Capitolo 12
Emily's pov
Un bacio,un solo piccolo ed innocente bacio era servito a scatenare i gironi dell'inferno nella mia mente.
Presi il telefono, le cinque di mattina.Non avevo chiuso occhio da quando scesi dalla macchina di Nash qualche ora prima, nessuna scena da film, nessun bacio sul portico, un silenzioso cenno con la testa.
Dopo quel bacio era calato il silenzio, un silenzio opprimente,fastidioso e troppo lungo per i mei gusti.Un bacio, come poteva un bacio essere così importante,pensai molto in quelle ore, pensai che ne avrei voluto un altro di quei baci, ne avrei voluti milioni di quei baci, quei baci così lenti,morbidi.Non appena le mie palpebre si chiudevano due occhi azzurri apparivano insistenti nella mia testa, stavo impazzendo.Sarei dovuta essere felice,mi aveva baciata, ma non lo ero.Ero angosciata,ansiosa,infastidita.Volevo che quello stupido sogno diventasse reale, volevo battermi con tutto ció che avevo eppure ero sicura che tutto ció che avevo non era abbastanza, sentivo che non avevo la forza di combattere una guerra che probabilmente era giá persa in partenza.Perchè mi aveva baciata?Il mio cuore si rifiutava di pensare che forse lo ha fatto solo perchè mi trovavo mezza nuda davanti a lui ma la mia mente continuava a ripetersi che era così, che non gli importava nulla di me.Mi alzai dal letto, rimanere lì sdraiata con i miei pensieri era una tortura.Decisi di farmi una doccia,forse l'acqua fredda avrebbe aiutato a far scivolare via da me quel senso di angoscia che mi portavo dentro.Smisi di pensare,o almeno ci provai,e mi concentrai sull'acqua gelida che mi picchiettava sulla pelle,non ci volle tanto prima che la mia pelle si riempisse di milioni di brividi,mi andava bene cosí.Una volta pronta presi lo zaino di scuola,scrissi un biglietto ai miei ed uscii di casa.
Non sapevo precisamente dove fossi o dove stessi andando fino a quando non mi ritrovai in un posto che mi era familiare,attraversai la strada entrando nel piccolo parco che c'era difronte,ci andavo spesso con Sarah.Mi sedetti sull'altalena e mi infilai le cuffiette,scelsi la playlist che utilizzavo quando ero triste ed incominciai a dondolarmi lentamente.
Nash's pov
Mi girai un altra volta nel letto, mi rifiutavo di pensare a certe cose.Non mi sarei di certo messo a fantasticare sulle labbra della sfigata della classe alle cinque di mattina.Il problema è che per quanto mi costi ammetterlo non é piú la piccola bambina sfigata delle medie,e sono enormemente attratto da lei.Non parlo di amore e stronzate simili, non è da me,eppure è qualcosa di piú di semplice attrazione fisica.Ieri sera non so che mi è preso,l'ho baciata.Non avevo mai baciato una ragazza in quel modo, è stato bello,diverso.Mi affacciai alla finestra con l'intento di distrarmi da certi pensieri,il sole stava sorgendo e le strade erano deserte,semideserte in realtá, una bambina o forse una ragazza era nel parco di fronte casa mia.Era di spalle e si dondolava su una delle altalene,sulla schiena aveva uno zaino,il suo zaino.Mi infilai al volo una maglia ed un paio di jeans ed uscii di casa.Attraversai la strada entrando nel parco.
"Emily?"la chiamai,non si giró
Mi avvicinai ancora notando che aveva le cuffiette e che non poteva quindi sentirmi.Mi misi seduto sull'altalena accanto alla sua facendola sobbalzare,si giró di scatto verso di me,era confusa.Una lacrima stava scivolando lungo la sua guancia,quello confuso ora ero io.
"Perchè piangi?" Le chiesi appena si sfiló le cuffie
"Che ci fai qua?" Rispose lei cercando di cambiare discorso
"Non si risponde ad una domanda porgendone un altra" dissi serio
Lei alzó le spalle abbassando lo sguardo.
"Perchè piangi?"ripetei
"Non ti importa sapere la risposta,perchè lo chiedi?" Disse lei riprendendo a dondolare
"Chi ti dice che non mi importa" dissi io
"Ti importa?" Chiese con aria di sfida
Mi importava?In genere non mi sarebbe importato, ma si, mi importava.
"Appunto"continuò poi interpretando male il mio silenzio
"Non ho risposto" dissi
Lei sbuffó leggermente
"Che vuoi da me Nash?" Non si riferiva solo a quel momento, lo avevo capito.Si riferiva a tutto,o forse a niente in particolare, ma era molto piú che una frase a caso.
"Non lo so" sussurrai senza neanche volerlo
"Me ne sono accorta" rispose lei con una punta di amarezza nella voce
Restammo in silenzio per un bel po' prima che lei interompesse il silenzio con l'ultima domanda a cui avrei voluto rispondere.
"Perchè mi hai baciata?" Chiese guardando nel vuoto davanti a se.
Non lo sapevo neanche io in realtá.
"Per lo stesso motivo per cui l'ho fatto le altre volte" dissi, non sapevo perchè lo avevo fatto ma di certo questo non era il motivo, ieri non era come le altre volte.
"No" disse lei scuotendo la testa
"No cosa?"
"Non è vero" disse con una sicurezza con la quale non l'avevo mai sentita parlare "perchè così, perchè non come le altre volte?" Continuò poi,nella sua voce c'era frustrazione,forse anche un po' di rabbia.
"Non lo so" risposi "non lo so davvero" sussurrai alla fine.
Non sapevo perchè,sapevo solo che avevo una voglia tremenda di rifarlo.
"Perchè hai ricambiato?" Chiesi
"Non lo so" rispose lei dopo aver abbassato lo sguardo
"Non ci credo" ripetei le sue stesse frasi,avevamo invertito i ruoli
"Non è un mio problema se non ci credi" e detto questo si alzó per andarsene
Rimasi solo, seduto su quella panchina.Era tutto così strano per me
"Emily" la chiamai, lei non si giró
Corsi da lei prendendola dal polso e girandola verso di me, i suoi occhi erano lucidi,mi dava fastidio.La baciai ancora una volta e ancora una volta il bacio non era come i precedenti, eravamo sempre noi due, era sempre un bacio, eppure con lei ogni bacio era diverso.I primi,pieni di eccitazione,foga,quello di ieri sera,così lento e dolce e infine questo, un bacio quasi disperato,come se entrambi avessimo bisogno di quel contatto.Ne avevo veramente bisogno?Avevo bisogno di lei?
Spazio autrice
Ecco qui un nuovo capitolo, spero che la storia vi stia piacendo, grazie di tutto il supporto che mi date, siete fantastici❤
-V
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