"Nessuna città presenta una così disordinata varietà di forme, una così capricciosa mescolanza di bello, di brutto, di magnifico, di povero, di triste, di strano, di grande, di uggioso." 

Edmondo de Amicis

Finalmente ogni cosa ora ha un senso, la mia vita potrà prendere forma e io sarò in grado di decidere chi voglio essere nel futuro.

Digito il numero di mia mamma il più velocemente possibile per poterle comunicare la meravigliosa notizia.

"Aurora?"

"Mamma ciao! Ti chiamo perché ho una notizia incredibile, mi hanno appena confermato lo stage a Londra!" esulto piena di gioia.

"Oh tesoro! Sono contentissima per te, quando partirai?"

"Non lo so ancora di preciso, mi hanno detto che mi manderanno un'email nel giro di poco con tutte le informazioni a riguardo"

"Benissimo, aspetta che ti passo papà che vuole salutarti e farti i complimenti"

"Auri, congratulazioni! Io e la mamma siamo molto fieri che tu sia riuscita ad ottenere il posto a Londra"

"Grazie mille, vi scriverò appena ne so di più. Ora vi saluto che devo sbrigare alcune cose"

"Ciao tesoro"

"Ciao papà, salutami la mamma" rispondo mettendo giù la chiamata.

Nel momento esatto in cui appoggio il telefono sopra la scrivania, mi arriva l'email tanto aspettata, mi reco subito al computer e apro la casella di posta.

Salve Aurora,

sono Megan e ci siamo sentite poco fa al telefono, le scrivo per ripotarle alcune informazioni riguardo al suo stage presso JB &Co a Londra. L'orario di lavoro le verrà fornito anche al suo arrivo ma sarà pressoché invariato, lavorerà dalle 9:00 a.m. alle 12:00 a.m. orario di pausa pranzo per poi ricominciare dalle 14:00 p.m. fino alle 17:00 p.m.

L'orario dopo lavoro è detto "afterwork" e qui ha la piena possibilità di fare ciò che vuole come per esempio uscire con i colleghi per andare al pub o recarsi a casa. Le è stato assegnato un appartamento, si chiama "Urban Chic" a Rathbone Place nel quartiere di Westminster, l'azienda si trova nella 14 Shaftesbury Ave. Ovviamente maggiori informazioni come ho ripetuto prima, le verranno rifornite come il punto preciso in cui si trova l'azienda e altro che le servirà.

Partirà tra due giorni perché abbiamo urgente bisogno di lei, mi dispiace per il poco preavviso ma queste sono le direttive, se non riuscisse a partire me lo faccia sapere anche se dovrò comunicarlo ai piani alti e questo non agevolerà sicuramente la sua posizione di stagista, l'avverto.

All'aeroporto l'aspetterà Kevin, l'autista personale della JB &Co che terrà tra le mani un cartellone con scritto il suo nome e cognome.

Se ha qualche dubbio non esiti a scrivermi.

Cordiali saluti,

Megan.

Un vortice di domande mi stanno assillando, partire tra due giorni? Come faccio? E le mie amiche?

Tutto è confuso tanto che riesco a trattenere la calma a stento.

Ho due giorni per capire cosa portare e non sono affatto pronta.

Mando un messaggio alle mie amiche chiedendo di trovarci al bar pasticceria "Romeo & Giulietta", alle 16 del pomeriggio.

Vado verso l'armadio dove tengo le valigie e inizio a stenderle e aprirle sopra al letto.

Faccio una lista delle cose da portare anche se sicuramente dimenticherò qualcosa di essenziale.

Svuoto praticamente tutti i cassetti selezionando ciò che mi serve: tre pigiami, numerose magliette e felpe anche pesanti sapendo il terribile tempo uggioso di Londra, diversi jeans, due paia di leggins e tre della tuta, se avrò bisogno di altro andrò a comprarlo visto i tanti centri commerciali che ci sono.

Prendo uno dei più grandi beauty che ho e ci metto dentro tutti i trucchi, dalla cipria al mascara, dalla matita per le sopracciglia all'illuminante, tutto proprio. Borse, orecchini, collane e braccialetti finiscono in una scatola sperando che durante il viaggio non si aggrovigliano, mentre le scarpe le schiaccio dentro la valigia facendo attenzione a non rompere i tacchi.

Lascio aperte le tre valigie perché sicuramente all'ultimo minuto mi ricorderò di metterci dentro qualcosa e infilo l'ultimo paio di scarpe che lascerò a casa per dirigermi al bar, dove mi aspettano le mie amiche.

Dopo aver percorso alcuni minuti passeggiando per Via del Pontiere mi ritrovo davanti al bar e subito sento un profumino che arriva dall'interno, qui sfornano dei pasticcini e delle brioche incredibili.

Entro e saluto Giovanni, l'uomo dietro al bancone e vado a sedermi al tavolo, dove sono già tutte lì.

«Per fortuna siete tutte, devo darvi una bellissima notizia» rivelo.

«Mi hanno chiamato per lo stage a Londra!» esulto sorridendo a trentadue denti.

«Finalmente!! Sono contentissima per te» applaude Vanessa.

«Questa sì che ci voleva» solleva il bicchiere di acqua che ha in mano Martina.

Stefania mi dà un bacio sulla guancia e inizio a raccontare loro i particolari.

***

«E così dovrei partire tra esattamente due giorni, e sinceramente ho una paura tremenda»

«E' una bella sfida senz'altro» dice Vanessa.

«Io credo che tu spaccherai, alla fine ti ritroverai in un ambiente dove sei tu l'esperta e saprai cosa fare»

«Grazie Martina, il problema è che mi troverò in una città come Londra, completamente da sola e sarà difficile stabilire dei legami. E poi verrete a trovarmi?» domando.

«Ovviamente Aurora, una volta che avrai conosciuto un po' la zona, noi tre verremo da te» risponde Stefania.

«Vi ringrazio, vi terrò aggiornate quotidianamente sulla mia situazione senz'altro»

«Ci terremo pronte ai tuoi scleri da quel che ho capito» ridacchia Vanessa.

Alla fine loro sono le mie migliori amiche, ci confrontiamo su qualsiasi cosa, strana o meno e sono le prime a cui racconterò le novità giornaliere.

Chissà come sarà lavorare lì e se mi troverò bene, se conoscerò qualcuno con cui passare la pausa pranzo o no.

Ringrazio le mie amiche per quell'oretta di chiacchiere e una volta salutate m'incammino per tornare a casa.

A Londra, scoprirò me stessa, ne sono certa.

***

Ciao a tutti🥰🥰

Dal prossimo capitolo si vola  a LONDRA!

Are you ready??

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