparteneva alla versione del suo Ross.
Se solo Amelia avesse saputo che il suo Ross le aveva spezzato il cuore solo per proteggerla da quello che Kateelyn le faceva credere di essere, solo per vendetta personale di una storia non ancora raccontata nel modo giusto, non lo avrebbe più odiato. Ma lui era fatto così... misterioso, distaccato, incapace di dimostrare agli altri i suoi veri sentimenti, impossibile a dirsi ma somigliava a Thomas Blake più di quanto ci somigliasse suo figlio stesso.
《Oh, oh ma guarda un po' chi abbiamo qui...》come dal nulla davanti a loro comparve Violet Foster, con un'espressione contenta, il suo mantello nero evidenziava alla perfezione i suoi capelli rossi e gli occhi azzurri famelici di poter essere la prima a terminare quello che sua madre aveva già tempo iniziato.
Si fece strada tra i due e scendendo di qualche passo rivolse lo sguardo alla Beker mentre con estrema grazia si sfilava il guanto di velluto dalla mano sinistra《La nostra piccola Beker e il suo traditore mano nella mano》commentò con un sorriso smagliante che mostrava i suoi bianchi canini affilati.
I due presi alla sprovvista indietreggiarono all'unisono, dietro di loro apparvero altri due ragazzi che avevano visto la notte scorsa alla festa, uno di loro era alto e magro dall'aria spavalda e temeraria li guardava ringhiando mentre l'altro nella media sembrava esser uscito di galera con indosso un giubbotto di pelle sopra la camicia azzurrina e sotto i jeans strappati di sicuro non per moda《Tra poco sarà l'alba V》la richiamò Amelia con fare presuntuoso.
Se suo cugino Arthur gli era sembrato antipatico, Violet era decisamente perfida e il suo comportamento adulatore verso sua madre la faceva apparire, agli occhi degli altri, come un burattino che segue i suoi ordini senza nessun reso conto.
Violet sorrise sfilandosi l'altro guanto che insieme all'altro ripose nella tasca interna del mantello《Tranquilla Beker rimarrò solo per poco, il tempo di scambiare quattro chiacchere con il mio amatissimo cugino... da soli sai com'è in famiglia》ribatté sfidando con lo sguardo la ragazza che sentitosi minacciata avanzò ringhiandole contro, Ross la bloccò per un braccio bisbigliandole all'orecchio《Siamo due contro tre》ricordandole che la probabilità di farcela su cento era pari all'un per cento.
Amelia ostinata non gli diede retta, le sfuggì di mano, Le si scagliò contro per afferrarla per i lunghi capelli rossi, in risposta aveva ricevuto una spinta che l'aveva catapultata contro un albero.
Ross al contrario si ritrovò circondato dai due amichetti della cugina, intrappolato non ebbe via d'uscita e finì per essere bloccato da quello più magro e colpito a pugni dall'altro《Te l'avevo detto!》urlò dolorante mentre venne colpito allo stomaco.
Amelia stordita si rialzò affondando le mani nude nella terra lanciando uno sguardo omicida verso Violet fece fatica a comprenderlo《Cosa?》chiese confusa e stordita dalla botta contro l'albero, si tastò la testa si guardò la mano e con sua sorpresa vide del sangue sulle dita.
Infuriata grugnì e con tutta la forza e la velocità che possedeva le si lanciò contro trasportandosela dietro per farla cadere all'indietro e gettarla a terra per ripagare con la stessa moneta《Che non era una buona idea!》le urlò Ross tirando una testata all'indietro colpendo in pieno il ragazzo che lo tratteneva per le spalle. Quello mollò la presa portandosi le mani al naso rotto e sanguinante, l'altro invece con un sorriso convinto lo colpì con il suo gancio destro in viso, per un attimo Ross ebbe un mancamento improvviso.
La brezza fredda e gelida dell'inverno non aiutava affatto sembrava essere il coltello nella piaga《Smettila Beker, dovresti essere dalla nostra parte!》esclamò Violet bloccandole il pugno che Amelia aveva provato a tirarle, ma lei non si arrese e provò ancora e ancora ripetutamente finché uno sparo non raggiunse le loro orecchie.
Il Blake lanciò uno a sguardo smarrito ad Amelia credendo il peggio, Max era stato trovato e ucciso o peggio catturato per poi esser torturato. Un fruscio assordante di un'immensa creatura provenne dai cespugli accanto agli alberi non poco lontani da Amelia e Violet, in profondità della foresta《Che cosa è stato?!》chiese il tiratore di calci e pugni, era pallido e sembrava non aver paura di nulla a parte quello《Nulla, Ryan continua!》lo riprese Violet altrettanto confusa e spaventata anche se la sua serietà lo nascondeva. Un altro fruscio fece scappare Ryan "il tiratore" mentre tutti rimasero per un attimo completamente immobili e in silenzio.
Una volta libero del tutto Ross si precipitò verso Amelia rischiando di scivolare per via del ghiaccio per terra, arrivò, con una folata di terra alle sue spalle, in inginocchio al pari di Amelia prendendole il viso tra le mani tremanti, preoccupato sussurrò《Sei ferita...》le accarezzò la testa dove aveva la ferita sotto lo sguardo schifato della Foster.
La Beker chiuse gli occhi dolorante e gemette al solo tocco delle sue dita sulla ferita, Lewis allontanò la mano mortificato《Perché non sei guarita?》le chiese confuso cercando di trovare una qualche possibile ipotesi che non aveva un nesso logico《È per metà umana, idiota》a sovrastare la voce di Violet fu di nuovo il fruscio tra gli alberi che si faceva ad ogni minuto sempre più vicino.
Blake sembrava aver visto la morte negli occhi, non aveva idea di come fare per aiutarla. Di solito quando Luce era in pericolo c'era sempre Jake a salvarla con il suo sangue ma loro due erano legati dalla stessa maledizione, lui ed Amelia non avevano niente in comune né erano legati. Sospirando dolorosamente Amelia lo afferrò per il braccio e guardandolo dritto negli occhi verdi, pronunciò a bassa voce《Va a cercare Max, non mi faranno niente》, una luce li attraversò e deciso scosse la testa《Non ti lascio qui Beker》di sicuro Ross Lewis non sarebbe rimasto a tenerla in braccio con quello sguardo preoccupato e spaventato del fatto che potesse succederle qualcosa.
L'intensità dei suoi occhi le fece credere per un momento che quella fosse l'ultima possibilità di poter cogliere l'occasione mancato e baciarlo, presa dal momento si avvicinò per baciarlo sulle labbra così all'improvviso che quasi quasi il Blake non si stupì del gesto sconsiderato e inappropriato alla situazione, di certo da non ripetersi in futuro.
Le circondò il viso facendo scivolare lentamente le mani dietro la nuca, fra i capelli, assaporando il momento che da più di un giorno aspettava di poter fare anche se contro i suoi principi che improvvisamente ricordò di avere《Non posso mi dispiace...》si allontanò da lei a pochi centimetri di distanza con il respiro corto. Era già tanto che lui si trovasse a dover sopravvivere in una realtà alternativa che non gli apparteneva, non aveva abbastanza tempo per stare dietro a un amore destinato a non esistere《Siete uguali》disse lei amara con un sorriso mesto.
La Foster osservando la scena sorrise vittoriosa, avanzò pronta all'attacco non prima però di essere scaraventata ad un metro da loro da una gigante palla di pelo. Il ragazzo che rimase add aiutare Violet corse a gambe levate rifugiandosi nella foresta lasciando da sola la principessa a combattere contro quell'enorme creatura, che si rivelò essere Maximilian Fallen.
Amelia dolorante cercò di alzarsi in preda al panico, si mise in ginocchio e aggrappandosi all'albero più vicino《Dobbiamo aiutarla, Ross!》urlò contro Blake che ormai in piedi e a pochi metri da lei non si mosse di una virgola, la degnò solo di uno sguardo serio e impassibile. Lei confusa aggrottò le sopracciglia《Ross...》lo chiamò con la voce rotta, l'indifferenza che vide nel suo sguardo le fece comprendere a chi di fronte si trovava《O lei o noi》disse con aria gelida quasi come se non le dasse altra scelta perché talmente era ovvia la risposta che non avrebbe dovuto pensarci.
Nell'istante in cui i due si scambiarono quello sguardo pieno di rabbia e sorpresa Violet Foster urlava e si dimenava contro i possenti artigli di Max che la trafiggevano con la stessa forza e intensità di un pugnale. Allo stesso modo di quando Max quella notte, trasformandosi, aveva cercato di uccidere Ross involontariamente.
Il Blake indietreggiò, sotto lo sguardo atterrito e deluso della Beker, e scomparve nell'oscurità della foresta mentre Amelia ferita si rimise in piedi e a suo modo decise che avrebbe aiutato Violet, così prese da terra un masso di pietra gigante e con la sua forza soprannaturale glielo lasciò correre. Lo colpì in pieno, sulla schiena, scaturendo la sua ira contro di lei che indietreggiò e zoppicando prese una storta e cadde, rialzando lo sguardo si trovò di fronte alle sue zanne appuntite e ai suoi famelici occhi gialli. Chiuse istintivamente gli occhi ripensando allo sguardo che Ross le aveva rivolto nell'esatto momento in cui aveva fatto la sua scelta lasciandola da sola a morte certa, rinunciando ad essere diverso dal suo sé alternativo, da suo padre... da entrambi i suoi padri.
D'altronde da suo padre doveva pur prendere un suo tratto, in questo caso si trattava di codardia, o meglio di orgoglio... non era capace di perdonare e andare avanti, Violet era un nemico e tale doveva restare. Amelia poteva anche biasimarlo per la sua scelta ma Violet non rappresentava nulla per lui se non un intralcio alla sua missione, poteva definirla come un essere inesistente poiché letteralmente non esisteva nella sua realtà temporale o forse doveva ancora conoscerla.
Blake attraversò il bosco senza meta ripensando al fatto che indipendentemente da ciò che sarebbe accaduto in quella realtà non avrebbe causato alcun danno alla sua, quindi il suo unico obiettivo era restare in vita per riportare la realtà al giusto equilibrio anche se avrebbe attirato l'odio di Amelia e del resto. Ma già odiavano la versione di sé alternativa perciò sarebbe stato semplice riuscire nell'impresa.
Si ritrovò di fronte ad un lago ghiacciato, l'unico modo per poter raggiungere l'altro lato della sfonda per uscire dal bosco e ritornare ad Ilvermorny così assicurandosi che fosse ben compatto lo attraversò. Ad ogni passo poteva sentire il freddo del ghiaccio sotto le suole delle scarpe, fin dentro il tessuto di pelle lucida che le rivestiva, era abituato al freddo ma quello parve essere fatale. A metà strada sotto i piedi una crepa si allargò nel terreno ghiacciato e come se ci si buttasse da un dirupo Ross Blake cadde nelle acque gelide del lago.
Sembrava impossibile non avere neanche una somiglianza con il padre e invece eccola spuntare all'improvviso. Non è facile capire il perchè ma nel momento in cui bisogna mettere da parte l'orgoglio i Blake non vi riescano mai.
~Beauty_princess05

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