Capitolo 25
I'm gonna live like tomorrow doesn't exist.
SIA
"Ew" fa una smorfia di disgusto mentre ispeziona il mio abbigliamento estraendo tutti i miei vestiti dalla valigia.
"Davvero sono ancora in commercio questi orribili maglioni?" Chiede per metà disgustata per metà indignata.
La ignoro divertita e continuo a pulire un po' la polvere e aprire le finestre per cambiare aria. Sta facendo delle facce troppo strane e divertenti che mi fanno dannatamente ridere, sembra che abbia appena trovato il guardaroba di un alieno. Be' non sono così orribile a vestirmi.. c'è chi è ancora peggio di me. Forse..
"Non è possibile che tu non abbia neanche un indumento da salvare!" esclama frustrata.
Continuo a ridere. "Non c'è niente di divertente! È davvero tutta spazzatura" dice buttando a terra il mio bellissimo maglione rosa antico.
Non può permettersi.
"Hey hey a questo ci tengo!" Mi riprendo il maglione e lei allarga gli occhi teatralmente.
"Invece quello lo butti" minaccia.
Sembriamo ad un fottuto programma dove io sono la sfigatella che si veste come un pagliaccio e lei una famosa stilista.
"E cosa fai? Mi butti l'intero armadio? Perché sembra che non ti piaccia niente" chiedo Incrociando le braccia al petto in attesa di una risposta illuminante.
"Ovvio! Se vuoi che ti dia una mano per migliorare la tua immagine.. devi sbarazzarti di questi vestiti per fare spazio al buon gusto" gestiscola con le mani.
Un fottuto buon gusto fucsia.
Nemmeno sotto tortura indosserò qualcosa di quel colore.
"Ehm.. ti sei scordata che per adesso non lavoro. E non lavorare equivale a non avere dei soldi. Non ho intenzione di sprecare i miei ultimi risparmi per questo" si sta rivelando più difficile di quanto sembri.
Lei si sventola i capelli districandoli in modo delicato fra le sue dita e fa una faccia pensierosa.
"Puoi continuare a lavorare a casa Wilde no? Ormai il danno è fatto" propone.
"Non lo so.." ha ragione in un certo senso, cavolo, e lui ha fatto di peggio.
"Lui ti ha fatto molto peggio, non credi?"
Annuisco. L'immagine di loro due insieme si ricompone nella mia testa e io cerco di toglierla immediatamente.
"Per adesso ti potrei dare qualcosa di mio" dice alzando un sopracciglio.
"Non ci penso nemmeno! Hai tipo tutti i vestiti che vanno dal tono più chiaro del rosino al fucsia più appariscente dell'universo" dico disgustata.
"Veramente non ho vestiti solo di quel colore e in ogni caso tu non sai di cosa stai parlando! Sono l'ultima collezione di Prada e Ralph Lauren." Risponde come se la marca giustificasse l'orrore di quei vestiti.
Uno straccio può anche costare 2000$ ma se fa schifo, fa schifo.
"Basta che non siano fucsia" chiedo infine.
Ho anche le pretese...
"Va bene" sbuffa e si butta nel letto mandando all'aria ciò che stava facendo.
"Questa casa non è male" commenta di punto in bianco guardandosi intorno.
Lo so che non è male. È bellissima, e me ne innamoro ogni volta che la guardo, così come mi prende una morsa al petto quando ripenso alla storia di questa casa. Non riesco a pensare ad un Dylan malato di vendetta.. ma lui ha cambiato i suoi piani per me. Per me.
Non è servito comunque a tanto...
Vuole una ragazza perfetta come Denise? Benissimo, non ha che da chiedere!
"Pronto? Ci sei?" Una mano sventola davanti al mio viso riportandomi alla realtà.
"Hm?"
Alza gli occhi al cielo "vado a prendere il necessario per la tua trasformazione" mi fa l'occhiolino emozionata di modificare la mia immagine.
"Non fucsia!" La scongiuro.
Annuisce disinteressata e si alza uscendo dalla stanza. Approfitto per guardare i miei vestiti. Piego la testa di lato e non riesco a capire cosa ci sia di male nei miei vestiti: posso capire che non sono di Prada o qualche cazzata del genere ma non sono così male..
Sospiro buttando il maglione che ho in mano e cerco una scopa nello stanzino. Conosco ogni centimetro di questa casa che ricordo perfettamente quando Dylan mi diceva di non disturbarmi a comprare gli oggetti per pulire la casa perché non la pulirà mai. Sorrido al pensiero.
Ma mi maledico quando realizzo che una stupida scopa mi porta a pensare a lui.
Nel giro di qualche ora finisco di pulire tutto e accendo la televisione nell'attesa di Ashley. Ci sta mettendo veramente tanto eppure questa casa non è così lontana dalla sua.
Faccio zapping fra i canali quando finalmente il campanello suona. E freneticamente.
"Che cavolo!" Dico aprendo la porta e guardandola male.
Ha in mano una grande scatola rosa e cinque buste sull'altra. Si è portata tutto l'armadio?
"Aiutami invece di starmi a guardare!" Si lamenta.
Le prendo la scatola di mano e le faccio spazio per entrare a casa. Ma perché ha portato tutta questa cavolo di roba?
Butta le buste sul divano e si distende come se avesse portato chili di farina in mano.
Vorrei ucciderla!
"Ma quanta roba ti sei portata? E soprattutto quanto ci hai messo?" Chiedo guardandola a braccia conserte.
Si sistema i capelli prima di metterseli tutti in una spalla accuratamente. Invidio dannatamente i suoi capelli.
"È un duro lavoro cara mia, e questo non è niente. Vieni, ti faccio vedere cosa ho portato!" Prende le sue buste e io la aiuto con la scatola, mi chiedo cosa ci sia dentro.
Si siede sul letto e osservo mentre tira fuori diversi vestiti, gonne a vita alta, calze velate scure, qualche paio di denim e maglie. Non vedo il fucsia quindi sono più tranquilla.
All'apparenza non sembrano male ma non credo mi stiano bene.
"Provati questi!" Mi da una gonna di pelle nera a vita alta, le calze velate scure, un top che copre abbastanza la pancia dato che la gonna è a vita alta e un cardigan invernale. È tutto sui toni del bordeaux quindi mi piace.
Non so però se mi stanno bene.
"Ah tieni!" Prende due francesine col tacco basso e me le porge.
Sospiro e vado in bagno a cambiarmi, faccio un po' fatica a camminare sui tacchi torno a farmi vedere e traballo nonostante siano a tacco basso.
Mi guarda dall'alto al basso approvando con la testa e mi guardo allo specchio. Non pensavo mi stessero bene a dire la verità, e non avrei pensato di approvare, neanche per un secondo, questi vestiti.
"Non capisco, seriamente.. hai delle curve che molte ragazze vorrebbero avere e non le valorizzi" si avvicina dietro di me guardando la ma figura. Ha totalmente ragione sul fatto che non cerco di valorizzare il mio corpo.
"Sei stata brava devo ammettere" dico girandomi da una parte all'altra per osservarmi meglio. Più mi guardo più mi piaccio.
"Modestamente" si complimenta.
Mi fa provare un'altra pila di vestiti facendomi passare la voglia di vivere. Non fa per me, sinceramente. Mi sto già scocciando a provare in continuazione, senza sosta, vestiti su vestiti. Non so cosa le altre ragazze ci trovino di divertente in tutto questo.
"Basta.." sbuffo lamentandomi per la centesima volta.
Dopo che ho finito dice che dovrei andare dalla parrucchiera a sistemarmi i capelli ma io rifiuto, così di sua spontanea volontà si offre per piastrarmeli.
"Fortuna che non hai quasi doppie punte altrimenti te li avrei tagliati" dice piastrandomi l'ultima ciocca.
"Come se poi te lo permettessi!" Ironizzo.
Finisce con la piastra e passa al trucco. La prego di non esagerare ma lei mi zittisce conficcandomi un tacco sul piede. Comincio a pensare che fosse una vendetta quando l'ho fatto io a lei ad una festa. È stato divertente in realtà ma molto doloroso, se ci penso bene.
"Non montarti la testa ma sei una delle poche ragazze che stanno bene anche senza o poco trucco" mi elogia.
"Ti hanno drogata?" Chiedo ridacchiando. Mi sta facendo troppi complimenti e lo trovo un po' buffo, e abbastanza inquietante.
"Simpatica" fa una smorfia e mi mostra allo specchio.
Batto le palpebre più volte per capire bene chi è quella che ho davanti. Sono completamente un' altra persona e per la prima volta mi piaccio. Non me lo aspettavo onestamente. I vestiti non sono per niente volgari ma sono della mia taglia giusta, i capelli mi stanno decisamente meglio così e il trucco non è esagerato per niente. Stento a crederci, davvero non riesco a riconoscermi.
"Non riesco davvero a credere che sia io quella nello specchio.." Sussurro incredula.
"Esattamente. Stai un po' dritta sembri uno scimpanzé" insulta. Mi mancava.
Faccio come mi dice e lei fa l'occhiolino.
"Domani andrai vestita così e preparati a metterlo al tappeto" batte le mani euforica come se fosse una grande vendetta. Be' un po' lo è: se a lui non piaccio anche così significa che dovrò rassegnarmi.
Ashley dice che verrà a prendermi domani per andare a scuola e io accetto. Sono sinceramente nervosa e non so più se è una buona idea, spero di sì.
L'aspetto esteriore gioca un ruolo importante e sono sicura al 90% che lui mi ha lasciato per questo. Non penso di reggere il confronto con Denise ma spero comunque di piacergli un po' di più.
Quanto sono patetica.. mi sto trasformando in questo malato ruolo sociale dove il conformismo vige da regola per far parte del mondo. Mi faccio abbastanza schifo sotto questo punto di vista ma d'altronde, facendo altrimenti, non sono ancora riuscita a trovare un buono sbocco. Io sono innamorata di lui e sono disposta a questo ed altro, se poi non dovesse funzionare mi rassegnerò e costringerò me stessa a mettermi l'anima in pace.
La sofferenza fa parte di me e anche questa me la porterò dietro, insieme alle altre cicatrici.
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LA CACCA È ROSA ❤ VI AMO CIÀ (:
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#KYLE
-SONO PIENA DI COMPITI E INTERROGAZIONI ABBIATE PIETÀ DI ME
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