Capitolo 5-Aurora
Esiste, forse, un sentimento più illusorio dell'amore?
Émilie du Châtelet
Federico mi aveva lasciato lì davanti alla porta con gli occhi sbarrati dalla confusione e lo sguardo pietrificato, tutte le mie emozioni si erano accatastate e l'ossigeno iniziava a mancarmi, chiusi la porta di scatto lasciandomi cadere gracile sul pavimento, inerme senza sapere cosa stavo provando in quel momento.
Mi ero sempre sentita tradita da tutti, quando scoprii di mia sorella e del mio ex mi ero sentita come ferita da dentro, una cicatrice che sarebbe rimasta anche dopo anni. Penso che il tradimento sia il gesto più brutto che si possa ricevere, vuol dire che non si prova più lo stesso interesse e piuttosto che lasciare e perdere un/a ragazzo/a, si preferisce trovarne un altro/a più emozionante e vivere contemporaneamente due storie.
Per questo io e Federico ci eravamo promessi che anzichè tradire ne avremmo parlato per cercare di sistemare le cose.
Ma vedo che nessuno dei due è bravo ad affrontare il sentimento d'angoscia che ho improvvisamente provato.
Lui se n'è andato lasciandomi sommersa dalla mia più grande paura.
Mi alzo dal pavimento, vado dritta in bagno e solo guardandomi allo specchio vedo la vera persona che è custodita all'interno del mio corpo: una persona troppo fragile per essere felice, le mille paranoie solo per sentirmi corretta verso gli altri, la mia paura mi stava mangiando da dentro e non riuscivo ad abbandonarla.
Piango, lacrime che rigano il mio volto sottile, i singhiozzi che irrompono nel silenzio e il mio fiato che trema.
Mi appoggio al lavandino e i capelli mi cadono davanti, sono spenti come lo sono io.
Aurora sei più forte di quello che pensi.
Mi asciugo le lacrime e mi avvio a prendere il telefono, videochiamo le mie amiche per avere un po' di conforto.
Piango.
«Aurora, perché piangi?» chiede Martina impaurita.
«Federico se n'è andato via arrabbiato» balbetto.
«Cos'è successo?» domanda Vanessa.
«E' colpa della mia gelosia, non so più che fare forse è finita per sempre»
«No tesoro, non dire così. Sai com'è lui, lascialo riflettere, tornerà da te» cerca di confortarmi Vanessa.
Dopo aver parlato per ancora un po' decido di salutarle e di distrarmi controllando le email.
Qualche giorno prima avevo messo nero su bianco un elenco con le varie sedi che l'università ci ha proposto per lo stage da svolgere all'estero.
Mi informo su quelle a cui sono più interessata ovvero Valencia e Londra dove ci sono due bellissime aziende. Amo lo spagnolo, ma l'inglese è importante e Londra è bellissima, dunque mi concentro su quello che è davvero importante e approfondisco meglio quest'ultima.
Lo stage è retribuito e sarei al centesimo piano di un palazzo da cui godrei di una vista spettacolare e mozzafiato.
Okay okay devo pensare alle questioni lavorative, il divertimento viene dopo.
Nel sito spiegano che si occupano di marketing internazionale e hanno bisogno di qualcuno che dia una mano con la programmazione informatica, dunque incuriosita anche dalle foto, dai vari lavori e i committenti, decido di mandare una email all'addetto delle risorse umane.
Quando spengo il portatile, contenta del lavoro fatto, decido di uscire di casa per andare a comprare un vestito che avevo visto in una vetrina di Mango.
Le vie sono così trafficate e affollate che mi fanno venir voglia di vivere, passando davanti a Sephora mi viene in mente che vorrei una nuova palette colorata da portare in vacanza, ma proseguo fino alla mia destinazione.
La vetrina è stata organizzata secondo la stagione primaverile e subito individuo il vestito che avevo visto il giorno precedente tornando a casa dopo essere stata in biblioteca. Quando entro in negozio subito sento il vociare dei commessi e il rumore degli appendi abiti spostati per cercare la giusta taglia.
Mi dirigo immediatamente alla nuova collezione e trovo l'abito che vorrei tanto comprare, trovo la mia taglia ed entro nel camerino vuoto: guardandomi allo specchio noto una ragazza con un sorriso smagliante con un vestito attillato giallo da sopra il ginocchio, proprio in stile vacanza, penso. Lo adoro!
I capelli biondi mi incorniciano il viso e il rossetto rosa mi fa sembrare una bambolina appena uscita da una favola, esco dal camerino tutta emozionata e vado a pagare.
Le commesse mi ringraziano e mi salutano.
Prima di tornare a casa mando un messaggio alle mie amiche e vedendo quelli precedenti provo un vuoto dentro che mi costringono a sedermi su una panchina in centro città. Mi assale un dolore improvviso che viene intensificato ancora di più alla vista di Alessandro, l'amico di Federico, mi vede e incrociando lo sguardo mi saluta allegramente.
Forse non gli è stato ancora detto niente.
Mi alzo e torno a casa ritornando alla vita terrena con il battito del cuore accelerato.
Arrivata nel mio appartamento, sono talmente straziata dalla mancanza del mio fidanzato da non accorgermi di aver acceso la tv proprio sul replay di "Ho cercato il tuo nome".
Il nostro film.
Mi lancio sul letto e spogliandomi di ogni indumento in più che mi fa sentire pesante stringo il cuscino a me pensando alle sue carezze la sera tardi, i suoi baci, le sue risate che rompevano ogni silenzio, i suoi messaggi riempiti di emoji.
Non so cosa fare.
Mando un messaggio al mio gruppo di amiche scrivendo semplicemente: "Non ce la faccio più".
Chiudo gli occhi e mi lascio trasportare dalle lacrime.
Il mio sonno viene improvvisamente interrotto da dei colpi sulla porta, riesco ad udire il mio nome e mi alzo controvoglia andando a vedere chi mi cerca.
Le mie amiche sono fuori dalla porta inferocite come non mai.
Quando la apro vengo trascinata dal loro abbraccio affettuoso che mi mancava tantissimo.
«Tesoro siamo qui con te» dicono dolcemente in coro.
«Ho combinato un casino»
Ci sediamo tutte e quattro sul letto e racconto come sono andate le cose, mi ascoltano e cercano di consolarmi in tutti i modi.
La sera giunge presto e decidiamo di mangiare qualcosa insieme ordinando del sushi a casa, ridiamo e scherziamo nonostante i vari problemi che mi subissano la mente e mi torna in mente che fra pochissimi giorni sarei volata ad Ibiza con loro, le mie compagne di vita.
«Ma tra pochi giorni noi partiamo?» domando ancora incredula.
«Si Aurora» risponde Martina ridendo.
«Non vedo l'ora, ne ho tanto bisogno» dice Vanessa.
«Mi sto già immaginando i drink» dice Stefania inscenando lei mentre beve.
La serata volge al termine con loro che rimangono da me a dormire mentre continuiamo a fantasticare sulla nostra vacanza e su quello che avremmo fatto, mi fanno stare veramente bene.
Non vedo l'ora di partire, credo che mi divertirò da morire con loro.
*🌼*
Ciaooo!!
Aurora e Federico sembrano essere arrivati al capolinea o forse no.
Dal prossimo capitolo, Federico partirà per andare in vacanza, volete che faccia il capitolo incentrato su di lui che parte e quindi fare uno zoom sulla sua vacanza?O no?
Se vi incuriosisce, lasciate pure un commento o una stellina, così posso capire se vi sta piacendo.
Scusate per eventuali errori, verranno corretti 🙈
Siete pronte/i per avventurarvi con loro durante il viaggio ad Ibiza?
*Altro che pop-corn, tiriamo fuori qualche drink questa volta*
*🌼*
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