Capitolo 8
I am not the only one.
Sam Smith
La fastidiosa luce del mattino mi disturba il sonno, così decido di alzarmi dato che è più di mezz'ora che sono sveglia.
Sposto leggermente il braccio di Dylan dal mio corpo e scendo giù a preparare la colazione. Dopo la sua sfuriata di ieri sera non voglio più farlo incazzare; in questa settimana non abbiamo fatto altro che litigare e ho paura di questo.. Voglio dire.. Stiamo insieme da pochissimo tempo e già ci urliamo contro.
Sono così di buon umore che decido di fare dei biscotti alle gocce di cioccolato come mi aveva insegnato mia nonna: preparo l'impasto, e non trovando le formine nella cucina le ritaglio con un coltello appuntito: faccio dei cuori, cerchi e altri disegni riusciti male a causa delle mie poco abili doti creative. Gli metto in forno e nel frattempo
apro il frigorifero, prendo le uova e decido di fare una colazione all'inglese. Prendo poi due piatti metto le uova, bacon e toast; dal frigorifero prendo anche io succo d'arancia avanzato di ieri e lo metto nei bicchieri.
"Mmh" sento la voce di Dylan provenire dalla mia sinistra.
"Buongiorno" sorrido.
"Buongiorno!" Ricambia il sorriso e si avvicina a me circondandomi la vita con le sue braccia.
"Prepari la colazione donna di casa?" Ridacchia e si appoggia alla mia spalla osservandomi.
"Si." Volto la mia testa verso di lui e gli stampo un bacio.
"Mmh come mai di buon umore?"
"È la domanda che dovrei farti io" ridacchio.
Si sposta da me e si siede sul bancone.
"Si devo dire che sono meno incazzato di ieri solo perché ti sto guardando girare in mutande mentre mi prepari la colazione" dice e poi si mette a ridere vedendo la mia espressione.
Sospiro scuotendo la testa "ho fatto anche i biscotti" dico.
"Davvero?" I suoi occhi si illuminano come quelli di un bambino.
È troppo bello per esistere davvero e soprattutto per stare con me.
Annuisco e poi li tolgo dal forno bruciandomi il polso perché per sbaglio ho toccato la teglia.
"Merda!" Impreco appoggiando sul tavolo i biscotti e apro immediatamente il rubinetto per alleviare il dolore.
Quanto sono sbadata!
"Che hai fatto?" Mi viene incontro Dylan.
"Mi sono scottata.." Mi lamento lasciando che l'acqua fredda scorra sulla mia pelle.
"Ovviamente." Alza gli occhi al cielo "aspetta dovrei avere qualche crema per le scottature" dice ed esce dalla cucina.
Tolgo il polso dall'acqua ma nel giro di due secondo inizia a bruciarmi la pelle.
Ma che cazzo!
Dylan torna con una pomata in mano "vieni"
Mi prende la mano mi tampona piano i residui dell'acqua per applicarci la pomata.
"Brucia.." Mi lamento.
"Per forza .. Sei rimasta mezz'ora con l'acqua ghiacciata, fra un po' passa"
Sorrido per come stende piano la pomata cercando di non farmi male.
"Fatto" mi bacia la fronte "sbadata" mi stampa un bacio sulle labbra.
"Spero almeno che siano venuti buoni" rido.
Si avvicina alla teglia e ne mangia uno "che schifo.." Dice trattenendosi dalle risate.
"Cosa?" Sono leggermente infastidita. Leggermente.
"Scherzo amore sono buonissimi" ride continuando a mangiare.
Il mio cuore perde un battito e credo di essermi sciolta letteralmente nel sentire quella parola pronunciata dalle sue labbra, dalla sua dannata voce roca del mattino che è una melodia bellissima per le mie orecchie. Chi si ricorda ancora che mi sono appena bruciata?
"Che hai detto?" Chiedo con un sorriso stupido a trentadue denti.
"Che sono buoni, te lo giuro.. Tieni assaggia" mi da un biscotto.
"No quella parola prima dei biscotti"
Sento le stupide farfalle nello stomaco.
Mi guarda confuso poi un po' imbarazzato "cosa, amore?"
Annuisco mantenendo il mio sorriso.
"Sei un romanticone!" Gli scompiglio i capelli e rido per la sua espressione.
"No, non è vero. E non dirlo mai più"
È arrossito e combatto per non metterlo ancora più in imbarazzo. È adorabile.
"Va bene va bene" alzo le mani.
"Ti amo ma non darmi più del romantico" mi tira a se e mi bacia la punta del naso.
No no non è per niente romantico.
"Anch'io ti amo." Lo abbraccio "oggi mi insegni a guidare?" Sorrido nel modo più dolce possibile.
Alza gli occhi al cielo, ovviamente non contento dell'idea di dover mettere alle mie mani il suo bellissimo bolide.
"Solo se mi fai sempre i biscotti"
"Affare fatto" sorrido.
Dopo aver fatto colazione e aver lasciato Dylan al piano di sotto a lavare i nostri piatti, mi cambio velocemente mettendo i miei adorati skinny neri e frugando nel suo guardaroba trovo una felpa dei nirvana larga.
È bellissima che decido di appropriarmene.
Mi metto le vans, mi spazzolo i capelli diventati abbastanza lunghi e mi trucco giusto un filo di eye-liner e un po' di mascara. A Dylan non piace quando esagero troppo con il trucco.
Scendo al piano di sotto trovandolo annoiato, col cellulare in mano, appoggiato sul bancone della cucina.
"Romanticoneee" lo richiamo prendendolo in giro e subito alza lo sguardo per lanciarmi un occhiataccia.
"Se mi chiami un altra volta romanticone non guid-" mi analizza meglio aggrottando la fronte "quella è la mia felpa" mi accusa puntandomi il dito contro.
"Si, adesso è ufficialmente mia" mi abbraccio odorando il profumo del mio bellissimo fidanzato.
"Quando parlavo di condividere la casa non intendevo anche condividere i vestiti. Che ne dici se adesso salgo e mi metto una tua minigonna" dice in tono divertito.
"A parte che non ho nemmeno una minigonna e poi le ragazze possono mettersi i vestiti dei ragazzi ma non viceversa"
Ovviamente.
Si avvicina e mi da uno schiaffo sul sedere "trattamela bene. Che ci tengo alla mia bellissima felpa"
"Certo certo" rido e mi siedo sul divano applicando un altro po' di pomata.
Il segno è molto evidente è sicuro come la morte mi rimarrà la cicatrice.
Dopo aver aspettato Dylan prepararsi entriamo nella sua macchina alla ricerca di un posto deserto dove iniziare ad allenarmi.
Nel tragitto chiamo Jessica. Stava malissimo ieri e non voglio nemmeno immaginare la faccia di sua madre dopo averla vista in quelle condizioni.
"Jess" dico non appena risponde.
"Ciao"
"Come stai?" Chiedo nervosamente.
"Di merda! Mi fa male la testa e devo ancora subirmi la futura sgridata che farà mia madre. Questa è la volta buona che mi uccide non c'è ombra di dubbio" tossisce.
"Mi dispiace non dovevamo portarti a casa in quelle condizioni" lancio un occhiata a Dylan che alza un sopracciglio.
"Non importa ormai è fatta. Tu come stai?"
"Bene! Sto andando a guidare!" Dico entusiasta.
"Già.. E se sopravviveremo dillo ai giornali" grida Dylan divertito guadagnandosi uno schiaffo sulla sua coscia.
"Violenta" commenta continuando a ridere.
"È di buon umore a quanto vedo! Non ricordo bene ma era abbastanza incazzato con entrambe" dice Jess
Lo guardo "si ti racconto dopo"
"Vorrei che tu fossi qui! Ho bisogno di sfogarmi" dice sospirando.
"Verrò! Dopo la guida, verrò da te."
"Grazie, ti voglio bene" dice.
"Anch'io" riattacco e vedo Dylan parcheggiare in una strada vuota. C'è soltanto un camion di mele parcheggiato.
"Bene." Sorrido battendo le mani.
Ci scambiamo i posti e mi metto subito la cintura e aggiusto il seggiolino.
"Okay piccola, sai almeno come si accende una macchina?" Dice in tono derisorio.
"Divertente" lo guardo male.
"Aggiusta gli specchietti" mi avvisa e lo faccio.
Giro la chiave e la macchina si accende.
Tengo il piede sulla frizione e lentamente accelero lasciando piano il pedale della frizione come da sue istruzioni, ma la macchina fa degli strani rumori per poi spegnersi immediatamente.
"Ma che-"
"Hai ingranato la seconda marcia, devi partire con la prima" istruisce.
Seguo le sue istruzioni ma mi trovo in difficoltà quando devo cambiare le marce e la macchina si è spenta circa cinque volte dalla nostra partenza.
"Cavolo è più difficile di quanto pensassi! È molto più facile guidare su GTA" mi lamento.
"Non puoi seriamente paragonare una guida vera ad un videogioco e fai piano con la frizione, non lasciare il pedale di scatto" quasi urla e io mi sto innervosendo.
Per tutto il tempo non ha fatto che urlare come un forsennato ma così non fa che mettermi ansia.
'Ally distruggerai la macchina se continui a fare quelle frenate secche'
'Ally vai nella tua corsia!'
'Vacci piano con l'acceleratore!'
'Cosa ti costa ingranare subito la marcia e andare?!"
'Attenta!'
Per non parlare di quando eravamo vicini al camion e si è buttato sul volante per farmelo scansare.
"Basta! E che cazzo!" Urlo a mia volta al limite della pazienza.
Freno bruscamente, spengo la macchina tirando poi il freno a mano ed esco sbattendo violentemente la portiera.
Ma stiamo scherzando? Per tutto la guida non ha fatto che urlarmi addosso come se la sua macchina fosse un talismano. Posso capire che è una jeep e ci tiene tanto ma non può urlarmi così come se guidassi da una vita. È soltanto la mia prima guida.
Mi raggiunge "È inutile che ti incazzi, stavi facendo degli errori madornali" dice continuando a gettare benzina sul fuoco.
"Scusami tanto Schumacher ma questa è la mia prima guida."
"Ma cosa? Nemmeno il volante riesci a tenere. Se non fossi intervenuto probabilmente ci saremmo scontrati contro quel camion"
"Forse se tu la smettevi di mettermi ansia urlandomi contro qualcosina avrei imparato"
Ma proprio non capisce.
"Si e intanto mi distruggi la macchina"
"Tranquillo! Non toccherò mai più il tuo amore" lo sorpasso ed entro dalla parte del passeggero.
Mi raggiunge e si avvia per la strada.
Due ore circa di guida e già penso di non prenderla più questa patente.
"Per quanto questa scenata?" Mi mette la mano sulla coscia.
Lo fulmino con lo sguardo e rivolgo nuovamente il mio sguardo sulle strade di Los Angeles.
"Dai Ally.. Scusami se ti ho urlato."
Alzo le spalle continuando a fare l'offesa.
"Mi raccomando stasera fai fare la revisione al tuo amore, magari ho rovinato il motore, oppure le ho procurato un graffio" dico col tono più sarcastico possibile.
Sospira "la smetti? Ti ho detto che mi dispiace.. Non ti urlerò più"
Mi giro di scatto "ovviamente non mi urlerai contro anche perché non avrai più nessuna occasione per poterlo fare. Questa è la prima e l'ultima guida con te, preferisco spendere milioni di dollari dall'istruttore piuttosto che salire di nuovo qui dentro."
Sto esagerando, ma lui di più. Se c'è qualcosa che odio in assoluto è quando qualcuno mi mette pressione.
"Mamma mia quanto sei drammatica! Cosa credi? Che l'istruttore non ti urlerà addosso se freni di scatto con la quarta marcia anziché con la seconda?"
Lo fulmino con lo sguardo. "Continua pure! L'importante è che tu sappia guidare te"
Non dice più niente, e fa proprio bene dato che sono troppo incazzata.
Arriva davanti a casa e prima che si fermi del tutto la macchina, apro la porta e scendo.
"Oh guarda! C'è un graffio sul parabrezza" continuo a battibeccare.
"Stai diventando noiosa lo sai?" Alza gli occhi al cielo.
"Sei tu che tratti la tua macchina come se fosse la tua più grande priorità"
Alza le sopracciglia in modo teatrale "Sei gelosa della mia macchina? Non mi dire!" Fa un ghigno divertito.
"Ci mancherebbe altro" sbuffo.
"Cambiamo argomento ti prego non ce la faccio più con le tue lamentele. Vieni ai miei allenamenti?" Chiede addolcendo il tono.
Lamentele?
"No, devo andare da Jessica"
Alza le spalle e così faccio anch'io allontanandomi per prendere un taxi.
"Dove vai?"
"A prendere il taxi per andare a casa di Jess?" Chiedo retorica.
"Taxi? Ti accompagno io, solo aspetta tre minuti dovrebbe arrivare la signora che ha affittato la casa"
"No grazie. Poi finirò per rovinarti il tessuto del sedile" mi tocco il cuore con fare drammatico.
Non posso farci niente, ancora non mi va giù.
"Finiscila veramente" dice esasperato "dopo un po' diventi così insopportabile e non-"
"Scusate? Sapete dove si trova la casa del signor Wilde?" Una ragazza ci interrompe.
La guardo meglio ed è bellissima, ha i capelli lunghi neri, magra, alta, gli occhi di un colore misto tra il verde e nocciola e una bellissima dentatura bianca.
Perché esistono persone così perfette?
"Si sono io" dice Dylan ovviamente accecato dalla bellezza di questa ragazza.
"Ah bene" sorride "io sono Denise White" si presenta.
Cosa?
Credevo fosse una signora grande.
///////
Scusateeee il ritardo ma sono priva del Wi-Fi, inoltre sto male ho la febbre a 39 e proprio non avevo la testa per scrivere.
Qui Ally fa la permalosaaaa :')
(Tratto da esperienze personali.) consiglio: non fatevi insegnare a guidare dai ragazzi.
-pagina Instagram: @official_youreworthit
-profilo personale: @yousrarabah
SEGUITE ENTRAMBI I PROFILI, DOMANI HO UNA SORPRESA PER VOI ☺️☺️☺️
A domani!
Yous 💕
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro