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"White lies"

Siamo giunti al quinto capitolo.Preparatevi per una sorpresa, anzi per due sorprese.

Buona lettura!

5°Capitolo

"White lies"


Quel pomeriggio Nina fece tutto come al suo solito, svolse come d'abitudine i compiti, passeggiò allegramente in centro con le sue amiche, Assistete all'ennesimo litigio di Patricia e Eddie. Quei due erano incredibili, nonostante avessero un bambino, si comportavano proprio come se i bambini fossero loro. Eddie provocava la rossa, sembrava lo facesse a posta, lo divertiva vedere infuriare la madre di suo figlio. Nina si chiedeva quando i due avrebbero finalmente ammesso di provare sentimenti reciproci al di fuori dell'amicizia e dell'obbligo, i due si volevano, erano solo troppo testardi per ammetterlo a se stessi.

La sera la bionda si fece una doccia, dopo aver video chattato con Fabian, per i due era un appuntamento fisso, poiché abitavano in due lati opposti della città, per questo cercavano di trascorrere più tempo possibile a scuola. Nina scese al piano di sotto, aveva i capelli ancora bagnati avvolti in un asciugamano di cotone. Suo padre stava parlando con qualcuno, non riconobbe con chi stava parlando, ma sembrava alquanto infastidito dall'inatteso ospite, che si rivelò essere una donna.

"Ti prego Mike, fammela vedere." Chiese disperata la donna. Nina non riuscì a vedere chi fosse, ma la sua voce le sembrò familiare.

Ti ho detto di andartene!"Gridò suo padre. Sembrava alquanto turbato dalla presenza della donna.

"Voglio vederla, ti prego! Sono pulita, sono anni che non mi faccio più!".

"È quello che dici sempre, ma alla fine ci ricaschi sempre Cat."

"Mamma?" Domandò incredula Nina. No, era impossibile, sua madre era venuta a mancare quando lei era piccola. Non poteva essere lei.

"Nina tesoro vai al piano di sopra." Gli ordinò suo padre.

"Papà che cosa sta succedendo?"

"Ti spiegherò tutto domani, promesso"

La misteriosa donna volse lo sguardo la ragazza."Nina tesoro, sono io la mamma, ti ricordi di me?"

La ragazza guardò la donna. Era davvero sua madre? Non sapeva più cosa pensare, o dire, o fare, così scappò via, rifugiandosi in camera sua.

Scuola, ore 8:00

"Joy sai ho pensato alla tua idea."Affermò Mara, infilando dei quaderni nel suo zaino. Aveva da poco riveduto i suoi appunti di storia.

"Quella della rubrica d'aiuto per chi ha dei problemi a scuola?"

"Esatto, proprio quella."

"Devo preoccuparmi? "Domandò Joy in ansia.

"Niente affatto, anzi pensavo di affidartela a te, dopotutto è stata una tua idea."

"A me? Non sono in grado di dare dei consigli, e se suggerissi i il consiglio sbagliato? Diventerei lo zimbello si tutta la scuola. " Sostenne Joy in preda ad una crisi di panico.

"Sono sicura che ne saresti in grado, e poi se è il tuo nome che ti preoccupa, allora puoi sempre usare uno pseudonimo per firmati, così i lettori saranno più propensi a confidarsi, se non conoscono il loro interlocutore.

"Tua madre? Ma tua madre non era?"

"Morta? Si, almeno è quello che ho sempre pensato, beh che mio padre mi ha fatto credere in tutti questi anni."

"Stai bene?"Le chiese Fabian impensierito. Nina era turbata, lo percepiva dalle sue parole, dai suoi gesti.

La ragazza mise le mani sul viso. "Non lo so, sono confusa, perché mi ha nascosto una cosa del genere?Perché fingere la parte del vedovo affranto?"

"Penso che ne dovresti parlare con tuo padre, se ha agito così, avrà avuto i suoi motivi. "Affermò Fabian.

"Tu sai sempre qual è la cosa giusta da dire per tirarmi su il morale."

Il ragazzo le prese la mano dolcemente. "Non sarei un bravo ragazzo, se ti lasciassi andare con quel l'espressione così angosciata che c'è sul tuo viso ogni volta che qualcosa ti preoccupa."

Nina sorrise. "Grazie, davvero. "

Jerome quel pomeriggio si era recato in centro per delle commissioni, la sorella minore l'aveva in pratica spinto fuori di casa, causa festicciola con le amiche più strette. Jerome sbuffò, avrebbe comunque lasciato la casa. Non gli andava di certo di sentire urla e schiamazzi di quattordicenni in preda all'isteria dovuta a un pop idol qualunque, ne andava della salute delle sue orecchie. Così si era recato in centro, ne aveva approfittato poiché aveva bisogno di un paio di cose. Non si aspettò di incontrare una persona.

"Jerome! Che coincidenza! Anche tu qui?" I due si trovavano nella vecchia libreria del paese.

"Hey Joy, beh sì, mia sorella mi ha in letteralmente cacciato da casa, e così ho colto l'occasione per prendere in prestito il libro che Mrs Andrews ci ha chiesto di leggere per queste settimane."

"Non sapevo avessi una sorella". Disse Joy

"Beh è un piccolo mostro, ha invitato le sue amiche, ora casa mia è un covo di quattordicenni." Affermò il ragazzo, lamentandosi della situazione.

Joy ridacchiò. "Ci sono passata anch'io per quel periodo."

"È stato bello incontrarti, ma ho preso appuntamento con la mia ragazza."

"La tua ragazza?" La ragazza iniziò a sentire un piccolo pizzico interiore.

"Beh non è proprio la mia ragazza, insomma ci stiamo frequentando da un paio di settimane, sai è Mara. Mi ha detto che lavorate insieme al giornalino della scuola. "Proferì il biondo.

La mora rimase alquanto stupita dalla notizia. "Wow Mara, non mi aveva detto che vi stavate frequentando, evidentemente le sarà sfuggito di mente."

"Spero che non ti stia facendo lavorare troppo, è una tale perfezionista."

"Tranquillo, sono abituata a lavorare sodo."

I due si congedarono, e in Joy iniziò a crescere quel piccolo sentimento chiamato gelosia. Mara aveva ottimi voti, in più frequentava un ragazzo carino, dove era lei quando nell'universo distribuivano le gioie? Probabilmente sotto le coperte a riempirsi di netflix

Nina quella sera decise di affrontare suo padre. Aveva bisogno di sapere la verità. Suo padre era appena tornato dal lavoro, era stanco, e quasi le dispiacque disturbarlo, ma aveva bisogno di risposte. Altrimenti altre mille domande avrebbero riempito la sua testa.

"Papà dobbiamo parlare. "

L'uomo la guardò, sapeva che non poteva più scappare, e soprattutto mentirle. "Si"

Nina sospirò prima di passare alla prima domanda. "Quella donna è realmente mia madre?"

Il padre annuì.

"Perché mi hai detto che era morta? Perché mi hai mentito per tutti questi anni?" Replicò a raffica la giovane.

"Ho dovuto farlo."Rispose l'uomo.

"Dovuto? Perché? Cosa mi nascondi?"

"Tua madre faceva uso di droghe quando tu eri molto piccola, tu hai rischiato grosso per colpa sua. Così presi in mano la situazione, e andai via portandoti via con me."Confessò il padre.

"Diane ne è a conoscenza di tutto questo? Sa che non eri vedovo?"

"Sì, l'ha sempre saputo, e capisce perché ho fatto quel che ho fatto."

"Capisco."

"Ascoltami tesoro, ho fatto tutto questo solo per proteggerti, non avevo intenzione di allontanarti da tua madre." Dichiarò Mike. Era davvero dispiaciuto per quello che aveva fatto.

"Lo hai fatto però, non ti do colpe, o meglio non sono arrabbiata con te. Fammi incontrare mia madre te ne prego. " Gli chiese Nina.


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Allora, cosa vi ha sorpresi di più? Il fatto che la madre di Nina sia ancora viva, e che il padre le abbia mentito a riguardo, oppure sapere che Jerome e Mara si stanno frequentando? 

Cosa farà Joy?

e Nina? Sua madre è viva, la sua vita cambierà ora?

White lies 

lilydreaming <3 <3 

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