Cappuccetto rosso dà la caccia al Lupo
Always - Bon Jovi
Narratore esterno
Castello Westhard-Foster 2043
Futuro Alternativo
Scappando dalla verità Ross Lewis si rifugiò in camera del cugino Arthur Foster, figlio adottivo della famigerata Kateelyn Westhard, con cui aveva un rapporto abbastanza complicato: non riusciva a capire se fosse un alleato della madre come la sorella Violet oppure fosse una pedina innocente che non riusciva ad uscire dal circolo vizioso di segreti e bugie delle due.
L'unica cosa di certo che sapeva era che Arthur restava fedele a Kateelyn e al Consiglio proprio perché al tempo dell'incoronazione, nel 1843, Kateelyn lo aveva accolto come fosse suo figlio a soli due anni, quindi restava in debito con Kateelyn.
Sulle spalle portava il peso di essere il futuro erede al trono del clan nonostante fosse stato adottato, ma questo rimaneva un segreto al resto della comunità vampira proprio perché la madre temeva che qualcuno potesse rovinare il suo piano estirpando la dinastia dei Foster, in particolare Metvey Exsavior che già una volta aveva fatto fuori suo fratello Nyron Foster erede originale al trono su cui adesso regnava Kateelyn.
Il gesto sconsiderato di Metvey l'aveva resa regina in poche settimane dal giorno dell'incoronazione con l'aiuto di Mr. Beker che stringendo il patto con la famiglia reale aveva ceduto lei al posto dell'amata figlia Amelia Beker, doveva tutto a loro per averla resa potente, ma al tempo stesso nulla per averle fatto perdere il suo amato Ethuriel e la sua umanità, con la possibilità di avere dei figli tutti suoi.
Quello che le restava erano soltanto i suoi figli adottivi e il potere di sottomettere tutti compreso il Consiglio che credeva di avere voce in capitolo sulla maledizione solo perché all'interno di un importante circolo, l'elite dell'elite.
Solo che l'unica, al di sopra di Kateelyn, ad avere in mano le pedine del gioco era l'artefice stessa: Valissa Krugher sempre un passo avanti a chi credeva di esserlo più di lei.
Aveva inevitabilmente scritto il destino di ogni singolo giocatore durante gli anni osservando ogni singola vita dalla più recondita parte dell'inconscio della Jackson, ignara di tutto.
L'unica cosa che Valissa non era stata in grado di tenere sotto controllo era stato il tentativo scrupoloso e improvviso del giovane Ross Blake di cambiare il futuro salvando l'unico uomo, se così poteva definirsi, che non doveva salvarsi.
Per questo Harris lo adorava sapeva ovviamente che se lui non avesse impedito a Thomas di impalarlo sarebbe morto sul colpo non realizzando i suoi obiettivi.
Era stata un mossa azzardata, ma Ross neanche poteva immaginare che colui che aveva salvato era il mostro che più di una volta aveva provato a far fuori un membro della sua famiglia sia nel passato, nel presente e nel futuro.
Tuttavia le leggi del tempo erano state generose, dopo il suo tentativo disastroso, nel non cancellarlo dal resto del mondo al contrario di suo fratello Michael di cui solo Avril riusciva a ricordarsi.
Improvvisamente la porta della camera si aprì rivelandone la figura minuta di Amelia《Cosa ti ha detto Dylan?》chiese diretta chiudendosi la porta alle spalle.
Lui girato di spalle imprecò mentalmente《Guarda che so leggere il pensiero Lewis, ora dimmi che cosa ti ha detto mio fratello?》disse con fermezza, il bruciare alla gola era come sparito.
L'aria divenne fredda e piena di tensione, lei chiedeva risposte, lui non voleva saperne di rispondere, ma dovette.
Si girò verso di lei appoggiata con le spalle alla porta a braccia conserte《Niente, ci siamo solo incontrati fuori e le battute non sono mancate, tutto qui》disse mentendo.
Probabilmente il Ross Lewis di quel tempo era un bugiardo talentuoso, ma lui non lo era affatto e questo non era passato inosservato alla Beker.
Amelia lo guardò con occhi diversi, lei sapeva benissimo che Ross Lewis sapeva controllare il battito cardiaco del suo cuore manipolando le sue emozioni, ma adesso guardandolo non sembrava neppure lui.
Così confusa e sospetta provò col fargli una domanda《Dov'eri la sera del Ballo Celestiale, Ross?》chiese d'un tratto cambiando argomento.
Che diavolo poteva saperne di dov'era quella sera? Anche se tra parentesi non era lui quello ad essere andato al Ballo ma il suo sé della realtà alternativa, quindi era improbabile saperlo《Al Ballo... dove altro potevo essere》si limitò a dire con una punta di incertezza nella voce.
Amelia continuò a guardarlo con sguardo indagatore《Con chi eri?》chiese, lui alzò le spalle e rispose ingenuamente《Con te...》sperando fosse stata la risposta corretta.
Amelia comprese da quelle due singole risposte che colui che si ritrovava davanti non era Ross Lewis, la sera del Ballo Celestiale lui stesso aveva provato a spingerla dalla Torre.
Con un sorriso nervoso dischiuse le labbra e balbettando disse《È meglio che io vada》《No, aspetta perché tutte queste domande?》si precipitò nell'avvicinarsi, lei quasi non urlò《Non avvicinarti!》i suoi occhi divennero rosso fuoco e i suoi denti si affilarono nei suoi bianchi canini.
Ross indietreggiò sgranando gli occhi.
Bene, era fatta, adesso tutti avrebbero pensato fosse un pazzo maniaco in cerca di vendetta.
Riprendendo il controllo di sé Ross alzò le mani in segno di resa《Amelia non voglio niente da te, ascoltami, quello che sto per dirti sarà scioccante ma deve rimanere un segreto》disse prendendosi di coraggio avanzando verso di lei《Sta lontano da me!》.
Ross alzò gli occhi al cielo stufo di dover ripeterlo un'altra volta《Io non sono Ross Lewis》affermò tutto d'un fiato come aveva provato a dire pure a suo fratello, ma con scarsi risultati.
《Almeno non sono il Ross che credi tu, mi chiamo Ross Blake, sono il terzo di tre figli: Michael e Avril, si la Avril che adesso è di là alla festa》spiegò annuendo al suo sguardo confuso.
Sospirando riprese il discorso《Mia madre è Marika Jackson e mio padre... Thomas Blake, non mi aspetto tu lo conosca non l'ho ancora incontrato qui perciò credo sia morto...》disse incerto scuotendo la testa.
Lei sembrò non capire nulla di ciò che lui le stava raccontando《Harris Lewis alias Metvey Exsavior, non è mio padre almeno non il mio, è un pluriomicida che ha tentato da secoli di uccidere i miei antenati e a cui accidentalmente ho salvato la vita cambiando la linea temporale della mia realtà... aprendo un varco tra il passato del 1998 e il futuro del 2021 creando questa realtà per me alternativa che tu vivi con il mio alterego》le spiegò nei minimi particolari.
Amelia abbassò la guardia, i canini scomparvero e i suoi occhi divennero normali tuttavia era ancora arrabbiata《Tu cosa hai fatto?!》.
Ross incredulo che lei potesse credergli rispose d'istinto《Non sono pazzo... aspetta cosa? Non pensavo potesse accadere una cosa di queste》《Non avevi idea?! Ross tu forse non ti rendi conto di aver creato un paradosso nel tempo! Hai unito due realtà di diversa natura in una sola, come credi di poter salvare la tua realtà dalla mia, se quest'ultima la sta cancellando ogni minuto che passa?》lo rimproverò mettendosi le mani tra i capelli frustrata.
Lui sospirò profondamente, Amelia aveva ragione, lui non aveva minimamente pensato che il suo gesto per quanto nobile fosse sconsiderato e potesse portare simili conseguenze《È tutta colpa mia!》disse sprofondando sul pavimento prendendosi la testa tra le mani, lei lo raggiunse sedendosi accanto《Perché lo hai fatto?》chiese gentilmente《Non volevo che qualcuno morisse a causa dello stupido piano di mio padre e mio nonno di salvare qualcuno che non lo meritava, ma sono stato io a salvare qualcun'altro che non lo meritava》disse con un sorriso mesto mordendosi le labbra.
Amelia lo guardò con tristezza, lo prese per mano《Non è stata colpa tua, non sapevi fosse un pazzo psicopatico, credevi di fare la cosa giusta》cercò di tirarlo sù di morale.
Ross scosse la testa《Non è una giustificazione... ho cancellato la vita di molte persone e tra queste quella di mio fratello che forse non rivedrò mai più》rispose rassegnato.
Amelia non sarebbe stata la sua salvezza ma se non altro poteva confidarle tutto《Non è detto, c'è sempre una scappatoia in queste situazioni...》disse speranzosa.
Il silenzio calò tra di loro, Amelia era intenzionata a trovare una soluzione a tutti i costi.
Per la prima volta in vita sua Ross l'aveva capita《No, no no... non ti permetterò di farti coinvolgere in tutto questo, è un mio problema non tuo》ribattè pronto.
Si alzò all'istante, lei lo seguì controattaccando《È una mia decisione, non puoi impedirmelo!》《Non se ne parla, non puoi aiutarmi a cancellare la tua realtà...》.
Amelia rimase in silenzio, non capiva il rischio che correva e lui non glielo avrebbe permesso《Non puoi aiutarmi》disse Ross secco.
Lei col broncio arrabbiata ribattè《Non posso cancellare la mia realtà perché non è mai esistita!》Amelia era anche peggio di sua sorella e Luce messe insieme.
Non poteva permetterle di rischiare la vita in una battaglia non sua, in più c'era Metvey in giro e questo non era il modo e il posto migliore per parlarne.
Scosse la testa contrario《Esiste per te!Prima di scoprire questo, tu vivevi la tua vita normalmente odiando il fatto che io andassi in giro come nulla fosse successo, e voglio sia così》affermò deciso.
Amelia sorrise amaramente《Non ho bisogno della tua protezione, Ross Blake, so cavarmela benissimo da sola, sono riuscita a salvarmi da te...》.
Il silenzio cadde imbarazzante, lui cercò di replicare ma non proferì parola.
Nonostante non fosse il Ross Lewis che lei si aspettava, provava tutto ciò che lui aveva nei suoi confronti e non si trattava di odio.
C’era qualcosa di più del semplice odio che provava per lei, ed era anche più difficile da spiegare… inutile dire che il Ross Lewis somigliava a Thomas Blake più di suo figlio stesso, come lui per Amelia anche Thomas da giovane era in bilico tra l’odio e l’amore per Marika.
E questo l’aveva distolto dal suo vero intento: vendicarsi e riportare indietro sua madre; ma alla fine l’odio aveva avuto la meglio… purtroppo però la verità era saltata a galla e come dice il detto ‘I morti camminano’ era vero, e lo aveva constatato con amarezza.
Da quel momento in poi l’unica cosa vera che aveva vissuto in quei 18 anni senza un senso era stato il rapporto complicato che fingeva di avere con Marika. Era così che Ross Lewis si sentiva nonostante il tradimento e il tentativo di farla fuori per non far spezzare la maledizione, non aveva saputo soffocare il senso di colpa che lo logorava.
《Beh, io non sono il Ross che conosci e non sceglierò la malsana idea di metterti in pericolo, perciò continua a prepararti per l’incombente matrimonio che ti attende, hai dei doveri da compiere per spezzare la maledizione e non adempierli lasciando che il tuo futuro sposo si innamori di un’altra non è la cosa migliore》ribatté lui con fermezza.
Amelia inarcò le sopracciglia con uno sguardo furioso《Non sono affari tuoi, non ho bisogno che tu mi dia consigli so cavarmela da sola》disse ferrea senza mostrare nessun emozione.
Ross annuì scuotendo la testa《Felice che ti assuma le tue di responsabilità》ribatté lei a quel gesto di silenzio, lui sorrise mesto affermando《Hai ragione, le mie responsabilità》dopodiché la sorpassò uscendo dalla stanza di Arthur.
Amelia rimase immobile con la voglia di gettare tutto all’aria, ma si limitò a fare lo stesso e lasciare la stanza. Si imbatté in Jake il cui sguardo vagava per la sala.
Era davvero come Ross le aveva detto? Era colpa sua se Jake non provava più le stesse cose di prima? O non le aveva mai provate? Di sicuro c’era solo una cosa: si sarebbero sposati solo per spezzare la maledizione e salvare entrambe le famiglie come avevano orchestrato i loro rispettivi genitori e Katyleen Whestard.
Ross Blake sembrava averle ricordato che lei aveva accettato il matrimonio con Mccall solo perché il suo Ross, cioè Lewis, l’aveva ferita e l’unico modo per dimenticare il passato era quello di sposare qualcuno abbastanza dolce e premuroso… ma probabilmente proprio perché dolce e premuroso aveva acconsentito solo per altruismo e generosità.
Tuttavia il resto della famiglia Beker e dei Mccall inclusi i due futuri promessi non erano a conoscenza delle reali intenzioni di Katyleen, al contrario di Ross che sapeva già dalla sua realtà originaria che lei non era così generosa e propensa a fare del bene. E da lì a poco si sarebbe capito il perché.
《E dopo il brindisi la cena, ma prima chiedo ad ognuno di voi di pescare una carta dal sacchetto che passerà… è un gioco tradizionale che ogni anno organizziamo nei minimi dettagli》disse Katyleen agli invitati, incrociando lo sguardo con Ross, gli sorrise compiaciuta, quest’ultimo capì all’istante non era un buon segno.
Con lo sguardo in cerca di sua sorella Avril pronto ad avvisarla, ma quest’ultima era intenta a litigare animatamente con Max Fallen comparso dal nulla《Mi spieghi cosa ti prende ultimamente?》le chiese lui confuso, lei sospirò contrariata《Niente, è che non sono più come prima》Max aggrottò le sopracciglia《Non sei più come prima?》ripeté incredulo.
Lei annuì abbastanza irritata dalla conversazione《Max non è il momento di parlare di questo!》《E quando lo è?!》rispose a tono lui iniziando a riscaldarsi, Avril gli lanciò un’occhiataccia bella e buona《Lui che ci fa qui?》si intromise Ross raggiungendoli.
Max sorrise beffardo a Ross《Grazie della considerazione》buttò acido, quest’ultimo lo ignorò guardando con rimprovero la sorella《Non guardarmi così, non sono stata io… semmai lei》rispose Avril riferendosi al suo alter-ego di quella realtà alternativa.
Ross abbassò la testa disperato per poi rialzare lo sguardo di nuovo verso Kateelyn《Non importa, devi stare attenta, chi sai tu ha in mente qualcosa》l’avvertì, Avril preoccupata guardò in direzione di Metvey credendo che il fratello stesse parlando di lui.
In effetti entrambi avevano architettato qualcosa.
Prima che Ross potesse avvisarla di non prendere parte al gioco, Max era stato intrattenuto da uno dei camerieri con un sacchetto《Signore…》fu invitato a pescare.
Max infilò una mano nel sacchetto e ne estrasse una carta rossa, Ross deglutì amaramente constatando che il resto delle carte era di colore nero《Re di cuori… fortunato》affermò Kateelyn sorridendo amabilmente.
Il sacchetto finì proprio davanti agli occhi di Ross《Prego, peschi pure》, ormai era troppo tardi per non stare al gioco. Prese un respiro profondo prima di immergere la mano e pescare la carta nel sacchetto, rossa《Tre di quadri》sorrise vittoriosa Kateelyn al nipote.
《Per chi non sa il gioco, signori e signore》disse la padrona di casa girandosi intorno alla Sala per attirare l’attenzione di tutti《E’ molto semplice… c’è una sola regola: tutte le carte devono essere di colore nero》continuò spietata.
Poi con un sorriso ancor più evidente esordì l’ultima frase prima che iniziasse il gioco《Che inizi la caccia!》.
Tutti intorno rivolsero lo sguardo verso i proprietari delle carte rosse《Prendeteli!》ordinò Kateelyn con una risata da pazza psicopatica. Ross d’istinto afferrò Max dal braccio correndo fuori dalla Sala verso l’entrata principale del Castello《Sta attenta!》urlò alla sorella che confusa non riuscì a capire cosa stesse succedendo.
Il resto degli invitati si precipitò all’inseguimento verso i due in fuga nei corridoi《Che stai facendo, Lewis?!》disse Max dimenandosi dalla sua presa al pari di quella di un lupo《Max, ascoltami questo non è un gioco qualsiasi, è una caccia e le prede siamo noi due!》gli spiegò senza troppi giri di parole.
Più chiaro di così non poteva esser stato, a differenza dei precedenti proprietari delle carte rosse, deceduti lo scorso Halloween durante una partitina a tiro con l’arco.
Lo scopo del gioco? Divertirsi o almeno per gli altri invitati, per Kateelyn era eliminare tutto ciò che le impediva di portare a compimento il suo piano circa la maledizione, e ciò riportava a Ross Lewis… peccato però che non era lì.
Al suo posto c’era Ross Blake sempre più convinto che quella che credeva un gesto altruista e generoso era stata la sua rovina《Non ne posso più basta! Hai vinto, lasciami sistemare le cose ti prego!》urlò al cielo fermandosi una volta fuori, nella radura stranamente silenziosa.
《Ross Blake!》disse una voce profonda alle sue spalle, si voltò e vide il resto degli invitati ammassati tra loro e immobili, guardò in direzione di Max immobile anche lui di fianco a sé.
Riportò lo sguardo alla massa e vide un uomo con un cappuccio sbucare fuori da essa《Il tempo tu hai dirottato e adesso la sventura ti ha trovato》disse con un tono abbastanza furioso, Ross lo guardò confuso non riuscendo a capire chi fosse.
Tuttavia capì alla perfezione quello che gli disse《Sei un po’ in ritardo per farmelo notare, non trovi?》rispose sarcastico lanciando uno sguardo alla massa inferocita immobilizzata lì di fronte《Non rivolgerti così a me, ragazzino! Non hai nemmeno idea di chi io sia e cosa potrei fare…》《Oh, guardi non sono neanche più sorpreso da tutto quello che mi sta accadendo solo perché ho salvato la vita a qualcuno》 rispose a tono Ross.
L’uomo avanzò minaccioso e ironico commentò 《A qualcuno di sbagliato》, Ross sorrise beffardo《A meno che lei non sia venuto per dirmi come mettere le cose a posto, non vedo dove mi sia utile questo incontro》sbottò dandogli le spalle ignorandolo.
《Ragazzo se affronti le sfide così ti avviso ti conviene abituarti a questa realtà perché non riuscirai mai a ritornare nella tua se continui a fuggire》gli sbatte la verità in faccia, Ross si morse le labbra indispettito.
Aveva ragione non era ancora pronto ad affrontare le cause che aveva scatenato lui stesso nonostante di fronte ad Amelia si era dimostrato capace di poter salvare la situazione da solo.
In realtà non aveva idea di come poter fermare Metvey o di come poter ripristinare la sua realtà senza cancellare quella di Amelia, non sapeva nulla di quello che doveva fare e Avril come il resto delle persone di quella realtà non gli rendeva le cose facili.
《Se vuoi fare ritorno, devi sapere che c’è più di un qualcuno che tenterà di impedirtelo… non è facile riportare il tempo alla normalità… non importa se prima o dopo troverai ostacoli ovunque… è un avvertimento, ma prendilo come un consiglio》l’uomo parve sorridere.
Prima che Ross potesse voltarsi era sparito e la folla inferocita aveva ripreso a rincorrerlo senza aver percepito quella frazione di secondo in cui tutto si era fermato per un secondo.
Il giovane Blake iniziò a correre seguito da Max《Ross che sta succedendo?!》la voce di Avril lo costrinse a voltarsi e cadde di faccia sull’asfalto bagnato.
Fu costretto ad afferrare per la caviglia Max e a trasfigurarsi il più lontano possibile da lì. Quando apparvero nella radura dietro la casa dal lato opposto a dove la folla li inseguiva Max iniziò ad ansimare stanco《Cos’hai?》gli chiese Ross notando l’aumento improvviso del suo battito cardiaco.
Il ragazzo non rispose lentamente iniziò a contorcersi dal dolore《Non mi dire!》esclamò sarcastico Ross alzando lo sguardo alla notte illuminata dalla luna piena, Max《Devi andartene!》gli urlò arrabbiato a causa della trasformazione, cadde in ginocchio a terra e senza volerlo rivolse lo sguardo alla luna.
I suoi occhi subirono un cambiamento drastico, divennero di un giallo strano, le pupille si fecero piccole e nere come pece《Non posso lasciarti da solo, potrebbero ucciderti se lo volessero》gli ricordò Ross mantenendo stranamente la calma.
Max di scattò si voltò a guardarlo inferocito, era come se non lo riconoscesse più, ormai la trasformazione era quasi completata《A cuccia bello》lo riprese Ross sorridendo nervoso, indietreggiando quasi non cadde di nuovo.
La paura lo divorava e non solo, il bruciore alla gola che prima sembrava essergli sparito era apparso di nuovo e stavolta più forte di prima. Quello che una volta era Max lo puntò ringhiandogli contro, Ross deglutì《Non salverò più nessuno la prossima volta》sussurrò tra sé e sé.
L’enorme licantropo nero di fronte ai suoi occhi fece un balzo e lo aggredì alla gola.
Ecco stava per morire e non aveva neanche baciato una ragazza. Almeno però sarebbe morto con un finale niente male: inseguito da una folla inferocita con un destino da salvare e dei pazzi che tentavano di ucciderlo così per divertimento.
Tentò con la forza che gli rimaneva di alzarlo con un calcio e di gettarlo a terra per potergli almeno sfuggire, ma sembrava essergli impossibile, pesava tonnellate e il suo corpo lo bloccava sull’asfalto limitandone i movimenti.
Adesso se non altro Kateelyn se l’era tolto di torno e il suo piano sarebbe andato a gonfie vele, senza alcun ostacolo a trattenerla almeno come lei pensava.
Stanco di combattere si lasciò andare, le grosse fauci raggiunsero il suo viso… i loro sguardi si incrociarono per una frazione di secondo prima che potesse tagliargli la gola con gli artigli.
Ross iniziò ad ansimare e tossire sangue nero dalla bocca, la creatura gli stava lacerando la gola con tutta la forza che poteva, ad ogni graffio il giovane Blake sentiva il dolore lancinante degli artigli che strappavano la pelle.
Tutto ad un tratto però qualcosa di sfrecciante arrivò e gettò via la grossa bestia sul terreno nevoso, Ross soffocato dal suo stesso sangue fece fatica a rialzarsi, l’aria che respirava non lo aiutava per niente aumentava la sensazione di bruciore e dolore alle vene in cui il sangue scorreva a malapena.
Chiuse gli occhi pronto a quello che lo avrebbe aspettato, ma la voce di qualcuno in sottofondo lo riportò indietro《No, no, non puoi lasciarmi così, Blake!》.
Quanto aveva sperato di poter sentire ancora quella voce nonostante le avesse detto di non volerla accanto nella sua missione per salvare la sua realtà, Amelia si era precipitata a salvarlo dalla folla inferocita e da tutto il resto senza preoccuparsi di rischiare la vita per lui.
Cadde in ginocchio davanti a lui lo prese dalle spalle e lo tirò leggermente su, poi con un morso sul polso gli offrì il suo sangue metà umano e metà vampiro e lo curò lentamente.
Amelia percepì subito che qualcosa non andava nel rimargino delle pelle di Ross, una piccola ma letale scheggia impediva al giovane di respirare correttamente《Devi stare fermo, d’accordo?》gli chiese anche se non poteva rispondergli.
Si chinò leggermente su di lui e con prudenza e precisione provò a sfilare via la scheggia dal collo sanguinante, Ross urlò di dolore quando l’estrasse dalla sua gola… i suoi occhi divennero di un rosso intenso e le ferite si rimarginarono in un millisecondo.
Max giaceva svenuto a terra ancora trasformato, Amelia deglutì a fatica《Andiamo, dobbiamo portarlo via》disse alzandosi e sollevando dalle grosse spalle la creatura, Ross la seguì afferrando le zampe posteriori.
《C’è uno chalet qui vicino, me l’ha detto Arthur…》《Da quando parli con lui?》gli chiese Ross incuriosito, lei ghignò divertita《Non essere geloso, Blake》《Non lo sono affatto, Beker》rispose offeso, trasportarono Max ancora per pochi metri.
Una volta dentro lo stesero sul letto in camera mentre i due rimasero in quell’accogliente salottino che aveva una cucina piccola《Preparo un po’ di tè caldo》《D’accordo》rispose Ross indaffarato a guardare fuori dalla finestra.
Amelia si mise ai fornelli, lui intanto si sedette sul divano rivivendo scanditamene nella sua mente il momento in cui aveva deciso di abbandonarsi al proprio destino, e a come sarebbe riuscito a salvare il resto della sua realtà.
《A cosa pensi?》la voce timida e bassa di Amelia lo riportò a quello chalet, lui alzò lo sguardo verso di lei con in mano una tazza fumante, i suoi occhi verdi la fissarono per qualche istante.
Amelia si fermò ad osservarlo, aveva dei fiocchi di neve tra i capelli neri come la pece, spettinati come al solito, lo sguardo confuso e le labbra spiegate《A niente》le mentì sperando di non farla preoccupare.
Amelia bevve un sorso di quel tè probabilmente scaduto da giorni, posò la tazza sul tavolo in legno non poco distante da loro e si sedette accanto a lui《Non ti credo…》bisbigliò in un sussurro.
Ross guardandola dritto negli occhi sospirò, allontanandosi di poco per mettere le distanze necessarie《Non ho bisogno che tu lo faccia, sto bene》affermò serio distogliendo lo sguardo.
Lei si spostò poco più a destra, lui con lo sguardo fisso verso il tavolo deglutì spostandosi altrettanto《Non mentirmi》disse con voce flebile girando dolcemente con le dita il suo volto per rivolgerlo al suo sguardo. Si morse le labbra trattenendosi dal deluderla per la seconda volta《Non sto mentendo》《Continui a farlo》ribattè calma.
Ross sospirò profondamente, lei si inumidì le labbra《Avevi ragione... lui non mi ama》disse Amelia come se non stesse parlando del suo fidanzato, che tra parentesi non era lì. Si sporse leggermente verso di lui, Ross deglutì alzandosi immediatamente da quel divano, si appoggiò di sfuggita al tavolo facendo rovesciare la tazza di tè.
Amelia sorrise beffarda《Dovevo immaginarlo…》disse a voce bassa tra sé《Stesso Ross, stesso carattere》commentò alzandosi dal divano per ripulire il disastro combinato《Faccio io, non preoccuparti》disse Ross prendendole dalle mani la pezza imbevuta di acqua dalle mani.
Lei lo lasciò fare, non aveva mai visto Ross Lewis pulire qualcosa e adesso guardando il suo alter-ego farlo le suscitò il riso《Perché ridi, a cosa pensi?》《Niente, a tratti sembri te stesso alternativo e a tratti un’altra persona…》affermò Amelia distogliendo lo sguardo per puntarlo alla finestra.
Là fuori sembrava tutto tranquillo, ma il gioco non era ancora finito. Ross impallidì improvvisamente… non voleva assomigliare al suo se alternativo, non voleva far del male a qualcuno per impedire una stupida maledizione, ma d’altronde come giustificarlo Ross Lewis era figlio di suo padre, Harris Lewis.
Tale padre, tale figlio… entrambi disposti a tutto pur di non spezzarla…《Ma certo! Come ho potuto non pensarci!》Blake divenne rosso dalla rabbia《Il suo preferito… l’unico che lo avrebbe aiutato nel suo piano》disse ricordando il giorno in cui tutto ebbe inizio.
《L’unico che sarebbe stato disposto a far innamorare…》disse guardando Amelia confusa e stranita dal suo discorso,《Non poi così diverso da mio padre》commentò riferendosi a come suo padre, Thomas Blake, avesse ingannato sua madre.
Adesso tutto gli era chiaro, Kateelyn lo odiava proprio perché sapeva che lui e il padre avrebbero prima o poi impedito il matrimonio, ma non sapevano ancora che Amelia non era quella giusta se a quella realtà esisteva Luce Maxwell, ossia la Luce Beker della sua realtà.
Ma non poteva esserne sicuro, Luce le aveva confidato che Kateelyn non era quella che si dimostrava agli occhi del Consiglio e della sua famiglia… e andare in giro a dire che Amelia non è la prescelta della maledizione avrebbe messo in pericolo la Luce di quella realtà.
Amelia lo fissò confusa《Cosa stai dicendo? Mi spaventi Ross》disse preoccupata, lui la ignorò completamente《Il bicchiere non era il mio…》disse poi ricordando il momento esatto in cui bevve dalla coppa di Kateelyn《Voleva spodestarla e lui sarebbe stato suo complice》《Di chi stai parlando?》chiese arrabbiata Amelia stanca del suo bofonchiare, Ross di voltò verso di lei di scatto《Di me, cioè del me alternativo e di Metvey… sono in combutta per fermare il matrimonio o almeno è quello che credo…》disse deviando discorso《Lo sogni spesso la notte?》le chiese di botto, lei confusa gli chiese di ripetere《Sogni spesso Jake la notte, come se fossero veri incontri?》, Amelia scosse la testa.
Purtroppo Ross aveva ragione su tutto: Kateelyn, Metvey e il suo se alternativo erano tutti predisposti a impedire che i veri prescelti spezzassero la maledizione senza che entrambi le parti lo sapessero.
Kateelyn era davvero come Luce la descriveva, aveva messo su un teatrino perfetto. Aveva fatto credere all’intera famiglia Beker che Amelia fosse la prescelta quando invece sapeva benissimo che non fosse.
E adesso che Luce Maxwell era apparsa la maledizione iniziava a scatenarsi… Jake Mccall era rimasto folgorato dalla bellezza di Luce e da quel momento in poi per come era stata creata i Beker avrebbero odiato i Mccall come prestabilito da Valissa Krugher.
Tutto si infittisce sempre più, tra realtà strane e confuse e complotti inspiegabili riuscirà Ross a tornare indietro e sistemare tutto?
~ Beauty_princess05
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